*ATTENZIONE: da marzo 2022 Cineh prosegue su YouTube*
Un podcast di cinema. Quattro chiacchiere su nuove uscite al cinema o sulle piattaforme, film disponibili online in modo legale e gratuito e pellicole di genere-degeneri. Con ospiti e puntate speciali, qualche volta.
Ogni venerdì.
Con le voci di Alessio Vacchi e (fino alla puntata 29) Emiliano Ranzani.
L'immagine del profilo è di Erik Witsoe. Musica: "Stop on a Bench" di Crowander.
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Questa volta: una commedia italiana amara, caratterizzata da una grande naturalezza e interpretata in maniera credibile e affiatata, con una protagonista... problematica e inafferrabile che non avendo più compagno né posto in cui stare va a vivere con alcuni ragazzi, in un'estate pigra che sta dentro una vita in cui non sembra esserci molto da fare, almeno nulla di "concreto" per questi personaggi trentenni, ma si può sempre inseguire un'idea di libertà...
Poi, una commedia scabrosa con un uomo cui viene fatta, e deve a sua volta fare, una richiesta insostenibile che riguarda l'anziana madre, perché questo dovrebbe non solo risolvere la sua crisi da 40enne, ma addirittura salvargli la vita. Imbarazzo e divertimento da una commedia teatrale, in un film che volge in farsa un tabù e presenta un rapporto madre-figlio non proprio ideale...
Questa volta: con l'ospite Raffaele Picchio (regista del cult "Morituris" e recensore per Il cineocchio) si parla (non positivamente) del nuovo film di Dario Argento con Ilenia Pastorelli nella parte di una prostituta cieca alle prese con un serial killer, al cinema dal 24 febbraio. Qualcosa fra il thriller e la fiaba nera, ma con molto di buttato via e limiti consueti, da parte di un regista che si sa, non è più da tempo quel che era, ma senza che ciò l'abbia portato a percorrere proficuamente strade nuove. Si parla anche di atteggiamenti dei fans, di accoglienza del film... e di nudi.
Questa volta: due film dal festival online del cinema francofono. Dal Belgio, una storia di demenza semantica, quella che colpisce una donna cambiando non solo la sua vita ma quella del figlio e relativa compagna, ora alle prese con una persona più strana di prima e che assorbe tempo e vita agli altri. Ma non è "The Father", bensì praticamente una commedia, che lo racconta con più "luce" di quanto ci si aspetterebbe.
Poi, dal Canada, un bel film "osservativo" sugli ultimi giorni di carriera, successo, vita di squadra alle olimpiadi di Tokyo per una giovane nuotatrice canadese che ha deciso di lasciare lo sport. Interpretata da una vera sportiva che si rivela un'attrice perfetta e contribuisce a un risultato di grande credibilità, che tira dentro lo spettatore nel flusso delle esperienze di un personaggio che vive un momento dolceamaro, fra momenti pubblici e altri privati e intimi, tra fatiche e sorrisi.
Questa volta: con l'ospite Emanuele Rauco (podcaster e autore del libro "Beautiful Freak-Le fiabe nere di Guillermo Del Toro") si parla di una sorta di noir che racconta dell'ascesa al successo di un "vagabondo" che diventa mentalista (Bradley Cooper), dall'apprendistato in un modesto luna park all'azzardato accordo con una psicanalista (Cate Blanchett) per ingannare un danaroso paziente. Inganni in scena ce ne sono per personaggi e spettatori, con dietro la poetica di base del regista e un interessante collegamento con la contemporaneità. Un film curato e "pieno di cose", ma cui nonostante ciò sembra mancare qualcosa per avere successo oggi.
Questa volta: con l'ospite Giacomo Calzoni (di Cineforum) si parla dell'ennesima ripresa di una certa saga horror, fino a ieri firmata da Wes Craven. Si tratta di un "requel", di una tipica operazione del cinema Usa contemporaneo che a distanza di anni rifà, cita e si cita, similmente all'ultimo "Matrix". In questo caso, ha ragion d'essere?
Poi, dalla Slovenia un dramma-coming of age con protagonista un adolescente che vede sfuggire la presenza e l'amicizia del fratello maggiore perché questi trova una ragazza. Rabbia, gelosia, l'opporsi a quanto deve naturalmente succedere, un rapporto ancora immaturo con l'altro sesso compongono questo racconto su due età di passaggio, in un'estate in mezzo alla natura e ad un fiume.
Questa volta: con l'ospite Emanuele Sacchi (di MYMovies e Film Tv) si parla di un film cinese rivelazione del 2019, giunto al cinema in Italia da poco. Un bell'esordio, forte di uno stile fluido e già maturo, comprensivo di straordinari piani sequenza e ben collegato a una tradizione di cinema, che racconta di una famiglia a partire da alcuni fratelli (qualcuno più responsabile, qualcun'altro che non segue una via retta), tra questioni economiche, una madre anziana cui pensare e una Cina che cambia ed è sempre ben presente nel quadro.
Poi, un cortometraggio di culto (...non tanto da noi) e influente, basato su un'idea forte, sviluppata in maniera inquietante, prettamente visiva e mimica e con finale non consolatorio: un uomo che resta intrappolato in una cabina telefonica, e quando gli operai intervengono lo fanno per portarlo... dove?
Questa volta: una carrellata in libertà su cose viste l'anno passato. Non solo film nuovi, e niente bilanci né classifiche... ma qualche parola su film gettonati nelle classifiche altrui, cosa avrei messo nella mia e cosa no. Poi un po' di cinema muto, un documentario, un focus su alcuni film con Alberto Sordi... Senza dimenticare "Diabolik".
(Siete invitati a scrivere nei commenti quali sono state le vostre visioni favorite o le vostre scoperte dell'anno passato!)
*Errore di montaggio prima dell'intervento di Cobretti: sorry!*
Questa volta: con l'ospite Nanni Cobretti (de I400calci) si parla del ritorno di Neo e Trinity -ma senza il vecchio agente Smith!- in un film "appendice" della saga di vent'anni fa, che riprende ciò che è stato raccontato e visto in un'operazione metacinematografica, probabilmente più interessante nella teoria che nel risultato.
Poi, l'unico film uscito in Italia della coppia Fiona Gordon e Dominique Abel, che insieme a Emanuelle Riva si cercano in quel di una Parigi percorsa e vissuta in modo... scriteriato. Un lavoro comico con uno humour da scoprire, basato su performance (soprattutto) fisiche e situazioni di buffa sfrontatezza.
Questa volta: l'ospite Giulio Zoppello (di Esquire) parla -bene- del remake, a firma Steven Spielberg, di un classico del musical americano, un film spettacolare che raccontando di gang, odio e amore tocca questioni di identità, di machismo, di genere che hanno a che fare con gli Usa.
Poi, con Alberto Farina (di RaiMovie) si parla di un'operazione filologica che ci ridà dei classici come non li abbiamo mai visti e ascoltati: attraverso un confronto tra copie e versioni, si torna sulle opere di Laurel & Hardy (sei film, per il momento) alla ricerca della massima integralità e correggendo le versioni italiane che circolano da decenni. Scoprite i segreti di "Muraglie", "Allegri gemelli", "La ragazza di Boemia" e altri.
Questa volta: dall'ultima edizione del festival di Torino, altri cinque titoli. Ovvero: "Une Jeune fille qui va bien" di Sandrine Kiberlain, "Clara sola" di Nathalie Álvarez Mesén, "Feathers" di Omar El Zohairy, "Re granchio" di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis e "Number One" di Gianni Buffardi.