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Francesco Sottile "Cheese"

Francesco Sottile "Cheese"
Aug 25, 2023 · 12m 9s

Francesco Sottile referente della Fondazione Slow Food per la biodiversità membro del Consiglio di Amministrazione di Slow Food Cheese "Il sapore dei prati" Bra, dal 15 al 18 Settembre 2023...

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Francesco Sottile
referente della Fondazione Slow Food per la biodiversità
membro del Consiglio di Amministrazione di Slow Food


Cheese
"Il sapore dei prati"
Bra, dal 15 al 18 Settembre 2023


Conferenza - 15 Settembre, ore 15:00

Da 60 anni a questa parte, in italia e nel mondo, i prati stabili e i pascoli si stanno riducendo a ritmi preoccupanti.
Una rarefazione che riguarda sia i prati di quota sia quelli di collina e di pianura: da un lato le montagne si sono spopolate, dall’altro monocolture e cemento hanno invaso le pianure. A Cheese 2023 lanciamo un grido di allarme, ma al tempo stesso ci attiviamo per salvare questi ecosistemi che custodiscono un patrimonio di biodiversità vegetale e animale e portiamo produttori di formaggi e mieli da prato stabile di tutta Italia. Discutiamo di come preservarli sia vantaggioso per l’ambiente, per il benessere degli animali, per la nostra salute, per le economie e le culture locali. E anche di come il farlo possa regalarci un po’ di bellezza, di cui oggi abbiamo disperatamente bisogno.


Il progetto “Salviamo i prati stabili” è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) e il Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) dell’Università di Torino, l’Università di Palermo, l’Università di Camerino, l’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta, la Fondazione Mach. I partner tecnici sono Agricoltura Simbiotica e Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino. I sostenitori sono: Eataly e il Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop





Francesco Sottile
"Dalla parte della natura"
Capire gli ecosistemi per salvare il nostro futuro
Slow Food Editore
Ogni giorno ne sentiamo una. Stiamo progressivamente perdendo suolo destinato all'agricoltura, quello che rimane è sottoposto a processi di desertificazione, gli insetti utili sono in costante diminuzione, gli eventi climatici catastrofici diventano sempre più frequenti, la temperatura dei mari è sempre crescente, incendi di portata epocale distruggono centinaia e centinaia di ettari di superfici verdi. Dovremo abituarci a queste catastrofi quotidiane? Abbiamo contribuito in maniera determinante a tutto questo, distruggendo secoli di evoluzione guidata dal tempo e della natura. Non abbiamo saputo comprendere la necessità di dare un freno a una crescita smodata nonostante i segnali che pure da anni ci vengono messi davanti. Abbiamo però una possibilità, quella di cambiare prospettiva! Dobbiamo decidere una volta per tutte di farlo togliendo dal centro l'uomo. Molto spesso parliamo di natura, di ambiente naturale, di risorse naturali. Ma che cosa significano? Chi fa parte della natura? Partiamo dal basso! Capiamo il punto di vista del suolo, degli organismi vegetali, della flora spontanea e coltivata, degli organismi animali, della fauna selvatica ed allevata, delle risorse naturali quali luce e acqua. Per riflettere su dove si sia perso l'uomo e come possa ritrovarsi per garantire un futuro a se stesso e al pianeta. Prefazione di Carlo Petrini.





TavolaTerra
sapere/sapori


il podcast "TavolaTerra" è un format "il posto delle parole"
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