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Le interviste di TrentinoSalute4.0

  • TREC MAMMA: COSA NE PENSANO LE MAMME TRENTINE?

    19 APR 2024 · Perché usare TreC Mamma? Ce lo raccontano tre mamme trentine che in questi mesi hanno utilizzato o stanno ancora utilizzando la app sviluppata per tutte le donne in gravidanza, iscritte al Servizio sanitario provinciale di Trento. La app è stata messa a disposizione delle donne ad agosto 2023 ed è in continuo sviluppo per offrire nuove funzionalità. Interviste realizzate ad aprile 2024. info: www.trentinosalutedigitale.it apss fbk pat_trento
    10m 26s
  • TREC MAMMA: COSA NE PENSANO LE OSTETRICHE TRENTINE?

    19 APR 2024 · Perché usare TreC Mamma? Ce lo raccontano tre ostetriche trentine che - in modalità "intervista tripla" - in questi mesi stanno promuovendo la app sviluppata per tutte le donne in gravidanza, iscritte al Servizio sanitario provinciale di Trento. La app è stata messa a disposizione delle mamme ad agosto 2023 ed è in continuo sviluppo per offrire nuove funzionalità.  Interviste realizzate ad aprile 2024. info: www.trentinosalutedigitale.it
    13m 3s
  • Diabete. Il progetto Telemechron: intervista a dott. Massimo Orrasch, diabetologo APSS Trento (TreC Diabete - diabete tipo 2)

    1 JUN 2023 · Cos'è il diabete, come funziona il Centro di Diabetologia di Trento e quale sarà l'impatto delle tecnologie digitali sul servizio? Abbiamo intervistato il dott. Massimo Orrasch, diabetologo dell'Azienda Provinciale per il Servizi Sanitari di Trento, nell'ambito del progetto Telemechron. ****************** Il progetto Telemechron per il monitoraggio dei diabetici Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia non trasmissibile che rappresenta una delle più gravi sfide per la salute pubblica del 21° secolo. La sua incidenza continua ad aumentare sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, causando la morte di 1,5 milioni di persone ogni anno.L’uso della tecnologia (es. le applicazioni per smartphone) in ambito sanitario è progressivamente aumentata in quanto si è dimostrata efficace nell’aiutare alcuni individui a gestire le proprie patologie a lungo termine. Pertanto, ha il potenziale per ridurre l’utilizzo del servizio sanitario e i relativi costi. L’obiettivo di Telemechron è proprio quello di consentire un monitoraggio ottimale dei pazienti a domicilio, allo scopo di prevenire complicazioni e destabilizzazioni. Non solo quindi permetterebbe di evitare molti accessi alle strutture ambulatoriali specialistiche e ricoveri ospedalieri, riducendo i costi dell’assistenza, ma migliorerebbe la qualità della vita dei pazienti. Questo approccio presuppone ovviamente il coinvolgimento attivo del paziente, dei suoi familiari e la definizione di modelli di assistenza integrata tra servizi di cure primarie e servizi specialistici e ospedalieri per supportare al meglio le persone. Il progetto “Telemedicine for home-based management of patients with chronic diseases and comorbidities: analysis of current models and design of innovative strategies to improve quality of care and optimise resource utilization: TELEMECHRON study“, della durata di tre anni, è stato presentato al Ministero della Salute (bando per la ricerca finalizzata 2018, sezione “Programmi di rete“), da un consorzio di enti interregionali composto da: - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento - Azienda USL Toscana Nord Ovest (coordinatore) - Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS - Istituto Superiore di Sanità ed è stato ammesso a finanziamento per complessivi euro 1.799.543,00 di cui euro 899.654,00 provenienti dal finanziamento ministeriale, euro 899.889,00 provenienti dai destinatari istituzionali tra cui la Provincia autonoma di Trento (con euro 299.889,00).Il progetto è suddiviso in sotto-progetti afferenti ai singoli Enti partner. Nello specifico il sotto-progetto WP4, il cui coordinamento è affidato all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento con il coinvolgimento della Fondazione Bruno Kessler, vuole testare e validare un nuovo modello di cura e assistenza per i pazienti con diabete di tipo 1 e/o 2, al fine di migliorare la qualità delle cure e offrire un sistema sanitario più sostenibile, centrato sull’empowerment del paziente e promuoverne l’autogestione.Il modello è abilitato dall’uso di piattaforme di intelligenza artificiale (AI) e strumenti digitali (App). Il sistema di App si basa su un concetto di “assistenza progressiva”, in cui l’intervento richiesto da parte del personale sanitario è strategicamente supportato da un assistente virtuale (chatbot). Gli algoritmi AI (in parte già validati) aiuteranno la valutazione del rischio basata su traiettorie dei pazienti e modelli predittivi.Si tratta di attuare uno studio controllato randomizzato mirato su persone con diabete di tipo 2 e con valori glicemici non ideali. L’obiettivo di questo studio è valutare l’impatto dell’utilizzo di una piattaforma digitale chiamata “TreC Diabete” incorporata in un nuovo asset organizzativo. Ci si propone di verificare se i cittadini coinvolti che utilizzano la piattaforma “TreC Diabete” miglioreranno il loro livello di emoglobina glicata a distanza di 12 mesi. Ai partecipanti verrà chiesto di svolgere alcune attività e di condividere i propri dati con i membri del personale sanitario attraverso la piattaforma. Il gruppo di controllo riceverà cure standard.La Giunta provinciale ha approvato la convenzione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e la Fondazione Bruno Kessler per la realizzazione del progetto con la delibera n. 1661 del 25 ottobre 2019. https://www.trentinosalute.net/Aree-tematiche/Innovazione-e-ricerca/Ricerca-e-programmi-ministeriali/Programmi-di-rete/Progetto-Telemedicine-for-home-based-management-of-patients-with-chronic-diseases-and-comorbidities-analysis-of-current-models-and-design-of-innovative-strategies-to-improve-quality-of-care-and-optimise-resource-utilization-TELEMECHRON-study Ufficialmente il protocollo di Trento è su ClinicalTrials.com (portale internazionale che registra ufficialmente i trial/progetti di ricerca): https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05629221?cond=diabetes&cntry=IT&draw=3&rank=33
    6m 52s
  • Diabete. Il progetto Telemechron: intervista a dott. Sandro Inchiostro, diabetologo APSS (TreC Diabete - diabete tipo 2)

    1 JUN 2023 · Il progetto Telemechron, partito nel 2019, prevede l'utilizzo della app TreC Diabete da parte di pazienti diabetici, con diabete tipo 2. Intervista al dott. Sandro Inchiostro, diabetologo e internista dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, realizzata nell'ambito del progetto Telemechron a marzo 2023 ****************** Il progetto Telemechron per il monitoraggio dei diabetici Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia non trasmissibile che rappresenta una delle più gravi sfide per la salute pubblica del 21° secolo. La sua incidenza continua ad aumentare sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, causando la morte di 1,5 milioni di persone ogni anno.L’uso della tecnologia (es. le applicazioni per smartphone) in ambito sanitario è progressivamente aumentata in quanto si è dimostrata efficace nell’aiutare alcuni individui a gestire le proprie patologie a lungo termine. Pertanto, ha il potenziale per ridurre l’utilizzo del servizio sanitario e i relativi costi. L’obiettivo di Telemechron è proprio quello di consentire un monitoraggio ottimale dei pazienti a domicilio, allo scopo di prevenire complicazioni e destabilizzazioni. Non solo quindi permetterebbe di evitare molti accessi alle strutture ambulatoriali specialistiche e ricoveri ospedalieri, riducendo i costi dell’assistenza, ma migliorerebbe la qualità della vita dei pazienti. Questo approccio presuppone ovviamente il coinvolgimento attivo del paziente, dei suoi familiari e la definizione di modelli di assistenza integrata tra servizi di cure primarie e servizi specialistici e ospedalieri per supportare al meglio le persone. Il progetto “Telemedicine for home-based management of patients with chronic diseases and comorbidities: analysis of current models and design of innovative strategies to improve quality of care and optimise resource utilization: TELEMECHRON study“, della durata di tre anni, è stato presentato al Ministero della Salute (bando per la ricerca finalizzata 2018, sezione “Programmi di rete“), da un consorzio di enti interregionali composto da: - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento - Azienda USL Toscana Nord Ovest (coordinatore) - Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS - Istituto Superiore di Sanità ed è stato ammesso a finanziamento per complessivi euro 1.799.543,00 di cui euro 899.654,00 provenienti dal finanziamento ministeriale, euro 899.889,00 provenienti dai destinatari istituzionali tra cui la Provincia autonoma di Trento (con euro 299.889,00).Il progetto è suddiviso in sotto-progetti afferenti ai singoli Enti partner. Nello specifico il sotto-progetto WP4, il cui coordinamento è affidato all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento con il coinvolgimento della Fondazione Bruno Kessler, vuole testare e validare un nuovo modello di cura e assistenza per i pazienti con diabete di tipo 1 e/o 2, al fine di migliorare la qualità delle cure e offrire un sistema sanitario più sostenibile, centrato sull’empowerment del paziente e promuoverne l’autogestione.Il modello è abilitato dall’uso di piattaforme di intelligenza artificiale (AI) e strumenti digitali (App). Il sistema di App si basa su un concetto di “assistenza progressiva”, in cui l’intervento richiesto da parte del personale sanitario è strategicamente supportato da un assistente virtuale (chatbot). Gli algoritmi AI (in parte già validati) aiuteranno la valutazione del rischio basata su traiettorie dei pazienti e modelli predittivi.Si tratta di attuare uno studio controllato randomizzato mirato su persone con diabete di tipo 2 e con valori glicemici non ideali. L’obiettivo di questo studio è valutare l’impatto dell’utilizzo di una piattaforma digitale chiamata “TreC Diabete” incorporata in un nuovo asset organizzativo. Ci si propone di verificare se i cittadini coinvolti che utilizzano la piattaforma “TreC Diabete” miglioreranno il loro livello di emoglobina glicata a distanza di 12 mesi. Ai partecipanti verrà chiesto di svolgere alcune attività e di condividere i propri dati con i membri del personale sanitario attraverso la piattaforma. Il gruppo di controllo riceverà cure standard.La Giunta provinciale ha approvato la convenzione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e la Fondazione Bruno Kessler per la realizzazione del progetto con la delibera n. 1661 del 25 ottobre 2019. https://www.trentinosalute.net/Aree-tematiche/Innovazione-e-ricerca/Ricerca-e-programmi-ministeriali/Programmi-di-rete/Progetto-Telemedicine-for-home-based-management-of-patients-with-chronic-diseases-and-comorbidities-analysis-of-current-models-and-design-of-innovative-strategies-to-improve-quality-of-care-and-optimise-resource-utilization-TELEMECHRON-study Ufficialmente il protocollo di Trento è su ClinicalTrials.com (portale internazionale che registra ufficialmente i trial/progetti di ricerca): https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05629221?cond=diabetes&cntry=IT&draw=3&rank=33
    15m 32s
  • Explainable AI: che cos'è? Ce ne parla la matematica Monica Moroni di FBK

    15 DEC 2022 · Se doveste decidere se sottoporvi ad una terapia e ci fosse un computer a consigliarvi, vi fidereste? Fino a che punto possiamo fidarci di qualcuno che non conosciamo, specie quando questo qualcuno non è umano, ma un algoritmo di intelligenza artificiale? La Explainable AI (o "XAI" intelligenza artificiale spiegabile) è un insieme di strumenti e di tecniche utilizzate per aiutare le persone a comprendere meglio perché un modello di #AI genera certe decisioni, grazie alla descrizione del suo funzionamento. Per esempio, algoritmi AI nel campo della digital imaging e della diagnostica strumentale sono in grado di distinguere i tessuti sani da quelli alterati dal possibile effetto di una patologia tumorale. Si tratta di differenze spesso non riscontrabili ad occhio nudo, ma riconoscerle diventa possibile soltanto grazie all’elevato livello di accuratezza dei sistemi informatici. Spiegare quindi come le tecnologie AI, sempre più diffuse in svariati ambiti della ricerca e dell’applicazione medico-sanitaria, sono in grado di supportare i medici nella scelta di una terapia, potrebbe aiutare i pazienti ad accettare una diagnosi precoce, difficile da affrontare innanzitutto dal punto di vista psicologico, ma nella cui fiducia risiedono molto spesso le effettive speranze di prevenire le fasi più acute della malattia. Monica Moroni, laurea in matematica a Milano e ora nelle fila come post-doc dell'unità di ricerca Data Science for Health del Centro Digital Health and Wellbeing della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ci racconta di cosa si occupa, insieme ai suoi colleghi, per riuscire a portare gli algoritmi che sviluppano dai laboratori alla clinica. Intervista a cura di Marzia Lucianer (FBK/TS4.0) realizzata a ottobre 2022, a Trento. Musica: "Wholesome" Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
    5m 25s
  • Intervista a Marco Marsella - Responsabile unità eHealth, Well-Being and Ageing Unit - DG Connect

    14 NOV 2022 · Che cos'è e in cosa consiste la Strategia europea sui dati? 🎙️Lo abbiamo chiesto a Marco Marsella responsabile unità "ehealth" della DG Connect europea (@eHealth_EU - @EU_Commission - @DigitalEU). Gli abbiamo chiesto di aiutarci a capire quale ruolo può svolgere il Trentino per lo sviluppo di tecnologie innovative in sanità, gli abbiamo chiesto cosa ne pensa delle terapie digitali, del ruolo dell'intelligenza artificiale per trasformare i dati in informazioni che permetteranno di curare meglio le persone; gli abbiamo chiesto, infine, che impatto avrà la strategia europea per la creazione di un mercato dei dati per finalità di cura e ricerca. Marco Marsella è intervenuto oggi alla #FBK di #Trento all'evento organizzato da HIT - Hub innovazione Trentino sul tema della "Sanità digitale: la strategia europea dei dati #DataAct" #DGCONNECT #digitalEU @FBK_research @HIT_trentino @UniTrento @ApssTn Intervista di Marzia Lucianer (rilasciata il 14/11/2022 alla FBK di Trento)
    9m 15s
  • Intervista Stefano TOCCOLI (APSS) sul progetto Europeo VIGOUR (assistenza integrata)

    27 MAY 2022 · iNTERVISTA A STEFANO TOCCOLI (Coordinatore infermieristico APSS TRENTO) sul PROGETTO VIGOUR – per una cura integrata VIGOUR è un progetto cofinanziato dal Programma Salute dell’UE e si concentra sul supporto alle organizzazioni di assistenza nelle Regioni in tutta Europa per offrire una salute migliore e servizi di assistenza integrati. Il progetto, dalla durata di 36 mesi, sta utilizzando il numero crescente di prove, esperienze e buone pratiche su come implementare con successo i servizi di assistenza integrata, applicando queste conoscenze in modo contestuale ad ogni regione. VIGOUR fornisce alle organizzazioni di cura l’assistenza e il supporto per affrontare le sfide prioritarie, consentendo loro di portare avanti il percorso di assistenza integrata a livello locale. La Provincia Autonoma di Trento ha aderito al progetto VIGOUR come sito pilota Gli obiettivi dei progetti sono coerenti con la strategia provinciale, in particolare nel campo dell’innovazione sociale e sanitaria. Il centro di competenza TrentinoSalute4.0 (formato dalla Provincia Autonoma di Trento, dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari “APSS” e dalla Fondazione Bruno Kessler) si occupa nello specifico di attività relative al tema della sanità digitale. Lavoriamo su un modello innovativo e integrato basato sulla piattaforma di salute digitale locale VIGOUR che ci aiuta a consolidare la nostra conoscenza delle cure integrate. Collegamento con altre iniziative: La programmazione fa parte di una serie di priorità che la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti a livello di telemedicina ed è collegata ad un’altra iniziativa nazionale (Strategia Nazionale delle Aree Interne) e provinciale denominata “Aree interne” (promozione della salute digitale e della telemedicina nel Tesino) I partner: https://vigour-integratedcare.eu/?id=2049 Intervista rilasciata nell'agosto 2021
    11m 40s
  • COVIBOT: IL CHATBOT CHE RISPONDE SU VACCINAZIONI, TAMPONI E ISOLAMENTI

    7 JUL 2021 · Intervista a Claudio Giuliano, ricercatore FBK e responsabile dell'Unità di ricerca "Future Media" che ha realizzato Covibot - Giugno 2021 COVIBOT: IL CHATBOT CHE RISPONDE SU VACCINAZIONI, TAMPONI E ISOLAMENTI La versione sperimentale sostituita da quella definitiva Oltre 160 Faq, più di 8mila domande alternative e oltre 100mila richieste effettive degli utenti utilizzate come training. Per arrivare ad essere quello che è oggi – un chatbot che risponde in automatico alle richieste degli utenti con un grado di accuratezza di oltre il 90% – Covibot ne ha «macinate» di domande. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari e la Fondazione Bruno Kessler, nell’ambito del centro di competenza sulla sanità digitale TrentinoSalute4.0, hanno lavorato a lungo nei mesi della pandemia per dare vita a Covibot, un chatbot visibile dal sito di Apss in grado di rispondere a domande sulla campagna vaccinale, la Certificazione verde Covid-19 e alle tante richieste che ancora arrivano sugli isolamenti, le quarantene, i contatti con i positivi e i tamponi. Covibot è stato pubblicato in via sperimentale ad aprile e dopo oltre tre mesi di «rodaggio» (le effettive domande degli utenti sono un fondamentale aiuto per addestrare il bot) è online nella versione definitiva dalla fine di luglio. Nelle crisi cresce la richiesta di informazioni degli utenti, che hanno sempre più bisogno di riferimenti chiari e risposte rapide. Non sempre i canali tradizionali di interfaccia con i cittadini riescono a colmare la «fame di sapere» e a stare al passo con le tante richieste (anche perché le limitazioni fisiche imposte dalla pandemia hanno di fatto spostato il flusso di richieste dagli sportelli fisici ai canali telefonici e digitali). Ed è grazie all’applicazione pratica dell’intelligenza artificiale che sportelli informativi, Urp e numeri verdi possono trovare un alleato prezioso. Il successo e la crescita vertiginosa dell’instant messaging hanno portato a cambiamenti radicali nelle preferenze di comunicazione delle persone. In questo senso i chatbot, servizi di messaggistica che imitano le conversazioni umane, rappresentano un’applicazione pratica di intelligenza artificiale al servizio dei bisogni degli utenti, in grado di fornire risposte in tempi rapidi e in modo logico. Covibot – nato da un’idea di Apss e sviluppato da FBK – è il risultato di un lungo processo di addestramento del sistema, sia a livello di contenuti sia di interventi tecnici. Il progetto di Apss e Fbk, in particolare dell’Unità di ricerca “Future Media” – guidata da Claudio Giuliano – e dell’Ufficio comunicazione di Apss ha vissuto sostanzialmente tre tappe: il primo step addestrativo è partito dalle oltre 130 domande pubblicate sul sito Apss e riformulate in oltre tremila domande di addestramento. La fase due ha preso in considerazione invece le vere e proprie domande degli utenti per rendere l’esperienza del chatbot ancora più realistica. Per quanto ci si possa mettere nei panni delle persone e delineare i loro bisogni informativi rimangono pur sempre delle zone inesplorate e vuoti conoscitivi da colmare. Il feedback reale dell’esperienza utente è stato quindi strategico per rendere le risposte del chatbot ancora più accurate e ha permesso di creare ex novo decine di Faq che hanno arricchito la base di conoscenza dell’assistente virtuale. Le domande di addestramento sono state in questa fase oltre 8mila e sono risultate fondamentali: il training della fase due ha infatti permesso di arrivare ad un livello di accuratezza delle risposte quasi del 90%. In questa fase il gruppo di lavoro che ha addestrato l’assistente ha lavorato molto per definire in quali casi il chatbot dovesse astenersi dal rispondere, nell’ottica di evitare il più possibile risposte «errate» troppo rischiose. La fase tre, infine, è coincisa con alcuni aggiustamenti a livello informatico e la messa online del box definitivo dedicato al chatbot sul sito Apss. Per quanto riguarda la tipologia delle domande, la maggior parte delle richieste riguardano le vaccinazioni (Certificazione verde, tipologia di vaccino, spostamenti seconda dose, somministrazioni a turisti e lavoratori stagionali, etc.), ma non mancano le domande sulle quarantene e gli isolamenti e ovviamente quelle relative agli spostamenti da e per l’estero. Diverse sono anche le domande generiche di tipo sanitario (cambio medico, tessera sanitaria, esenzioni, etc.) considerate al momento fuori target (ma alle quali il chatbot risponde comunque suggerendo una risposta o un sito/numero a cui fare riferimento). In questo senso è interessante provare ad immaginare un utilizzo del bot anche in chiave non Covid, guardando con speranza ad un futuro post pandemia. Il progetto Covibot è unico nel suo genere in Italia, sviluppato nell’ambito del laboratorio congiunto TrentinoSalute4.0 (che vede lavorare fianco a fianco Apss, Fbk e Provincia autonoma di Trento): lo strumento di coesione tra gli indirizzi della programmazione sanitaria, i bisogni di innovazione espressi dal servizio sanitario provinciale e le opportunità offerte dalla ricerca e dalle nuove tecnologie digitali. Maggiori info su www.trentinosalutedigitale.it
    19m 12s
  • IA per la salute e l'alimentazione: al via il progetto Circular Health

    15 JAN 2021 · Chiara Ghidini, ricercatrice FBK, a capo dell'unità Process & Data Intelligence del nuovo centro Digital Health and Wellbeing della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ci spiega cosa significa portare un "digital twin", un gemello digitale, negli ospedali. Intervista di M. Lucianer (Ufficio stampa TS4.0 e FBK) realizzata a gennaio 2021 *********** Comunicato Stampa 18/1/2021 Sfruttare l’intelligenza artificiale in ambito ospedaliero e nel settore agro-alimentare. Sono le missioni previste dal progetto Circular Health, vincitore nell'ambito "Industry" del bando sull’Intelligenza Artificiale della Compagnia di San Paolo. L’iniziativa è coordinata dall’Università degli Studi di Torino e punterà a individuare approcci innovativi per l’applicazione dell’IA in due settori cruciali della società contemporanea: salute e alimentazione. Il bando della Compagnia San Paolo Cogliendo lo stimolo dell’Europa, a gennaio 2020 la Compagnia di San Paolo ha pubblicato il bando “Intelligenza Artificiale, uomo e società”, creato dalla Missione Valorizzare la ricerca dell’Obiettivo Pianeta, con l’intenzione di sostenere progetti di ricerca innovativi, finalizzati all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale, con ricadute concrete in termini economici e sociali, impostando così nuovi modelli con cui combinare risorse e competenze. Questo bando nasce dal presupposto che la rapida crescita delle tecnologie e soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale e/o Machine Learning (AI), dell’Internet delle cose (IoT) e dei relativi metodi per la valorizzazione dei dati rappresentano un’opportunità per l’uomo e la società. Promettono, infatti, di modificare in profondità le modalità di lavoro, d’istruzione, di gestione delle attività economiche e culturali, di relazione personale e sociale. Le due missioni del progetto Circular Health for Industry L’intento di Circular Health for Industry è di andare a coprire non solo gli aspetti della salute umana, ma anche la salute e il benessere degli animali nell’industria alimentare e la qualità della produzione agricola che parte dalla salute delle piante in un approccio interdisciplinare. Esso costituisce una metodologia per raccogliere e analizzare dati con tecniche di Intelligenza Artificiale, sviluppandola in due mission project. Primo progetto: un Digital Twin per gli ospedali Il progetto con Città della Salute e della Scienza e l’Ospedale Cottolengo, guidato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, con l’unità di ricerca Process & Data Intelligence del nuovo centro Digital Health and Wellbeing, porterà competenze di process mining e predictive business process management per la ricostruzione automatica dei processi degli ospedali. Si cercherà di creare un digital twin - un gemello digitale - dell'ospedale per permettere la loro ottimizzazione e per fare previsioni sull’esito e sui tempi dei processi e riallocare le risorse dinamicamente per affrontare i cambiamenti. «Questo mission project - racconta la responsabile dell’unità di ricerca della Fondazione Bruno Kessler Chiara Ghidini - si propone di applicare sul campo tecnologie robuste ed innovative di process mining e predictive process monitoring con lo scopo di raccogliere e sfruttare al meglio i dati disponibili nei sistemi informativi degli ospedali per migliorarne i processi. L’applicazione di tecniche di Intelligenza Artificiale al settore della salute è una grande opportunità che può contribuire a consolidare il diritto ad una salute sostenibile. Questo mission project è un’occasione importante per creare e consolidare le sinergie tra la ricerca ed attori importanti quali gli ospedali verso il raggiungimento di questo obiettivo». .....(more info on the website www.trentinosalutedigitale.it) Scheda del Progetto Titolo: Circular Health for Industry Partner Capofila: Università di Torino – Dipartimento di Informatica. Principal Investigator: Prof. Guido Boella Partner Ricerca e sviluppo: Centro di Competenza Agroinnova dell’Università di Torino, Fondazione Bruno Kessler – Research Unit of Process & Data Intelligence; Partner territoriali: Città della Salute e della Scienza; Ospedale Cottolengo; Fudex; Vanzetti-Holstein Soggetti terzi: Università di Torino – Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari; Università di Torino – Dipartimento di Scienze Veterinarie; Consoft Sistemi; CNR-IRCRES; CIM4.0
    10m 16s
  • TreC_ FSE: the Citizen's medical health record (EHR) of Province of Trento (Trentino Region). Interview with Marco Frassoni, IT Officer

    10 DEC 2020 · TreC (from the Italian acronym three “C” which stands for “Cartella Clinica del Cittadino”, i.e. citizen’s medical record) is the digital health ecosystem implemented in the Autonomous Province of Trento (PAT) since 2010. TreC is accessible via webportal and represents for the citizens a single point of access to all the services provided by the provincial healthcare system. Furthermore, it enables citizens to access, supplement, manage and share their health and wellbeing information. Thanks to a co-creation process which involved about 30.000 people in Trentino through focus groups, surveys and online interviews, it emerged the need for a mobile version of TreC, since almost every citizen has a smartphone, but not a PC, especially among the elderly who represent the main users of the health service. This evidence laid the foundations to TreC_FSE (where the Italian acronym “FSE” corresponds to the Anglo-Saxon EHR). The decision to implement TreC_FSE was taken in 2017. The development of the app was carried on thanks to a system approach coordinated by TrentinoSalute4.0, the competence centre for digital health formally established in 2016 which involves PAT in the role of decision maker, the Provincial Healthcare Trust (APSS) in the role of provider of services and the Bruno Kessler Foundation (FBK) as research institute. The official launch of TreC_FSE took place in April 2018, during the 2nd edition of Trento Smart City Week, an annual informational event aimed to promote the knowledge of and the advantages brought by the digital services available in Trentino Region. More info: www.trentinosalutedigitale.it @FBK_research @ApssTN
    14m 9s
Approfondimenti, riflessioni, suggestioni. In questo canale raccogliamo le interviste ai nostri esperti di digital health, ehealth, sanità digitale e temi correlati.
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Author TrentinoSalute4.0
Categories Science
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