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L'ombelico di un mondo

  • La scomunica, le madonne pellegrine e i frati volanti - parte 1

    21 SEP 2023 · Il primo luglio 1949 la Congregazione del Sant’Uffizio del Vaticano, l’istituto che governava la dottrina della chiesa, emanò un decreto che definiva peccato grave per un cattolico essere iscritto al Partito Comunista, favorirlo in qualsiasi modo, in particolare votandolo. Per il buon cattolico era proibito leggere la stampa comunista, diffonderla e pubblicizzarla. Chi faceva quelle azioni non poteva ricevere l’assoluzione, se non dopo essersi pentito e dichiarato “fermamente disposto a non commettere più” tali peccati. Questo provvedimento è passato alla storia come “la scomunica dei comunisti” e fu un provvedimento che coinvolse milioni di persone in tutto il mondo. In tanti manifesti affissi nelle parrocchie e sui muri delle città italiane si leggeva: «Il Signore illumini e conceda ai colpevoli in materia tanta grave, iI pieno ravvedimento, poichè è in pericolo la stessa salvezza dell’eternità». Tra il 1946 e il 1954 la Chiesa fu molto attiva nella politica, soprattutto italiana; riti popolari come le processioni dedicate alle immagini mariane diventavano un’occasione di religione e politica. La figura di papa Pio XII, come quelle di diversi cardinali, furono molto importanti nella storia italiana di quel periodo. BIBLIOGRAFIA Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti - Canti satirici anticlericali, Savelli, 1975 Cristiano Cavina - Romagna mia (Laterza, 1974) Cesare Catananti - La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant’Offizio (San Paolo, 2021) Guido Piovene - Viaggio in Italia (Bompiani, 2017) Andrea Riccardi - Pio XII e Alcide De Gasperi. Una storia segreta (Laterza, 2003) Leonardo Sciascia - Le parrocchie di Regalpetra (Laterza, 1956) Giuseppe Tuninetti - Madonna Pellegrina 1946-1951. Frammenti di cronaca e di storia (Effatà Editrice, 2006) Filippo Ceccarelli - Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (Feltrinelli, 2018) Alberto Melloni - Il giubileo: Una storia (Laterza, 2016) Chiara Valentini - Enrico Berlinguer (Feltrinelli, 2014) Domenico Tardini, C. Felice Casula - Pio XII visto da vicino. Con un diario inedito del 1954 (Libreria Editrice Vaticana, 1961) Andrea Pozzetta - Tutto il partito è una scuola (Edizione Unicopli, 2019) Massimo Zamboni - La trionferà (Einaudi, 2021) Antonio Spinosa - Pio XII. L’ultimo papa (Mondadori, 1992) L'ombelico di un mondo è un podcast del https://www.ilpost.it/ scritto e raccontato da Claudio Caprara
    40m 59s
  • La scomunica, le madonne pellegrine e i frati volanti - parte 2

    21 SEP 2023 · Il primo luglio 1949 la Congregazione del Sant’Uffizio del Vaticano, l’istituto che governava la dottrina della chiesa, emanò un decreto che definiva peccato grave per un cattolico essere iscritto al Partito Comunista, favorirlo in qualsiasi modo, in particolare votandolo. Per il buon cattolico era proibito leggere la stampa comunista, diffonderla e pubblicizzarla. Chi faceva quelle azioni non poteva ricevere l’assoluzione, se non dopo essersi pentito e dichiarato “fermamente disposto a non commettere più” tali peccati. Questo provvedimento è passato alla storia come “la scomunica dei comunisti” e fu un provvedimento che coinvolse milioni di persone in tutto il mondo. In tanti manifesti affissi nelle parrocchie e sui muri delle città italiane si leggeva: «Il Signore illumini e conceda ai colpevoli in materia tanta grave, iI pieno ravvedimento, poichè è in pericolo la stessa salvezza dell’eternità». Tra il 1946 e il 1954 la Chiesa fu molto attiva nella politica, soprattutto italiana; riti popolari come le processioni dedicate alle immagini mariane diventavano un’occasione di religione e politica. La figura di papa Pio XII, come quelle di diversi cardinali, furono molto importanti nella storia italiana di quel periodo. BIBLIOGRAFIA Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti - Canti satirici anticlericali, Savelli, 1975 Cristiano Cavina - Romagna mia (Laterza, 1974) Cesare Catananti - La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant’Offizio (San Paolo, 2021) Guido Piovene - Viaggio in Italia (Bompiani, 2017) Andrea Riccardi - Pio XII e Alcide De Gasperi. Una storia segreta (Laterza, 2003) Leonardo Sciascia - Le parrocchie di Regalpetra (Laterza, 1956) Giuseppe Tuninetti - Madonna Pellegrina 1946-1951. Frammenti di cronaca e di storia (Effatà Editrice, 2006) Filippo Ceccarelli - Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (Feltrinelli, 2018) Alberto Melloni - Il giubileo: Una storia (Laterza, 2016) Chiara Valentini - Enrico Berlinguer (Feltrinelli, 2014) Domenico Tardini, C. Felice Casula - Pio XII visto da vicino. Con un diario inedito del 1954 (Libreria Editrice Vaticana, 1961) Andrea Pozzetta - Tutto il partito è una scuola (Edizione Unicopli, 2019) Massimo Zamboni - La trionferà (Einaudi, 2021) Antonio Spinosa - Pio XII. L’ultimo papa (Mondadori, 1992) L'ombelico di un mondo è un podcast del https://www.ilpost.it/ scritto e raccontato da Claudio Caprara
    38m 37s
  • Cosa è stata la scuola di Frattocchie

    21 AUG 2023 · La risposta del Partito Comunista alla sconfitta elettorale del 1948 fu mettere a studiare gli oltre due milioni di iscritti che aveva (per avere una proporzione con la situazione attuale: alla vigilia del congresso che ha portato all’elezione di Elly Schlein, il PD - che in teoria dovrebbe essere l’erede di parte della democrazia cristiana e del PCI - aveva circa 60mila iscritti) La più importante delle scuole di partito fu a Frattocchie, una frazione del comune di Marino al chilometro 22 della via Appia Nuova. La struttura era in una zona circondata da conventi, seminari, istituti cattolici; il comune di Castel Gandolfo, dove c'è tutt'ora la residenza estiva del Papa, non è lontano. Nel 1955, dopo importanti lavori di ristrutturazione, venne definito il logo. Era un planisfero circondato da una catena spezzata con appeso un libro aperto e ben visibile: <em>Cognosce quod immutabis</em>, “Conosci ciò che cambierai”. Come a Frattocchie nacquero diverse altre strutture: la Scuola Anselmo Marabini di Bologna, la Scuola centrale di Milano, una scuola femminili a Faggeto Lario dedicata a Anita Garibaldi, l’Istituto Mario Alicata ad Albinea (in provincia di Reggio Emilia) circondato da un parco di alberi secolari, l’Istituto di Castellammare (Napoli), l’Istituto Agostino Novella a Roma, l’Istituto Ruggero Grieco a Bari, l’Istituto Emilio Sereni a Cascina (Pisa), oltre a una grande quantità di strutture avviate nelle federazioni locali. Si è calcolato, sulla base dei documenti conservati in diversi archivi, che dalla fine del 1943 (con la guerra ancora in corso) fino al 1954, più di 300 mila militanti siano passati dalle diverse strutture formative del partito. BIBLIOGRAFIA «A scuola di politica: il modello comunista di Frattocchie» di Anna Tonelli - Laterza, Roma-Bari, 2017 «Concerti e sconcerti - Cronache musicali 1915/1919» di Antonio Gramsci (a cura di Fabio Francione e Maria Luisa Righi) - Mimesi Edizioni 2022 «Storia del Partito Comunista Italiano - Vol. III : I fronti popolari, Stalin, la guerra» di Paolo Spriano - Einaudi 1967 «Tutto il partito è una scuola» di Andrea Pozzetta - Edizione Unicopli, 2019 «L’uomo che incastrò la Mafia. Pio La Torre» di Giuseppe Bascietto e Claudio Camarca - Truman - Non fiction novel, 2018 «Botteghe oscure, addio: com’eravamo comunisti», di Miriam Mafai - Mondadori 1995 «Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua» di Filippo Ceccarelli - Feltrinelli 2018 «Vita di Enrico Berlinguer» di Giuseppe Fiori - Laterza 2004 «Enrico Berlinguer» di Chiara Valentini - Feltrinelli 2014 «Lavoro riservato» di Maurizio Caprara - Feltrinelli, 1997 L'ombelico di un mondo è un podcast del https://www.ilpost.it/ scritto e raccontato da Claudio Caprara
    57m 7s
  • Perché si dice che i comunisti mangiano i bambini

    21 JUL 2023 · In ogni puntata di questo podcast si prende spunto da un frammento di una conversazione del 1995 con un protagonista minore di quegli anni, Veraldo Vespignani, sindaco di Imola dalla fine del 1948 al 1962 e poi parlamentare per tre legislature. È un testimone laterale degli avvenimenti italiani, ma dalla storia esemplare di amministratore e di politico locale stimato e apprezzato. Una persona che ha fatto esperienza che aiuta a raccontare gli anni ’50 e che cosa di quella storia influenza anche noi, oggi. Perché Imola? Nella geografia dell'Emilia-Romagna, Imola è il trattino. Una città di medie dimensioni uscita distrutta dalla guerra che è passata in un arco di tempo relativamente breve da zona depressa a località con uno dei più alti tassi di qualità della vita in Europa. Soprattutto negli anni del dopoguerra è stata un crocevia della politica italiana. È stato un luogo di incontro di molti personaggi della storia italiana. È il luogo dove gli sport motoristici sono diventati uno spettacolo di massa. L'ombelico di un mondo è un podcast del https://www.ilpost.it/ scritto e raccondato da Claudio Caprara
    58m 17s
  • 1m 37s
Il mondo, la politica, gli anni '50: raccontati dal posto dove è passato tutto.

Un podcast del Post, scritto e raccontato da Claudio Caprara
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