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Passeggiate Stupefacenti

  • 15. Peyote, il 'pane degli dèi'

    13 JUL 2023 · Nella nuova passeggiata stupefacente di Tania Re incontriamo il Peyote, un cactus noto in alcune culture native americane come il "pane degli dèi". Usato in Messico in riti sacri fin dall’antichità per i suoi effetti psichedelici dovuto al principio attivo delle mescalina che contiene, non mostra dannosità anche per chi ne fa un uso frequente. Anzi, già nel 1938 l'etnobotanico stanutitense Evans Schultes appurò come proprio le sue proprietà medicinali "sono state fondamentali per la nascita, la diffusione e, per certi aspetti, il mantenimento del peyotismo stesso". Il termine “peyotismo” indica i riti della Native American Church, che in base all’Indian Religious Freedom Act del 1978 sono del tutto legali in Usa, sebbene la mescalina rientri nella classificazione delle sostanze proibite. Per conoscere di più degli usi e delle proprietà di questo piccolo cactus, ascolta il podcast di Tania Re, psicologa psicoterapeuta specializzata in Antropologia della Salute ed Etnomedicina e membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni, da oggi disponibile su tutte le piattaforme di ascolto gratuite, come Spreaker e Spotify.
    12m 44s
  • 14. La Mama Coca delle Ande

    13 JUL 2023 · La nuova puntata del podcast curato da Tania Re "Passeggiate stupefacenti" è dedicata alla coca, la pianta che cresce in forma di arbusto sulle montagne del Sudamerica, le Ande, e che compariva nella ricetta originale di una delle bevande più vendute al mondo, inventata ad Atlanta da un farmacista. Da sempre usate come rinvigorente ed energizzante dalle popolazioni andine, anche per meglio affrontare i disagi provocati dalle attività in altitudine, è l'origine di una delle sostanze raffinate proibite più diffuse al mondo e più profittevoli in Italia (per chi la spaccia): la cocaina. In Perù invece le foglie della pianta di coca hanno un ruolo fondamentale per cerimonie religiose ancestrali, come il “Pago a la Tierra” dove vengono offerte alla "Madre Terra", la "Pachamama" in lingua quechua, mantenendo viva la reciprocità tra il mondo contadino e il mondo spirituale. Già gli Inca, gli antichi abitanti delle Ande peruviane, praticavano questi riti in luoghi naturali, circondati dagli "Apus", ovvero i potenti spiriti-guardiani che secondo loro proteggono i luoghi e gli esseri che vi abitano. La foglia di coca rappresenta per i popoli andini la forza e la vita, ed è considerato un alimento spirituale che permette di entrare in contatto con gli "Apus", la "Pachamama" e tutti gli esseri spirituali. Ma diversamente da altre piante tradizionali che svolgono questa stessa funzione attraverso principi psicoattivi, la coca non provoca stati alterati di coscienza. Ad ostacolare gli studi sul valore terapeutici di questa pianta, è intervenuta nel 1988, a Vienna, la Conferenza delle Nazioni Unite contro il traffico illecito delle sostanze stupefacenti e psicotrope, vietandone la produzione e la commercializzazione, ad eccezione del suo uso tradizionale. Tania Re racconta anche la storia del "Vin Tonique Mariani", un vino tonico, corroborante, digestivo, amato dai papi, regine e poeti, in questa nuova "passeggiata stupefacente" disponibile su Spreaker, Spotify e tutte le piattaforme online.
    13m 59s
  • 13. Ecstasy, alias MDMA

    1 JUN 2023 · Tania Re ci accompagna alla scoperta dell'MDMA, sostanza sintetizzata in laboratorio col nome di 3,4-metilenediossimetanfetamina e più comunemente nota come "ecstasy". Ottenuta dal safrolo, un olio essenziale contenuto nel sassofrasso, nella noce moscata, nella vaniglia e in altre spezie naturali, provoca effetti psicologici unici e distinti agendo specificatamente sulla sfera emotiva umana senza influenzare particolarmente le altre funzioni psicologiche, come la percezione visiva o i processi cognitivi. Per queste caratteristiche, più che un allucinogeno o una sostanza psichedelica, è considerata un "empatogeno", una sostanza in grado di produrre sensazioni di empatia e apertura relazionale, un miglioramento soggettivo dell’umore, un profondo benessere con conseguente aumento dell’estroversione, della comunicazione sociale e della sensibilità emotiva. Può produrre anche una leggera ansia, con perdita di contatto con il reale, insieme a moderate alterazioni dell'elaborazione del pensiero. Se consumata in movimento, può aumentare l'energia, il battito cardiaco, la temperatura corporea e creare problemi alla salute. Sintetizzata la prima volta dall'azienda farmaceutica Merck nel 1912 mentre cercava una sostanza anoressizzante, per quarant'anni venne ignorata. Diventa popolare come droga negli anni sessanta e per questo messa al bando. I primi studi sugli esseri umani arriveranno solo negli anni settanta, quando ricomparirà con un nome diverso, quello attuale, ad opera di un chimico tedesco di origine russa, Alexander "Sasha" Shulgin: con questo nuovo nome la sostanza non è illegale, e questo ne consentirà l'uso in psicoterapia, in particolare per curare i PTSD ma anche le relazioni di coppia fino a nuovi proibizionismi, ora messi in discussione negli USA grazie ai risultati delle sperimentazioni scientifiche.
    9m 53s
  • 12. La Salvia degli Indovini, alias Salvia Divinorum

    26 MAY 2023 · Parte dal Messico la nuova passeggiata stupefacente di Tania Re, alla scoperta di un tipo di salvia molto particolare, la "Salvia Divinorum", come è stata chiamata dal botanista Carl Epling, "la salvia degli indovini". Pianta perenne appartenente alla famiglia delle Lamiacee originaria della Sierra Mazateca di Oaxaca, in Messico, contiene principi psicoattivi e allucinogeni capaci di indurre effetti onirici e visionari. Usata dai tempi dei Maya e ancora oggi nei rituali religiosi, divinatori e curativi dal popolo mazateco, che la chiama "Yerba Marìa", ha effetti molto differenti se assunta alla luce o al buio. Nel primo caso le esperienze risultano essere per lo più vaghe, poco dettagliate se non del tutto assenti, mentre al buio risultano essere molto più profonde e definite, fino a dare l'idea di trovarsi fisicamente in altri luoghi e situazioni. A seconda del metodo di assunzione, fumata o masticata, gli effetti possono durare da pochi minuti ad alcune ore, alterando la psiche con rischi concreti di perdita di percezione del proprio corpo, col rischio di cadute o urti e conseguenti ferite importanti se assunta Nella medicina tradizionale messicana, questa salvia viene usata ancora oggi per trattare disturbi come artrite, infiammazioni, emicranie e problemi gastrointestinali. Per trovare questa pianta misteriosa, nei primi anni '60, l'etnomicologo Gordon Wasson e il dottor Albert Hofmann viaggiarono a cavallo nella Sierra Mazateca fino quando Natividad Rosa, un’anziana "curandera", portò loro un mazzetto di talee. Lo stesso Hoffman riuscì a sintetizzarla nel 1962, come fece con lsd della segale cornuta nel 1938. Puoi ascoltare la nuova passeggiata stupefacente di Tania Re, psicologa psicoterapeuta specializzata in Antropologia della Salute ed Etnomedicina e membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni, su tutte le piattaforme di ascolto gratuite come Spreaker e Spotify.
    8m 56s
  • 11. Oltre le piante: il Kambo

    19 MAY 2023 · La "passeggiata stupefacente" di questa settimana incontra, nella foresta amazzonica, una specie di rane molto particolare, la Phyllomedusa bicolor. Le secrezioni cutanee di queste rane, prelevate strusciando sulla loro pelle dei bastoncini di legno, senza far loro alcun male, contengono infatti peptidi capaci di provocare una serie di reazioni chimiche benefiche nel corpo umano. Per questo motivo queste secrezioni, dette “kambo”, o "campu", "sapo" o "vacuna (vaccino) della selva", vengono usate dalle popolazioni indigene per acuire le abilità fisiche, sensoriali e mentali prima di avventurarsi a caccia nella foresta, oltre che come depuranti dell'organismo prima di somministrare altri rimedi a base di piante. Il kambo si applica dopo che la persona ha assunto almeno due litri d'acqua su piccole cauterizzazioni realizzate sfiorando la pelle con legnetti ardenti, e scatena immediatamente una varietà di reazioni nel corpo umano entrando in circolo mediante il sistema linfatico. Il corpo si scalda, il cuore batte veloce, subentra una leggerezza e poi nausea che va a cessare in genere rigettando l’acqua bevuta precedentemente. A differenza di molte altre sostanze naturali e farmaceutiche, il kambo ha la capacità di attraversare la barriera ematoencefalica e di produrre i suoi effetti anche a livello cerebrale. Le cellule umane si aprono alle sue proprietà benefiche, cosa che non accade con altre sostanze, filtrate ed eliminate dal sistema immunitario. Vuoi saperne di più su questa sostanza? Ascolta la puntata dedicata del podcast di Tania Re, psicologa psicoterapeuta specializzata in Antropologia della Salute ed Etnomedicina e membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni, su tutte le piattaforme di ascolto gratuite come Spreaker e Spotify.
    10m 14s
  • 10. L'Iboga e il sentiero Bwiti

    12 MAY 2023 · Ci porta nella regione del Ghana, in Africa, la nuova passeggiata stupefacente di Tania Re, psicologa psicoterapeuta specializzata in Antropologia della Salute ed Etnomedicina e membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni, alla scoperta del Tabernanthe Iboga: un arbusto africano la cui corteccia contiene un alcaloide psicoattivo chiamato "ibogaina". Da secoli viene utilizzata dalla popolazione bwiti contro l'affaticamento, la fame e la sete, mentre in dosi più cospicue viene utilizzata per i rituali di iniziazione al "sentiero spirituale". Per i suoi effetti fisici e mentali, viene spesso considerata la versione africana della ricetta sciamanica amazzonica ayahuasca. Solo ai primi del Novecento l'ibogaina esce dal continente africano, e viene indicata anche in Europa come terapia per il trattamento dell'astenia e come stimolante neuromuscolare. Negli anni '40 e '50 ne viene studiata l'idoneità come potenziale farmaco cardiovascolare, ma è solo dagli anni '60 che questa sostanza si afferma per il trattamento delle dipendenze. Lo sviluppo dell'uso del farmaco contenente ibogaina per il trattamento delle dipendenze da sostanze è proseguito fino ad oggi anche se al di fuori dei contesti clinici e medici convenzionali. Il farmaco in commercio non c'è ancora, ma esistono oggi cliniche dove ci si può “disintossicare” dalle dipendenze, in particolare da oppiacei come l'eroina, proprio grazie a questa pianta.
    17m 2s
  • 9. Tra anestesia e visioni: la Ketamina

    5 MAY 2023 · La nuova passeggiata stupefacente di Tania Re inizia da un laboratorio: la ketamina infatti è una sostanza psicoattiva nata in ambito clinico, usata sugli esseri umani dal 1965 e oggi indicata dalla World Health Organization nel Listino dei "medicinali essenziali", una lista che elenca i farmaci efficaci e sicuri indispensabili ad un ospedale. Negli anni '70 si diffonde il suo utilizzo come anestetico in geriatria e pediatria, ma diversamente dagli altri anestetici, agisce sul sistema nervoso centrale senza diminuire le funzioni respiratorie e circolatorie. Questo significa che non è necessaria la respirazione assistita, come avviene generalmente durante le anestesie con altre sostanze, sebbene la durata della sua efficacia sia inferiore. La ketamina, a dosaggi sub-anestetici, viene anche usata come analgesico e sedativo in medicina d’urgenza, nel trattamento del broncospasmo e nei dolori cronici come alternativa agli oppioidi che causano dipendenza, come antidepressivo,e per via dei suoi effetti allucinogenici di tipo dissociativo trova ampio uso "ricreativo", specie nella scena rave. La ketamina è anche uno dei pochi anestesici assumibili per via orale, endovenosa ed intramuscolare. Quando negli anni settanta si stabilisce la proibizione dell'uso di sostanze psichedeliche, con conseguente ridursi delle ricerche cliniche su queste ultime, continuerà ad essere oggetto di studi in campo psichiatrico, per comprendere i meccanismi della psicosi e della schizofrenia solo nei Paesi in cui la ketamina sfugge a questa classificazione.
    8m 4s
  • 10. Peyote, il 'pane degli dèi'

    28 APR 2023 · Nella nuova passeggiata stupefacente di Tania Re incontriamo il Peyote, un cactus noto in alcune culture native americane come il "pane degli dèi". Usato in Messico in riti sacri fin dall’antichità per i suoi effetti psichedelici dovuto al principio attivo delle mescalina che contiene, non mostra dannosità anche per chi ne fa un uso frequente. Anzi, già nel 1938 l'etnobotanico stanutitense Evans Schultes appurò come proprio le sue proprietà medicinali "sono state fondamentali per la nascita, la diffusione e, per certi aspetti, il mantenimento del peyotismo stesso". Il termine “peyotismo” indica i riti della Native American Church, che in base all’Indian Religious Freedom Act del 1978 sono del tutto legali in Usa, sebbene la mescalina rientri nella classificazione delle sostanze proibite.
    12m 45s
  • 8. LSD

    19 APR 2023 · Oggi la passeggiata stupefacente con Tania Re si può fare in bicicletta: è il "bicycle day", l'anniversario del famoso giro su due ruote di Albert Hoffman sotto effetto dell'acido lisergico che aveva appena scoperto. L'acido lisergico, più comunemente conosciuto come LSD, fu sintetizzato infatti nel 1943 dal chimico svizzero Albert Hofmann che lavorava per la Sandoz. Hofmann lo chiamerà il suo "bambino difficile", perché si tratta di una sostanza "scomoda". Il 19 aprile dello stesso anno, Albert Hoffmann face un giro in bicicletta dopo aver assunto per la prima volta la nuova sostanza, trascrivendo tutte le sensazioni e emozioni vissute in quel "viaggio". Agli inizi degli anni ‘60 si stimavano 500 saggi e articoli usciti sull’argomento e circa 40.000 pazienti psichiatrici già trattati col supporto di LSD nei soli Stati Uniti. La ricerca ci fu anche in Italia, in particolare con Emilio Servadio, probabilmente uno dei più interessanti e anticonformisti psicoanalisti di “seconda generazione”. Utilizzò l’LSD e la psilocibina sia per un ciclo di sperimentazioni personali, sia nell’ambito della ricerca parapsicologica, sia all’interno del setting analitico. Tra le sue esperienze vi furono quelle effettuate con Gillo Pontecorvo e Federico Fellini per verificare la correlazione fra allucinogeni e processi creativi. Fu lo stesso Servadio, in varie occasioni, a rivelare che in concomitanza con queste esperienze ispirarono ad entrambi grandi opere cinematografiche: Pontecorvo diresse La battaglia di Algeri e Fellini Giulietta degli spiriti.
    14m 16s
  • 7. L' oppio

    14 APR 2023 · Le tracce più antiche del Papaver somniferum, da cui deriva l'oppio, sono datate fra i 20.000 e i 30.000 anni fa. La coltivazione e l'uso da parte degli umani risale ai tempi dei Sumeri, circa 5.000 anni fa, che ne tramandarono l'impiego agli Assiro-babilonesi; da qui, l'uso passa in Egitto verso il 1500 a.C ed infine in Asia minore. Quanto velocemente e ampiamente l'uso dei narcotici da esso derivati si sia diffuso in tutto il mondo è comunque ancora oggi oggetto di dibattito tra gli archeologi. In Grecia e nel mondo antico l'uso di pozioni o filtri con scopi religiosi o superstiziosi era relativamente comune. Gli iniziati, sensibilizzati da un digiuno e preparati da cerimonie precedenti, potrebbero essere entrati in stati mentali rivelatori per effetto di una potente pozione psichedelica, con profonde implicazioni spirituali e intellettuali. Dal 1899 cominciò ad essere liberamente venduta dalla multinazionale farmaceutica Bayer, e in breve tempo l'impiego terapeutico si ampliò alle patologie respiratorie, neurologiche, ginecologiche, o a semplici dolori. Oggi il maggior quantitativo di oppio a livello mondiale è prodotto in Afghanistan e arriva clandestinamente in Europa attraverso il Pakistan dal Medio Oriente, in particolare dall’Iran, causando centinaia di morti sia fra i produttori che, soprattutto, tra i consumatori. Per approfondire l'azione farmacologica e terapeutica dell’oppio, e la sua storia in Italia come sostanza diffusa, ascolta "Passeggiate stupefacenti" un podcast di Tania Re, un viaggio tra le "piante medicina" per scoprire la loro relazione con l'umanità, disponibile su tutte le piattaforme di ascolto podcast gratuite.
    14m 38s

Passeggiate Stupefacenti è un podcast dedicato alle sostanze stupefacenti che la natura propone, e delle conseguenze che comporta il proibizionismo, soprattutto nell'ambito della ricerca e delle terapie. Il podcast è...

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Passeggiate Stupefacenti è un podcast dedicato alle sostanze stupefacenti che la natura propone, e delle conseguenze che comporta il proibizionismo, soprattutto nell'ambito della ricerca e delle terapie.
Il podcast è stato realizzato da Tania Re, psicologa psicoterapeuta, antropologa della salute, membro del Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni.
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