È un cambiamento importante quello del partito Smer che, in vista delle elezioni cambia logo e slogan. Il nuovo slogan, che sarà “Cambio Responsabile” è già apparso sui cartelloni elettorali del Premier Pellegrini e in quelli di Robert Fico.
È però anche un periodo di caos all’interno del partito dopo la rinuncia del governo a procedere con la riforma degli ospedali tanto voluta dal Ministro della Salute. Il partito Smer, preoccupato della futura chiusura di ospedali e reparti, ha deciso di non procedere ed il Ministro ha presentato le proprie dimissioni. In Parlamento invece è stata bocciata la proposta di legge che avrebbe permesso solo ai bambini vaccinati di frequentare le scuole materne.


È un sondaggio amaro quello dell’agenzia Focus, che delinea come i giovani slovacchi siano frustrati e inclini ad andarsene. Il 25% di questi, infatti, vorrebbe lasciare il Paese nei prossimi anni e, se alle elezioni andassero a votare solo gli under 30, il partito estremista ĽSNS di Marian Kotleba sarebbe il primo partito del paese con il 18.9% dei voti. Il partito Smer, invece, otterrebbe soltanto un misero 9.4%.


La Slovacchia è al cinquantacinquesimo posto nella classifica “Paying Taxes 2020” redatta dalla Banca Mondiale, ben sette le posizioni perse dalla Slovacchia rispetto all’ultimo rilevamento. Lo studio, che considera sia la pressione che il tempo necessario per adempiere agli obblighi fiscali, ha evidenziato come la Slovacchia abbia la sesta più alta tassazione su stipendi e contribuzione previdenziale nell’Unione Europea.


Dopo settimane di tira e molla, il Parlamento ha approvato il raddoppio della tassa speciale sulle banche portandola allo 0.4% e cio’ nonostante gli avvertimenti di BCE e NBS su l’instabilità che la tassa potrebbe generare sul mercato finanziario slovacco. Il Governo, che si aspetta di incassare 280 milioni di Euro in tasse, coprirebbe così parte della spesa pubblica del 2020.



Non si ferma più la crescita del mercato dei mutui. Ad ottobre è stato toccato infatti il secondo massimo storico per denaro prestato, €1.1 miliardi, e il minimo nei tassi di interesse, 1.19%. Parrebbe quindi che le misure restrittive imposte dalla Banca Centrale slovacca non siano servite a disincentivare questo mercato. Le banche commerciali hanno deciso infatti di tagliare ulteriormente i tassi per fare profitti non tanto sugli interessi, ma sul volume prestato. Anche l’alto volume di prestiti per l’acquisto di immobili è causa degli aumenti dei prezzi delle abitazioni. Un recente studio ha rilevato che il costo di un appartamento nuovo da 70 metri quadrati a Bratislava costa in media 11 anni di stipendi. Bratislava fa inoltre rilevare il minor numero di nuovi appartamenti in vendita da 15 anni a questa parte.

Colpo di scena nella trattativa tra i manager di Kia Motors ed i sindacati per l’aumento degli stipendi dell’impianto di produzione di Žilina. Dopo l’offerta fatta dal management della società di aumentare gli stipendi per un ammontare pari a €100 all’anno nel prossimi tre anni, i sindacati hanno rifiutato l’offerta alzando il tiro e chiedendo un accordo per un solo anno. L’importo previsto nell’aumento del triennio si vorrebbe venisse spalmato su una sola annualità. L’offerta della dirigenza di Kia era comunque in linea con le richieste iniziali del sindacato.


È stato annunciato il vincitore della gara d’appalto per la costruzione dell’autostrada D3 da parte della società autostradale slovacca. Il consorzio formato da Todini, Cesty SK e Cedis si è aggiudicato l’appalto con un’offerta di 59.4 milioni di euro, prezzo ben inferiore alle aspettative della società autostradale che si attendeva di spendere circa 74 milioni di euro.

Il sindaco di Bratislava Matus Vallo ha proposto un aumento del 50% della tassa immobiliare. Questo aumento porterebbe nelle casse della capitale slovacca 12 milioni di Euro. Anche altre città slovacche si stanno muovendo in questa direzione, alzando le tasse locali e molto spesso proprio quelle sugli immobili.

Lo store della moda low cost arriva a Bratislava. Stiamo parlando della famosa catena irlandese Primark. L’apertura farà parte dei nuovi locali d’ampliamento del centro commerciale Eurovea, spazi che verranno comunque aperti tra un paio d’anni.


Prezzi delle case mai cosi alti, diminuita competitività, nuove tasse sugli immobili, non passa la legge sui vaccini….queste ed altre notizie nel podcast di questa settimana. Buon weekend.