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#61 Le Storie su Telegram

#61 Le Storie su Telegram
Sep 2, 2023 · 12m 26s

👋🏻 Ciao! Inizia settembre, ritorna WriTech (e da lunedì anche i video su YouTube).Ricominciamo cambiando radicalmente il format: da oggi questo sarà uno spazio di riflessioni e approfondimenti sul mondo...

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👋🏻 Ciao! Inizia settembre, ritorna WriTech (e da lunedì anche i video su YouTube).Ricominciamo cambiando radicalmente il format: da oggi questo sarà uno spazio di riflessioni e approfondimenti sul mondo della tecnologia e tutto ciò che ne concerne.Ogni puntata avrà un proprio tema, di attualità o meno, che verrà approfondito e solo alla fine ci saranno 4/5 link interessanti a tool o articoli che trovo in giro per il web (e nel corso di questi mesi ho fatto una bella scorpacciata).Perchè questo cambiamento? Bhè innanzitutto il vecchio format mi stava annoiando per la troppa ripetitività e per la scarsezza di contenuti che mi sentivo di avere ultimamente.Inoltre vorrei migliorare nella creazione di testi e creare un editoriale, lungo e con un filo logico, non può fare altro che aiutarmi.Nel frattempo ho anche cambiato un po’ di cose a livello grafico: colore di sfondo, post, gestione delle sezioni della home (ne ho messa una in cui è possibile trovare i post del vecchio format) e soprattutto ho aggiunto l’audio.Sempre nell’ottica di sperimentare mi sembrava interessante rendere più “umane” queste considerazioni come fossero un podcast, che è possibile trovare in cima alla pagina ma anche su Spotify.Testo e audio saranno totalmente indipendenti, usufruire di uno o l’altro non cambia nulla a livello di contenuto: scegliete la modalità che più vi piace!Tra l’altro anche la registrazione della versione audio sarà un aiuto per rallentare il modo in cui parlo e di conseguenza migliorare anche i video su YouTube. Qui tenderò ad essere più lento dato che mi sento di avere meno limiti rispetto a YT dove bisogna cercare di tenere il pubblico fidelizzato (e qui quest’ultimo aspetto mi interessa relativamente).Bene, dopo questo spiegone sui cambiamenti, iniziamo con l’argomento del giorno✒️ Le storie su TelegramIl 14 agosto Telegram ha compiuto 10 anni e per festeggiare ha creato all’interno della piattaforma le storie. Si, le stesse che da Snapchat hanno invaso tutti i social; Telegram sembrava esserne immune e invece ci è cascato pure lui. Cronostoria e Funzioni PremiumA luglio la funzionalità è stata aperta esclusivamente per gli utenti premium mentre da metà agosto è per tutti. Chi ha il premium però ha comunque qualche vantaggio non indifferente come la priorità di visualizzazione, la possibilità di scegliere una scadenza personalizzata (6, 12, 24, 48h) e di avere la cronologia di visualizzazione anche oltre questo termine. Inoltre non c’è il limite di 3 storie al giorno che hanno gli utenti free.Insomma, per chi non paga ci sono delle mancanze abbastanza grandi ed interessanti ma tuttavia non si fanno sentire più di molto e tra poco capiremo perchè.Punti FortiDiamo a Telegram quel che è di Telegram: un minimo è riuscita a rinnovare questo mondo aggiungendo funzionalità mai viste prima come la scadenza personalizzata, la possibilità di nascondere la propria visione di una storia, la modalità dual cam (stile BeReal, per ora solo su IOS), la modifica post-pubblicazione e delle statistiche relativamente avanzate.Ha fatto un ottimo lavoro anche sull’editor, che alla fine è lo stesso di quando si manda una foto in una chat, che contiene vari pennelli con cui disegnare, tutta la fantastica libreria sticker, molti font tra cui scegliere e la possibilità di modificare dettagliatamente i parametri della foto, compresa la sua sfocatura. Manca qualche “adesivo” tipico come quello dell’orario, del meteo, dei link esterni o eventualmente i tag ad altre persone; ad oggi c’è solo quello per geolocalizzare un luogo.Interessante anche che il pannello delle storie sia espandibile e comprimibile, questo fa diventare la funzione più discreta e meno centrale nell’app.Ovviamente è possibile selezionare con chi condividere la storia, si possono vietare gli screenshot e c’è la possibilità di renderla permanente.Attivando la spunta “Pubblica sul mio profilo” infatti una volta scaduto il tempo in cui la storia appare in cima alla home dell’app questa sarà comunque visibile in un’apposita sezione accessibile da chiunque nel nostro profilo. Una possibilità molto interessante che permette di creare una sorta di “album dei ricordi” condiviso. Nella stessa sezione è possibile vedere le storie pubblicate nelle ultime ore.Punti DeboliIl problema delle storie su telegram è proprio il fatto che siano su telegram.Dato che non è possibile “seguire” una persona le storie pubblicate appaiono solamente ai nostri contatti che utilizzano Telegram (come succede su Whatsapp) ma l’audience di Telegram è decisamente minore rispetto alle altre piattaforme di messaggistica. Ci saranno quindi molte meno persone che pubblicano storie e altrettante poche che le visualizzano, rendendo ancora più “inutile” pubblicare storie.Negli ultimi anni Telegram è certamente cresciuta molto ma c’è una grande fetta di utenza che non lo usa quotidianamente: magari è iscritta solo a qualche canale quà e là e apre l’app solo in corrispondenza delle notifiche e quindi si perde alcune storie. In realtà ho notato che ai propri contatti arriva una notifica riguardo alla pubblicazione della storia ma non ho ben capito con che criterio: ad alcuni è arrivata mentre ad altri no.Insomma, se voglio pubblicare una storia per renderla visibile ai miei amici e parenti inevitabilmente la metterò su Whatsapp.Come accennavo prima le storie sono visibili anche da persone che non abbiamo in rubrica ma solamente se queste entrano manualmente nel nostro profilo, ciò influisce inevitabilmente sulla possibile audience che i nostri contenuti potrebbero avere. In una piattaforma come Telegram in cui si creano moltissime amicizie e relazioni quotidiane senza numero in rubrica questo conta ancora di più. Sarebbe controintuitivo aprire quotidianamente il profilo di persone che conosciamo per vedere se queste hanno pubblicato qualcosa.In realtà c’è la possibilità di ricevere una notifica quando i 5 utenti che contattiamo più frequentemente pubblicano una storia ma capite che è estremamente limitante ed invasivo.La mia esperienzaHo ovviamente voluto testare le storie su Telegram per vedere che risultati ottenevo:•In un primo caso su 9 visualizzazioni 7 sono arrivate da contatti mentre 2 da altre persone con cui avevo interagito in gruppi o chat privata (e che quindi hanno aperto il mio profilo).•In un altro test su 10 visualizzazioni 5 sono arrivate da contatti mentre 4 da altre persone di recente interazione. Qui si può notare quello che affermavo qualche paragrafo fa: non tutti i contatti sono sempre attivi sulla piattaformaGià non sono un grande fan del concetto di stories e di condivisione intensiva di ciò che si fa durante la propria giornata e questo aggiunto allo scarso pubblico a disposizione mi porta sicuramente a non utilizzare questa funzionalità… a meno che non cambi qualcosa.Com’è possibile migliorare?In realtà le storie su Telegram hanno un grandissimo potenziale per migliorare la piattaforma, potrebbero essere il giusto modo per integrare un po di discoverability in modo discreto.Discoverability = la capacità di trovare contenuti di nostro interesse all’interno di una piattaforma social, magari attraverso un algoritmo.TikTok si basa su questo mentre Telegram non la ha.Non è necessariamente un difetto non averla, Telegram è sopravvissuto e sopravviverà anche senza e anzi, preferirei che non integrasse un algoritmo invadente che danneggerebbe solo la piattaforma. Tuttavia ciò che ho ideato mi sembra un giusto compromesso.Spiego la mia idea: innanzitutto permetterei di pubblicare le storie a nome di un gruppo o un canale, questo in primis aumenterebbe la fidelizzazione con gli utenti. Si potrebbero condividere aggiornamenti, backstage in diretta della creazione di contenuti e magari nel caso dei gruppi mettere in risalto qualche discussione interessante o divertente che è accaduta.Successivamente, per permettere agli utenti di scoprire nuovi gruppi/canali e di conseguenza potenziali nuovi creator o persone con la stessa passione, mostrerei queste storie anche a coloro che non sono all’interno di questi. Come? Potrebbe essere interessante implementare un sistema di tag dei canali e di dichiarazione dei propri interessi da parte degli utenti; oppure potrebbero essere visualizzati canali in cui sono presenti delle persone a loro volta presenti in un canale in cui siamo anche noi (ci sono maggiori possibilità che ci possa interessare). Forse è un ragionamento un po’ contorto ma credo che possa funzionare, ovviamente sarebbe tutto in modo anonimo.Un vantaggio di questo sistema è che lascia totale libertà agli amministratori di gruppi o canali: se vuoi essere scoperto da alt re persone metti le storie, altrimenti non le metti e tutto rimane come prima.Stesso discorso al contrario per visualizzare le storie di utenti che non abbiamo in rubrica ma con i quali condividiamo un gruppo o abbiamo interagito di recente (in chat privata o nel gruppo stesso).Più semplicemente si potrebbe anche dare la possibilità di dichiarare delle persone “amiche” e di conseguenza vedere le loro storie nella home.Il tutto ovviamente in modo estremamente trasparente, spiegando come funziona, e personalizzabile. Telegram con le funzioni citate all’inizio ha dimostrato di dare all’utente grandi possibilità circa chi e come può vedere le storie e anche nel caso dell’implementazione di un sistema simile darei la possibilità di rifiutare l’adesione e mantenere tutto come prima. In soldoni: nel menu di pubblicazione della storia aggiungerei la possibilità di condividere con “Persone Affini”.ConclusioneInsomma, Telegram poteva tranquillamente evitare di mettere le storie e tutto sarebbe stato ottimo come prima. Ha deciso di inserirle e lo ha fatto discretamente ma visto il tipo di piattaforma potevano essere sfruttate diversamente e per colmare le “lacune” del social.Fatemi sapere cosa pensate delle storie su Telegram e del mio ragionamento riguardo la loro possibile espansione. Magari in futuro proverò a proporlo sull’apposita
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Author Enrico Zoia
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