Il 21 luglio è previsto il corteo finale del controvertice a cui partecipano trecentomila persone. Scoppiano nuovi disordini e la polizia carica il corteo sul lungomare spezzandolo in due. A...
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Il 21 luglio è previsto il corteo finale del controvertice a cui partecipano trecentomila persone. Scoppiano nuovi disordini e la polizia carica il corteo sul lungomare spezzandolo in due. A vertice concluso, intorno alla mezzanotte, la polizia fa irruzione alla scuola Diaz-Pertini, dove alcuni dei manifestanti si stanno preparando per passare la notte. Il vicequestore Michelangelo Fournier durante i processi definirà il pestaggio compiuto dai poliziotti una “macelleria messicana”.
Io non c'ero e non conoscevo la storia di quei giorni. Grazie per aver raccontato quella storia.
alessandro lumare
2 years ago
La sera del 20, spaventati e confusi io e mio fratello decidemmo di non restare a dormire. Penso sempre a come sarebbe stata la mia vita se avessimo scelto altrimenti. Voglia di giustizia, di risarcimento, di verità.
Pierangelo Cenci
2 years ago
Grazie ad Annalisa Camilli e ad Internazionale per questo lavoro!
Francesco Balducci
2 years ago
Noi come giovani dei Ds (Sg) restammo, partecipano, ma il tutto fu gestito in una maniera folle, a partire dalla "dichiarazione di guerra" di Casarini. Si offrì alle forze dell'ordine (e in quel caso direi del disordine) il fianco per poter fare carne di porco di un corteo nel quale c'era tanta gente che di dichiarazioni di guerra non ne voleva sapere per nulla.
Francesco Balducci
2 years ago
Se penso ad Agnoletto che arrivato a Marassi dichiarò "abbiamo vinto rendo conto delle ragioni - che non condivisi allora e non condivido ora, ma le comprendo un poco - che portarono i Ds a ritirare la sera del 20 l'adesione al corteo del 21.
Federica Catasti
2 years ago
Ho avuto la pelle d'oca mentre ascoltavo questi podcast. Tanti ricordi sono risaliti attraverso la voce lucida e precisa di Annalisa Camilli. Non é facile raccontare il G8, non é faciel raccontarlo cosi bene. Grazie mille per il vostro prezioso lavoro!!
Francesco Guglielmino
2 years ago
Dopo 20 anni capisco quanta stigmatizzazione dei manifestanti . La condotta criminale della polizia e dei carabinieri per i quali ha pagato solo Paclanica. Le false prove delle molotov alla Diaz-Pertini . Gli anarchici che " combattevano " il Capitale mettendendo a ferro e fuoco la Città . Dopo 20 anni siamo migliorati e peggiorati nello stesso tempo perchè quello che credevamo lontano è qui : il cambiamento climatico .
R
ROBERTA TEMPORIN
2 years ago
Peggioravano. L' angoscia e il senso di ingiustizia non l'abbiamo mai dimenticato. Ai nostri figli adolescenti l'abbiamo raccontato, gli abbiamo fatto vedere il film e li abbiamo voluti informare perché questa indecente pagina della storia deve vivere anche nelle nuove generazioni. I giovani d'oggi non sanno che i responsabili politici di allora, vedi ad esempio Berlusconi fa ancora parte di questo Governo.
R
ROBERTA TEMPORIN
2 years ago
Non andammo a Genove perché ci eravamo appena sposati e stavamo sistemando la nuova casa ma seguivamo minuto per attraverso radio popolare gli avvenimenti.Fusconvolgente e il dolore saliva col passare delle ore e nel capire che le cose
ilaria caretta
2 years ago
Grazie ad Annalisa Camilli per questo lavoro preziosissimo.
ilaria caretta
2 years ago
Io ero "scappata" in treno a tarda sera il 21 luglio, dopo la manifestazione conclusiva, nella quale, non contente di aver ucciso Carlo Gliuliani il giorno prima, le forze "dell'ordine" avevano continuato a caricare tutto il giorno. Un mio caro amico di allora, Paolino, era alla scuola Pertini come fotografo di Indymedia. Svegliarmi la mattina dopo e scoprire cos'era successo nella notte fu l'epilogo angosciante di tre giorni di sospensione dei diritti, paura e lacrime. Scoprii che Paolino si era "salvato", perché al momento dell'irruzione era a mangiare la pizza... Ma nulla, dopo Genova, è davvero stato più come prima.
Alechim Orrabs
2 years ago
Lavoro prezioso affincè la memoria diventi Storia. Grazie mille
Alice Amorini
2 years ago
Grazie
Paola Montagner
2 years ago
Grazie a questi giornalisti e a Internazionale, per la volontà di restituire verità alla memoria. Nulla più come prima, dopo Genova.
Ilaria Betella
2 years ago
Grazie per ricordare un evento che ha segnato le nostre vite! Io a Genova non c'ero, ma ricordo i video documentari che giravano nei centri sociali, le discussioni, la distorsione dei fatti da parte della maggior parte dei mezzi di informazione. Riascoltare le testimonianze è toccante. Grazie davvero!
Francesca Capoccia
2 years ago
....ma guai non ricordare!
Francesca Capoccia
2 years ago
La cronaca di quei giorni fa male, malissimo. Pugno nello stomaco.
Alessandra Gasparini
2 years ago
GraZie
Zioluc
2 years ago
Questi podcast si conferma un lavoro ottimo e importante. Grazie a chi l'ha realizzato e a chi me l'ha segnalato.
Anna Maria De Felice
2 years ago
Avevo più di 30 anni allora. E' stato un bene perché se fosse successo 10 anni prima probabilmente ci sarei stata anch'io a Genova. Avevamo capito che sarebbe finita male, le avvisaglie c'erano tutte. Vissi i fatti del G8 a distanza, con angoscia crescente, dalla radio. Grazie di questa ricostruzione che mi sta facendo rivivere quei tristi giorni.
Jacopo Ghisoni
2 years ago
grazie per questo lavoro incredibile.
stefano mambretti
2 years ago
grazie per questo lavoro
stefano mambretti
2 years ago
ascoltate quelle voci al telefono del cittadino quaunque fanno male tanto male
A
Alessio
2 years ago
Comunque un lavoro veramente eccellente.
A
Alessio
2 years ago
La cosa più terrificante di questi audio d'epoca è la telefonata del cittadino che segnala alle forze dell'ordine che alcune persone del social forum si sono rifugiate sul tetto per scappare al massacro.