La Polonia ha annunciato che chiuderà la sua principale centrale a carbone, l’impianto più inquinante d’Europa. E non tanto per ragioni climatiche, ma economiche. Il futuro è sempre più rinnovabile, ma la transizione energetica a livello mondiale è ricca di ostacoli e la pandemia potrebbe aver assestato un duro colpo alla produzione di energia solare, rallentando la filiera di produzione e distribuzione dei pannelli. Intanto il parlamento europeo approva una risoluzione per trasformare almeno il 30% del territorio europeo in aree protette, mentre il Senato italiano approva l’introduzione della tutela di ambiente e ecosistemi in costituzione. E una rete di associazioni cita lo Stato italiano per inazione climatica.
La Polonia ha annunciato che chiuderà la sua principale centrale a carbone, l’impianto più inquinante d’Europa. E non tanto per ragioni climatiche, ma economiche. Il futuro è sempre più rinnovabile, ma la transizione energetica a livello mondiale è ricca di ostacoli e la pandemia potrebbe aver assestato un duro colpo alla produzione di energia solare, rallentando la filiera di produzione e distribuzione dei pannelli. Intanto il parlamento europeo approva una risoluzione per trasformare almeno il 30% del territorio europeo in aree protette, mentre il Senato italiano approva l’introduzione della tutela di ambiente e ecosistemi in costituzione. E una rete di associazioni cita lo Stato italiano per inazione climatica.
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