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Storia&Storie di Antonella Giordano

  • Storia & Storie: TOMMASO CALIGARI

    14 FEB 2024 · TOMMASO CALIGARI, UN RAGAZZO Un ragazzo senza tanti grilli per la testa, con tanta voglia di studiare come rendersi utile in una società insensibile verso i giovani meritevoli senza amicizie politiche. E’ un giovane curioso, possiede un talento precoce e ama tantissimo nonno Sergio con cui trascorre intere giornate a costruire marchingegni nella mansarda-officina di casa. Possiede le doti che, stando alle cronache dei nostri giorni, dovrebbero esporlo alla berlina da parte dei coetanei, alla bullizzazione da parte dei compagni di scuola, al probabile stigma da parte degli insegnanti incapaci di riconoscere un talento perché sempre troppo interessati solo all’erogazione di nozioni. Ma nell’Istituto tecnico industriale Omar di Novara docenti e preside sono persone illuminate e nel piccolo paese i valori umani sono considerati nella loro sacralità. E poi nonno Sergio è una fonte inesauribile di esperienza. Di invenzioni Tommaso ne ha progettate e brevettate tantissime. Chi voglia visitare il suo sito scoprirà che le sue invenzioni sono davvero stupefacenti: un passeggino in un go kart, o dei tappi di bibite in torce, foglia artificiale che converte l’anidride carbonica in metano, un progetto che aiuta a rilevare i veicoli contromano in autostrada Cuffie da lavoro ANTIRUMORE con bluetooth, Tester AUTOMATICO prova LED, Aspirafumi banco elettronica, Porta pollaio automatica con ESP8266, Sensore di parcheggio con Arduino e HC-SR04, Frecce per Monopattino Elettrico. Tutti progetti realizzati dialogando con nonno Sergio fino a quando il Parkinson glielo ha concesso. La malattia dell’amatissimo nonno gli suggerisce l’idea di inventare uno strumento di diagnosi precoce. Aveva appreso che l’unico modo di curarla era accorgersene in una fase iniziale, quando si verificano le anomalie nell’oscillazione delle braccia che non sono visibili ad occhio nudo. Dopo un intero anno di studi è nato il suo Parkinson Detector: riesce così a studiare attraverso due telecamere poste una di fronte all’altra il cammino del paziente, analizzando eventuali alterazioni degli arti superiori impercettibili all’occhio umano (in particolare l’angolo di oscillazione tra spalla e gomito). Presentato anche all’Eucys di Bruxelles il Parkinson Detector, grazie all’intelligenza artificiale, legge i movimenti di una persona senza bisogno di marcatori, senza bisogno di scanner o di liquido di contrasto. Tommaso ha verificato i risultati con l’aiuto del padre. Con lui siamo andati insieme all’Associazione Parkinson di Arona. Poi l’ho replicato su persone non malate. I test sono condotti presso l’Associazione Parkinson di Arona hanno confermato le ipotesi del giovanissimo scienziato. Purtroppo nonno Sergio non ha saputo del detector perché vinto dalla malattia ma Tommaso Caligari ha dedicato lui l’invenzione e il premio ricevuto in senato lo scorso 23 gennaio. E’ un giovane geniale Tommaso e, come tutti talenti, determinato nella volontà di studiare. Il suo sogno è fare Ingegneria elettronica. A dicembre Tommaso Caligari è stato premiato dall’azienda Comoli Ferraricon una delle borse di studio annuali riservate agli studenti più meritevoli dello storico istituto (la sua media voti in terza si aggirava sul 9,3). A chi gli ha chiesto cos’è per lui il talento ha risposto: So che il talento ha a che vedere con la passione, con la voglia di scoprire cose nuove e di mettersi in gioco.
    14m 20s
  • Storia & Storie: TERESIO OLIVELLI

    6 FEB 2024 · Teresio Olivelli, il ribelle per amore. E’ così che in tanti lo ricordano. E’ con questo appellativo che voglio ricordarlo anch’io. Ribelle come il nome che lui stesso volle dare al suo giornale Il Ribelle, il cui primo numero - datato 5 marzo 1944, dedicato alla memoria di Astolfo Lunardi e di Ermanno Margheriti, condannati a morte dal tribunale speciale di Brescia il 5 febbraio e fucilati il mattino del 6 al poligono di Mompiano, recava le parole che riassumono il senso dell’ essere umani: Solo chi la vita la getta senza misura può dare e avere la vita.Che cosa occorre per “essere umani”? Per essere umani bisognerebbe rifiutare l’aridità di desiderare una felicità solo per se stessi e trovare negli occhi dell’altro da sé l’unica mappa attendibile. Per essere umani bisognerebbe imparare a camminare a piedi assaporando le pietre acuminate della terra, trovare le scale rinunciando a salirle facendo cadere altri, non smettere mai di spendere bene la propria vita imparando dal disgraziato che non ha nulla, rifiutare le battaglie che servono solo a uccidere, usare le braccia per abbracciare, lasciare che le armi siano solo i reperti nelle teche dei musei, fare della pace l’unica guerra possibile. Essere umani significherebbe così dimostrare di essere forti nell’ avere il coraggio di amare e intelletto nell’aver capito finalmente che ciò che separa un uomo da un altro uomo è lo spazio che c’è tra una lacrima e l’altra.La vita di Teresio Olivelli è un esempio di umanità. In un momento in cui l’Italia veniva asservita e depredata dalla furia nazifascista e in balìa di una cultura sospesa tra vittimismo, pietismo e opportunismo, Teresio Olivelli , nel secondo numero de Il Ribelle, Olivelli, scriveva: Siamo dei ribelli: la nostra è anzitutto una rivolta morale. […] La nostra rivolta non data da questo o quel momento, non va contro questo o quell’uomo, non mira a questo o quell’uomo, non mira a questo o quest’altro punto del programma – è rivolta contro un sistema e un’epoca, contro un modo di pensiero e di vita, contro una concezione del mondo. Mai ci sentimmo così liberi come quando ritrovammo nel fondo della nostra coscienza la capacità di ribellarci alla passiva accettazione del fatto brutale, di insorgere contro il bovino aggiogamento allo straniero, di risorgere a una vita di intensa e rischiosa moralità […] Lottiamo giorno per giorno perché sappiamo che la libertà non può essere largita dagli altri. Non vi sono “liberatori”. Solo, uomini che si liberano.Parole forti e un impegno che lo avrebbero esposto al martirio. Al rispetto dei valori umani era stato educato in famiglia e la vasta cultura ne consolidarono il radicamento nel cuore. Chi ama la cultura possiede i valori della pace, dell’amore, dell’umiltà, della legalità e della riverenza religiosa verso l’armonia che governa la natura.Ad uno zio sacerdote Teresio aveva scritto: O la fede è vissuta come conquista oppure è anemia di invertebrati. Nella cattolica Spagna, si combatte il Divino in noi, per vincere l’anti-Cristo, negazione dell’uomo e del Cristo. L’avvenire non appartiene ai molli. La vita è perfetta quando è perfetto amore.Cultura, integrità morale, impegno umano sono condizioni che non garantiscono una vita facile.Da mesi, Teresio Olivelli era l’uomo più odiato dai tedeschi del lager di Hersbruck. Perché era un essere umano. Si faceva carico di tutti i prigionieri. Materialmente e spiritualmente. Pregava con loro, aiutava i malati abbandonati a sé stessi, curava le loro piaghe, li difendeva e li assisteva fino all’ultimo. Si privava persino delle sue razioni per sfamarli.Per Teresio Olivelli essere cristiani significava prendersi cura del prossimo, per lui amare il suo paese significava difendere i valori umani anche a prezzo della sua vita.Per questi suoi valori gli lesionarono stomaco e intestino a calci, devastando un corpo già martoriato da mesi di botte e privazioni di ogni genere. Fu un kapò a farlo, perché Teresio si era frapposto tra la sua furia e il corpo di un prigioniero che stava venendo da lui massacrato. Teresio Olivelli morì sotto i colpi.Aveva solo 29 anni. Il ribelle per amore, insignito della medaglia al valor militare, è il primo partigiano ad essere stato proclamato beato il 3 febbraio 2018.Quando qualcuno tende a privarci della nostra identità (ossia la realtà inviolabile della dignità) per fiaccarci, deve essere la fierezza con cui sosterremo i valori in cui crediamo (ossia il coraggio delle idee) a restituirci al mondo dei giusti con autentica grandezza.Alla vita di Teresio Olivelli dedico la puntata di martedì del mio programma radiofonico in onda su Regional Radio alle ore 12,15.La puntata andrà in replica giovedì alle ore 17.32 al link: https://www.radio-italiane.it/regional-radio?fbclid=IwAR2inNEJGLCGAg4D0JLyw7Vf5vt_yQbZwkwGBbJbjBtnlqbdsvYzio5-5Zw
    15m 36s
  • Storia & Storie: Giovan Pietro Grimaldi

    14 NOV 2023 · Poco si conosce di questa eccezionale figura, qual'è stato Giovan Pietro Grimaldi. Una storia, tutta da scoprire.
    16m 33s
Information
Author Fabrizio Bagnara
Categories History
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