Obliteration Room | Yayoi Kusama

Tutto è cominciato imbiancando un’intera stanza della Queensland Gallery: ogni muro, ogni elemento d’arredamento è stato reso uno sfondo neutrale. Ma invece di dipingere su questa grande tela bianca, Yayoi Kusama ha lasciato che tantissimi bambini attaccassero ovunque migliaia di adesivi tondi colorati, in totale libertà.
Dimenticatevi della tipica restrizione dei musei: “Guardare ma non toccare!”.
Quest’operazione trasformativa ha visto, adesivo dopo adesivo, la cancellazione letterale di quella che era l’ambientazione di partenza: dove ci troviamo? In un salotto o in un parco giochi? Non sarà semplice capirlo una volta dentro ‘Obliteration room’.
Kusama celebra, così, la spontaneità e la creatività dell’infanzia, un periodo per lei traumatico e sofferto, insegnandoci che forse a volte per eliminare un dolore, invece di usare una gomma da cancellare si possono usare…degli adesivi tondi colorati.