Storie fatte di luce. Perché la luce è racconto.
La prima serie podcast dedicata alla ricerca della luce di Davide Groppi.
Luce per vedere e sentire le persone e gli spazi. Luce come visione, ma anche come emozione.
Storie fatte di luce. Perché la luce è racconto.
La prima serie podcast dedicata alla ricerca della luce di Davide Groppi.
Luce per vedere e sentire le persone e gli spazi. Luce come visione, ma anche come emozione.
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Storie fatte di luce. Perché la luce è racconto.
La prima serie podcast dedicata alla ricerca della luce di Davide Groppi.
Luce per vedere e sentire le persone e gli spazi. Luce come visione, ma anche come emozione.
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La prima serie podcast dedicata alla ricerca della luce di Davide Groppi.
Luce per vedere e sentire le persone e gli spazi. Luce come visione, ma anche come emozione.
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INCONTROLUCE
Scopri una storia. Una storia di luce.
Cerchiamo una luce narrativa.
"Incontroluce" è un percorso di ascolto che ripercorre la nostra idea di luce, i nostri valori, il nostro lavoro.
"Le lampade e le soluzioni che inventiamo ogni giorno sono il linguaggio che utilizziamo per sedurre e raccontare le nostre storie."
Vivi l'esperienza digitale:
https://www.davidegroppi.com/it/incontroluce
Luce da vivere, luce da ascoltare.
Un dialogo immaginario tra Davide Groppi di oggi e Davide Groppi bambino, ancora alla ricerca della sua idea di luce e magia. La ricerca non è ancora finita, sempre tesa, oggi come allora, verso nuove frontiere e confini da superare. Una continua sperimentazione che ci ha portato a ripensare alcune delle nostre lampade più amate e a presentare una novità assoluta.
Curatela Collezione Peggy Guggenheim per Davide Groppi.
Finestre aperte simultaneamente (1912, Robert Delaunay).
L’opera è uno dei “frammenti d’arcobaleno” proposti da Delaunay nella sua serie Finestre, frutto delle conoscenze scientifiche del primo Novecento su luce e colore, parte integrante del percorso artistico dell’autore.
Nelle Finestre la riflessione sulla luce è al centro del lavoro del pittore. Una luce che frammenta la realtà, creando un ritmo cangiante, che costringe l’occhio a spostarsi incessantemente sulla tela alla ricerca di un impossibile punto di riferimento.
“La luce è qui rivelata in tutta la sua verità”, come scrisse Apollinaire, riferendosi proprio all’opera di Delaunay.
Curatela Collezione Peggy Guggenheim per Davide Groppi.
Senza titolo (1953, Tancredi Parmeggiani)
Tancredi Parmeggiani fu artista precoce e innovativo. Nella sua opera la luce cangiante e caliginosa degli inverni veneziani, l’ispirazione del mosaico bizantino, l’uso kandinskiano del colore portano a un “puntinismo spaziale” iridescente, con cui costruisce solide strutture pervase di luce soffusa, quasi vaporizzata nell’atmosfera.
Una parabola d’artista, quella di Tancredi, presto interrotta dal suicidio del 1964 ma destinata a rimanere unica per la personale declinazione - tipicamente veneziana - degli stili più innovativi del suo tempo.
Curatela Collezione Peggy Guggenheim per Davide Groppi.
Twenty-three glass sculptures after sketches by Picasso (1964, Egidio Costantini).
La trasparenza del vetro lo rende accogliente verso la luce, pronto a riceverla, a farsene formare. L’arte veneziana sembra essa stessa riflettersi nel vetro: pittura di luce, aria, vibrazione di acqua e cielo.
Egidio Costantini, “maestro dei maestri vetrai”, si misura con la modernità della grande arte novecentesca, riportando in vetro i disegni di Picasso, Chagall, Arp e molti altri, in un’iniziativa che Cocteau chiamerà “La fucina degli Angeli”.
Twenty-three glass sculptures after sketches by Picasso è una serie di sculture ispirata a disegni di Pablo Picasso, personalmente consegnati a Costantini dall’artista spagnolo.