Mercoledì 8 febbraio, Miky Boselli e Marco Vignoletti nel PN1 hanno intervistato i Modà che si sono esibiti la sera di martedì 7 febbraio come concorrenti di Sanremo. I Modà ci spiegano le loro sensazione per l'esordio sul palco dell'Ariston dopo 10 anni: «Siamo molto impegnati ed era da tempo che non lo eravamo, adesso sono ore di pausa relativa perché la sera prima non si dorme per l'adrenalina e il giorno dopo si va a letto tardi dunque tutto questo momento viene vissuto con molta frenesia. La nostra esibizione ci è piaciuta molto, siamo soddisfatti del risultato finale anche perché quando abbiamo finito ci siamo riascoltati anche in cuffia è quello che abbiamo percepito risentendoci has soddisfatto i canoni che ci eravamo prefissati».

KEKKO E LA DEPRESSIONE - Kekko ha voluto parlare anche del periodo che lo ha tenuto lontano dai palchi: «Questa è la prima volta che ho cantato la canzone al presente, " ma che giorno è il primo giorno senza te" ed era ieri, non perché io debba smettere di curarmi ma per il fatto che ho vinto quella paura che mi ha tenuto lontano dal palco e questa voglio continuare a vincerla perché ieri mi sono sentito a mio agio e voglio continuare a provare quella sensazione». Lasciami racconta di una fragilità e spesso queste situazioni vengono svalutate.

LA RESISTENZA DELLA BAND - I Modà hanno una storia ventennale alle spalle e gli abbiamo chiesto quale fosse il segreto per mantenere un gruppo unito per così tanto tempo: «Il rispetto reciproco tra noi membri della band è fondamentale, c'è chi scrive i brani e chi si occupa della parte strumentale e nessuno vuole far pesare niente a un altro membro dunque ognuno lascia fare all'altro quello per cui è portato fidandosi. Siamo ragazzi semplici e non ci aspettavamo nulla dalla vita e pensandola in questo modo abbiamo avuto parecchie soddisfazioni perseverando per ottenere il meglio».

GLI IMPEGNI FUTURI - I Modà hanno anche parlato di cosa gli aspetta nel futuro: « Il pensiero principale in questo momento è Sanremo, siamo qui e vogliamo giocarci al meglio le nostre opportunità godendoci il momento, per trovare una sola parola per descrivere questi nostri attimi penso possa essere "consapevolezza", la quale vuole intendere che siamo più consapevoli di quello che stiamo vivendo ora rispetto alla scorsa decade. Nel futuro avevamo organizzato un tour nei principali teatri italiani affiancati da un'orchestra per valorizzare quelle canzoni che non hanno ancora trovato la loro dimensione sinfonica, l'orchestra è un ingrediente che nella musica dei Modà è sempre stato presente ma, a nostro parere, certi brani devono essere enfatizzati al meglio».