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Calendario letterario dell'Avvento 2022

  • Calendario letterario dell'avvento #1 Astrid Lindgren

    28 NOV 2022 · Nasce a Vimmerby, nella Svezia meridionale nel 1907, seconda figlia di un fattore, Samuel August Ericsson, e di sua moglie Hanna, ha due sorelle e un fratello: Stina, Ingegern e Gunnar. A scuola la chiamavano “la Selma Lagerlof di Vimmerby”, cosa che la faceva infuriare. Nel 1926 trovò un impiego a Stoccolma come segretaria; il suo direttore era Sture Lindgren. Lo sposò nel 1931 e quando, dieci anni più tardi, sua figlia Karin ebbe la polmonite e ogni sera voleva ascoltare una nuova storia, scrisse Boken von Pippi Langstrump, Pippi Calzelunghe. Per quasi tutti i suoi libri Astrid Lindgren ha attinto ai ricordi della sua infanzia: “Sono figlia di contadini” ricorda, “e sono cresciuta in un mondo dove le donne non erano piccole e deboli appendici degli uomini, ma erano pienamente pari a loro, forti ed energiche”. I suoi libri sono stati tradotti in più di cinquanta lingue, tra cui il chirghiso, l’esperanto, il groenlandese, lo zulù, e molti sono diventati film, serie TV o musical. Molti i premi ricevuti, da ultimo, nel 1994, a Stoccolma le è stato assegnato il Nobel Alternativo, il premio per una vita migliore fondato nel 1980 da Jacob von Wexkull, per l’impegno di tutta una vita per i diritti dell’infanzia, la giustizia, la non violenza, la comprensione delle minoranze. In questo episodio leggiamo insieme "Lotta ha una giornata scalcagnata" tratto da Lotta Combinaguai. Sulla copertina del libro c’è una bambina a testa in giù, le gambe saldamente ancorate al ramo di un albero. La gonna rovesciata sulla testa come la corolla di un fiore che mostra spudoratamente i mutandoni azzurri. Lotta Combinaguai uscì in Svezia nel 1958, anno in cui Lindgren vinse il premio internazionale Hans Christian Andersen ovvero il Nobel per gli autori e gli illustratori di libri per l'infanzia. “Racconti perfetti che disegnano infanzie e adolescenze stupefacenti per acume, verità, brillantezza, densità: pagine che potrebbero funzionare benissimo come testi di studio in corsi di pedagogia, più puntuali ed efficaci di tanti manuali sulla psicologia infantile e la crescita” scrive, e con pieno merito, Giovanna Zoboli, scrittrice, editrice e fondatrice marchio editoriale Topipittori. Le vicende di Lotta sono sempre immerse nel gioco. È inventando, simulando, immaginando, costruendo, sperimentando che entra in relazione con ciò che la circonda e prova a comprendere il mondo, facendone esperienza diretta e profonda. Pur restando i veri protagonisti, anche gli adulti hanno un ruolo fondamentale quello di “attori non protagonisti”: sanno stare al margine, lasciare spazio e libertà a chi sta crescendo, esercitando il proprio ruolo con garbo e misura, senza invadenza, pesantezza, egocentrismo, arroganza. E tuttavia essendoci sempre, per offrire quella sicurezza fondamentale che costruiscono solo l'amore e la fiducia e delle quali ogni bambino per crescere ha necessità come della luce e dell'aria.
    5m 4s
  • Calendario letterario dell'avvento #2 Carlo Lorenzini

    28 NOV 2022 · Nato a Firenze nel 1826, prese come pseudonimo il nome del paese di sua madre in Val di Nievole. È stato seminarista, commesso di libreria, volontario a Curtatone e Montanara, giornalista, accesso mazziniano. Tra i fondatori del “Lampione”, presto soppresso perché sosteneva l’idea di nazione in tempi in cui l’Italia non c’era ancora, ha collaborato con diversi giornali criticando ferocemente la vita politica. Fece parte della giunta per la compilazione di un vocabolario della lingua parlata e nel 1875 tradusse di Perrault e quelle di Marie Catherine d’Aulnoy e di Jeanne Marie le Prince de Beaumont, che furono pubblicate con il titolo I racconti delle fate. Poi ebbe il compito di rinnovare i libri di lettura e nacquero Giannettino (1876) e Minuzzolo (1878), giudicati oggi romanzi noiosi, ieri accolti come il coraggioso tentativo di mettersi dalla parte dei ragazzi. Intanto Ferdinando Martini varava “Il Giornale per i bambini” e il primo numerò, che uscì il 7 luglio 1881, ospitò la prima puntata della Storia di un burattino, che fu raccolta in un volume, con il titolo Le avventure di Pinocchio. Nel 1926 Pinocchio aveva già venduto due milioni di copie. Nella Repubblica Ceca è stato ribattezzato Nocciolino, perché lì i noccioli sono più comuni dei pini; in Romania diventa Valisache, in Germania Kasperl, in Russia è semplicemente Burattino, ad opera di Tolstoj che si portò il libro dall’Italia per tradurlo, ma finì per perderlo, e andò a mente, inventando dove non si ricordava. Impunito e bugiardo, insofferente di prediche e voglioso di assaporare la libertà, scoprire il mondo e ragionare con la propria testa, contro le regole dure della vita, imparando a proprie spese dopo errori ripetuti con ottusa testardaggine. Attorno a lui si muovono creature paesane: la Fata che lo protegge ha i capelli turchini, abita in una comune casa di campagna e non lo incatena a sé con la magia, ma soltanto con l’affetto; papà Geppetto, che lo conquista più con l’amore che con le prediche. Una vera rivoluzione nel quadro di una società repressiva, come quella ottocentesca, nella quale il gioco veniva considerato con sospetto.Pinocchio, come altri personaggi delle fiabe, è un’icona senza tempo che racchiude potenti metafore. Operazioni di riduzione, riscrittura e crossmediazione sono state largamente esplorate nel corso dei decenni che ci separano dalla versione originaria. “Sbagliando si impara”, Pinocchio evolve a partire dai suoi errori. Esplora, sperimenta, si muove nello spazio tentando di decifrare gli indizi disseminati sulla via, anche se ciò non avviene sempre con successo. La sua è una storia che si rivolge anche ed in primo luogo agli adulti, in particolare a quegli adulti non eterni bambini, capaci di mettersi a nudo e in discussione. Tanto fu celebrato il burattino quanto misconosciuto l’autore, Carlo Lorenzini, in arte Collodi, definito “lindo vecchietto” e “accanito giocatore d’azzardo”. Come se il libro fosse nato da solo. In realtà la sua storia è tutta da scoprire. In questo episodio leggiamo insieme il Capitolo IIII. Geppetto tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino, tratto da Pinocchio.
    7m 33s
  • Calendario letterario dell'avvento #3 Gianni Rodari

    28 NOV 2022 · Nasce a Omegna nel 1920. Basterebbe questo per indovinare di chi stiamo parlando: Gianni Rodari è universalmente riconosciuto come il più importante autore italiano per ragazzi e ragazze del secondo Novecento. La sua formazione avviene in seminario, infatti, perde il padre all’età di nove anni e, considerate le modeste condizioni economiche della famiglia, era l’unico modo per continuare a studiare. Nel 1937 si diploma maestro e nel 1941 vince il concorso e inizia a insegnare in provincia di Saronno. Nel 1947 diventa cronista de “l’Unità”, dove inaugura la rubrica “La domenica dei piccoli”.Il suo primo libro è Il libro delle filastrocche, nel 1950. Negli anni successivi intensifica il lavoro di scrittura per l’infanzia ed è del 1960 il libro che gli dà la fama, Filastrocche in cielo e in terra, illustrato da Leo Lionni con una grafica rivoluzionaria.Nel 1970 la sua attività viene coronata dal premio internazionale Andersen, considerato il Nobel della letteratura per ragazzi e ragazze: è l’unico italiano ad averlo vinto. Ma la storia di Rodari non può essere circoscritta alla letteratura: la sua è una rivoluzione sociale e culturale che porta la gente comune ad essere protagonista delle storie e la fantasia, intesa come capacità di pensare e agire in modo creativo e critico, premessa necessaria ed accessibile a tutti e tutte per essere persone libere. In questo episodio leggiamo insieme "La ragazza con l'arco" tratto da Atalanta. Nel confrontarsi con il mito, Gianni Rodari costruisce una figura femminile assolutamente innovativa. Nel suo saggio “Una savia bambina: Gianni Rodari e i modelli femminili”, Marzia Camarda, definisce Atalanta l’eroina per eccellenza, la più completa rappresentante di un modello femminile nella letteratura per l’infanzia. Atalanta è una storia di rara intensità. Scava nei meandri della società, delle dinamiche familiari, del rapporto tra bambini e adulti con tutta l’intenzione di far saltare in aria stereotipi e ingiuste prevaricazioni.È una storia che obbliga noi adulti al confronto proponendo l’idea di un mondo come luogo da cambiare insieme ai figli in una logica educativa fondata sul rispetto e la libertà. Atalanta non è solo forte, fiera, abile, ma è la sintesi dello sviluppo armonioso dei suoi talenti. Questa è la vera bellezza, quella ricetta che ciascun individuo, dosando i propri ingredienti, è in grado di scoprire per sé stesso.La fierezza di Atalanta è l’orgoglio di riuscire ad esprimere il proprio talento e le proprie capacità. Una grande bellezza.
    7m 19s
  • Calendario letterario dell'avvento #4 Robert Louis Stevenson

    28 NOV 2022 · Nato a Edimburgo nel 1850, destinato a fare l’ingegnere come suo padre e suo nonno, che avevano costruito fari sulle scogliere scozzesi, si laureò invece in giurisprudenza. Giovane ribelle e contestatario, ben presto capì di voler fare lo scrittore. Raggiunse una certa notorietà con la narrazione delle sue peregrinazioni in barca sui fiumi di Francia e a dorso d’asino nelle Cevennes. Aveva ventisei anni quando si innamorò di un’americana divorziata, Fanny Osborne, ex pioniera del Far West, ex cercatrice d’oro, approdata a Parigi per seguire dei corsi di disegno. Aveva undici anni più di lui e tre figli. Stevenson le fece una corte serrata, ma lei resistette e tentò di tornare in America dal marito. Si arrese soltanto dopo che il giovane scrittore la raggiunse con un viaggio di fortuna in classe economica in cui perdette dieci chili, prese la tisi e si coprì di eczemi. Si sposarono nel 1880 e tre anni dopo arrivò la fame con Treasure Island, in italiano L’isola del tesoro. Nel 1888, con il sostegno della moglie, noleggiò un veliero e partì per i mari del Sud. Si fermò a Samoa, acquistò una tenuta e visse in amicizia con le tribù locali difendendone i diritti di fronte allo sfruttamento dei bianchi. Lo chiamavo Tusitala, il narratore di storie. In questo episodio leggiamo insieme un estratto del Capitolo I Il vecchio lupo di mare all’ammiraglio Benbow, tratto da L’isola del tesoro. Questo romanzo è nato per gioco: all’inizio era solo il disegno di una mappa, che via via si popolò di personaggi. Pubblicato a puntate su una rivista per ragazzi “Young Folks”, tra l’ottobre 1881 e l’aprile 1882, incantò lettori e lettrici di tutte le età. In realtà, non è per il tesoro il vero interesse della storia, ma per il percorso di crescita e costruzione di sé. La parte oscura della vita, quella con ci ogni adolescente deve fare i conti, è un pirata con una gamba sola, Long John Silver. A lui si è ispirato Walt Disney per creare il celebre Gambadilegno dei fumetti, antagonista di Topolino.
    7m 44s
  • Calendario letterario dell'Avvento #5 Mario Lodi

    1 DEC 2022 · È nato a Vho di Piadena (Cremona) nel 1922. Maestro elementare, è stato tra i principali protagonisti del Movimento di Cooperazione Educativa, che ispirandosi alla metodologia del francese Freinet ha elaborato una pedagogia fondata sulla collaborazione. Convinto sostenitore del diritto de* bambin* all'espressione, negli anni Settanta ha ideato e diretto la "Biblioteca di lavoro", una collana che raccoglieva una serie di piccole monografie alternative al libro di testo, scritte dai bambini e dalle bambine e pubblicate da Manzuoli. Nel novembre 1989 gli viene assegnato il Premio Internazionale LEGO, che viene conferito a “personalità ed enti che abbiano dato un contributo eccezionale al miglioramento della qualità di vita dei bambini”. Con i proventi del premio fonda in una cascina a Drizzona, vicino a Piadena, dove Lodi si trasferisce, la Casa delle Arti e del Gioco, della cui cooperativa è presidente: un laboratorio dove si sperimentano, con la guida di esperti, vari linguaggi dell’uomo. Nella stessa sede sorge un Centro di Studi e Ricerche sulla cultura del bambino e una Pinacoteca dell’età evolutiva. In questo episodio leggiamo insieme i brani Nascita di Cipì e Il mondo, tratti da Cipì. Cipì è un’opera scritta e illustrata da Mario Lodi, nel 1961, insieme ai suoi alunni della scuola elementare di Vho. L’idea di questa storia nacque osservando, fuori dalla finestra dell'aula, una famiglia di passeri intenta a costruire il proprio nido. La scoperta del mondo attraverso gli occhi del passero Cipì sa di favola, avventura, romanzo di formazione. La natura è la vera protagonista: il fiume che scorre, le margheritine che sbocciano nei prati con il passare delle stagioni, le nuvole che corrono nel cielo scatenando piogge e temporali spaventosi. Un inno all’amicizia, all’amore per la libertà che deve essere sempre perseguita a qualunque costo.
    5m 39s
  • Calendario letterario dell'Avvento #6 Louisa May Alcott

    1 DEC 2022 · Nasce nel 1832 a Germantown, in Pennsylvania, era la secondogenita di un insegnante e fondatore di una comunità educativa, Fruitlands, in cui tutti lavoravano vivendo dei frutti della terra e che fu radiato dall’insegnamento per aver messo insieme, nelle proprie classi, bambini bianchi e neri, e per aver tenuto lezioni di educazione sessuale. Questa scelta, insieme a quella di dare asilo a due schiavi neri durante la guerra di secessione, trascinò la sua famiglia sul lastrico, facendole guadagnare pubblica riprovazione. Louisa iniziò a pubblicare racconti all’età di sedici anni sull’Atlantic Monthly, una delle riviste più importanti dell’epoca e nel 1863 pubblicò il suo primo libro, Hospital Sketches, ispirato alle esperienze di infermiera compiute durante la guerra civile. Poco dopo accettò l’invito di un’anziana zia e viaggiò attraverso l’Europa. Al ritorno, il suo editore, Thoma Niles, la convinse a scrivere qualcosa di popolare e leggero: le opere precedenti erano troppo impegnate per il grande pubblico. Attinse così ai ricordi della sua famiglia: Ann era rimasta vedova e May dove completare gli studi; Beth invece era morta per i postumi della scarlattina. Nacque così Little Women, Piccole Donne. In questo episodio leggiamo insieme un brano estratto dal capitolo V Rapporti di vicinato, tratto da Piccole donne. Per l’epoca in cui uscì, Piccole donne di Louisa May Alcott era veramente una bomba.Finalmente un romanzo in cui le protagoniste, tutte ragazze, lavoravano ma non ne morivano, erano allegre, operose, non fissate con il matrimonio, e non così aderenti agli standard di femminilità correnti. Una lettura molto all’avanguardia per le ragazze dell’800, che in generale dalla vita potevano aspettarsi solo due cose: fare le mogli, o fare le zitelle.Piccole Donne ha insegnato alle proprie lettrici (ma anche ai lettori) il coraggio di essere sé stessi, pur rimanendo in un contesto socio-culturale agli albori -o quasi- del femminismo.E il femminismo non insegna cosa essere o diventare, bensì la libertà di essere o diventare ciò che si desidera. Le ragazze leggono Moby Dick, perché i ragazzi non leggono la Alcott?» si chiede Greta Gerwig, regista dell’ultima trasposizione cinematografica di Piccole donne.
    6m 54s
  • Calendario letterario dell'Avvento #7 Micheal Ende

    6 DEC 2022 · Nato a Garmisch, in Germania, nel 1929, figlio di un celebre pittore surrealista, è diventato scrittore passando per il teatro. Riuscì ad avere una borsa di studio all’Accademia d’Arte Drammatica di Monaco convincendo la commissione esaminatrice che si diventa scrittori di teatro soltanto calcando il palcoscenico. Tuttavia, non fu il teatro a renderlo famoso, anche se i suoi lavori hanno avuto un’ottima accoglienza di critica e di pubblico. È stato un romanzo dal titolo Die unendliche Geschichte, La storia infinita.Il libro era stato scritto in Italia, dove lo scrittore si era trasferito agli inizi degli anni Settanta insieme alla moglie, l’attrice Ingeborg Hoffman. Vivevano in una villa, Villa del Liocorno, con i pannelli solari sul tetto e molte tartarughe nel giardino a simboleggiare la lentezza, a Genzano, alle porte di Roma. Ende diceva che l’Italia gli era più congeniale della Germania e, proprio all’Italia, lo scrittore dedicherà Momo (1971). In questo episodio leggiamo insieme un brano estratto dall’introduzione del libro La storia infinita. “otairauqitnA ilodnairoC odarroC olraC eralotiT” così comincia La storia infinita, con uno specchio che riflette le parole impresse sulla porta a vetri di un piccolo negozio: ANTIQUARIATO. TITOLARE CARLO CORRADO CORIANDOLI.Pubblicato a Stoccarda nel 1979, diventa un grande successo cinematografico nel 1984, ma Ende non lo riconosce, anzi ne prende le distanze, ritirando la propria firma dal film, indignato per lo stravolgimento del suo messaggio pacifista. L’inerme Atreiu, infatti, è trasformato in guerriero, Bastiano, pieno di paure e insicurezze, è un ragazzo affascinante che usa il suo potere anziché servirlo (quando, invece, la regola per giungere alla vittoria è praticare la non violenza). L’autore ha puntato molto sulla veste tipografica e ha voluto che le sue scelte fossero rispettate in tutte le edizioni. La stampa a inchiostro a due colori, continuamente incrociata, è davvero un’idea innovativa, che non serve solo a conferire al libro quell’aspetto “magico”, ma diventa l’espediente che aiuta il lettore a riconoscere in quale mondo sta proseguendo la storia: il colore rosso per il testo ambientato nel mondo degli umani e quello verde acqua per le parti ambientate a Fantàsia. La parola iniziale di ogni capitolo corrisponde a una delle lettere dell’alfabeto, dato che il sottotitolo promette “una storia infinita dalla A alla Z”.
    8m 10s
  • Calendario letterario dell'Avvento #8 Italo Calvino

    7 DEC 2022 · Nato a Santiago de Las Vegas (Cuba) nel 1923, dove il padre si trovava per dirigere una stazione sperimentale di agricoltura e una scuola agraria, torna in Italia con la famiglia nel 1925 e passa l’infanzia e l’adolescenza a Sanremo. L'amore per i libri e la lettura sboccia leggendo le pagine de Il libro della giungla di Rudyard Kipling. Come Cosimo Piovasco di Rondò, protagonista de Il barone rampante, si ribella alla famiglia e rifiuta di mangiare un piatto di lumache, così, Calvino, non proseguirà gli studi di agraria, diventando l’unico letterato in una famiglia di scienziati.Nel 1945 si trasferisce a Torino, dove si laurea con una tesi su Joseph Conrad, diventa amico di Pavese, che lo incoraggerà a scrivere il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), in cui racconterà la Resistenza attraverso gli occhi di Pin, un bambino che deve il suo nome a uno degli antieroi letterari preferiti di Calvino, Pinocchio, e poi incomincia la collaborazione con la casa editrice Einaudi. Tutte le sue opere meriterebbero una menzione. Per la capacità di guardare alla realtà con sguardo attento e critico; per il coraggio di sperimentare linguaggi nuovi; per aver creato con le parole un mondo di immagini in cui i personaggi possono esprimono dubbi, possibilità, domande. Perché nella vita non si leggono solo i libri, ma anche “il paesaggio, il prato, le onde del mare”. In questo episodio leggiamo insieme un brano tratto dal capitolo Non scenderò più, del libro Il barone rampante. Il barone rampante fa parte di una triologia, I nostri antenati, che comprende anche l visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente. I tre romanzi hanno la caratteristica di "essere inverosimili e svolgersi in epoche lontane e in paesi immaginari" e, nello stesso tempo, di rappresentare la condizione dell'uomo contemporaneo. Il protagonista de l barone rampante, il barone Cosimo di Rondò, con la sua scelta di trascorrere tutta la vita sugli alberi, fornisce a Calvino l'occasione di riflettere sulla necessità di trovare un equilibrio tra l’impegno attivo e la presa di posizione nella società e la fuga dalla realtà, verso un mondo fantastico.
    6m 57s
  • Calendario letterario dell'Avvento #9 Daniel Pennac

    7 DEC 2022 · Figlio di un ufficiale è nato a Casablanca nel 1944 e ha viaggiato molto, seguendo gli spostamenti del padre. Da vent’anni abita a Belleville, cosmopolita quartiere di Parigi, dove è stato anche insegnante di lettere al liceo. I suoi racconti l’hanno reso popolare, soprattutto presso i giovani, come una rock star: è riuscito infatti a raccontare la decadenza del vivere comune senza ipocriti moralismi, ma con umorismo tagliente, che risulta credibile perché saldamente ancorata ai forti, fortissimi legami di quartiere, alla solidarietà che unisce chi si trova ai margini della società apparentemente senza un posto da occupare perché, alla fine, c’è sempre un lieto fine per tutti.Il suo saggio, Come un romanzo, offre i libri e la lettura ai ragazzi e alle ragazze come complici, come amici attraverso i quali ampliare conoscenze, arricchire punti di vista, costruire percorsi e nuove strade. Signore e signori, ecco a voi Daniel Pennacchioni, in arte Daniel Pennac. Quando riceve la Laurea ad Honorem in Pedagogia presso l'Università di Bologna, elabora un discorso di ringraziamento che diventa un breve prezioso compendio sul ruolo dell’insegnante, Una lezione d’ignoranza. Nonostante gli illustri precedenti familiari, a scuola va male, non si comporta da studente modello e nello studio è definito “somaro”, come rivela in Diario di scuola, pagine intense in cui racconta la profonda solitudine e il senso di vergogna di chi non capisce in un mondo in cui tutti gli altri capiscono: “Le mie pagelle lo confermavano tutti i mesi: ero un cretino ed era tutta colpa mia! Da ciò ne derivò un odio per me stesso, un grande senso di inferiorità e sensi di colpa”. E poi, finalmente, ecco l’incontro con gli insegnanti che lo salvano, che anziché assegnargli un tema tradizionale da svolgere gli chiedono di scrivere un romanzo a puntate: è la letteratura a salvarlo. E la fiducia di chi non ha smesso di credere in lui. Il resto della storia è noto. In questo episodio leggiamo insieme un brano tratto dai primi tre capitoli del libro L’occhio del lupo. È una storia bellissima quella che scorre negli occhi di Africa e Lupo Azzurro, i protagonisti de L’occhio del lupo, breve romanzo scritto nel 1984, è, per ammissione dello stesso Pennac, il libro che preferiva tra i suoi. È la storia di amicizia tra Africa, un bambino, che è davanti alla gabbia di uno zoo e un lupo d’Alaska che tiene aperto solo un occhio che vi è rinchiuso.Se si dovesse esprimere con una sola parola di che cosa tratta questo racconto credo che quella parola sarebbe ‘empatia’. Africa fissa il lupo che si muove nervosamente avanti e indietro, cerca un punto di contatto, prova a vincere la resistenza di quell’inquieto animale. Ci riesce, perché chiude un occhio.Ecco l’empatia. Bellissima la frase: voglio sentire come senti tu, voglio vedere quello che vedi tu, voglio arrivare alla tua storia perché «un nome non significa nulla senza la sua storia».
    5m 56s
  • Calendario letterario dell'Avvento #10 Leo Lionni

    8 DEC 2022 · La storia di come gli albi illustrati di Leo Lionni arrivino in Italia e di come il pubblico italiano abbia imparato a conoscere ed amare questo nuovo genere letterario, ha a che fare con Rosellina Archinto e la sua casa editrice, Emme edizioni. Rosellina Archinto è una giovane signora bionda, bella e coraggiosa che a quel tempo ha cinque figli piccoli, un grafico di fiducia, Salvatore Gregorietti, e la redazione editoriale della sua casa editrice nel salotto di casa. Durante il suo viaggio negli Stati Uniti, Rosellina, aveva scoperto, rimanendone conquistata, albi illustrati per bambini lontani anni luce dai libri per bambini comuni in Italia: sono libri dai “segni nuovi” e dalle “storie stravaganti”.Storie illustrate che abbandonano o rovesciano l’idea che il libro per bambini debba contenere buoni esempi, ammonimenti, insegnamenti morali, famiglie impeccabili e perfette.Rosellina comprende immediatamente l’importanza pedagogica di offrire ai bambini proposte divergenti, non omologabili, né omologanti, trame che problematizzano invece che semplificare la realtà. Nella sua idea offrire un albo illustrato non significa proporre una storia per educare, per insegnare qualcosa o mostrare un esempio virtuoso, significa invece dare uno strumento di esplorazione al contempo fantastica, fisica e interiore.L’obiettivo di Rosellina è di fare libri rivolti alla prima infanzia, ai bambini che non sanno ancora leggere; libri che abbiano immagini e testi di alto livello artistico e letterario; libri scelti, tradotti e pubblicati con la stessa cura e ricerca di eccellenza dedicata alla letteratura. È così che in Italia arriva, prima, Piccolo Blu e Piccolo Giallo (USA 1959, Italia 1967) e, nel 1975, Pezzettino. In questo episodio leggiamo insieme un brano tratto dall’albo illustrato Pezzettino. Pezzettino è una storia che parla di ricerca dell’identità, di pace, dell’importanza della collettività per crescere ed esprimere sé stess*.Attraverso l'immagine di un quadratino arancione che saltella tra le pagine, Lionni, rappresenta l'unicità e l'accettazione di sé. Il confronto con costruzioni formate da tanti pezzetti colorati valorizza la diversità come ricchezza, ma rende, al tempo stesso, evidente quanto sia inutile e frustrante il giudizio.La scomposizione di Pezzettino in tanti pezzetti vuol dire che ognun* di noi è tate cose, che le etichette non bastano e non esauriscono tutto ciò che siamo, che possiamo essere amarci per quello che siamo. Potrebbe essere l'affermazione del principio "divieni chi sei" (citazione da un'ode di Pindaro ricorre con una frequenza certo non casuale negli scritti nietzschiani): prova, fai, sperimenta, dai ascolto ai tuoi bisogni, non avere paura di mostrarti ed essere chi sei. Ognun* di noi è unico e perfettamente imperfetto così com'è.
    3m 2s

Questo è il Calendario letterario dell’Avvento di Lotta libreria. Ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre, scopriamo uno scrittore o una scrittrice, sfogliamo le pagine di un suo libro e...

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Questo è il Calendario letterario dell’Avvento di Lotta libreria.
Ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre, scopriamo uno scrittore o una scrittrice, sfogliamo le pagine di un suo libro e accendiamo il desiderio di leggere.
24 ritratti fatti di parole, storie e illustrazioni dei più grandi autori e autrici della letteratura per bambini e ragazzi.
I ritratti illustrati, realizzati da Nicole Becker, possono essere scaricati e stampati in formato cartoline da collezionare e appendere come una ghirlanda dell'Avvento.
Che cosa riceverai ogni giorno?
Ogni giorno 1 mail (1x24=24 mail) con:
  • una breve lettura da leggere o ascoltare estratta da uno dei libri per l'infanzia e i ragazzi che abbiamo amato di più;
  • un breve racconto della vita del suo autore o della sua autrice tra aneddoti e stranezze;
  • un ritratto illustrato da scaricare e stampare.

Ogni giorno potrai scoprire un nuovo autore o autrice, provando a indovinare il suo nome a partire dal suo ritratto, oppure dal titolo del suo libro o da una citazione.
Ogni giorno leggeremo insieme un breve estratto di alcuni dei più grandi capolavori della letteratura per l'infanzia e i ragazzi.
Ogni giorno costruiremo insieme una ghirlanda dell'Avvento con le cartoline illustrate da Nicole Becker.
Creiamo adesso ricordi futuri
La tradizione di accompagnare i giorni dell’Avvento con un calendario porta curiosità, attesa, meraviglia: mai come in questo momento abbiamo voglia di ascoltare una storia e passare del tempo insieme.
La memoria del libro è fatta di odori, di suoni, di immagini, di contatto, ma soprattutto di relazione. Il ricordo di chi ci ha regalato una storia, quando eravamo bambini è diverso da tutti gli altri in quanto porta con sé la certezza di essere stati amati.
Ti iscrivi qui.
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Author Lotta Libreria
Categories Books
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Email info@lottalibreria.com

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