Paul-Louis Courier scrittore, filosofo e polemista francese (1772-1825), si fermò a lungo in Italia come ufficiale dell’esercito napoleonico.
Nel biennio dal 1805 al 1807 fu di stanza nel mezzogiorno e partecipò alla repressione dell'insurrezione in Calabria.
Lasciò nelle sue lettere un vero e proprio memoriale sulle condizioni della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.
Per poco che vi ricordiate, signora, le più devoto dei vostri servi, non vi rincrescerà, immagino, sapere che io sono vivo a Reggio, in Calabria, in fondo all'Italia, mai tanto lontano da Parigi e da voi.
Dopo sei mesi che ci avremmo molte cose da scrivervi, ma mi mancano il tempo e la tranquillità.
Noi trionfiamo correndo, e se ci siamo fermati qui e perché la terra ci è mancata.
Ecco, direi, un regno conquistato con molta rapidità, e voi dovreste esser fiera di noi.
Ma io no, non sono contento.
L'Italia per me non ha senso se non vi aggiungo la Sicilia.
Ma essere arrivati tanto vicino e non potervi mettere il piede, non vi sembra una cattiveria?
Il canale non è certo largo, eppure non si sa come passarlo.
Lo credereste?
Grazie a Dio il vento c'è, sono le barche che mancano, e questo è il guaio.
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