Il mondo è costruito su disuguaglianze: c’è chi è più ricco e chi lo è meno. E andrebbe bene anche cosi se i secondi avessero la possibilità di cambiare classe sociale avendo diritto alle stesse opportunità dei primi, come ad un’istruzione, a spostarsi e a ricoprire le stesse cariche lavorative.
La realtà dei fatti?
Se nasci donna in molti paesi del mondo sarai costretta a pagare una tassa a vita per le tue mestruazioni, dovrai decidere se avere una carriera o figli perché con la gravidanza spesso non avrai posti di lavoro tutelati, guadagnerai meno di un uomo. Sarai soggetta al doppio standard di genere per il quale certe cose che fa un uomo ritenute positive non verranno valutate allo stesso modo per te. E mi raccomando: copri bene il tuo corpo, perché se sarai soggetta ad abusi sessuali sarà colpa tua.
Se nasci omosessuale in moltissimi paesi al mondo non potrai sposarti, verrai discriminato se hai bambini e dovrai pagare cifre esorbitanti per averne. Non potrai passeggiare per strada mano nella mano con il tuo compagno per paura di essere picchiato, o ucciso. Stai attento a rivelare la tua omosessualità nel posto di lavoro: potresti perderlo. Stai attento a rivelare la tua omosessualità in classe: il tuo compagno di banco potrebbe non volere più sedersi accanto a te.
Se nasci nero ti guarderanno e penseranno che sei un delinquente, uno spacciatore, qualcuno che non ha voglia di lavorare. Se girerai in bici probabilmente non avrai un lavoro. Se giri di sera con altri ragazzi neri, c’è da avere paura.
Il mondo si è costruito su disuguaglianze basate su un privilegio culturale non meritato: non scelgo se nascere in un paese di primo mondo dove non c’è guerra e dove posso andare a scuola, non scelgo se nascere uomo, bianco o etero.
Il privilegio è una questione di fortuna. E così non deve essere; nessuno merita di sprecare la propria vita per ciò di cui non è responsabile.
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