GENITORI CON LE STELLETTE
LA COMUNICAZIONE CON IL NEONATO
di Alice Sciucchino
Esiste una tribù in Amazzonia, nella cui lingua non esiste la parola “tempo”. Vivono liberi da orologi e calendari, svincolati dall'idea di movimento e collocazione spaziale. Una frase banale come “sta arrivando la primavera” per loro non ha alcun senso. Sembrano non possedere una nozione astratta del tempo. Immaginate un neonato, come appartenente a questa tribù. I nostri cuccioli infatti, vivono e percepisco il mondo circostante solo attraverso i sensi, in un pieno costante qui ed ora. Se hanno fame loro “sono fame”, se hanno freddo loro “sono freddo”. Questo può essere veramente spaventoso! Per noi adulti, è molto difficile relazionarsi in quel mondo fatto solo di sensazioni e di un immenso presente, abituati come siamo a scambi razionali di tipo verbale. E allora, come poter comunicare con loro? Un grande sostegno in questo senso, viene dall'utilizzo delle routine. Per i genitori che svolgono lavori molto strutturati e con orari ben definiti, come quello del militare, possono essere di grande aiuto perché, oltre a rassicurarlo, aiutano il neonato ad entrare nel ritmo della vita familiare. Come abbiamo già detto, il bambino non è in grado di calcolare il tempo in minuti e ore. Lo fa in base alle azioni quotidiane, quindi al ripetersi di alcuni rituali che precedono i momenti centrali della giornata, come i pasti o il sonno. Ed è proprio attraverso questi che passerà la nostra comunicazione. Non bisogna cadere nell'errore però, della fretta. Prima di individuare le routine più adeguate alle vostre esigenze, è fondamentale concedersi il tempo giusto per una pratica molto spesso sottovalutata, ma di enorme valore: l'osservazione. Prendetevi tutto il tempo che vi serve (di solito almeno tutto il primo mese) per seguire i tempi richiesti dal vostro bambino, abbandonatevi a lui e alla sua innata saggezza. Come ci insegna Frédérik Leboyer “Il bambino viene dal mistero. E sa.” Se lasciate che passi il giusto tempo, noterete che alcune cose, come il dormire o il mangiare, acquisiranno in maniera spontanea degli orari propri e le giornate inizieranno ad avere una cadenza più prevedibile. È appoggiandovi su questi tempi naturali che potrete iniziare a comunicare con vostro figlio ed essere una guida per lui. Ma andiamo più nello specifico e cerchiamo di capire come strutturare una routine che sia adeguata alle esigenze di tutti. Le caratteristiche fondamentali che deve contenere sono: semplicità, ripetizione quotidiana, orario stabile. È importante, quindi, scegliere una sequenza di gesti o di suoni che pensate di poter riprodurre ogni giorno alla stessa ora, per un buon periodo di tempo. Se siete una famiglia a cui piace uscire la sera e programmate di farlo anche con vostro figlio, forse il bagnetto prima della nanna non è l'elemento giusto per voi. Come il cullare il vostro bambino camminando in giro per la casa, potrebbe non essere il massimo a lungo andare per la vostra schiena! Potrebbe andare invece benissimo una particolare canzone, suono o coccola! Qualsiasi cosa scegliate, nel rispetto delle esigenze del piccolo, ma anche delle vostre, andrà benissimo, purché sia svolta sempre nello stesso orario e seguita dall'attività specifica che si andrà a fare dopo. Il poter prevedere cosa succederà e il potersi quindi orientare nello svolgersi della giornata attraverso dei rituali è fonte di grande rassicurazione per i nostri cuccioli. Se il bambino manifesta segnali di fame e voi lo avete abituato che poco prima della poppata verrà, ad esempio, adagiato su una morbida coperta, per dare modo alla mamma o al papà di preparasi, lui capirà che a breve verrà soddisfatto il suo bisogno e sarà anche in grado di attendere qualche minuto in più. Attraverso questo tipo di comunicazione, potrete, con delicatezza e molta pazienza, guidare il piccolo verso degli orari che possano essere più vicini alle vostre esigenze. Ma non tutte le famiglie si sentono affini a questa modalità così strutturata! Alcune, si sentono a loro agio nel vivere più alla giornata! Forzare qualcosa che non è nelle proprie corde, non può che generare tensione e i neonati, vivendo puramente di emozioni, percepiscono tutto. Quindi è meglio seguire sempre la strada che conduce quanto più possibile verso la serenità e il relax. Le routine, possono essere considerate, insieme a molte altre strategie, come uno strumento da tirare fuori “al bisogno”. Infatti, se è vero che il tempo per un neonato ha significato solo come momento presente, è altrettanto vero che gli equilibri e quindi i bisogni possono cambiare con grande velocità. Si possono quindi inserire, con le dovute accortezze, in un qualsiasi momento se ne senta l'esigenza. Per favorire un addormentamento complesso ad esempio, o un periodo familiare particolarmente movimentato. In ogni caso, l'osservazione e l'ascolto amorevole, accompagnato da una piccola valigia interiore di competenze e strumenti pratici, possono facilitare il cammino verso una crescita serena di vostro figlio e, non dimenticate, anche vostra.
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