Da quello che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi e che stiamo ancora vivendo, abbiamo sicuramente appreso tante novità. Abbiamo imparato, tra le tante cose, come oggi più che mai siano attuali alcuni autori e personaggi del passato. In questa puntata viene presentata una tra le più grandi poetesse italiane, Alda Merini, la quale passò un periodo molto duro chiusa in casa per colpa della sua depressione. Delle citazioni della Merini che vengono prese, quella che mi ha colpito subito è stata “Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’Inferno della vita”. Queste ultime parole mi hanno subito fatto pensare ad un’altro grande autore italiano attualissimo anche lui ai nostri tempi, Dante Alighieri. Egli inizia il suo viaggio nella Divina Commedia proprio dall’Inferno, sede del male, che possiamo identificare come la base del suo tormentoso percorso: la vita. Il percorso di Dante nella Commedia ci fa comprendere che gli ostacoli che incontriamo nel nostro cammino fanno inevitabilmente parte di questa vita così dinamica e imprevedibile. Come dice la straordinaria Mia Martini nella canzone Minuetto, “è troppo cara la felicità”. Di questo podcast all’insegna del femminile, mi è piaciuta particolarmente la parte finale dove viene sottolineato il valore della poesia. Questa è come uno specchio nel quale possiamo ritrovarci, essere noi stessi, un luogo pieno di emozioni e grandi insegnamenti.

Senza troppi giri di parole, non avevo mai sentito parlare di Alda Merini prima d’ora ma ascoltando la sua storia su SB On Air mi sono molto incuriosito e ho trovato veramente interessante la sua biografia. La sua vita senza alcun dubbio non si può ritenere monotona, al contrario è stata caratterizzata da emozioni fortissime prima fra tutte l’esperienza drammatica del manicomio: va ricordato che a quel tempo i malati con disturbi psichici erano considerati irrecuperabili e pericolosi socialmente, pertanto emarginati e rinchiusi nei manicomi. Nel 1978 con la Legge Basaglia si impone la chiusura di queste strutture e in questo l’Italia ha un primato mondiale. Infatti tale legge ha restituito dignità ai malati psichici, riconoscendoli “persone” a tutti gli effetti. Mi ha colpito della sua storia la forza di andare avanti nonostante tutto e di superare le difficoltà della vita attraverso la poesia, “tutto ha un'inizio e tutto ha una fine, sfruttiamo la nostra fantasia”. E’ un messaggio molto forte che ci dà la poetessa, soprattutto in un momento come questo in cui siamo aggrappati al buonsenso dei concittadini e alla speranza dell'arrivo di un vaccino. Ma è in momenti come questi che abbiamo l’opportunità di fare meglio : “Dopo la peste, il Rinascimento” sta a noi adesso essere coraggiosi e apprendere dal virus il quale ci ha insegnato che il nostro rapporto nei confronti della natura non deve essere quello di invasori ma piuttosto quello di guardiani, che la tecnologia, se usata nel modo giusto, è un potentissimo strumento per collegarci e lavorare, e che abbiamo bisogno di leader che ascoltino la scienza e non il contrario. Solo in questo modo potremo volare come farfalle.

L'estate è ormai quasi giunta al termine e la pandemia non si è ancora placata. Immaginare ciò che accadrà o solamente cercare di far avverarare un'idea nemmeno troppo folle è, senza dubbio, difficile. E allora, come dice Alda Merini, non ci resta che usare questa nostra immaginazione "come un tappeto volante per planare leggeri sulla pesante realtà". Sfruttiamo questa nostra grandiosa capacità per evadere dalla vita di tutti i giorni, oggi come domani. Se il bruco davvero rappresenta la sofferenza, io credo che questo simboleggi l'inizio della pandemia. E se poi, dopo la metamorfosi, il bruco diventa farfalla, simbolo della rinascita e della bellezza, perché pensare che questo momento così duro che rimarrà nella storia non possa, almeno alla fine, trasformarsi in qualcosa di positivo? Non posso smettere di pensare a quanto mi manchino gli abbracci delle persone a me care. Magari questa mancanza verrà riempita con qualcosa di ugualmente bello anche se diverso da ciò che mi aspettavo. Quando ho rivisto alcune persone che non ho incontrato fisicamente per mesi, mi sono sentita sollevata per la felicità e per l'emozione anche se non abbiamo avuto quel contatto fisico che tanto mi piace.

La vita è fatta di alti e bassi e ora potrebbe sembrare che siamo nel più basso, perchè è una situazione molto difficile quella che stiamo vivendo ora, ma come appunto dice Alda Merini prima o poi tutto questo finirà, ma nel mentre dobbiamo goderci a pieno questi momenti, stare a casa non significa per forza essere in prigione. La poetessa Merini ha trovato il suo sfogo nella poesia, io l'ho trovato nella musica. Tutti noi possiamo trovare qualcosa che ci possa far uscire da questi brutti momenti. Bisogna essere positivi perchè sono proprio questi momenti difficili che ci fanno riflettere e ci rendono più forti.