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Quanto incidono le conoscenze finanziarie sulla qualità della vita delle persone? Lo abbiamo chiesto ad Annamaria Lusardi, professoressa alla George Washington University Business School; fondatrice e direttrice, sempre negli Stati Uniti, di un centro di ricerca sull’alfabetizzazione finanziaria e direttrice del Comitato interministeriale per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria istituito nel 2017. L’intervento della professoressa Lusardi ha inaugurato “Educazione finanziaria: partire dalle basi” un podcast di Fortune Italia, in collaborazione con Bitpanda.
Secondo la professoressa Lusardi le conoscenze finanziarie sono molto collegate alla qualità della vita. Chi ha maggiori conoscenze finanziarie, infatti, soffre meno di “ansia finanziaria”: uno stato di malessere determinato dal fatto che non ci occupiamo delle nostre finanze o che non ci sentiamo abbastanza preparati per occuparcene.
“La finanza è per tutti, non solo per i ricchi – ha spiegato la professoressa Annamaria Lusardi – È molto importante seguire un po’ di regole quando pensiamo ai nostri risparmi. La prima regola è dedicare un po’ di tempo, anche 10-15 minuti alla settimana, per prenderci cura delle nostre finanze, anche se non abbiamo alcun risparmio. Poi bisogna capire quali sono le nostre entrate e le nostre uscite, ciò che possediamo e gli eventuali debiti da fronteggiare, per darci degli obiettivi di risparmio. Molto spesso il risparmio è il residuo, quello che resta tra le entrate e le uscite. Invece deve essere un obiettivo: dobbiamo decidere come risparmiare e come possiamo riallocare il nostro risparmio, ovvero come investire. Le persone pensano che sia molto difficile investire, ma non è così”.
Sulle marcate differenze di genere che caratterizzano il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia, la professoressa Lusardi ha invitato le donne a occuparsi “maggiormente delle loro finanze, facendosi aiutare anche da qualche amico o da un consulente finanziario al quale porre tutte le domande necessarie”.
E i giovani? “I giovani che hanno più conoscenze finanziarie sono quelli che vengono da famiglie ricche o da genitori che hanno la laurea – ha spiegato Lusardi – Occorre, quindi, un cambio culturale. La finanza è parte integrante delle nostre vite. Credo che sia essenziale renderla una materia obbligatoria a scuola, altrimenti l’accesso resterà solo appannaggio delle classi privilegiate. Tutti devono avere gli strumenti per capire il mondo intorno a loro e prendere buone decisioni finanziarie. Non può essere più un privilegio di pochi”
Quanto incidono le conoscenze finanziarie sulla qualità della vita delle persone? Lo abbiamo chiesto ad Annamaria Lusardi, professoressa alla George Washington University Business School; fondatrice e direttrice, sempre negli Stati Uniti, di un centro di ricerca sull’alfabetizzazione finanziaria e direttrice del Comitato interministeriale per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria istituito nel 2017. L’intervento della professoressa Lusardi ha inaugurato “Educazione finanziaria: partire dalle basi” un podcast di Fortune Italia, in collaborazione con Bitpanda. Secondo la professoressa Lusardi le conoscenze finanziarie sono molto collegate alla qualità della vita. Chi ha maggiori conoscenze finanziarie, infatti, soffre meno di “ansia finanziaria”: uno stato di malessere determinato dal fatto che non ci occupiamo delle nostre finanze o che non ci sentiamo abbastanza preparati per occuparcene. “La finanza è per tutti, non solo per i ricchi – ha spiegato la professoressa Annamaria Lusardi – È molto importante seguire un po’ di regole quando pensiamo ai nostri risparmi. La prima regola è dedicare un po’ di tempo, anche 10-15 minuti alla settimana, per prenderci cura delle nostre finanze, anche se non abbiamo alcun risparmio. Poi bisogna capire quali sono le nostre entrate e le nostre uscite, ciò che possediamo e gli eventuali debiti da fronteggiare, per darci degli obiettivi di risparmio. Molto spesso il risparmio è il residuo, quello che resta tra le entrate e le uscite. Invece deve essere un obiettivo: dobbiamo decidere come risparmiare e come possiamo riallocare il nostro risparmio, ovvero come investire. Le persone pensano che sia molto difficile investire, ma non è così”. Sulle marcate differenze di genere che caratterizzano il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia, la professoressa Lusardi ha invitato le donne a occuparsi “maggiormente delle loro finanze, facendosi aiutare anche da qualche amico o da un consulente finanziario al quale porre tutte le domande necessarie”. E i giovani? “I giovani che hanno più conoscenze finanziarie sono quelli che vengono da famiglie ricche o da genitori che hanno la laurea – ha spiegato Lusardi – Occorre, quindi, un cambio culturale. La finanza è parte integrante delle nostre vite. Credo che sia essenziale renderla una materia obbligatoria a scuola, altrimenti l’accesso resterà solo appannaggio delle classi privilegiate. Tutti devono avere gli strumenti per capire il mondo intorno a loro e prendere buone decisioni finanziarie. Non può essere più un privilegio di pochi” read more read less

2 years ago