Una giornata di vento - Il caldo del 1861 - A bordo del Conte Baciocchi - La tempesta di notte - Il mal di mare - Le onde - L'alba e la Gorgona - La tempesta di giorno - A terraOh che tempo magnifico! ....Possibile dopo tanti giorni di universale macerazione?
Eppure è questa la più ordinaria vicenda che presentino le Alpi, tra il febbraio e il marzo, quando il vento di tramontana col suo soffio potente mette in fuga il pigro scirocco che ha inondato il piano, e coperto di neve i monti.
Era agosto del 1861: l'anno in cui si fece, a Firenze, la prima, e finora l'unica esposizione italiana.
Le strade di quell'anno fu eccessivamente calda.
A memoria degli uomini il termometro non era mai montato sì alto nei nostri paesi.
Io tornavo da un viaggio nelle Alpi della Savoia, dove, ai piedi ghiacciai, avevo sofferto tali caloriche che il caldo di Milano nei giorni più soffocanti mi sarebbe sembrato un rizzo delizioso.
Immaginatevi che fine la vetta del Monte Bianco era spogliata di neve, e ci si andava a diporto così agevolmente, che un tale ripeté quattro volte in quella stagione la formidabile salita.
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