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Utopos - La storia sono io

  • Sono io, Aurelio Ambrogio

    20 JUL 2020 · 23 marzo 397 dopo Cristo, Milano, Basilica di Sant’Ambrogio. Potrà sembrare strano, ma dopo tanti anni stento ancora a crederci. Stento a credere all’esistenza del pavimento di coccio che sto calpestando con lentezza, stento a credere alla consistenza delle colonne – forti e strutturate – che sorreggono le pareti della navata maggiore… quelle stesse, robuste colonne a cui sono solito appoggiarmi quando mi aggiro fra queste mura sacre. Io, discendente della gens Aurelia, nato a Treviri in Gallia Transalpina, sono il vescovo di Milano. E queste pareti, queste colonne, questi capitelli sono l’ossatura e le membra della mia basilica prediletta. Il luogo racconta la mia storia, è il punto d’arrivo della mia parabola.
    8m
  • Sono io, Gianni Versace

    29 MAY 2020 · 21 Novembre 1995, Milano, via Montenapoleone. Finalmente ci sono riuscito. Sì, ci sono riuscito, perché questo è uno dei miei traguardi più grandi. Domani aprirò la boutique in Montenapoleone. La strada della moda per eccellenza, del lusso, delle vere signore, della classe, della consacrazione. Sì, domani espugnerò il salotto di Milano, la città che mi ha accolto dalla Calabria carico di sogni da cucire addosso alle mie creazioni. A Reggio Calabria è iniziata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d’Alta Moda, il luogo dove da piccolo ho amato l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, dove ho respirato l’arte della Magna Grecia. Io, che sono stato chiamato innovatore. Io che devo tutto a mia madre che mi ha insegnato a cucire.
    7m 20s
  • Sono io, Carlo Cattaneo

    22 MAY 2020 · 21 marzo 1848, Milano, 4° giorno di insurrezione...Ed è per questo, fratelli… Fratelli? Forse è esagerato dire fratelli, forse è troppo?.. La fiamma della candela vacilla. Devo sbrigarmi prima che finisca. Va bene. L’insurrezione ci ha reso fratelli, uniti contro l’invasore straniero...Ed è per questo, FRATELLI, che vi invito a unire le forze alla conquista dell’indipendenza di Milano; di null’altro preoccupiamoci ora che la vittoria è vicina. Sì, ecco, ho finito. Questo mi pare adeguato. Sono parole che riscalderanno il nobile cuore dei fratelli e patrioti milanesi. È tutta la notte che redigo proclami: ho gli occhi che mi bruciano e sono così stanco…Unire le forze alla conquista dell’indipendenza...
    7m 59s
  • Sono io, Filippo Maria Visconti

    15 MAY 2020 · Notte fra il 12 e il 13 agosto 1447, Milano, Palazzo Visconti. Un’aria di mistero aleggia nelle mie stanze. La morte è in procinto di entrare. Ancora un istante, mia Signora. Dammi un’ultima ora per celare un sortilegio nel testamento segreto che lascio a mia figlia, Bianca Maria, prima che il tuo bacio appassionato si posi per sempre. Servitù, voltatemi di spalle! Fate che non possa vedere i volti falsamente tristi, e non possa udire voci odiose che mi chiedono imploranti cosa ne sarà del Ducato dei Visconti? Con me ogni cosa non ha che da perire. Ecco la mia risposta, stolti! Fate presto! Voltatemi contro quel muro, e datemi penna e calamaio
    7m 47s
  • Sono io, Alessandro Manzoni

    8 MAY 2020 · Giovedì 27 luglio 1826, Milano, via Morone. Carissima Enrichetta, moglie mia. Mia diletta, mia colomba, mia preziosissima consorte. Enrichetta, tanto soave il tuo nome, eppure quasi pallido al cospetto tuo, della tua persona tutta. Enrichetta mia… E i pargoli che fanno? Giocheranno tutto il giorno, presumo. E che altro potrebbero o dovrebbero fare, del resto… È come se li vedessi con questi miei occhi, come se fossi lì con te. Magari lo fossi… Invece sono qui nella nostra Milano, più mia che tua in verità, tu mi accontenti e dici che ti piace ma io lo so che in fondo non è così. E hai ragione a pensarlo, anche se non lo dici, tanta è la tua bontà d’animo e tanta è la tua cordialità nel non farmi sentire straniero in casa, nel non farmi percepire la distanza, perlopiù emotiva, che nutri nei suoi confronti...
    7m 53s
  • Sono io, Cesare Beccaria

    1 MAY 2020 · 15 maggio 1767, Milano, via Brera. Buon Dio! Cosa è stato? ...Veniva da fuori? Ahia, ci mancava soltanto una botta al ginocchio... Se solo ci fosse un poco più di luce! Oh, bene, è già mattino. Ecco cosa è stato quel fracasso, un carro si è ribaltato. Ah, eccola qui la mia Milano di buonmattino: i camini che iniziano a fumare, il sole che si affaccia tiepido fra la foschia e l’aria fresca che sveglia chi si mette al lavoro... benedetta quest’aria che mi rinvigorisce dopo il sonno travagliato che ho passato. Riuscirò mai a smettere di provare amarezza per la mia vicenda di Parigi? Ah, Milano mia, se potessi confidarmi con te come con un buon amico... Coi tuoi palazzi alti e le vie che vi scorrono come fiumi stretti che scavano le proprie valli, coi tuoi tesori di ogni epoca, non sei poi troppo diversa da quella Parigi che ho tanto ammirato, ma che è stata causa anche di molte pene. I miei rapporti coi Verri, un tempo fra gli amici più cari, si sono deteriorati; e c’era da aspettarselo! Mi sembra di avere ancora davanti agli occhi le parole che mi scrisse Pietro: “Non fare questa coglioneria”. Come se fosse tanto grave tornarsene dalla propria famiglia. Ma per lui, per loro, lo era, e lo lasciavano intendere...
    7m 30s
  • Sono io, Benito Mussolini

    21 APR 2020 · Mercoledì, 25 aprile 1945, Milano, Corso Monforte. Tedeschi! Infami traditori. Cani maledetti. Devo arrivare in Prefettura. Devo riflettere e prendere una decisione. Il tempo è poco: "Autista, accelera!" Ho ancora nelle orecchie le parole del prefetto Bassi durante la riunione in Arcivescovado. I tedeschi hanno avviato trattative per una resa in segreto a nostra insaputa. Come ho potuto fidarmi? Come ho potuto essere così sciocco e credere che in questo gioco alla guerra ci fosse spazio per il cameratismo e la fedeltà? Ci hanno sempre trattato come servi e ora ci pugnalano alle spalle. Avrei dovuto capirlo, avrei dovuto vederci chiaro. Ma ormai è tardi. Ecco corso Monforte, fuori dall’ingresso della Prefettura c’è una piccola folla di curiosi e fanatici. Scattano tutti sull’attenti al mio arrivo in automobile, applaudono convinti che io torni vittorioso come sempre, come sono abituati a credere. Sciocchi, non capiscono che è tutto falso, una gigantesca illusione, un inganno organizzato ad arte?
    7m 59s
  • Sono io, Lucrezia Borgia

    3 APR 2020 · 18 ottobre 1876, Milano, Biblioteca Ambrosiana Ecco il buio. Le luci sono spente e la quiete avvolge le sale. Ora posso vagare in piena tranquillità: tutte quelle persone, che ogni giorno vagano per i corridoi o si fermano a esaminare ogni oggetto e ogni libro della Biblioteca Ambrosiana, con il rumore dei loro passi e i bisbigli interminabili che si sovrappongono uno all’altro, mi infastidiscono enormemente. Solo l’oscurità e il silenzio alleviano la sensazione di estraneità che mi dona questo luogo. Eppure queste stanze che non mi sono mai appartenute e che non posso sentire mie, custodiscono ciò che è invece mio di diritto. E io non riesco a starne lontana.
    9m 23s
  • Sono io, Caravaggio

    27 MAR 2020 · 15 Ottobre 1592, Milano, via della Passione. Correre. Più veloce. Fuggire. Ma dove? Mesi fa potevo rifugiarmi dallo zio Ludovico. Quando elogiava il mio talento. Quando soffriva ancora i miei eccessi. Michelangelo Merisi da Caravaggio, questo nome risuonerà a lungo – diceva. Continuo a correre. Sotto di me il selciato di un’anonima via di Milano, deserta. Solo una settimana fa potevo chiedere aiuto all’amico Muzio Sforza Colonna. Prima d’incontrare e sedurre la sua fidanzata, Elena. Prima di essere colto in fallo. Ormai senza fiato svolto un angolo, guardandomi le spalle. Sento i passi dei miei inseguitori, sempre uguali, ma non li vedo.
    7m 59s
  • Sono io, Giuseppe Verdi

    20 MAR 2020 · Domenica 27 gennaio 1901Milano, Grand Hotel et de Milan. Che strano, mi devo essere appisolato. Se mi vedessero i miei cari ammiratori… il grande Maestro Giuseppe Verdi addormentato sul letto in un freddo pomeriggio di gennaio, sotto una coperta a scacchi, come un vecchio malandato! Che poi è quello che sono, a ottantasette anni chi mi definirebbe altrimenti?
    8m

Racconti originali basati sulla vita dei personaggi che hanno fatto la Storia. Ogni racconto narra un frammento di vita di un personaggio, in un tempo e in un luogo definiti,...

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Racconti originali basati sulla vita dei personaggi che hanno fatto la Storia.
Ogni racconto narra un frammento di vita di un personaggio, in un tempo e in un luogo definiti, facendolo rivivere in noi attraverso la sua voce.
Fai partire il racconto, chiudi gli occhi e inizia il viaggio.
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