Continuiamo ad analizzare le tappe individuate da Joseph Campbell, nel suo "Viaggio dell'eroe". La seconda tappa, la chiamata all'avventura, avviene per tutti noi, salvo eventi esterni che la anticipino, intorno ai tredici anni. Qui, incominciamo ad avvertire la spinta dell'universo, verso la nostra emancipazione, e la nostra presa di coscienza della realtà nella quale siamo immersi, e della quale siamo parte.
Sentiamo, al nostro interno, quella che Joseph Campbell, ha rinominato "Chiamata all'avventura", che altri non è, se non la spinta dell'universo che ci circonda, a cominciare il nostro viaggio verso l'acquisizione della consapevolezza.
Purtroppo, per vari motivi, questa tappa così importante, è stata sempre più "ovattata", all'interno della nostra società. E così, anzichè approfittare di questa spinta naturale che l'universo ci da, veniamo rimessi a dormire, a tempo indeterminato.
Ma l'universo viene in nostro soccorso, come vedremo, in quanto il rifiuto alla chiamata, proprio come riconosciuto dagli studi di Campbell, non solo è parte integrante del nostro percorso, ma è necessario, affinchè possiamo comprendere ed interiorizzare la nostra unicità e separazione, dalla nostra stessa mente e da tutte le credenze in essa interiorizzate fin dai nostri primi anni di vita.
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