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Dal Green Team: piantiamola!

Dal Green Team: piantiamola!
Apr 19, 2023 · 7m 52s

Siamo gli studenti dell’ indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie dell’ Istituto Tecnico Industriale di Vibo Valentia. Come si può capire dal nome del team, l’ambiente ci sta molto a...

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Siamo gli studenti dell’ indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie dell’ Istituto Tecnico Industriale di Vibo Valentia. Come si può capire dal nome del team, l’ambiente ci sta molto a cuore, perché non ci può essere salute senza un ambiente sano, e quindi con il percorso "A scuola di OpenCoesione" ci siamo occupati di monitoraggio civico riguardo ad un tema ambientale: la bonifica di ex discariche situate in Calabria ed in particolare dell'ex discarica di Zambrone, in località Limpicella (VV). Abbiamo prima fatto una desk analysis, poi abbiamo intervistato il sindaco di Zambrone e siamo andati a visitare personalmente il sito interessato. Abbiamo scoperto che qui in Calabria ci sono 6 discariche autorizzate: 3 a Cosenza, 2 a Crotone, 1 per Catanzaro e Vibo Valentia e nessuna per Reggio Calabria. In compenso fino al 2009-2010 , erano oltre 500 le discariche abusive disseminate sul territorio calabrese. Infatti c’è stata una proliferazione di discariche abusive non controllate per effetto dell’aumento esponenziale degli imballaggi e la mancanza di raccolta differenziata. Il decreto Ronchi, emanato nel 1997, introduceva la possibilità in situazioni di emergenza di creare depositi provvisori per i rifiuti. Ma da provvisori questi depositi sono divenuti delle vere e proprie discariche incontrollate, che hanno creato molti danni all’ ambiente. L’ Europa ha avviato varie procedure di infrazione contro l’Italia a causa anche di queste discariche abusive, e questo problema in Calabria per tanti anni è stato gestito da commissari straordinari per l’ambiente. Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, nell'agosto del 2016, ha approvato un piano di investimenti per il rilancio del Mezzogiorno, concretizzato nei “patti per il Sud”, che comportavano lo stanziamento della dotazione finanziaria del Fondo Sviluppo e Coesione. Con il cosiddetto “Patto per la Calabria” sono stati stanziati più di 80 milioni di euro per interventi in materia di bonifiche. Dopo le bonifiche di oltre l’80% dei siti inquinati, le sanzioni dell’ Unione europea, dagli iniziali 42.800.000,00 euro ogni 6 mesi, sono attualmente di 5.000.000 euro nello stesso periodo, che comunque è ancora una multa ancora pesante da pagare. Comunque, tra i siti oggetto di bonifica c’era anche l'ex discarica di Limpicella, il progetto da noi monitorato. Dalle nostre verifiche abbiamo appurato che il sito è effettivamente bonificato. Di questo abbiamo anche ricevuto la conferma dal sindaco di Zambrone, che ci ha fatto vedere anche la documentazione amministrativa con cui si sancisce la fine dei lavori. Il finanziamento per la bonifica è stato di circa 1 milione di euro. Ci sono però altre 8 discariche abusive che si trovano nella provincia di Vibo Valentia e che sono state oggetto di finanziamento pubblico per la bonifica: ad Arena, Joppolo, Ricadi, Sorianello, Pizzo, S.Calogero, Mileto vecchia ed anche Vibo Valentia, in località Badia Falcone. Purtroppo i lavori, che sulla carta dovevano essere già conclusi, risultano sul sito Opencoesione o non avviati o appena iniziati. I lavori per la bonifica della discarica di Limpicella, iniziati nel 2018 e finiti nel 2022, rappresentano un esempio positivo di utilizzazione dei fondi di Coesione, ma per le altre discariche della provincia non è così. Per il futuro la nostra proposta è aumentare e migliorare la raccolta differenziata nei comuni in modo tale da minimizzare il conferimento in discarica della frazione indifferenziata. Inoltre, è fondamentale il completamento della filiera del riciclo dei rifiuti all’ interno del territorio calabrese, cosa che ancora non c'è, e costringe ad elevati costi di trasporto fuori regione dei materiali differenziati, che poi si traducono in tasse salate che i cittadini devono pagare. Infine è importante bonificare al più presto i siti inquinati, per restituire bellezza e dignità ai nostri territori. I fondi sono stati già stanziati, occorre che il nuovo ente unico per la gestione del servizio idrico e servizio rifiuti, L’ARRICAL, si attivi al più presto per fare le opere di bonifica, che porteranno oltre ad un ambiente sano anche lavoro e sviluppo.
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