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Strade Parallele

  • Teresa d'Avila e Mirabai

    4 APR 2022 · Teresa d’Avila e Mirabai Strade Parallele Quarta Puntata Due eccezionali donne, due poetesse, testimoni d’Amore, capacità e sapienza Mīrābāī nasce nel Rajastahn nel 1498 circa e muore nel 1546 (ma altre fonti spostano in avanti la datazione al 1547-1614). Principessa di nascita, venne data in sposa al principe Bhoj Raj, il quale morì poco dopo il matrimonio. Mīrābāī allora violò la consuetudine che voleva che si immolasse con il corpo del marito per intraprendere una vita di devozione a Krishna. Divenne una figura sempre più nota, attirando a sé devoti di ogni estrazione sociale e, secondo i racconti, anche l’imperatore Akbar volle farle visita. Fu un’esponente di rilievo del movimento della Bhakti (devozione), che rappresentò un rinnovamento spirituale nel Subcontinente indiano medievale. Compose numerose poesie-canti che sono tutt’ora molto noti e praticati. Teresa d’Avila nacque nel 1515 e morì nel 1582. Proveniente da una nobile famiglia di Avila, Teresa sente fin da giovanissima il richiamo alla vita spirituale, a cui giungerà, però, dopo un travagliato percorso e due momenti che lei definisce id conversione. È stata la fondatrice dell’ordine dei carmelitani scalzi, insistendo perché le monache vivessero di sola elemosina. Fu una figura instancabile della vita religiosa del suo tempo, dando vita a circa settanta monasteri in tutta la Spagna e fronteggiando avversioni politiche ed ecclesiali di ogni genere. È stata anche autrice di testi di formazione per le consorelle in cui dimostra una straordinaria capacità didattica dell’istruzione spirituale, come testimoniato dalla sua opera più nota, Il castello interiore. Musiche Moro perché non moro di Giuni Russo Servant of Peace di Snatam Kaur Sigla: Franco Battiato - Vite Parallele Un ciclo di appuntamenti per accostare tra loro tradizioni spirituali diverse e scoprire punti di vista inediti. Ogni tradizione spirituale e religiosa ha la propria specificità nella sua manifestazione storica che rimane tale, ma accostare tra loro espressioni affini e differenti allo stesso tempo ci permette di stimolare il pensiero in modo nuovo. La prospettiva offerta da una linea di pensiero può offrire una luce inaspettata su un’altra espressione della ricerca interiore, in un processo che arricchisce il nostro punto su entrambi, conferendogli nuovo spessore. In queste puntate mettiamo uno accanto all’altro espressioni di: Zhuangzi e Qoelet, Milarepa e Francesco d’Assisi, Dante e Rumi, Teresa d'Avila e Mirabai. Ad Andrea Pintimalli piace parlare con le persone interessate a quello che pubblica quindi, sarebbe felice di essere contattato da chi vuole approfondire qui: Email: andrea_pintimalli@hotmail.it Facebook: https://www.facebook.com/andrea.pintimalli.5/ Instagram: https://www.instagram.com/pintimallius/?hl=it Academia.edu: https://rined.academia.edu/AndreaPintimalli L’acquerello della immagine della rubrica si intitola Porta e l’autrice è Benedetta Longo, il suo riferimento Instagram è Cerchi d’acqua https://instagram.com/cerchidacqua?igshid=8gmifhxuw92q
    30m
  • Dante e Rumi

    11 JAN 2022 · Strade Parallele – Terza puntata Dante e Rumì Dante e Rumì, due straordinari poeti mistici di levatura ineguagliata, due “poeti teologi” che attraversano i confini tra i propri mondi di appartenenza. Jalāl ad-Dīn Rūmī, noto anche come Mevlana, nasce a Balkh nel 1207 e muore in Anatolia nel 1273. Considerato da molti “il più grande poeta mistico di tutti i tempi”, è autore di un vasto canzoniere dedicato al suo maestro Shams di Tabriz, nel quale canta con travolgente passione del trasporto mistico per la sua guida e per l’Amico, Dio. Compone anche il Masnavì Ma’anavì, il poema dello spirito a coppie di versi in rima, di centinaia di migliaia di versi, nel quale tradizioni profetiche, visioni, racconti e istruzioni si mescolano in un affresco ricco di vitalità e ricerca interiore. Dante Alighieri, il Sommo Poeta, padre della lingua italiana e genio letterario, nasceva a Firenze nel 1265 e moriva a Ravenna nel 1321, ricorrendo quest’anno il settimo centenario, che ha rinnovato l’interesse mai estinto verso questo eccezionale autore. L’opera di Dante non si limita alla poesia, nella quale porta un’innovativa consapevolezza metodologica nella composizione, come testimoniato dalla Vita Nova, ma include testi fondamentali di argomento politico, linguistico e filosofico, tutti temi che confluiscono in quella sintesi incomparabile che è la Commedia, a cui Boccaccio attribuirà il più che calzante epiteto di Divina. Musiche di Marianne Gubri dall’album “Vita Nuova” Sigla: Franco Battiato - Vite Parallele Un ciclo di appuntamenti per accostare tra loro tradizioni spirituali diverse e scoprire punti di vista inediti. Ogni tradizione spirituale e religiosa ha la propria specificità nella sua manifestazione storica che rimane tale, ma accostare tra loro espressioni affini e differenti allo stesso tempo ci permette di stimolare il pensiero in modo nuovo. La prospettiva offerta da una linea di pensiero può offrire una luce inaspettata su un’altra espressione della ricerca interiore, in un processo che arricchisce il nostro punto su entrambi, conferendogli nuovo spessore. In queste puntate metteremo uno accanto all’altro espressioni di: Zhuangzi e Qoelet, Milarepa e Francesco d’Assisi, Dante e Rumi, Teresa d'Avila e Mirabai. Ad Andrea Pintimalli piace parlare con le persone interessate a quello che pubblica quindi, sarebbe felice di essere contattato da chi vuole approfondire qui: Email: andrea_pintimalli@hotmail.it Facebook: https://www.facebook.com/andrea.pintimalli.5/ Instagram: https://www.instagram.com/pintimallius/?hl=it Academia.edu: https://rined.academia.edu/AndreaPintimalli L’acquerello della immagine della rubrica si intitola Porta e l’autrice è Benedetta Longo, il suo riferimento Instagram è Cerchi d’acqua https://instagram.com/cerchidacqua?igshid=8gmifhxuw92q
    32m 40s
  • Milarepa e Francesco d'Assisi

    11 SEP 2021 · Due personaggi di straordinario carisma, due mistici appartenenti a tradizioni e luoghi diversissimi, accomunati dalla povertà esteriore e la ricchezza interiore testimoniata dalla poesia. Milarepa nacque in Tibet, in un villaggio nel 1051 e morì nel 1135. Una situazione familiare di estrema difficoltà lo portò a studiare la magia nera e compiere azioni criminali, per poi pentirsene profondamente e intraprendere la via della ricerca interiore buddista. Scrisse una enorme mole di canti che racchiudono nella loro elegante poesia altissime vette ed articolate complessità degli insegnamenti interiori. Francesco d’Assisi nacque nel 1182 e morì nel 1246, ad appena 44 anni, dopo aver segnato profondamente la storia del cristianesimo, guadagnandosi l’appellativo de “L’altro Cristo”. Proveniente da una famiglia agiata di mercanti di stoffe, Francesco visse dapprima come un aspirante cavaliere per poi, dopo la prigionia seguita alla battaglia tra Assisi e Perugia cui prese parte, vivere una profondissima conversione. Anche Francesco ci lasciato preziosissime testimonianze in versi, in minore quantità, ma anch’esse di profondo impatto e duratura influenza. Musiche: Angelo Branduardi – La perfetta letizia Mantra di Milarepa
    28m 18s
  • Zhuang-zi Qoelet

    14 APR 2021 · Due tradizioni apparentemente lontanissime, quella cinese detta Taoismo e quella ebraica in uno dei suoi testi più eccezionali ed enigmatici. Eppure, sorprendentemente, il non-agire di Zhuang-zi e la profonda accettazione della condizione umana del Qoelet fanno eco l’una all’altro, arricchendosi a vicenda. Due modi estremamente neutri di guardare la vita umana come dal di fuori, liberi dagli attaccamenti, dai timori e dalle ambizioni, con lo sguardo fisso sul cuore dell’esistenza. Zhuang-zi, con il cui nome è conosciuto anche il testo a lui attribuito, visse in Cina tra il IV e il III secolo a.C., ed è tra i fondatori del Taoismo. Concordemente col suo insegnamento, di lui non si sa quasi nulla e ciò che ci resta è la testimonianza del suo sfavillante pensiero. Un passaggio del suo testo è divenuto universalmente conosciuto, quello in cui Zhang-zi racconta di aver sognato di essere una farfalla e al risveglio di essersi chiesto se effettivamente egli fosse un uomo che sognava di essere una farfalla o, viceversa, una farfalla che sognava di essere Zhuang-zi. Similmente, ben poco si sa dell’autore del Qoelet, se non che presumibilmente anch’egli visse tra il IV e il III secolo a.C. Il testo si auto-attribuisce alla penna di Salomone, ma gli studiosi hanno da tempo dimostrato che si tratta di un artificio letterario. Anche il Qoelet ci ha lasciato parole universalmente note, come il detto “vanità di vanità”, e “c’è un tempo per ogni cosa”. Musiche: Franco Battiato – Vite Parallele Sifur Ros – Hippopolla
    23m 8s

Un ciclo di appuntamenti per accostare tra loro tradizioni spirituali diverse e scoprire punti di vista inediti. Ogni tradizione spirituale e religiosa ha la propria specificità nella sua manifestazione storica...

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Un ciclo di appuntamenti per accostare tra loro tradizioni spirituali diverse e scoprire punti di vista inediti. Ogni tradizione spirituale e religiosa ha la propria specificità nella sua manifestazione storica che rimane tale, ma accostare tra loro espressioni affini e differenti allo stesso tempo ci permette di stimolare il pensiero in modo nuovo. La prospettiva offerta da una linea di pensiero può offrire una luce inaspettata su un’altra espressione della ricerca interiore, in un processo che arricchisce il nostro punto su entrambi, conferendogli nuovo spessore.
In queste puntate metteremo uno accanto all’altro espressioni di: Zhuangzi e Qoelet, Milarepa e Francesco d’Assisi, Dante e Rumi, Teresa d'Avila e Mirabai.

Ad Andrea Pintimalli piace parlare con le persone interessate a quello che pubblica, quindi sarebbe felice di essere contattato da chi vuole approfondire qui:

Email: andrea_pintimalli@hotmail.it
Facebook: https://www.facebook.com/andrea.pintimalli.5/
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Academia.edu: https://rined.academia.edu/AndreaPintimalli

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Author Radio Dosti
Categories Spirituality
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