Johann Wolfgang Goethe poeta, scrittore e scienziato tedesco, viaggiò in Italia dal 1786 al 1788.
Soggiornò a Napoli e in Sicilia dal febbraio al giugno 1787.
Il suo Viaggio in Italia, pubblicato tra il 1816 e il 1829, segna un punto fermo nella stessa concezione della visita al nostro Paese.
L'ottimo è utilissimo Volckmann mi costringe di tanto in tanto a divergere dalle sue opinioni.
Dice per esempio che a Napoli vi sarebbero da trenta a quarantamila fannulloni: e quanti non lo ripetono!
Dopo aver acquisito qualche conoscenza delle condizioni di vita del Sud, non tardai a sospettare che il ritenere fannullone chiunque non s'ammazzi di fatica da mane a sera fosse un criterio tipicamente nordico.
Rivolsi perciò la mia attenzione preferibilmente al popolo, sia quando è in moto che quando sta fermo, e vidi, bensì, molta gente malvestita, ma nessuno inattivo.
Chiesi allora ad alcuni amici se veramente esisteva questa massa di oziosi, desiderando conoscerli io pure, ma nemmeno loro furono in grado di indicarmeli; sicché, coincidendo la mia indagine con la visita della città, mi misi io stesso sulle loro tracce.
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