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Portici di Bologna. Via Galliera

Portici di Bologna. Via Galliera
Nov 15, 2022 · 4m 9s

Via Galliera iniziava a Porta Galliera e terminava al sagrato della Cattedrale di San Pietro, già presente in epoca paleocristiana. La via ripercorre quella antica romana chiamata Galeria che conduceva...

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Via Galliera iniziava a Porta Galliera e terminava al sagrato della Cattedrale di San Pietro, già presente in epoca paleocristiana.
La via ripercorre quella antica romana chiamata Galeria che conduceva al comune di Galliera dove era uno dei porti fluviali collegati direttamente al Po.
Con la creazione di via dell’Indipendenza nella seconda metà dell'800, la via fu ristretta e suddivisa in due tratti generando l’attuale via Manzoni.
Chiamata il Canal Grande di Bologna è sempre spiccata per eleganza e importanza. Fino al tardo XIX secolo era l'accesso al centro città da nord e la nobiltà d’epoca riteneva fosse simbolo di prestigio e privilegio costruire qui la propria residenza, ingaggiando famosi architetti per curarne le forme e gli assetti.
Come accesso all'attuale Via Galliera si vedono i palazzi storici di Via Manzoni con i loro portici: il rinascimentale Palazzo Fava (2), ora Palazzo delle Esposizioni, dove, nel '600, i pittori bolognesi Carracci diedero il primo grande saggio della propria arte con gli affreschi del piano nobile, e Palazzo Ghisilardi, sede del Museo Civico Medievale, uno dei più bei palazzi signorili del '400 bolognese. Dal 1923 l'edificio ospitò una delle prime Case del Fascio con all'interno un ristorante dove, nel '29, Enzo Ferrari e i suoi soci decisero la nascita della omonima Scuderia automobilistica.
Su via Galliera incontriamo Palazzo Dal Monte, forse del Peruzzi, con portico sopraelevato a cinque arcate con pilastri in muratura ai quali si addossano colonne di ordine composito. Di fronte si trova la casa Dalle Tuate, originariamente con portico in legno e costruito in pietra nel '600, usando due capitelli quasi sicuramente provenienti dal palazzo Bentivoglio distrutto nel 1507. Il capitello del pilastro d’angolo ha il ritratto di Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna prima dell’avvento dei papi: raro ritratto dopo la damnatio memoriae che colpì la famiglia.
Troviamo Palazzo Torfanini, ristrutturato nel '700 da Torreggiani con il portico originale del '500. Qui tra il 1880 e il primo ventennio del Novecento vi era il prestigioso salotto della contessa Carmelita Cagnola Zucchini Solimei, aperto alle arti, alle lettere e alla politica, visitato da personaggi illustri sia di passaggio a Bologna, come il Principe di Galles, il Duca d'Aosta, l'Infanta di Spagna sia da personalità italiane come Carducci, D'Annunzio ed Eleonora Duse, Fogazzaro, Respighi.
Originale è il settecentesco Palazzo Aldrovandi Montanari, con facciata barocca, progettata da Torreggiani, dove la famiglia per escludere il portico dal progetto, pagò una sanzione visto che i portici erano urbanisticamente obbligatori!
A Palazzo Felicini Fibbia con l'elegante portico e facciata in laterizio, nel 1515 Leonardo da Vinci fu ospite insieme a Giuliano dè Medici, in città per l'incontro tra Leone X e re Francesco I, che rimase affascinato dal genio di Leonardo.
Progetto del Terribilia nel '500 è Palazzo Bonasoni con il suo portico sopraelevato sorretto da colonne composte e con capitelli decorati tra gli esempi più pregevoli della scultura urbana bolognese.
Attraversando Piazzetta della Pioggia dove sono storici negozi tra cui la Drogheria, pare già presente ai primi del 600, ai tempi degli speziali, inizia una via Galliera meno nobile ma sempre elegante e che arriverà alla vecchia porta cittadina.
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