Questo podcast mi è piaciuto particolarmente perché arricchito dalle parole in dialetto e dell'ironia e freschezza di Micol. La scelta musicale all'inizio non mi sembrava rientrare tanto con l'argomento trattato, tuttavia a mano a mano che lo ascoltavo, mi piaceva sempre di più questo distacco tra la musica s il resto del podcast, quindi alla fine mi è piaciuto molto !!
AURORA COSIMI
2 years ago
Ho trovato questo podcast molto simpatico e diverso dagli altri. Mi è piaciuto moltissimo anche il breve discorso fatto sull'oroscopo dai nostri speakers. Soprattutto, ho apprezzato molto l’uso del dialetto anconetano e l'ironia, l'umorismo e la simpaticità dei nostri speakers e della fantastica Micol! Durante l'ascolto di questa trasmissione si possono ascoltare delle canzoni moderne e credo che ciò fa continuare chi ascolta il podcast a seguirlo senza problemi. Sentire da altre persone parlare il nostro dialetto anconetano è davvero divertente! Concordo nella scelta del gabbiano come animale e in particolare come "simbolo" del tipico cittadino anconetano. Infatti, tutte le sue caratteristiche rispecchiano gli anconetani; rustici, che osservano tutto dall'alto, che amano lamentarsi con la classica esclamazione "che magò", ma al tempo stesso ironici. Credo che sia il personaggio perfetto per la caricatura dell'anconetano vero, o come diciamo noi, doc! Beh detto questo che dire...semo bulli un bel pò!!!
LAURA SCHIAROLI
2 years ago
Ho trovato questo podcast molto simpatico e diverso dagli altri, ho particolarmente apprezzato l’uso del dialetto anconetano e l’ironia e l’umorismo dei nostri speakers.
Super azzeccata secondo me la scelta del gabbiano come animale simbolo della città di Ancona e apprezzo particolarmente l’impegno e il lavoro di questa ragazza che si offre di rendere la cultura anconetana un po’ più conosciuta e apprezzata nelle altre regioni italiane.
Mi sarebbe piaciuto ricevere un approfondimento sul tema dell’oroscopo di cui si parlava all’inizio perché è un tema molto in voga in questo 2021 e di cui si parla tutti i giorni sui social, e personalmente non avendo grandi conoscenze in questo campo mi sarebbe piaciuto approfondire.
ALESSANDRO CESARI
2 years ago
Mi piace molto questo podcast. Sono molto felice che il dialetto anconetano accompagnato da questi canti energici e inclusivi renda tutto più interessante e affascinante. Trovo strano confrontare la figura del "gabia" con la nostra Ancona e rappresentarla. Ho trovato appropriato scegliere il podcast commemorativo di questo patrono di Ancona perché siamo andati in una scuola in questa città e molti di noi sono studenti anconetani.
CHIARA GIANGIACOMI
2 years ago
Questo podcast mi è piaciuto molto. Mi ha divertito e il dialetto anconetano, accompagnato da queste canzoni energiche e avvolgenti, ha resto il tutto più buffo e coinvolgente. Trovo curioso che la figura del “gabia’” sia paragonato alla nostra Ancona e che la rappresenti. Micol mi è sembrata una ragazza solare, piena di sicurezza ed entusiasta di ciò che fa.
Infine ho molto apprezzato il fatto che all’inizio del podcast venga citato l’oroscopo. Quest’ultimo è un argomento che mi affascina molto e personalmente mi capita spesso di leggerlo ed affidarmi alle sue parole
S
Sofia Micucci
2 years ago
Se si osserva Ancona dai più alti palazzi della città soprattutto al tramonto o alla mattina presto non si può evitare di notare i gabbiani enormi che solcano il cielo col loro inequivocabile fracasso. Questi pennuti hanno un grido particolarissimo a cui non so dare un nome tecnico che è a metà tra il lamento e il riso, sembra che ti sfottano dall’alto dei cieli. Da piccola li osservavo a lungo dal balcone di mia zia, li vedevo sfrecciare, lamentarsi, ridere, defecare e con fare sfacciato posarsi per recuperare, rubare pezzi di pizza o cibo. Sono diventati il simbolo di Ancona e si sono riprodotti in grande quantità popolando anche le periferie della città in avanscoperta. Micol ha colto questo aspetto e ha riprodotto nel gabià un cronista speciale di Ancona che osserva, analizza e con fare scanzonato tipico dell’anconetà riporta tutto. Ogni suo discorso, del gabià ma anche dell’anconetà, termina spesso con la tipica frase che riassume così bene il senso della vita:” Che magò!” Pare che anche el Gabià stia attualmente attraversando il tipico periodo del pessimismo cosmico come quell'altro marchigiano un po’ più famoso. In questo periodo per lui tutto è magò e ciofèga nell’aria.
Ho apprezzato di questo podcast soprattutto il registro e i toni scherzosi che lo rendono piacevole e scorrevole; Micol, inoltre, sembra una ragazza simpatica ed ilare, e la stimo per la sua fantasia e inventiva. L'aneddoto sulla professoressa di arte mi ha fatto sorridere ed è sempre una gioia ascoltare storie del genere che riguardano noi studenti da vicino, tra scuola, insegnanti e "passatempi" durante le lezioni più "pesanti". La cosa più sorprendente, secondo me, è il fatto che questa disegnatrice, o astrologa, che dir si voglia, sta esportando la cultura anconetana in tutta Italia e per questo le andrebbe assegnata una nota di merito. Dopo aver ascoltato questo podcast, sono andata subito a seguirla sul suo profilo Instagram ed invito anche altri ascoltatori a farlo: troverete, mano a mano, l'oroscopo innovativo di ogni segno, dei quali abbiamo avuto un assaggio proprio in questa trasmissione.
WALTER DI GESU'
2 years ago
San Ciriaco per Ancona, in assenza di Covid, era una festa in città. La cattedrale in città prende nome dal Santo. A proposito della cattedrale, è una delle chiese medievali più belle che ci sono in Italia. Le canzoni presenti in questo podcast sono dei giorni nostri, per questo accompagnano molto bene l' ascolto di questo podcast.
E
Eleonora Traú
2 years ago
Personalmente seguivo già il gabià ancunetà su Instagram e trovo molto divertenti e ironiche le vignette sull'anconetano medio.
L'anconetano medio generalmente si lamenta sempre della propria città, delle "bughe" nelle strade, della gente che non c'ha "voja de fadiga'", ecc.
Ma appena qualcuno che non è di Ancona prova a dire qualcosa, succede il putiferio, perché? Perché guai a chi tocca la città mia!-D))
RICCARDO PELLEGRINI
2 years ago
Sentire dall'esterno parlare il nostro dialetto anconetano è davvero buffo, quasi ridicolo ;-D
Concordo nella scelta del gabbiano come animale per rappresentare il cittadino anconetano, con tutte le sue caratteristiche rispecchia gli anconetani: rustici, che osservano tutto dall'alto, che amano lamentarsi, ma al tempo stesso ironici...
Il personaggio perfetto per una caricatura dell'anconetano doc! E non pensavo che un'idea così semplice potesse piacere tanto agli anconetani, soprattutto a quelli che vivono ormai lontani dalla città.
Semo bulli un bel pò!!!
EDOARDO BARUCCA
2 years ago
Questo podcast mi è piaciuto soprattutto per le canzoni messe di sottofondo, molto orecchiabili; invece il fatto di parlare all'inizio dell'oroscopo, cosa in cui io personalmente non credo, non mi è piaciuto molto, perché penso sinceramente sia un cosa falsa. Alla fine ho capito che l'oroscopo è solo una "scusa" per scherzare sull'indole dell'anconetano medio.
ANNA LISA BORGOGNONI
2 years ago
Durante l’ascolto di questa trasmissione si possono ascoltare delle canzoni moderne e ciò fa continuare l'ascoltatore a seguire piacevolmente. Micol per arrivare al nome “Il gabbiano anconetano” si è ispirata al fatto che Ancona è una città di mare, quindi possiamo trovare gabbiani ovunque che ci osservano dall’alto. All’inizio del podcast ha parlato anche dell’oroscopo il quale è un argomento che mi attrae molto e la maggior parte delle volte quando mi capita di leggerlo o sentirlo da altre persone, trovo delle frasi sul mio segno zodiacale che mi rispecchiano molto.
Questo podcast è molto interessante e molto simpatico perché l’oroscopo in dialetto non è cosa che si senta tutti i giorni. Spesso è capitato che qualche mattina vado su internet, nel sito di Paolo Fox, e guardo il mio segno zodiacale e a dirla tutta ci prende sempre!-) Mi incuriosisce molto sapere che cosa dice del mio segno per prevedere, più o meno, come mi andrà la giornata. La cosa che mi è piaciuta di più in questo podcast è la scelta della musica, perché è molto coinvolgente e molto azzeccata col gusto di noi adolescenti.
RICCARDO CESARETTI
2 years ago
Trovo molto azzeccata la scelta di questo podcast commemorativo del patrono di Ancona, in quanto frequentiamo una scuola che si trova in questa città e molti di noi sono anconetani. Molto bello il paragone tra il “gabià” e l’anconetano Doc, che viene descritto nel podcast come rustico, “che ne vole poghe”, ma allo stesso tempo sarcastico. Bella anche la scelta musicale soprattutto nel pezzo “freed from desire”, canzone intonata con un coro dai tifosi di calcio anconetani.
