Elisabetta la tua sintesi del libro Whole Brain Living di Jill Bolte Taylor è eccezionale e i riferimenti alla tua esperienza personale mi hanno fatto riflettere sulla capacità che ogni individuo ha di poter orchestrare il proprio cervello per surfare gli alti e bassi della vita. Trovo importante menzionare che il lavoro della neuroscienziata Jill Bolte Taylor complementa e attualizza la ricerca di Elaine de Beauport che nel 1996 pubblica The Three Faces of Mind- Developing your Mental, Emotional and Behavioral intelligences. In questo libro De Beauport -con cui ho collaborato per più di dieci anni- ci fa scoprire che i sistemi del nostro cervello parlano linguaggi diversi ma sono ugualmente interconnessi in una totalità. Il “gioco” dello sviluppo personale sta proprio nella capacità di imparare ad accedere ai cervelli più profondi, cioè quei sistemi il cui linguaggio non e’ la razionalità, la logica e la sequenzialità. Se impariamo a riconoscere la funzione e il messaggio di ogni “personaggio”, il direttore d'orchestra, la nostra coscienza, la nostra capacità di osservare noi stessi - sarà capace di orchestrare e gestire al meglio tutti gli strumenti musicali che possediamo per creare una bella sinfonia. Credo che il messaggio di Jill Bolte Taylor così come quello di Elaine de Beauport sia soprattutto un incoraggiamento a percepirsi come esseri umani nella nostra propria interezza e complessità. Siamo dotati della libertà di dirigere la nostra coscienza verso le molteplici verità dell'esistenza. Possiamo imparare a includere tutti i nostri personaggi e passare dalla realtà dell'ordine e dell'organizzazione, alla realtà dell’associazione libera, alla realtà delle emozioni con o senza temporalita’, alla realtà del silenzio, dell’ intuizione e della contemplazione. Se siamo coscienti dei nostri 4 personaggi e rispettiamo ogni voce possiamo imparare a gestire quei comportamenti e quelle emozioni che ci fanno “contrarre” e si ripercuotono negativamente nella nostra salute e nel nostro benessere. L’invito nella nostra era dominata dalla tecnologia e dalla ricerca della soddisfazione immediata, e’ quello di imparare a essere meno dipendenti dalle circostanze esterne che non possiamo controllare ed invece aprirsi con curiosità e senza giudizi a percepirsi e accettarsi e vedersi dentro con amore e gentilezza. L'intenzione è di andare attraverso le emozioni e le reazioni automatiche per “sanare” e trovare una pace interna che si riflette negli altri e nel nostro intorno, nel nostro raggio di azione. Come diceva Elaine la mente può diventare il nostro laboratorio di pace. Alessandra Mucci-Ramos