Di cosa parleremo?

Iniziamo con una provocazione: la cultura non serve a nulla, un estratto dall’ultimo libro di Luigi De Luca, “La Cultura non basta”.

Ridiamoci sopra, per salvarci. Fa buon sangue ed è contagioso, come quella volta in Tanzania in cui scoppiò un’epidemia di risate…

Arriva Natale e, inesorabile, anche Last Christmas degli Wham. Avete mai sognato di sfuggire alla canzone più odiata e amata del Natale? Se la risposta è sì, allora il Whamageddon fa per voi, un gioco che sta spopolando sui social network.

C’è chi si spinge oltre. Una coppia svedese ha dato inizio a una raccolta fondi per ingaggiare una trattativa con la casa discografica affinché la canzone venga eliminata da tutte le piattaforme. Cancellata.

Per le storie della Saponeria, vi racconteremo dell’olio - richiesto perfino dalla zarina Caterina - e del sapone che portato dagli arabi, arriva in Europa e a Marsiglia, passando dalla città bella.

Poi l’appuntamento con il Breviario Mediterraneo di Matvejevic, con un estratto sull’olio. Viene solo dalla terra, o non sarà forse anche il mare a crearlo?

Poi una storia di isole. Quella di San Servolo, dov’era il manicomio di Venezia. Sono acqua e continuo ad andare, un estratto dal bellissimo libro di Marco Steiner “Isole di ordinaria follia”, con le magnifiche foto di Gianni Berengo Gardin.

Ancora isole, quella dei “senza colore”. Un atollo in Micronesia in cui la gran parte della popolazione è affetta da acromatopsia, l’incapacità totale di distinguere i colori, molto studiato da genetisti e neurologi. Pare che questa peculiarità sia legata un tifone che si abbatté sull’atollo alla fine del Settecento.

Ancora storie di mare: quella del dr. Deep Sea, che ha vissuto cento giorni in un appartamento di 55 metri quadri sott’acqua studiando gli effetti a breve e lungo termine della vita in ambienti iperbarici sull’essere umano e il record mondiale di permanenza subacquea.

False attribuzioni: “A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento…” non è nel Don Chisciotte di Cervantes ma è tratta da uno spettacolo di Corrado D’Elia.

In chiusura ancora cultura, con una citazione di Rita Levi Montalcini.