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Ep. 28 - Politica: Costituzione, Referendum e Partiti in Italia 🇮🇹 Luisa's Podcast

Ep. 28 - Politica: Costituzione, Referendum e Partiti in Italia 🇮🇹 Luisa's Podcast
Sep 16, 2020 · 21m 4s

La politica italiana Livello B2 C1 C2 Achtung: ab Episode 30 sind die vollständigen Show-Notes nur noch für Premium Hörer verfügbar. Mehr Information unter https://www.il-tedesco.it/premium In questo podcast vi parlo...

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La politica italiana
Livello B2 C1 C2

Achtung: ab Episode 30 sind die vollständigen Show-Notes nur noch für Premium Hörer verfügbar. Mehr Information unter https://www.il-tedesco.it/premium

In questo podcast vi parlo della politica italiana. Come si vota in Italia, quali sono i partiti politici, chi è al governo in questo momento, quali sono le idee e i programmi dei partiti più importanti, com’é la situazione politica in Italia oggi.

Buongiorno cari amici e amanti dell‘italiano dalla vostra insegnante Luisa.
Visto che fra pochi giorni gli italiani dovranno andare a votare, oggi voglio parlarvi della politica italiana.
Il 20 e 21 settembre in Italia ci sarà un referendum. E cosa significa referendum, mi chiederete voi!
La parola referendum deriva dal latino „ad referendum“ cioè convocazione per riferire. I cittadini sono chiamati ad esprimere la loro opinione su una proposta e di solito il cittadino che vota per un referendum vota con un sì o con un no. Un esempio molto conosciuto è stato il referendum in Gran Bretagna con il quale gli inglesi dovevano decidere se stare o uscire dall‘Unione Europea: Brexit.

Con il referendum italiano di quest‘anno i cittadini italiani devono decidere se vogliono approvare una legge che prevede la riduzione del numero dei parlamentari oppure respingere questa legge e tenere il numero dei parlamentari come è adesso.

Per ridurre il numero dei politici al governo, e quindi di parlamentari e senatori, bisogna votare l’approvazione di una legge che permette di cambiare tre articoli della costituzione italiana. Questi articoli, scritti negli anni sessanta, prevedono un numero di 630 parlamentari alla camera e 315 senatori. Con questa legge si ridurrebbero i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 diventerebbero solo più 200.

Ma vediamo um po’ com’è la politica italiana.
L’Italia è una repubblica democratica dal 2 giugno del 1946 quando gli italiani, con un referendum, hanno deciso di passare dalla monarchia alla repubblica e il 1 gennaio del 1948 è stata promulgata la Costituzione.
Il presidente della Repubblica è la massima carica dello stato e rappresenta la sua unità. L’attuale presidente della repubblica è Sergio Mattarella, prima avvocato, giurista e poi politico è diventato presidente nel 2015. Il fratello Piersanti Mattarella è stato ucciso dalla Mafia nel 1980. Abita al Quirinale ed è eletto per sette anni.
Il Parlamento ha il potere legislativo cioè quello di fare le leggi ed è costituito da due camere: la camera dei deputati, che ha sede a Palazzo Montecitorio, e il senato con i senatori con sede a Palazzo Madama. Il presidente del senato può essere chiamato ad eseguire il ruolo di presidente supplente, nel caso in cui il presidente sia malato, abbia dato le dimissioni o sia morto. Per questo motivo, anche se camera e senato hanno gli stessi poteri, il senato è detta camera alta mentre la camera è detta camera bassa.
Il potere esecutivo invece, cioè chi applica le leggi, spetta al governo formato dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri. Il governo italiano è a Palazzo Chigi. Il presidente del consiglio dei ministri di adesso è Giuseppe Conte, ex avvocato, giurista e docente. È presidente del consiglio dal primo giugno 2018 prima con una coalizione dei partiti Movimento 5 Stelle e Lega, detto governo Conte I, e dopo una crisi, le dimissioni e la formazione di un nuovo governo, dal 5 settembre 2019 a capo del governo Conte II con una nuova coalizione dei partiti Movimento 5 Stelle, PD, Italia Viva, Liberi e Uguali. I giornalisti chiamano anche il governo con i colori adottati tradizionalmente dai partiti: il governo precedente era detto governo giallo-verde perché il simbolo del Movimento 5 stelle è giallo mentre quello della Lega è verde. L’attuale governo è detto giallo-rosso giallo del Movimento 5 stelle e rosso del PD Partito Democratico.
Un altro dei poteri è la magistratura, organo indipendente dall’esecutivo e dal legislativo e si occupa di fare rispettare le leggi.
Quali sono i partiti più importanti in Italia?
Cominciamo allora da quelli che sono attualmente al governo:
il Movimento 5 stelle, che i giornalisti all’estero descrivono come un partito di sinistra. Ecco questo non è vero. È un partito trasversale, cosa significa trasversale? Che non ha un’orientamento di destra, di sinistra o di centro, ma le idee politiche di questo partito uniscono aspetti della politica di sinistra di centro e di destra.

Il partito democratico detto anche PD è un partito di centro-sinistra, intende consolidare una politica di riforme progressiste ed è per un’Europa unita. È nato dall’unione di diversi partiti per formare un unico partito di centro sinistra.

La Lega invece è un partito di destra. Il nome vero all’inizio era Lega Nord perché il programma del partito era quello di separare il nord dal sud Italia e di chiamare il Nord Padania. Dal 1997 diventa Lega Nord ed è un partito nazionalista, federalista, cura soprattutto gli interessi del nord del paese.

Forza Italia è il partito di un signore che si è fatto purtroppo conoscere in tutto il mondo e non per meriti ma più che altro per gaffe internazionali. Avete capito di chi parlo: Silvio Berlusconi e il suo partito è Forza Italia che è stato sciolto nel 2007 per fare un partito insieme ad altri partiti di destra, detto il Popolo della Libertà. Nel 2013 però il partito si scioglie, viene rifondata Forza Italia e una piccola parte di esponenti del vecchio partito fondano il Nuovo Centrodestra.

Ma il partito più a destra nel panorama politico italiano è Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni. Nel suo simbolo c’è la fiamma tricolore storicamente utilizzato dal Movimento Sociale Italiano vecchio partito di ispirazione neofascista. Conservatore, tradizionale e sovranista, cioè nazionalista e contro le organizzazioni internazionali. Si dichiarano a favore della famiglia tradizionale e contro ogni forma di unione civile e studio di genere.

Ci sono poi una miriade di piccoli partiti regionali.

Interessante invece il Movimento delle Sardine, sono dei giovani che nel 2019 si riuniscono nelle piazze per protestare contro il sovranismo e il populismo dei partiti di destra in quel periodo al governo. La sardina è il simbolo del movimento e fa riferimento al modo di dire “stretti come le sardine” come per richiamare il desiderio di riempire le piazze, ma anche alla caratteristica di questi pesci: piccoli, indifesi, ma si muovono in gruppo e con forza.

In Italia ci sono vari tipi di elezioni:

elezioni politiche per eleggere i membri della Camera e del Senato
elezioni europee per eleggere i 76 membri del Parlamento Europeo che spettano all’Italia
elezioni regionali per eleggere il presidente della Giunta regionale e del consiglio regionale
elezioni amministrative per eleggere il sindaco e il consiglio comunale

Normalmente si vota per ognuna di queste elezioni ogni cinque anni. Possono votare tutti i cittadini italiani che hanno raggiunto il diciottesimo anno di età per la Camera dei deputati e per il Senato possono votare tutti quelli che hanno raggiunto l’età di 25 anni.

Il sistema elettorale è un po’ complicato. Al momento attuale c’è un sistema elettorale misto chiamato Rosatellum bis, dal nome del suo relatore Ettore Rosato.
È un sistema per un quarto proporzionale: con il quale il 64% dei seggi vengono eletti in collegi plurinominali proporzionali e gli elettori non esprimono preferenze. C’è una soglia di sbarramento, cioè è previsto un numero minimo di voti per poter partecipare alla ripartizione dei seggi, fissato al 3%. Un quarto invece ha un sistema maggioritario, cioè il restante 36% dei rappresentanti popolari viene eletto in collegi maggioritari uninominali dove si presentano più concorrenti ma solo uno vince. Dodici deputati e sei senatori sono poi scelti dagli italiani residenti all’estero.

L’attuale legge elettorale è oggetto di critiche e si pensa di fare una riforma. Ma, mentre la Lega vorrebbe un sistema maggioritario, il Pd e il Movimento 5 Stelle rimangono per il sistema proporzionale. Salvini propone un sistema con il 75% maggioritario e il 25% proporzionale. Fratelli d’Italia, cioè la destra, propone un 64% maggioritario e un 34% proporzionale. Partito Democratico e Cinque Stelle propongono una legge chiamata Germanicum perché si ispira al modello tedesco. Questo sistema prevede l’abolizione dei collegi uninominali, l’innalzamento della soglia di sbarramento al 5%, cioè minimo un 5% di voti per partecipare alla distribuzione dei seggi e l’introduzione del diritto di tribuna per non lasciare fuori i partiti più piccoli che, pur non avendo raggiunto il 5% dei voti a livello nazionale, ma hanno successo a livello regionale possono entrare in parlamento.

E dopo tutta questa spiegazione difficile, difficile, e magari anche un po’ noiosa, vi insegno alcuni modi di dire con la politica:

fare la politica dello struzzo: non voler vedere la realtà, ignorare la realtà per non prendere decisioni, esattamente come fa lo struzzo che mette la testa nella sabbia quando si avvicina un pericolo.

La politica del carciofo: modo di agire che arriva al risultato desiderato per gradi, con fasi successive, a piccoli passi. L’origine è di una frase detta dal re di Sardegna, Carlo Emanuele III, che alla fine del 1700, disse che l’Italia era come un carciofo e, come tale, andava mangiata una foglia per volta.

La politica della lesina: é una politica del risparmio come quella adottata subito dopo l’unità d’Italia per risanare il bilancio dello stato.

La politica delle mani nette: é la politica di rinuncia. Il primo ministro Cairoli nel 1878 al congresso di Berlino indetto da Bismark per rivedere la politica dei Balcani, usò questa espressione per dire che il governo italiano si asteneva, non voleva decidere in questioni internazionali.
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Author Luisa
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