C’era una volta il “Caro diario”.
C’era una volta la proibizione assoluta di leggerlo.
C’era una volta un lucchetto.
E ora?
Ora ci sono i social, i nostri “caro diario” in versione moderna e multimediale.
“Caro diario”, lo si scriveva nel buio della sera, badando bene che nessuno vedesse, sbirciasse, e riponendolo con cura in un nascondiglio a prova di madre e fratelli.
Il diario era talmente di moda da venir pure regalato, in belle confezioni con tanto di luccicante lucchetto e mazzo
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di chiavi. I più prudenti usavano pure il famoso inchiostro invisibile, persino il succo di limone, come insegnavano nonne e mamme.
A cosa serviva il diario?