12 OCT 2019

28 SEP 2019 · Peter Pan non è solamente il ragazzo che abita sull’Isola che non c’è e che qualche volta nei suoi viaggi porta con sé anche qualche bambino della Terra, proprio come è successo a Gianni, Michele e Wendy. Dietro a questa storia si nascondono significati molto più profondi che sono stati oggetto di studio sia della psicologia che della neurologia. Dalla “sindrome di Peter Pan” alla “neotenia psichica”, fino ad arrivare alla grande paura di diventare grandi e di invecchiare che caratterizza tutti quanti. La figura di Peter Pan è rimasta impressa a molti: in ambito musicale lo ritroviamo nelle canzoni di Edoardo Bennato, Giorgia e svariati richiami anche nella storia personale del cantante Ultimo. Ma non solo: per capire come è nato il suo mito è necessario analizzare il film Neverland – Un sogno per la vita, con protagonista Johnny nei panni di J.M. Barrie, autore di Peter Pan. Non solo: Peter, insieme a Coccodrillo, Capitan Uncino e Trilly si trova anche in Dylan Dog. In questa puntata scoprirete tantissime curiosità riguardo a questa figura che sembra così semplice, ma in realtà nasconde molti significati.

28 AUG 2019

25 JUL 2019 · Dall’origine del mito fino alle sue trasposizioni cinematografiche, letterarie ed artistiche. Chi sono realmente le sirene? Figure buone come Ariel nel film Disney o creature malvage in grado di ammaliare le vittime con il loro canto per poi ucciderle? A Copenaghen c’è una statua che rappresenta una sirena con il profilo malinconico, una Sirena che voleva diventare donna, umana, in piena metamorfosi: è la guardiana della città da più di 100 anni. Esistono però anche sirene malvage, simili a dei mostri: come non ricordare le Maridi di Harry Potter? Si può quindi avere paura di una sirena? E’ possibile inoltre paragonare gli odierni social network a un mare pieno di sirene che cercano solamente di apparire belle e seducenti, quando in realtà nascondono moltissimi pericoli? I dubbi non riguardano solamente la loro natura, ma anche la loro stessa esistenza. Ci sono studiosi che affermano che siano realmente esistite, altri che credono solamente che siano frutto di un mito. In questa puntata analizzeremo e cercheremo di rispondere insieme a questi dubbi.

15 JUN 2018 · In questo episodio Folktales esplora la figura dello Slenderman, figura sinistra nata su internet. Slenderman è un uomo alto, pallido e senza volto che uccide prevalentemente bambini. Il suo personaggio ha trovato la fama nella cultura popolare inserendosi in videogiochi, film e telefilm. La sua influenza ha portato anche a efferati omicidi in America. Ma lo Slenderman non è un’invenzione moderna, affonda le sue radici in tempi antichi e trascende quasi tutte le culture. Da un punto di vista piscologico, si potrebbe affermare che lo Slenderman è la personificazione delle nostre paure, della dualità della nostra psiche. È una figura ambigua, non intrinsecamente maligna ma sicuramente complessa. In questo episodio torna come esperto il professor Ruggero Eugeni, ordinario di Semiotica dei Media, incontrato da Beatrice Porri. Lo script è stato ideato da Luca Sorsoli e Beatrice Porri. La ricerca è stata a cura di Melania Scolaro. Per il montaggio si ringrazia Luca Sorsoli.

14 MAY 2018 · In questo episodio affrontiamo il tema dello Zombie, figura dell’horror nata dalla cultura haitiana. Al giorno d’oggi lo Zombie è un tema largamente affrontato in film, serie televisive e videogiochi. Si è creata una cultura intorno a questo personaggio che è diventata familiare nell’immaginario collettivo. Lo Zombie racchiude in sé uno spesso psicologico, e sociale, molto più profondo di quanto possa sembrare. Custodisce ragioni politiche e sociali, che trovano la loro genesi nella deportazioni di schiavi per le piantagioni, e ragione psicologiche che hanno a che fare con la paura del diverso e il rinnegare parti di sé. Lo Zombie siamo noi e allo stesso tempo è il nostro opposto. Il consumismo contemporaneo e il capitalismo hanno creato uno Zombie moderno: persone ossessionate dal comprare, che si accalcano nei centri commerciali, che attraverso i beni di consumo cercano di comprarsi anche un loro posto nel mondo. Non più la carne fresca di cui si nutrivano gli Zombi haitiani, ma accettazione. Diversamente ripagati, ma ugualmente schiavi di un’identità più forte. A parlarci del significato culturale dello zombie è il professor Ruggero Eugeni, ordinario di Semiotica dei Media presso la facoltà di Lettere e Filosofia, incontrato da Luca Sorsoli. Lo script e la ricerca sono stati a cura di Luca Sorsoli e Beatrice Porri. Per il montaggio si ringrazia Luca Sorsoli.