27 FEB 2016 · Giornata molto faticosa per Fiorenzo che, non appena mette la testa sul cuscino, casca in un sonno profondo e incomincia a sognare.
Si alza dal letto, si avvicina alla sua vecchia porta di ingresso, apre la porta e subito dopo averla chiusa, si ritrova immerso in una misteriosa foresta….
Il cinguettio degli animali lo fa immediatamente rilassare anche se, in lontananza, alcune voci di uomini lo tengono un po’ in tensione. Come se non bastasse un forte tuono rimbomba nel cielo, un acquazzone è alle porte! Fiorenzo, tuttavia, continua il suo viaggio, l’acqua incomincia a cadere giù incessante e si incominciano a formare i primi rigoli e pozzanghere tra la stradina polverosa e i campi.
Fortunatamente la pioggia non dura molto e sullo scrosciare dell’acqua prende il sopravvento quello del canto dei grilli… L’atmosfera sembra cambiare quando Fiorenzo, vede davanti a sé un feroce leone che sembra volerlo sbranare. Fortunatamente però un nutrito branco di mucche, sopraggiunte dal campo vicino, distraggono il leone e Fiorenzo può tirare un respiro di sollievo. Anche un piccolo stormo di gabbiani sembra esser contento che il leone abbia cambiato strada e volteggia nel cielo a sottolineare la ritrovata quiete.
Dopo aver camminato per tutta la notte nella foresta, Fiorenzo ascolta tre rintocchi di campane e capisce subito che un Paese è alle porte, a conferma di questo da un pollaio si alza il “chicchirichi dei galli”.
Anche se ancora è molto presto, in lontananza su una vecchia strada asfaltata, si odono rumori di automobili che trasportano i primi uomini e donne che vanno a lavorare. Nelle vicinanze invece, una vecchia motoretta messa in moto da un giovane contadino, ancora un po’ assonnato e coperto da un lungo mantello marrone , condurrà il guidatore per i sentieri irti e sassosi.
Nelle vicinanze, è presente una pista di decollo privata dove un piccolo aereo, dopo un breve rullaggio, spicca il volo e si allontana fulmineamente svanendo tra le nubi rossastre. L’aurora non tarda e Fiorenzo senza accorgersene è arrivato nuovamente a casa ma, non avendo la chiave, con un bastone forza la porta, ci riesce e senza perdere tempo prende la sua cara e inseparabile Olivetti lettera 35.
Scriverà un racconto su questa “Piccola avventura” anzi, si mette subito all'opera …