La conclusione è la stessa: a Salerno c'è chi ha tempo da perdere. L'argomento è nuovo, o meglio, ritorna dopo sette anni, ovvero la costruzione di una Moschea nella città di Salerno. E' uno dei temi affrontati oggi nel corso della puntata settimanale di S come Salerno in onda ogni giovedì alle 12,45 con il sindaco-viceministro De Luca. "Normalmente io non rispondo alle polemiche, ha esordito de Luca ad una specifica domanda sulle reazioni provocate dalla decisione emersa nel corso di un incontro tenuto sabato scorso dallo stesso De Luca con alcuni rappresentanti della comunità senegalese. Ma poi dopo una prima pacata risposta, è arrivata la sferzata. "A Salerno c'è chi ha tempo da perdere. E' stata avanzata una richiesta da parte di una comunità musulmana perfettamente integrata a Salerno da venti anni di poter, a proprie spese, realizzare un luogo di culto". De Luca, pur ricordando che la religione musulmana è problematica (ma anche quella cristiana, ha detto), ha rimarcato che si tratta di una comunità tranquilla e che non ci sarerebbero comunque estremismi. "E' la stessa comunità che ha tenuta aperta la propria Moschea anche a New York dopo l'11 settembre" ha sottolineato il sindaco e poi "quando un gruppo di stranieri ti chiede di poter esercitare il proprio culto, a spese proprie, ma come fai a dire di no!" ha sbottato sottolineando che chi è contrario non conosce la Costituzione italiana che garantisce la libertà di pensiero e di espressione ed è arrivato a dire che questa posizione "è volgare, finanche razzista". D'altronde non è solo la comunità musulmana che chiede un proprio luogo di culto. Al comune di Salerno sono arrivate richiesta similari anche dalle comunità ebraiche e ortodosse. La tolleranza e l'integrazione sono le strade da percorrere in una società civile, per De Luca che ha citato più volta la straordinaria rivoluzione che in tal senso Papa Francesco è riuscito ad operare in soli tre mesi nella Chiesa di Roma.
Ma se possono essere soddisfatti i cittadini stranieri per le attenzione dell'amministrazione comunale, lo sono di meno i salernitani dei rioni collinari che hanno "promesso" una sorta di secessione con la creazione di un consiglio comunale dei rioni collinari."Sono lontani dal centro? ha detto De Luca intervenendo sull'argomento. "Beati loro respirano aria più pulita". Ma scherzi a parte, il Comune tratta tutti nello stesso modo e con la stessa attenzione. Il problema è solo quello dei soldi. Che c'è da fare, lo so anche io, ma purtroppo dobbiamo aspettare che ci vengano accreditati altri fondi da destinare alla manutenzione. De Luca ha anche sottolineato che c'è in atto una particolare attenzione per lo sviluppo delle aree collinari. Tra pochi giorni sarà presentata al comune una richiesta di privati per realizzare un'area agrituristica che interessa la collina che sale da via Paradiso di Pastena, al di sopra del deposito delle Poste.
Il sindaco ha commentato anche l'ipotesi di proporre la candidatura di Salerno per l'inserimento delle città di tradizione longobarda e dunque di ottenere il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità. "E' un'ulteriore occasione di sviluppo. Abbiamo delle testimonianze importantissime della presenza dei Longobardi, in primis il Castello di Arechi e S.Pietro a Corte. Se saremo bravi, avremo altri riconoscimenti e risultati economici.
Nel corso della puntata di oggi il sindaco De Luca ha commentato anche il bilancio della Notte Bianca Cidec e gli appuntamenti del Festival della Letteratura.