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Silvana De Mari - BastaBugie.it

  • La dittatura della società dei diritti

    20 JUL 2022 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7081 LA DITTATURA DELLA SOCIETA' DEI DIRITTI di Silvana De Mari Sui social imperversano spiegazioni su cosa sono i diritti. Un diritto è come un raggio di sole, chiariscono molti post, in genere il tipo di post che pullula di unicorni e arcobaleni. Se non ti piace prendere il sole, non prenderlo, ma perché impedire a un altro di stare sdraiato sul suo materassino a farsi la tintarella? Il nostro straordinario Enrico Letta abbandona la metafora ed entra nei particolari: se tu non vuoi divorziare, non divorziare, ma non levare agli altri il diritto di spaccare il cuore alla persona cui avevano giurato fedeltà eterna e ai loro figli, se tu non vuoi abortire non abortire, ma perché levare agli altri il diritto di abortire, se tu non vuoi comprare un bambino non farlo, ma perché impedire agli altri di sottoporre due madri povere, la proprietaria dell'ovulo e la proprietaria dell'utero, a rischi spaventosi per la fabbricazione di un bambino abbandonato? Tutte queste affermazioni sono di una straziante e pericolosa ingenuità. L'ingenuità è una dote tanto carina al di sotto dei 12 anni, al di sopra dei 13 diventa un pericoloso soccorso a tutte le dittature. Sono un'esperta di ingenuità, anche io ho fatto parte per lunghi decenni delle schiere degli ingenui. La parola diritto mi piaceva moltissimo. Quando finalmente in Italia è stato stabilito che la salute è un diritto, ho avuto un sussulto di gioia: nella mia mente di assoluta ingenuità, già vedevo le malattie sul lavoro scomparire, i reparti per la silicosi e il mesotelioma svuotarsi, già immaginavo fiumi e fiumi di denaro che si riversavano sui nostri problematici reparti di Pronto Soccorso per renderli magnifici, pieni di medici, infermieri, letti, apparecchi di radiologia, ecografia, ecocardiografia, sale operatorie, endoscopie, e qualche altra cosa, così che tutti potessero mantenere la loro salute. Mio marito, più intelligente di me e soprattutto privo di pericolose ingenuità, oltre che favorito da una laurea in legge, mi svegliò bruscamente dalla mia ubriacatura, e mi spiegò il concetto elementare che nella legge a ogni diritto corrisponde un dovere, e a ogni dovere corrisponde un reato, a ogni reato corrisponde una repressione. Il diritto alla salute è un concetto assolutamente idiota, mi spiegò mio marito, che apriva la porta al controllo totale dello stato sul cittadino. Se qualcuno lede un mio diritto, io posso denunciarlo. Se qualcuno lede il mio diritto alla proprietà privata, rubando a casa mia, in teoria io potrei denunciarlo. In realtà non lo facciamo perché abbiamo già scoperto che tanto in Italia il furto non è perseguito e nemmeno indagato, quindi andare dai carabinieri è tempo perso, ma in teoria si potrebbe fare. Se la salute è un diritto, chi devo denunciare per il raffreddore, l'insolazione o se mi sono spaccato una gamba? Lo stato che non ha vigilato. Se la salute è un diritto, allora è corretto che i carabinieri ci fermino strada per verificare se abbiamo la maglia di lana, che indaghino sulle spiagge se abbiamo messo l'abbronzante, che arrestino i ragazzini che si arrampicano sugli alberi. LA SALUTE È UN DIRITTO La delirante frase "La salute è un diritto", quindi, ha posto le basi dell'attuale dittatura sanitaria. Non è un caso se non abbiamo più un Ministero della Sanità, che si occupava di ospedali e ambulatori, ma un ministero della salute e ti viene a spiegare come devi soffiarti il naso. Se la salute è un diritto, una volta che una dubbia classe medica abbia affermato che portare la mascherina e subire farmaci sperimentali (di efficacia dubbia e di effetti collaterali non tutt'altro che dubbi) preservi la salute degli altri, mascherina e siero diventano obbligatori. Ora torniamo all'esempio del raggio di sole fatto nei post pieni di unicorni e arcobaleni. Tutti ricordiamo il cittadino (suddito?) che stava prendendo il sole sulla spiaggia di Riccione, aggredito da droni e poliziotti. Tra l'altro sono gli stessi doni e gli stessi poliziotti che mai si sarebbero sognati di disturbare i pirotecnici traffici di sostanze pirotecniche di volenterosi immigrati ai giardinetti. Prendere il sole è un' operazione assolutamente corretta che aumenta le proprie difese immunitarie e che non può contagiare nessuna malattia a nessuno, eppure è stata criminalizzata, come criminalizzati sono stati i comportamenti più fisiologici ed elementari, uscire, respirare, lavorare, andare a Messa, correre, giocare con le giostrine. Sono stati resi obbligatori comportamenti atroci per la salute, stare chiusi in casa, respirare batteri, moccio e anidride carbonica dalla mascherina, Il diritto alla salute ha impedito le libertà più elementari, ma non ha aumentato i soldi destinati alla Sanità, ora anzi dirottati in Ucraina. Ed ora passiamo al diritto all'aborto. il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione per inserire l'aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Vogliono aggiungere l'articolo 7a - Diritto all'aborto. Ognuno ha il diritto all'aborto sicuro e legale. È commovente che abbiano usato la parola ognuno, invece che la dizione ogni donna. Il concetto che solo le donne possono portare una gravidanza e quindi abortire deve essere considerato obsoleto. Se una donna fornita di utero e ovaie si ritiene un uomo, deve quindi avere diritto alla parola ognuno. Un diritto è inviolabile. Si tratta quindi di una legge che permette anche l'aborto al terzo trimestre, anche l'aborto di un bambino al nono mese, un bambino che sarebbe vitale fuori dall'utero di sua madre, ma che sua madre vuole morto: quindi la società deve assassinarlo. IL CRIMINE DELL'ABORTO L'aborto è il crimine più atroce: un bimbo innocente è perfettamente in grado di sentire il dolore deve essere smembrato mentre si trova nel luogo che dovrebbe essere per lui più sicuro al mondo. La parola sicuro vuol dire gratuito: deve essere fatto con denaro pubblico quindi: tutta la società deve essere complice di questo scempio. L'utero è mio e me lo gestisco io era stata la premessa non mantenuta dei movimenti femministi. L'aborto è un evento assolutamente antifisiologico. Anche il vomito autoindotto è un evento antifisiologico, ma le persone affette da bulimia il loro stomaco se lo gestiscono da sole. Mettono due dita contro la parte posteriore del palato e vomitano. È un comportamento completamente autogestito. L'aborto non può essere autogestito. Se una donna mette due dita contro la cervice uterina, non abortisce. L'utero è molto più tenace dello stomaco nel tenersi dentro il suo contenuto, perché e su questa sua ostinata, caparbia e insistita tenacia che si basano l'istinto materno e la sopravvivenza della specie. Per poter abortire la donna ha bisogno di sala operatoria, esami, ginecologo, anestesista, infermiera, casa farmaceutica, farmacia: un enorme numero di complici, ha bisogno della complicità di tutta la società, ma la società non ha il diritto di non essere d'accordo, non ha il diritto di non voler partecipare. Io non voglio che il mio denaro finanzi l'aborto. Inoltre esiste una buffa cosa chiamata libertà religiosa. La mia religione ritiene l'aborto il crimine più orrendo. Quello che avrete fatto al più piccolo di voi, lo avrete fatto Me. Nel Cristianesimo il peccato, anche un peccato attuale, determina la Crocefissione. Non voglio pagare con le mie tasse né la Crocefissione né l'aborto, non posso essere costretta a finanziare peccati e devo avere il diritto di non farlo. Il diritto di aborto determina un'infinita serie di doveri: il dovere del bimbo di essere assassinato in maniera atroce, anche un'ora prima della sua nascita naturale, il dovere di medici e infermieri di diventare complici. Questi medici infermieri spesso perdono poi la capacità di seguire gravidanze in maniera empatica, restando incapaci di qualsiasi gesto di simpatia davanti al dolore di una donna che ha abortito contro la propria volontà. Il diritto di aborto presuppone il dovere di tutta società di finanziarlo e renderlo possibile. Presuppone il divieto ai medici di diventare obbiettori di coscienza. Questo nuovo diritto crea un nuovo reato: l'intralcio all'aborto. In alcune nazioni esiste già. Sarà sufficiente dire a una mamma "Signora, ci ha pensato bene? Questo è il suo bambino" per essere inquisiti. Posso garantire che a volte bastano poche parole per fermare la mamma che sta per diventare la madre di un bambino morto perché scelga di diventare la mamma di un bellissimo bambino vivo, che porterà le scarpine fatte di lana. Tutto il corpo di quella donna vuole bambino, due terzi della sua mente vogliono quel bambino e solo parte del suo pensiero razionale crede non volerlo. Quando arriverà il rimpianto, le spezzerà il cuore. Essere diventata la madre di un bambino morto le spezza il subconscio riempiendolo di tristezza, la sua volontà di morte le spezza la mente riempiendola di autoaggressione. Il corpo si ammala di misteriose malattie psicosomatiche. Ho il diritto di non voler essere complice.
    11m 40s
  • La legge è uguale per tutti? Mica tanto

    26 APR 2022 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6984 LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI? MICA TANTO di Silvana De Mari Tra i vizi più sgradevoli della nostra epoca, ma forse il termine corretto indecenti, c'è la completa perdita del senso di giustizia, più pudicamente detto doppiopesismo. Il fatto che lo stesso episodio sia giudicato in maniera completamente diversa a seconda di chi lo compie, è caratteristica di tutta la storia umana. Il padrone poteva picchiare e umiliare il servo, non succedeva il contrario I nobili potevano prendersi delle libertà sulle figlie del popolo senza subire nessuna le punizioni che avrebbero travolto i figli del popolo se si fossero permessi qualcosa di analogo sulle figlie della nobiltà. I nobili avevano diritti che i poveri non avevano. Questa era la regola, e dato che era regola giuridica, ci si risparmiava tutta la propaganda. La legge stabiliva due pesi e due misure, oppure innumerevoli pesi innumerevoli misure come per le caste in India. Noi invece abbiamo interiorizzato che pare brutto. La legge è uguale per tutti è scritto nelle aule di tribunale dove periodicamente mi processano. La battuta è vecchia ma fa sempre sorridere. Dato però che noi siamo "migliori" dei nostri antenati, ufficialmente divisi in nobili e plebe, le violazioni della regola della giustizia uguale per tutti, vengono accompagnate da un terrificante battage pubblicitario che spiega quanto scientificamente sia cattivo il colpevole antipatico. In parole povere: i dispotismi scrivono virilmente l'ingiustizia nella legge, non è bello ma se ne assumono la responsabilità. Il dispotismo punisce e schiaccia chi gli antipatico. Le cosiddette democrazie fingono equanimità, e applicano invece il controllo dell'opinione pubblica, manovrata da un linciaggio mediatico che demonizza il reprobo. STUPRI DI SERIE B Pochi giorni fa una giovane donna italiana è stata stuprata in un cimitero da un cittadino di origine nigeriana che era già stato incriminato per un reato identico, tutto questo nella serenità generale. È uno stupro di gravità alta, perché si è accompagnato alla paura di essere ferita o soppressa, è stato aggravato da percosse. A nessuno è importato un accidente. Secondo il Viminale, il 39% delle violenze è compiuto da uomini stranieri, che sono meno del 9% della popolazione. Una situazione grave che accomuna l'Italia ad altri Paesi europei. Come ha dimostrato nel saggio France Orange mécanique Laurent Obertone, si tratta di aggressioni spesso accompagnate da lesioni anche gravi, che hanno la violenza dello stupro etnico. Nel capodanno 2022 in Italia come a Colonia nel 2016 cittadini di origine extraeuropea, spesso teoricamente europei da una i più generazioni, hanno commesso atti che sono riconducibili più allo stupro etnico (più odio, più disprezzo, più aggressioni di gruppo, più ferocia, più lesioni) che non alla criminalità individuale. A questa criminalità si è aggiunta quella della mafia ucraina: la stazione radiofonica francese Radio classique riferisce un vertiginoso aumento di prostituzione di donne e bambini non sempre, come dire, consenzienti, insieme a un traffico d'organi anche questo con donatori con consenso molto dubbio. È notevole la mancanza di indignazione. Nel mondo occidentale non usiamo la censura, è una cafonata. Come ci aveva già spiegato Aleksandr Isaevič Solženicyn nel suo straordinario discorso tenuto ad Harvard nel 1978, il mondo capitalista come quello comunista ha escluso Dio, quindi ha escluso la giustizia e la bellezza. Le notizie sgradite sono signorilmente ignorate, seppellite da tonnellate di notizie insulse, l'ultimo vestito delle influencer, lo schiaffo alla serata degli oscar, e scompaiono. FEMMINISMO DA NON CREDERE Nel suo imperdibile libro Femminismo da non credere, Bruno Etzi ricorda il caso Strauss Kahn, l'economista uomo politico francese, direttore del Fondo Mondiale Internazionale. Mentre era in procinto di partire per Berlino, dove avrebbe incontrato Angela Merkel per proporle un piano per salvare la Grecia dal tracollo finanziario, Kahn fu arrestato per stupro. L'affermazione di molte femministe, secondo cui soltanto il 2% delle accuse di stupro potrebbero essere false, è contraddetta dai rapporti della polizia statunitense che parlano di oltre il 40% del totale delle denunce. Il 14 maggio 2011 Strauss Kahn fu ammanettato e arrestato con l'accusa di stupro. Come spiega Etzi "Il circo mediatico individuò ex abrupto nel politico francese (maschio, bianco, ricco, potente) il simbolo delle diuturne violenze esercitate sulle donne dai maschi occidentali. Per alcuni il tracollo della Grecia e l'impoverimento di milioni di persone era una quisquilia rispetto alla possibilità di colpire un importante maschilista erotomane. La presunzione di innocenza lasciò presto il posto a quella di colpevolezza. Strauss Kahn, accusato da una donna definita "mitomane" dallo stesso procuratore americano, fu sottoposto a un brutale linciaggio mediatico col triste contributo anche di alcune femministe italiane." Strauss-Kahn era stato immediatamente arrestato senza alcuna verifica, né testimoni, sottoposto a degradanti perquisizioni, fotografato nudo e costretto a fornire campioni per le indagini. Il ruolo di Direttore del Fondo monetario internazionale, con cui si possono taglieggiare le nazioni povere in favore di quelle ricche, fu assegnato a una donna, Christine Lagarde. Il femminismo ideologico aveva trionfato. Gli inquirenti avevano intercettato una telefonata dell'accusatrice in cui discuteva dei vantaggi che potevano derivare dalla denuncia. Le numerose bugie della donna spinsero la procura di New York a rilasciare Strauss Kahn e, il 23 agosto 2011, tutte le accuse furono archiviate. La scrittrice Lidia Ravera si mostrò profondamente dispiaciuta dall'esito dell'affaire. Fu ancora più esplicita la giornalista Caterina Soffici: "Io credo che nel nostro mondo imperfetto, se una percentuale di errore è ineliminabile dal sistema, è preferibile che un presunto stupratore con precedenti di molestie e notorio puttaniere finisca dietro le sbarre per un errore giudiziario piuttosto che un presunto reato di stupro rimanga per errore impunito". Una tesi mostruosa che diventa ancora più mostruosa davanti all'assoluto silenzio, ma in termine corretto è indifferenza, per una donna stuprata con molta violenza e quindi senza nessun dubbio, con molta paura, con moltissimo dolore, in un cimitero, senza una parola per le donne aggradite a Capodanno. LA SVEZIA AL COLLASSO Nella civilissima Svezia governata da un governo costituito di donne, gli stupri sono circa 20 al giorno, più della metà dei quali fatti da cittadini di origine extra europea. Dato che gli stupri sono difficili da denunciare, sospettiamo che il loro numero sia molto più alto. A Deje, nella Svezia centrale, nel 2015 un cittadino afgano ha aggredito e accoltellato in un tentativo di stupro la signora Mikaela Blixt, mentre camminava in pieno giorno La Blixt è riuscita a scappare e a fare ritorno a casa, scioccata e sanguinante, ha cercato di denunciare l'accaduto alla polizia. I tentativi si sono dimostrati pressoché impossibili, non si trattava di un'emergenza perché l'aggressione era finita e il numero di non emergenza era sempre occupato. Il giorno successivo la donna si è recata alla prima stazione di polizia della città vicina dove, 24 ore dopo l'aggressione, gli agenti hanno finalmente raccolto la segnalazione. Dopo essersi recata dalle forze dell'ordine, la signora Blixt ha trovato le prove della sua aggressione sessuale all'esterno del centro di accoglienza per migranti, dove erano appesi ad asciugare - dopo essere stati lavati - i pantaloni dell'aggressore, che però avevano ancora tracce del sangue della donna, ma la polizia quel giorno non ha avuto tempo e il giorno dopo i pantaloni erano spariti. La signora Blixt ha descritto della sua esperienza su una pagina Facebook della comunità locale, ha ottenuto migliaia di condivisioni, ed è stata ammonita dalla polizia, che è accorsa in forze quando una ottantina di cittadini ha partecipato a una manifestazione di solidarietà nei confronti della Blixt e "contro la violenza", manifestazione assolutamente pacifica poi accusata di violazione dell'ordine pubblico. Solo una settimana dopo l'aggressione alla Blixt, tre donne della vicina città di Karlstad sono state violentate. Per inciso, non solo le donne, ma quasi uno svedese su tre non si sente sicuro in Svezia. Dato quanto sopra, alcuni complottisti di basso rango sostengono che ci fosse una precisa volontà di non salvare la Grecia e che ci sia un preciso piano di sostituzione etnica in Europa.
    11m 28s
  • La guerra in Ucraina e la manipolazione dell'opinione pubblica

    22 MAR 2022 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6938 LA GUERRA IN UCRAINA E LA MANIPOLAZIONE DELL'OPINIONE PUBBLICA L'odio verso una categoria di persone serve per far accettare restrizioni alla libertà e al benessere che altrimenti non sarebbero accettate... vi ricorda qualcosa? (VIDEO IRONICO: Malati fino a prova contraria) di Silvana De Mari L'odio è l'emozione che permette un potente senso dell'affiliazione al gruppo. All'affiliazione al gruppo si può arrivare anche attraverso l'estasi, quella religiosa, trovarsi insieme ad altri in un luogo sacro, forse con una candela in mano, oppure nella lirica, o anche nei concerti rock, dove le persone impazziscono per il picco verticale di emozioni. L'odio però è il sistema più potente per creare affiliazione al gruppo. È magnificamente spiegato nel libro 1984 di George Orwell. Questo è lo schema del sacrificio umano. Tutte le colpe vengono messe su un unico individuo oppure su un unico gruppo etnico o categoria umana, che sarà massacrato con universale sollievo. Ripensiamo le parole del premier Draghi sui non vaccinati, uccidono se stessi, uccidono gli altri, se le cose vanno male è solamente colpa loro. Queste parole esprimono meravigliosamente il concetto di semplificazione e nemico da cui poi si può scatenare l'ira e quindi l'odio di un gruppo, creando inoltre coesione del gruppo e soprattutto sottomissione alle direttive dei capi, coloro che hanno scatenato l'odio. La necessità di un nemico diventa evidente dove il potere deve essere esercitato con particolare indifferenza al benessere del popolo. Le democrazie hanno aumentato il livello di inganno. In una solida monarchia assoluta, il re non doveva giustificare niente. Non aveva bisogno di mentire. Si andava in guerra perché lui voleva un pezzo di più nel suo regno. Gengis Khan non si è mai sognato di dichiarare che i popoli che conquistava con una ferocia inaudita gli avevano in passato pestato i piedi e non ha mai avuto bisogno di farsi vedere mentre baciava bimbi carini o coccolava cuccioli . Dove regna ufficialmente la legge del più forte, ci risparmiamo l'ipocrisia e ci risparmiamo la criminalizzazione del nemico. Con l'avvento del voto, l'ipocrisia si moltiplica, la menzogna si raffina, arriva a creare interi mondi fantastici. Si tratta di una forma di manipolazione mentale che diventa sempre più penetrante. Sotto Gengis Khan la gente restava unica proprietà del proprio cervello. Gengis Khan voleva ubbidienza alla sua ferocia. Non gli interessava il consenso. La gente sottometteva ai suoi voleri il proprio corpo, ma poteva conservare intatte la mente e l'anima. Sono bei tempi e sono passati. IL RUOLO DELLA FOTOGRAFIA La manipolazione si è moltiplicata dopo l'invenzione della fotografia. Quando è comparsa la fotografia, ha dato l'illusione di essere un qualcosa che era appannaggio della realtà e che, grazie alla fotografia, la verità avrebbe avuto una maggiore possibilità di stare sulla scena. Certo, in alcuni casi, per alcune cose, questo è vero: per esempio il pacifismo nasce con la fotografia. Prima dell'avvento della fotografia l'immagine dei campi di battaglia era molto edulcorata: l'eroe che moriva in guerra moriva con un raggio di sole che lo baciava, colpito più o meno sul cuore da un proiettile che lasciava una macchietta di sangue di circa di 3 cm di diametro. Nel momento in cui qualcuno ha visto la gente con le budella sui reticolati, ci siamo resi conto che forse morire in battaglia non era così grandioso. All'inizio i generali vietarono la presenza di fotografi sui veri campi di battaglia, ma anche così restavano le fotografie dei mutilati, le fotografie degli ustionati, e soprattutto quelle dei morti. Da questo punto di vista la fotografia ha fatto il suo compito di dire la verità, ed è proprio per questo che si è moltiplicata la menzogna. Una volta stabilito che la guerra non è bella ma è uno schifo, bisogna inventarsi che è sempre colpa dell'altro se la stiamo facendo, e di qui si arriva a micidiali posizioni di disumanizzazione del nemico cui non si arrivava nelle epoche precedenti, quando era lecito dire che andavamo a spaccare la faccia a un altro popolo semplicemente perché avevamo voglia di mettere le mani sulla sua roba. In questo fiume di menzogne per la disumanizzazione del nemico, la fotografia, nata per proteggere il vero, diventa uno strumento micidiale. Proprio per questa sua straordinaria capacità di sembrare vera, la fotografia permetteva inganni spaventosi. Tenete presente che nelle ultime settimane sono state mostrate fotografie di film o fotografie di videogames spacciandole per fotografie autentiche, sono state attribuite al conflitto ucraino foto di altri conflitti, e addirittura le bare di Bergamo. L'altro punto fondamentale di una buona manipolazione mentale è la frase "buona la prima": una volta che la menzogna è passata e ha scatenato il picco di emozioni, la correzione non si sente. È stato bombardato l'ospedale pediatrico, 1100 morti. No scusate forse abbiamo 12 feriti, perché l'ospedale è stato da tempo svuotato ed era un deposito di armi e munizioni, quindi in effetti bombardarlo era anche un gesto di guerra corretto. Le emozioni scatenate dalla prima notizia falsa, il piacere di sentirsi migliori avendo un nemico disumanizzato da odiare, sono un punto fondamentale. L'odio è un tale piacere che la gente è disposta a pagarlo col proprio benessere, ad avviarsi a un glorioso futuro di miseria totale con un sorriso trionfante. Piuttosto creperemo di fame che comprare dalla Russia. Tranquilli, morirete di fame, quello è il piano. Oggi si sono fermati i pescherecci, domani si fermeranno i trattori, e nessuno moltiplicherà né i pani né i pesci. L'AGGRESSIONE CONTRO TUTTO CIÒ CHE È RUSSO Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto: "Ci siamo resi conto che ora non stiamo affatto parlando dell'Ucraina, ma dell'aggressione contro tutto ciò che è russo: interessi, religione, cultura, lingua, sicurezza, ecc. La reazione frenetica dell'Occidente alle nostre azioni mostra che c'è davvero una battaglia per la vita, ma fino alla morte, per il diritto della Russia di essere sulla mappa politica del mondo nel pieno rispetto dei suoi legittimi interessi". Abbiamo l'infamia dei bambini russi trattati male nelle classi dove sono già stati trattati male i bambini non vaccinati, e tutto questo dopo che abbiamo sperperato fiumi di denaro dei contribuenti a fare ridicoli corsi sulla inclusione. Odi la Russia perché altrimenti sei cattivo. Facebook permette l'odio contro la Russia, e ha tirato fuori una notevole tolleranza per il nazionalsocialismo del battaglione Azov. Come siamo arrivati ad essere così manipolabili? La televisione ha un impatto enorme, data anche la sua capacità di mandare il cervello in ritmo alfa. Tanto maggiore è il numero di ore che abbiamo passato davanti alla televisione, tanto maggiore sarà il nostro desiderio di essere approvati dalla televisione, di fare e pensare le cose che la televisione approva. Davanti alla televisione fabbrichiamo meno sinapsi che in qualsiasi altra attività, cioè diventiamo maggiormente manipolabili. Il mondo sarebbe meraviglioso se non ci fossero i no vax, il leone e l'agnello giocherebbero insieme, tutto potrebbe essere letizia. La Russia è colpevole di tutti i mali. Si è svegliata un mattino, e contro il parere dell'ONU ha invaso l'Iraq con l'accusa poi rivelatasi falsa, della presenza di armi di distruzione di massa. No, ora che ci penso, questi erano stati gli USA, eppure nessuno aveva scatenato la caccia al bambino statunitense nelle scuole, e nessuno aveva vietato i corsi di letteratura su Mark Twain, né aveva preteso di affiancare scrittori iracheni. Quando l'ira si scatena e quelli che odiano si sentono giusti, occorre ricordare la massima principe di tutta la storia dell'umanità: "il mondo si divide in buoni e cattivi... e sono i buoni che decidono chi sono i cattivi".
    9m 53s
  • Nessuno parla mai della violenza delle donne contro gli uomini

    29 DEC 2021 · VIDEO: Donne che odiano gli uomini ➜ https://www.youtube.com/watch?v=pxF3J5Q5A3Y&list=PLolpIV2TSebVLUetRlYxAQgaHFOcG_4Pa TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6846 NESSUNO PARLA MAI DELLA VIOLENZA DELLE DONNE CONTRO GLI UOMINI di Silvana De Mari Siamo una nazione senza nuovi nati, che si avvia allo squallore dell'estinzione, dove ogni anno ci sono 4000 suicidi, 800 di donne e 3200 di uomini. I numeri oscillano da un anno all'altro, quello che non oscilla è il dolore degli uomini. Dovrebbe essere evidente a chiunque abbia capacità cognitive (è una maniera cortese per scrivere a chiunque non sia stupido) che l'emergenza è il suicidio degli uomini, è l'orrendo malessere degli uomini. Il numero dei suicidi degli uomini è approssimato per difetto. Molti suicidi vengono spacciati per incidenti, incidenti sul lavoro o incidenti stradali. L'uomo si vergogna del suicidio. Esiste una violenza di uomini contro le donne, uomini che odiano le donne, che le maltrattano, che le picchiano fino a distruggerle. Esiste una violenza delle donne contro gli uomini, una violenza che a volte uccide, altre spinge al suicidio, violenze inventate, figli tolti a padri perbene, uomini incolpevoli lasciati e costretti a tornare a vivere nella loro stanzetta di ragazzo, a dormire in macchina. I MALTRATTAMENTI SONO ALL'80% UN'ARMA DI RITORSIONE Le false accuse sono un fenomeno reale. Un uomo che picchia una donna è ignobile. Una donna che inventa di essere stata picchiata è ignobile. Farsi un livido e poi correre il ospedale permette di essere equiparate alle vere vittime di stupri e percosse, e quello che è tragicamente grave è che questo a volte avvenga con l'avallo di avvocati, che sono professionisti privati, o, peggio, con avallo di assistenti sociali, che sono funzionari dello Stato, e psicologi, che sono periti dello Stato. Il risultato è un'ulteriore danno sulle donne vittime vere di violenza, e un danno su uomini innocenti trattati come criminali, e su tutti gli uomini, addosso ai quali viene buttato un'ombra. «I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni...», «...è appurato che le versioni fornite dalle presunte vittime sono gonfiate ad arte. Solo in 2 casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri, il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione...». Sono affermazioni della dottoressa Carmen Pugliese, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Bergamo - all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2009, previa autorizzazione del Proc.Gen Addano Galizi, 29/1/2009. «Onestà intellettuale vuole che (...) si parli anche dei casi di "false" violenze o meglio di "false" denunce di violenza subita...».., «Inutile dire che per l'esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli...», scrive la dottoressa Jacqueline Monica Magi, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Pistoia - sul Sole 24 Ore, del 25/10/2009. «L'accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire definitivamente dalla sua vita...», «La legge attuale non garantisce né il padre, né il minore. Per quanto riguarda il bambino (...) quando si rivela la falsa accusa, che di solito è fatta su istigazione della madre, la situazione si rivolta proprio contro di lui...» spiega la dottoressa Maria Carolina Palma, CTU c/o Trib. di Palermo - Avvenire, 13/4/2009. IL COLLOQUIO CON IL BAMBINO Il caso tragico della Bassa Modenese e i casi drammatici di Bibbiano e più recentemente di Torino dimostrano purtroppo che non sempre i servizi sociali sono neutri e lo stesso vale per gli psicologi. Non è un caso che in tutti questi casi fosse coinvolto lo stesso centro "Hansel e Gretel" di Moncalieri. Sono strutture spesso politicizzate, ideologicamente portate al disprezzo per la famiglia tradizionale e per la figura maschile. A questo si aggiunge l'altro caso tragico del Forteto, dove lo sforzo ideologico di costruire la menzogna che possano esistere molti tipi di famiglia, mentre quella vera è ritenuta inadeguata a prescindere, ha fatto sì che bambini fossero strappati alla famiglie con false accuse per essere rinchiusi in un luogo dove hanno subito abusi veri. Fino a quando qualcuno non ha scoperchiato il verminaio sia il Forteto che Bibbiano sono stati considerati fiori all'occhiello dei servizi sociali. I contribuenti ringraziano commossi. Ogni bambino deportato è costato fiumi di denaro alla comunità. Abbiamo pagato anche i congressi di beatificazione. Il colloquio con il bambino dovrebbe sempre essere fatto con presenza di un avvocato, perché sono possibili manipolazioni gravi se non è condotto correttamente. Non devono mai essere fatte domande cui si possa rispondere semplicemente sì, perché i bambini sono assertivi e compiacenti, soprattutto se sono spaventati, e possono rispondere sì per semplice compiacenza o perché la tortura del colloquio finisca. La domanda "Il babbo ti toccava e ti faceva male, vero?", è una domanda sbagliata. Occorre chiedere genericamente cosa il bambino faceva col genitore, cosa gli piaceva fare, cosa detestava fare e così via. Riascoltate il video in cui la psicologa del centro Hansel e Gretel urla contro un bambino di 7 anni, pare dopo essersi travestita da lupo, pagata con denaro pubblico 140 euro l'ora. Rileggete l'agghiacciante audizione alla Camera della dirigente dei servizi sociali Federica Anghinolfi di Bibbiano, dove dichiara con infinita fierezza che "al minimo sospetto", i servizi sociali di Bibbiano si precipitano a sequestrare un bambino per rinchiuderlo nell'orrore di una casa famiglia, dopo aver mandato i carabinieri per trascinarlo via urlante, distruggendo la sua serenità per sempre, distruggendo la sua famiglia per sempre. Il minimo sospetto può essere dato da una denuncia di un vicino di casa malevolo, da un disegno dove il bambino ha riprodotto quanto gli è stato imposto di imparare alle sempre più folli lezioni di educazione sessuale. Dopo che il bambino è stato sequestrato per un tragico errore, trascinato in una casa famiglia a mangiare cibo da mensa, dove passa tutta la prima notte a piangere, dove degli educatori si alternano ogni otto ore, quale assistente sociale avrà l'onestà morale di riconoscere che ha fatto un tragico errore? Qualcuno sicuramente sì, ma non tutti. Altri condurranno le cose così da dimostrare la colpevolezza della famiglia. LE FALSE MEMORIE A Bibbiano erano stati addirittura alterati disegni per inventare inesistenti abusi, deportare i bambini e consegnarli a estranei. Alterare i disegni è una tecnica molto grossolana, che un grafologo può svelare facilmente. Ci sono tecniche più astute per ottenere disegni con implicazioni psicologiche. Si chiede al bambino di fare una serie di disegni, si sceglie quello che ha un contenuto meno pacifico, che contiene qualcosa che potrebbe essere considerato come violento. Si invita il bambino a fare altri disegni come quello, si mostra di preferirli e prima o poi il bambino disegnerà quello che vogliono da lui. Tenendo presente che ormai tutti i bimbi i sono esposti a immagini televisive crude, anche di cartoni animati, non è difficile ottenere il disegno violento che non corrisponde alla situazione psichica del bambino. Un interrogatorio mal condotto può creare false memorie. L'uso della tecnica EMDR mal condotta può creare false memorie. Come è possibile che dopo il Forteto, Bibbiano e soprattutto la Bassa Modenese, noi permettiamo che dei bambini restino soli con psicologi e assistenti sociali senza la presenza di un avvocato o di un perito di parte? Come è possibile che non si siano imposte queste regole di sicurezza dopo il caso della Bassa Modenese: uomini onesti accusati di stupri di bambini e sacrifici durante messe nere, figli strappati che sono cresciuti in mano a estranei, innocenti morti suicidi o di infarto. In altri casi sono coinvolti gli stessi psicologi coinvolti nella Bassa modenese, che hanno sede a Moncalieri, e vengono spostati in Emilia Romagna moltiplicando i costi e pagati cifre assurde. In Emilia Romagna non ci sono psicologi? Gli psicologi e gli assistenti sociali sono persone che hanno superato degli esami e preso una laurea. Nessuno dei loro esami testimonia onestà o salute mentale. Chi ritiene che queste parole siano troppo dure si rivada ad ascoltare le intercettazioni di Bibbiano, riguardi i disegni alterati per dare l'impressione che un uomo innocente abbia abusato la sua bambina. "Ho sbagliato ad allontanare quel bambino dalla sua famiglia, ma ho eseguito gli ordini della mia dirigente", sono le candide dichiarazioni di due assistenti sociali, una del Forteto e una di Bibbiano, entrambe tuttora in servizio. La difesa del bambino è il primo compito dello stato. Quanti uomini perbene sono stati esclusi dal loro diritto di essere padri, o incriminati per false accuse? Tutto questo a poche centinaia di metri da luoghi dove bambini e bambine vivono di mendicità e prostituzioni in luoghi troppo vivaci perché i servizi sociali desiderino visitarli.
    11m 12s
  • Come si convince un'intera popolazione ad odiare i non vaccinati

    5 OCT 2021 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6749 COME SI CONVINCE UN'INTERA POPOLAZIONE AD ODIARE I NON VACCINATI di Silvana De Mari La nostra conoscenza va avanti mediante schemi preformati: è così che funziona la mente umana. Uno di questi schemi è l'omogeneità di dimensioni, per quanto riguarda le azioni umane, di causa ed effetto: a una causa enorme corrisponde un effetto enorme e viceversa. Se venissero ad arrestare il mio vicino di casa con mitra, cani, gente col passamontagna che scende dagli elicotteri e blindati, io mi convincerei che si tratta di un pericoloso terrorista. L'idea che sia un tizio normale del tutto innocente e che tutto quello che succede, cani, elicotteri, blindati sia una follia, è scartata dal mio cervello in quanto inverosimile, ma anche intollerabile. Per prenderla in considerazione dovrei accettare il concetto che vivo in uno stato folle e convivere con la paura che prima o poi verranno a prendere anche me con lo stesso spiegamento di mezzi. Noi siamo sempre stati abituati all'idea che lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, la Shoah, sia stata scatenata dall'antisemitismo. È il contrario: è lo sterminio che ha scatenato l'antisemitismo. L'antisemitismo era ben più forte nell' '800 e non si è scatenato nessun genocidio. La Germania non era una nazione particolarmente antisemita, anzi era una delle meno antisemite. L'antisemitismo era più forte in Spagna, ma la Spagna non solo non ha perseguitato gli ebrei, ma anzi nelle sue ambasciate ne ha salvati il più possibile. Prima che arrivassero i tedeschi con l'idea dello sterminio, le varie nazioni dove si è scatenato l'inferno con la collaborazione atroce dei locali, la Grecia, l'Ucraina, l'Ungheria, i territori dell'ex Jugoslavia, erano luoghi dove l'antisemitismo certo esisteva, ma stagnava e certo non impediva una pacifica convivenza. Il potere hitleriano scatenò la persecuzione per antisemitismo, certo, ma ancora di più per motivi politici, la necessità del capro espiatorio, la necessità di una guerra facile, la persecuzione di civili, che galvanizzasse facendo sentire uniti e forti. Nella mente di tutti si formò un pensiero: se li stanno perseguitando fino alla morte evidentemente sono cattivissimi. E io non me ne sono mai accorto. LA CRIMINALIZZAZIONE DELLA VITTIMA Questo procedimento mentale si chiama criminalizzazione della vittima. Tanto più perseguitati, tanto più ritenuti colpevoli, tanto più odiati. Nessuno odiava gli ucraini prima dello sterminio, non avevano differenze etniche o religiose, non esisteva un anti-ucrainismo, ma sei milioni di creature umane hanno pagato la necessità di un capro espiatorio e di un nemico a portata di mano e disarmato, facile da distruggere. Mentre li stavano affamando li hanno odiati sempre di più. Gli attivisti del partito comunista entravano nella fattorie per sottrarre l'ultimo sacchetto di grano nascosto irridendo gli affamati, bastonando il padre di famiglia se trovavano qualcosa da mangiare. La disorganizzazione era tale che non fu possibile spostare tutto il grano requisito, il grosso marcì nei silos guardato da uomini armati, mentre i bambini morivano come mosche e grida su cartelloni colorati ricordavano che il cannibalismo era vietato. Alcuni valorosi giornalisti riuscirono a rendersi conto del disastro, riferendo anche del cannibalismo, le cui vittime erano spesso bambini, che muoiono per primi. L'informazione fu bollata come fake news, usava anche allora, anzi coloro che testimoniavano l'orrore furono accusati di mentire, di inventare per odiare il comunismo persino la scemenza che i comunisti mangiano i bambini. Nessuno in Cambogia odiava così tanto i borghesi, i medici e i professori. Durante lo sterminio l'odio ha raggiunto punte incredibili con sadismi inenarrabili. Il supposto rapporto di omogeneità tra causa ed effetto ha determinato una conseguenza ovvia: il lock down ha creato l'illusione di una malattia terrificante. Era impensabile che ci rinchiudessero agli arresti domiciliari, tutti anche i bambini, che facessero fallire imprese, che spingessero al suicidio se non per motivi terrificanti. Se viene imposto un vaccino (o cosiddetto tale) con pena di perdita dei diritti civili per i renitenti, si creano nella mente di tutti tre certezze purtroppo false: 1) che questo vaccino sia sicuro; 2) che questo vaccino sia indispensabile e efficace; 3) che quindi restituirà la vita sottratta, la libertà perduta e che solo l'inoculazione del 100% della popolazione può creare la possibilità della normalità. ANCHE UN VACCINATO PUÒ AMMALARSI IN FORMA SEVERA Nella mente di molti, questi convincimenti sono totali, come altri erano certi della colpevolezza degli ucraini così da ucciderli senza rimorsi. Queste menzogne sono date per assodate, in maniera molto più totale di quanto avrebbero potuto fare studi medici sull'argomento, anche perché questi studi non esistono, ma se il vaccino viene imposto, tutti danno per scontato che questi studi esistano e siano inoppugnabili. In realtà il vaccino non può essere reso obbligatorio proprio perché è sperimentale e perché non è né efficace, non immunizza, né sicuro (ricevo mail spaventose) e soprattutto fronteggia una malattia che può essere curata. Per questo occorre ricorrere al Green pass, a spingere a farlo dopo aver firmato un foglio dove ci si assume tutta la responsabilità, con disprezzo e minacce: così tutti si convincono che i vaccini siano efficaci e sicuri senza aver visto uno straccio di documentazione medica che attesti queste affermazioni. I vaccini e supposti tali per la Sars covid 19 non sono efficaci a dare immunità. Non solo non bloccano la malattia, ma possono addirittura scatenare una malattia più grave per il cosiddetto fenomeno ADE. Sto curando molte persone ammalate benché vaccinate e molti di loro hanno la malattia in forma severa. Che un vaccinato non si ammali in forma severa lo potete raccontare a qualcuno che non li sta curando, quindi non raccontatelo a me. Mi arrivano notizie dagli ospedali torinesi che mi convalidano questa affermazione. Chi afferma che solo i non vaccinati finiscono in rianimazione sta mentendo. Soprattutto questi farmaci non sono sicuri: le persone continuano a morire, continuano a soffrire. Innumerevoli sono gli effetti collaterali minori (come la cefalea continua e le poli artralgie, che rendono la vita penosa, mi sento bruciare ha scritto qualcuno, non posso più usare le mani, non posso più fare le scale). Un'umanità dolente che nessuno ascolta, nessuno certifica e che si paga le cure di tasca propria. Innumerevoli sono i ragazzi con pericardite e miocardite. QUELLO CHE I TELEGIORNALI NON DICONO È morta Giulia di 16 anni. Giulia aveva un rischio zero di morte per malattia da coronavirus. La sua morte quindi è stata causato obbligandola a un qualcosa che lei non voleva subire e che ha subito perché obbligata dagli insegnanti, dalle compagne, che hanno esercitato pressioni deridendola. A 16 anni sei disposto a fare qualsiasi cosa pur di non essere il reietto. Giulia è morta dopo che sua madre ha firmato un foglio su cui c'era scritto che era lei che chiedeva il vaccino perché se ne assumeva tutta la responsabilità. Nessuno pagherà per la morte di Giulia, ma noi la portiamo nel cuore. Quello che è successo a lei non deve più succedere. La somministrazione di vaccini e cosiddetti tali al di sotto dei 18 anni deve essere bloccata immediatamente. Il diritto al lavoro, alla vita, a uscire, ad andare a cinema, ad andare a scuola senza che gli stessi insegnanti ti indichino al pubblico ludibrio sono diritti sanciti dalla Costituzione. Diritto vuol dire qualcosa cui hai diritto, non qualcosa che ti viene concesso se accetti una determinata cosa. Un diritto è qualcosa che nessuno può toglierti, non qualcosa che qualcuno ti concede. I nostri diritti costituzionali ci sono stati tolti. Per lavorare i lavoratori devono subire farmaci sperimentali o dissanguarsi per dolorosi tamponi, mentre i sempre più preziosi e leggiadri sindacati si occupano di jus soli, istanze LGBT e sessi degli angeli. Della mia salute decido io: non mi vaccino. Preferisco il covid. Esercitando il mio diritto di non vaccinarmi non danneggio nessuno. Chi lo afferma, mente. Danneggerei gli altri se impedissi loro di curarsi o di vaccinarsi con un vaccino valido, o anche con un vaccino problematico se a loro fa piacere averlo. Danneggio gli altri perché questo vaccino funziona solo se ci vaccinano tutti? Magari con una dose ogni anno, meglio ogni sei mesi? Allora non è un vaccino valido. Prendete atto di questa verità, e ringraziate Speranza Robertino che ha speso i vostri soldi per comprarne duecento milioni di dosi per sessanta milioni di abitanti. E noi che pensavamo che il peggio del peggio fossero quelli dei banchi a rotelle. Ridateci la Azzolina e fatela ministro della salute pubblica. Arcuri viceministro. Meglio di questi. Sperperavano i soldi in maniera innocua. Almeno non pretendevano che i le sedicenni morissero di trombosi, e i quattordicenni ne restassero invalidi.
    12m 14s
  • Le statistiche ufficiali confermano che il vaccino non serve a bloccare il coronavirus

    17 AUG 2021 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6686 LE STATISTICHE UFFICIALI CONFERMANO CHE IL VACCINO NON SERVE A BLOCCARE IL CORONAVIRUS di Silvana de Mari Prendiamo un giorno a caso. Il 3 agosto del 2020, prima che il meraviglioso "vaccino" salvavita comparisse nel mondo, abbiamo avuto: 41 pazienti in terapia intensiva, 734 pazienti ricoverati, 12 morti. il 3 agosto del 2021 con metà della popolazione italiana inoculata doppia dose i dati sono: 258 pazienti in terapia intensiva, 2.196 pazienti ricoverati, 27 morti. Gli altri giorni sono più o meno uguali. Da questi dati, dati ufficiali, si deducono due cose. Primo: non esiste nessuna condizione di emergenza. Secondo: i cosiddetti vaccini non sono certo risolutivi, anzi, si potrebbe avere l'impressione che forse non facciano questa montagna di bene. L'identificazione del vaccino con il Messia è stato molto accentuata in Italia da una spettacolare scenografia. Fino alla prima metà del secolo scorso il potere apparteneva a chi aveva in pugno le produzioni: petrolio, ferro, carbone, industrie, grano, bestiame. Oggi il potere appartiene a chi ha in pugno la comunicazione. L'importanza della comunicazione, della propaganda, del cosiddetto marketing, della sceneggiatura in parole povere, è già stata intuita dalle grandi dittature del secolo scorso. AVEVA RAGIONE FANTOZZI, ERA PROPAGANDA DI REGIME Sia Hitler che Stalin intuiscono che hanno bisogno di registi. Hitler stesso commissionò il film Il trionfo della volontà alla regista Leni Riefenstahl, classico della propaganda politica, che nessuno oggi si sognerebbe di mostrare per qualcosa di diverso di quello che è, un documento per comprendere i meccanismi psicologici necessari per instaurare una dittatura atroce. Il regista di Stalin è Ejzenstejn, con il quale si sono ammorbati cineforum degli anni 70 fino all'indimenticabile urlo del ragionier Fantozzi sul fatto che la mitica corazzata fosse una boiata pazzesca. Aveva ragione il ragionier Fantozzi: si tratta di un film di regime fatto mentre milioni di creature umane venivano uccise o agonizzavano in Siberia in condizioni atroci. Attualmente la propaganda è molto più globale e sottile di quella che avevano in pugno i dittatori del XX secolo. Per subire la propaganda di Hitler o di Stalin bisognava andare al cinema, o anche ascoltare la radio, certo, ma la potenza delle immagini sul nostro cervello non è paragonabile e quella delle parole. La mente umana è stata stravolta dall'arrivo del cinema e poi ancora di più della televisione. Il nostro cervello non è programmato nelle sue parti arcaiche a distinguere il vero dal falso se lo sta vedendo e la televisione è in salotto, è in casa. Qualsiasi propaganda somministrata per immagini ha una potenza che anche i cervelli più smaliziati non sempre riescono a controllare. Ogni immagine che vediamo finisce nel nostro subconscio e lì resta per sempre. Non mettiamo in bocca tutto quello che capita: alla stessa maniera dobbiamo cominciare a fare attenzione a non lasciar entrare nella testa e nel subconscio tutto quello che capita. Se proprio stiamo guardando qualcosa, dobbiamo guardarlo "da svegli", essendo consci che è possibile che ci venga somministrata propaganda. LA PROPAGANDA DI OGGI TRAMITE FILM E SERIE TELEVISIVE Propaganda ci viene somministrata da decenni con i film e con le serie televisive. In due generazioni sono state distrutte le concezioni sulla famiglia e sui rapporti umani. Se in una serie divertente come Friends o The sex and the city i partner vengono cambiati più o meno come si cambiano le scarpe, è evidente che San Paolo che condanna l'adulterio è un superato svanito. Se in tutte queste serie tutte le persone che hanno l'altro stile di vita condannato da San Paolo sono belli, simpatici e approvati, è evidente che San Paolo ha torto, e che va vietato. Al momento delle nazioni dove è stata approvata una legislatura simile a ddl Zan, San Paolo è di fatto vietato, e chi osa leggere la famosa lettera ai romani, si può trovare fisicamente in prigione. Nel momento in cui noi stiamo davanti alla televisione il nostro cervello, se non stiamo attenti, ma proprio attenti, finisce in ritmo alfa, ritmo più lento del beta, che è quello abituale. Questo il motivo per cui davanti alla televisione è più facile addormentarsi. Davanti alla televisione siamo talmente rilassati che il nostro metabolismo rallenta, questo è uno dei motivi per cui, spesso, i forti guardatori di televisione sono obesi. Il secondo è che, se mangiamo guardando uno schermo, siamo tropo distratti per percepire il senso di pienezza e per renderci conto del quantitativo di cibo che introduciamo: le cosiddette confezioni famiglia di popcorn, patatine, coca cola e gelato fingono di essere state concepite per le ormai inesistenti famiglia, ma in realtà sono per il guardatore solitario di televisione. Detto in parole povere la televisione ha un potere ipnotico. I cosiddetti vaccini sono farmaci in fase sperimentale ai quali ne la FDA statunitense, né l'EMA europea né l'AIFA italiana hanno mai dato piena approvazione. Questi farmaci sono "consentiti" solo dove ci sia emergenza e dove non ci siano altre cure. La televisione con il suo potere ipnotico ha nascosto queste informazioni, e ha reso i vaccini messianici. Le due sceneggiate, l'effetto Bergamo, i funerali vietati, le bare lasciate accumulare e poi spostate con camion militari di notte a passo d'uomo per essere cremate e l'arrivo dei vaccini il giorno di Natale, scortati da mezzo esercito hanno creato le due menzogne, malattia peggiore della peste nera e vaccino salvatore nella mente di moltissimi. Ora i cosiddetti vaccini non sono più consentiti, ma obbligatori, con una violazione tragica di costituzione e trattati internazionali. Ricevo mail disperate di persone messe con le spalle al muro, che si sommano alle mail disperate di persona che mi segnalano danni tragici da vaccino. I TRUCCHI DELLA PROPAGANDA Tutta la comunicazione, con poche sparute eccezioni, ha propagandato le stesse menzogne, fino alla frase folle di Draghi sulla morte certa dei non vaccinati. Per rendere la Covid 19 una malattia con alta letalità, l'INPS ha stabilito che ogni paziente con tampone positivo debba essere calcolato come malato covid. Sono scomparsi i morti per comune influenza e sono scomparsi i 40000 morti uccisi tutti gli anni da quella tragica malasanità che sono i batteri antibiotico resistenti contratti in ospedale: tutti classificati come morti covid? Lo stesso Fauci nelle sue mail dichiara che i dati sono enormemente gonfiati. Tutte le cure sono state demonizzate e bloccate, in quanto non abbastanza sperimentate a favore dei cosiddetti vaccini in fase sperimentale somministrati anche a donne gravide e minori, contrariamente elle indicazioni delle case farmaceutiche, donne incinte e minori che sono in tutto e per tutto cavie. È stato elegantemente ignorato dai media italiani il durissimo attacco dell'OMS alle nazioni dell'Europa, ogni allusione a Italia e Francia è assolutamente intuibile, che violando le indicazioni delle case farmaceutiche somministrano i cosiddetti vaccini sotto i 20 anni, a una popolazione immune alla malattia ma non certo immune agli effetti collaterali del virus, in massima parte ancora ignoti. Lo stesso Crisanti ha riconosciuto che il green pass serve solo a spingere al vaccino, lo stesso Ricciardi ha riconosciuto che è la vaccinazione che seleziona le varianti. Tutti dichiarano che sarà necessaria una terza dose, che non è stata sperimentata dalle case farmaceutiche. Eppure la distruzione delle più elementare libertà, non farsi vaccinare contro la propria volontà, procede. Il più grande fenomeno di ipnosi di massa è sotto i nostri occhi.
    10m 20s
  • Siamo tutti più orfani dopo la morte di De Donno, il medico che sapeva battere il Covid

    4 AUG 2021 · VIDEO: Intervista a Giuseppe De Donno ➜ https://www.youtube.com/watch?v=p00CJQielVQ&list=PLolpIV2TSebURQLIBppY4bAc0bO7DbkRT TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6667 SIAMO PIU' ORFANI DOPO LA MORTE DI DE DONNO, IL MEDICO CHE SAPEVA BATTERE IL COVID di Silvana De Mari Siamo tutti più orfani di quanto già non fossimo. Siamo orfani di uno stato decente, che non abbiamo, perché il nostro stato ha redatto un protocollo fatto di tachipirina, vigile attesa, intubazione, trasformando una brutta influenza in una catastrofe nazionale, siamo orfani di una classe medica che sia fatta di medici e non di impiegati statali, impiegati che hanno eseguito gli ordini tachipirina, vigile attesa e intubazione invece di curare i malati, siamo orfani di sindacati che facciano i sindacati e proteggano i lavoratori dalla disoccupazione e dalla minaccia di licenziamento casomai osino rifiutare l'inoculazione di farmaci sperimentali con pesanti effetti collaterali noti e effetti collaterali a distanza non ancora noti. Il nostro stato ha prescritto tachipirina e vigile attesa. I medici hanno eseguito tachipirina e vigile attesa. I sindacalisti hanno offerto lavoratori disoccupati disperati il nuovo smalto per uomo di Fedez, una conquista umana meravigliosa. Siamo più orfani perché non è più con noi il professor De Donno che ci aveva dato il plasma iperimmune, un farmaco che rende la malattia SARS 2 Covid 19 guaribile in poche ore. Il plasma iperimmune è un aiuto ovvio in un malato. E anche bizzarro che ci abbia pensato solo il professor De Donno. Dopo aver trasformato in poche ore 58 agonizzanti in 58 guariti il professore stato aggredito, sbeffeggiato, estromesso, cacciato. Se la malattia è curabile i cosiddetti sieri non possono essere inoculati perché sono sperimentali: regole dell'EMA e dell'AIFA. Se la malattia è curabile tutti quelli che non l'hanno curata, ministro della salute, primari, medici, Avis che non raccoglie il plasma, ospedali che non lo chiedono, non ci fanno una gran figura. La vicenda del professor De Donno ricorda dannatamente quella del dottor Semmelweis l'eroico medico ungherese, assunto nel 1847 nella clinica ostetrica di Vienna, luogo infernale dove innumerevoli donne morivano di una morte terribile, dovuta a una setticemia post parto, la febbre puerperale. Il dottor Semmelweis intuì che la causa doveva essere legata al fatto che medici soprattutto studenti di medicina non si levassero le mani dopo aver fatto le autopsie, prima di toccare e visitare partorienti. Impose lavaggi accurati delle mani, la febbre puerperale crollò e a questo punto, come è ovvio che sia, lo cacciarono, e smisero di levarsi le mani. Nessuno aveva voglia di farsi dire che erano gli stessi medici responsabili del disastro. Le donne ricominciarono a morire. Cosa ha provato il dottor Semmelweis mentre le donne continuavano morire di una malattia che lui era in grado perfettamente di prevenire con pochi decilitri di fenolo? Cosa ha provato il professor De Donno vedendo l'Italia e il mondo devastati da una malattia perfettamente curabile con una donazione di plasma da parte di un guarito? Onore ai giganti della medicina, ai medici che hanno amato i pazienti. Siamo tutti più orfani, ma il professor de Donno ci ha lasciato in eredità non solo il plasma iperimmune ma anche l'onestà e il coraggio. È stato aggredito da un punto di vista mediatico. La sua scoperta è stata derisa da tale Burioni Roberto e tale Lucarelli Selvaggina, [...] e soprattutto non è stata usata per salvare pazienti. Non riusciva a capire perché la sua cura non fosse stato utilizzata in Italia nel mondo. Non riusciva a capirlo perché era una persona perbene: che curare i malati, che guarirli a prezzi bassi non fosse l'attività dei governi è un concetto onestamente difficile da capire per una persona perbene. Per i giganti è difficile capire che il mondo è fatto di gnomi. Per gli onesti, i forti, gli intelligenti sono incomprensibili coloro che fanno morire una donna per non lavarsi le mani o fanno morire un popolo per imporgli una dittatura sanitaria. Nota di BastaBugie: Paolo Gulisano nell'articolo seguente dal titolo "De Donno, il medico che sapeva battere il Covid" parla della morte di Giuseppe De Donno, il primario al Poma di Mantova che all'apice del Covid nella primavera 2020 aveva applicato con risultati eccellenti la terapia col plasma immune. Anziché gloria e onore ha subito attacchi e boicottaggi, anche politici. Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 luglio 2021: Il dottor Giuseppe De Donno ha lasciato questo mondo in modo tragico. L'anno scorso si era parlato di lui, dell'Ospedale Poma di Mantova e del San Matteo di Pavia, dai quali all'apice della pandemia nella primavera del 2020 arrivò una notizia straordinaria, un messaggio di speranza: i malati di Covid ricoverati in condizioni gravi venivano salvati. Non un solo morto in questi due nosocomi. Mentre i media diffondevano una narrazione catastrofistica, parlando di un virus mostruoso responsabile di morti inarrestabili come la Peste del '300, da questi due ospedali lombardi arrivavano invece le notizie di complete guarigioni, ottenute con una metodica semplice, nota da tempo, pressoché a costo zero: la terapia col plasma immune, proveniente da persone malate e poi guarite. Plasma contenente anticorpi protettivi, immunoglobuline in grado di neutralizzare il virus. Si tratta di un principio semplice dell'immunologia applicato da tempo. È ciò che ha salvato tante vittime potenziali del Tetano, malattia potenzialmente letale per la quale - in una persona non immune - in primo luogo si somministrano le immunoglobuline, in seguito si può fare la vaccinazione per mantenere l'immunità. La terapia con il plasma immune, praticata su larga scala in tutti i ricoverati, avrebbe potuto quindi impedire migliaia di morti, a costo zero, perché il plasma è assolutamente gratuito. Unitamente alle cure domiciliari precoci, avrebbe completamente ridimensionato la portata dell'epidemia. Poi, con tutta calma e con rigore scientifico nella sperimentazione, si sarebbe anche potuta promuovere la ricerca sui vaccini, magari con metodiche tradizionali anziché puntare sugli esperimenti con le terapie geniche. Avrebbe potuto essere la fine dell'emergenza Covid, ma così non è stato. E alle migliaia di vite umane perse nell'epidemia per una volontà politica di rifiutare le strategie di cure, si è ora aggiunta la dolorosa perdita della vita del dottor Giuseppe De Donno. Il medico mantovano aveva provato ad applicare l'elementare principio dell'immunologia che abbiamo sopra descritto ai pazienti del suo ospedale, e i risultati erano stati eccellenti. Nel suo comunicare questi successi all'opinione pubblica e alla comunità scientifica, non c'era stata da parte del medico nessuna forma di arrogante orgoglio: solo la soddisfazione di un lavoro ben fatto, la gioia di aver verificato che la Medicina, l'arte del curare, aveva ancora una volta trovato una soluzione a un grave problema, e che tante persone avrebbero potuto essere salvate e tornare ai loro cari e alla loro vita normale. C'era, in De Donno, la soddisfazione semplice del cristiano (e tale era il professionista mantovano), uomo di radicate convinzioni religiose, che può essere utile al prossimo. Chi lo ha conosciuto bene, lo descrive come un uomo retto, pulito, senza brama di denaro e di potere. Un uomo persino troppo ingenuo. Rimase sinceramente sbalordito di fronte all'accoglienza che la sua scoperta aveva trovato: sebbene dagli Stati Uniti ci fosse stato un vivo interesse per la sua metodica di cura, De Donno venne letteralmente gelato dal ministro Roberto Speranza e dai vertici sanitari, dal Comitato Tecnico Scientifico all'Aifa. Le terapie col plasma immune vennero apertamente ostacolate, frenate, boicottate, fino a quando la sperimentazione venne avocata a sé dalle autorità sanitarie e proseguita esclusivamente in un centro clinico - a Pisa - dove le suddette terapie finirono per scomparire nel nulla. Dalla scorsa estate delle straordinarie cure con plasma immune non si sentì più nemmeno parlare, e tutta l'attenzione venne concentrata - come sappiamo bene - sui vaccini a venire. Giuseppe De Donno proseguì il suo lavoro, umilmente, continuando a prendersi cura delle persone, in condizioni sempre più difficili. Gli avversari delle cure non si accontentarono di aver respinto questa possibilità di soluzione terapeutica: vollero schiacciare, deridere, umiliare colui che aveva trovato una strada verso la soluzione del problema-epidemia che non corrispondeva a determinati progetti. Dovette subire gli insulti beceri del Web, dei social, in particolare della blogger Selvaggia Lucarelli, che lo insultò con rabbia volgare. Il medico subì tutto questo, non senza sofferenza, non senza doversi trovare, ad un certo punto, a fare una difficile scelta professionale. Nello scorso giugno De Donno, dopo tanti anni di carriera ospedaliera, decise di lasciare il suo posto di primario al Poma per andare a fare il medico di base, il medico di medicina generale, in un paese della campagna mantovana. Una scelta che lasciò molti stupiti. Possibile che dopo tanto lavoro, tante ricerche, tanti sforzi, De Donno lasciasse tutto? Forse il professionista intendeva ripartire da altri progetti, da portare avanti con le mani libere dai vincoli del rapporto di dipendenza ospedaliera. Si dice che il suo sogno fosse aprire un centro clinico privato, dove poter finalmente praticare le sue terapie con plasma immune. Un faro di speranza per molti malati, magari anche quelli che oggi dei sedicenti sanitari rifiuterebbero di curare. Un progetto affascinante, il suo, come quello di Padre Pio, un santo cui De Donno era devoto, che aveva voluto un ospedale inteso come casa di sollievo dalla sofferenza. Questo sogno del dottor De Donno si è infranto in un pomeriggio di luglio, nella sua casa, in un modo tragico e assolutamente inaspettato.
    13m 33s
  • Lasciate ogni speranza voi che avete tale ministro della salute

    5 MAY 2021 · VIDEO: Sconfiggiamo il Covid: appello ai medici di base ➜ https://www.youtube.com/watch?v=1N_yiIw4FOY TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6563 LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE AVETE TALE MINISTRO DELLA SALUTE di Silvana De MariIl ministro che dovrebbe essere della Salute, Speranza Roberto, e l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), con un ulteriore dimostrazione di dubbia equità, hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro l'ordinanza con la quale il Tar del Lazio, il 4 marzo scorso, aveva finalmente restituito ai medici il diritto (o forse il dovere?) di fare i medici, e soprattutto il diritto ai pazienti di essere curati. I pazienti sono cittadini di uno stato (ex) democratico che ha già nei suoi tempi migliori, ormai tramontati, ha violato le regole di libertà personale con una tassazione eccessiva. Una delle libertà personali è godere del proprio denaro e amministrarlo secondo la propria volontà. Lo stato Italiano sottrae ai cittadini cifre spropositate, in cambio dà una pensione che forse non si prenderà mai e di cure sanitare "gratis": Gratis un accidente, sono state già pagate con prelievi fiscali folli. In questa maniera però il cittadino ha sempre l'impressione che gli stiano facendo un favore, ma, soprattutto, i medici di famiglia sono proprietà dello Stato, o, se definirli così vi sembra un po' forte, possiamo serenamente descrivere le come impiegati statali, impiegati che, come ogni impiegato il mondo, seguono le istruzioni di chi paga il loro stipendio. Lo spiego in parole molto povere. Sarà squallido, ma inevitabile, che ogni professionista tende a fare l'interesse di colui che lo paga. Ho abitato quattro anni in Svizzera. A fronte di una tassazione enormemente inferiore a quella italiana, non avevamo il diritto alla sanità gratuita. In cambio non eravamo stati spolpati, dato che i soldi li avevano lasciati in mano a noi, perché la Svizzera dà per scontato che i suoi cittadini siano maggiorenni, non minorati mentali cui bisogna sottrarre il denaro per pagare assicurazione malattie, perché da soli non sono capaci. Mi fermo anche a considerare che in Italia io non posso rifiutare il Sistema Sanitario Nazionale, non posso non pagare le tasse, perché altrimenti mi arrivano a casa i finanzieri, che sono uomini armati. Il denaro per pagare quindi un carrozzone indecente che ha lasciato la gente a casa a morire con tachipirina e vigile attesa (mi assumo la responsabilità di ogni singola sillaba di questa affermazione) mi è stato sottratto con la forza. Torniamo alla Svizzera. Quando avevo bisogno del pediatra per mio figlio andavo dal pediatra che avevo scelto io e che mi piaceva perché era capace, cortese, e si era anche preso il disturbo di avere una sala d'aspetto divertente e colorata, e lo pagavo con i soldi miei. Lui faceva una ricevuta con la quale ottenevo il rimborso dell'assicurazione. Ero io che pagavo il medico. Era chiaro al medico che doveva fare il mio interesse, nel caso quello del mio bambino. CARROZZONI BUROCRATICI E POLITICIZZATI I medici italiani sono impiegati statali pagati dallo Stato. Fanno l'interesse dello Stato, altrimenti si trovano senza stipendio e corrono anche il rischio di trovarsi espulsi dai sempre più problematici Ordini dei Medici, carrozzoni burocratici e politicizzati che in tutta la cosiddetta pandemia sono riusciti a dare il peggio di sé, rinnegando completamente i due scopi per cui sono nati: proteggere i pazienti e proteggere i veri medici che curano i pazienti. Hanno rinnegato le più elementari norme che tutelano la libertà: la libertà di cura, e la banale libertà di non volere che nel proprio corpo venga iniettata una medicina che non si vuole. Vorrei approfittare di questa tribuna per manifestare la mia totale disistima agli Ordini dei Medici e chiedo a tutti medici che, come me, se lo possono permettere, quelli che non devono mantenere una famiglia, quelli che hanno altri introiti, di uscire degli ordini medici. Dobbiamo fare sciopero. Non continuiamo a finanziare questi carrozzoni. Il Tar del Lazio aveva affermato il diritto dei medici per i pazienti positivi al coronavirus di «prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza» senza necessariamente attenersi ai protocolli Aifa che prevedono che le cure domiciliari si basino sulla somministrazione di paracetamolo e vigile attesa. Il Senato, in modo quasi unanime (212 a favore, 2 astenuti, 2 contrari), ha chiesto al governo di approvare un protocollo unico nazionale per regolamentare e ampliare le cure domiciliari contro il Covid-19, grazie anche a audizioni parlamentari di medici, al quotidiano la Verità e a poche ma incisive trasmissioni televisive (Fuori dal coro, Diritto e rovescio) che hanno affrontato il problema. Il ricorso al Tar era stato presentato dal Comitato Cure Domiciliari Covid-19, valorosa l'associazione di medici, che come altre associazioni, per esempio Ippocrate, e innumerevoli medici sfusi (Amici, Gulisano, Citro, De Mari eccetera), curano i pazienti guarendoli a casa senza intasare gli ospedali, con farmaci di poco costo. Il comitato ha affermato in una nota che si tratta di un ricorso che «lascia senza parole», e sottolinea come il ricorso neghi la base della medicina: «la libertà dei medici di fare riferimento alla propria esperienza e formazione per curare i pazienti in scienza e coscienza, con libertà prescrittiva dei farmaci ritenuti più efficaci e la necessità di agire tempestivamente, ovvero entro le prime 72 ore» il protocollo Aifa è basato su somministrazione di un pessimo antipiretico privo di attività antinfiammatoria che deprime il glutatione, il Paracetamolo, e della cosiddetta vigile attesa, che vuoi dire non dare cure fino a quando la misurazione dell'ossigeno mediante un apparecchietto che si mette sul dito (pulsometro), non ne segnala un abbassamento nel sangue, vale a dire fino a quando non c'è un danno polmonare sorvolando sul particolare che solo una piccola parte delle persone che ha tosse e febbre ha il coronavirus, la maggioranza ha una polmonite batterica, quindi l'idea di non somministrare antibiotico fino a quando non c'è un abbassamento dell'ossigeno, cioè un danno polmonare, è assolutamente sbagliata. Il Comitato ha chiesto al ministro Speranza di fornire al più presto delucidazioni in merito al ricorso, ricordando che ormai sono innumerevoli le persone in Italia e all'estero curate con quello che in Italia è chiamato il protocollo del professor Cavanna, con spettacolari risultati. IL MINISTRO DELLA SALUTE Il ministro della salute, dizione ogni giorno sempre più orwelliana, non si è preso il disturbo di rispondere all'associazione dei medici di Medicina Domiciliare, un gruppo di medici che curano gratuitamente i pazienti a casa con ottimi risultati, non deve essergli sembrato un interlocutore degno della sua attenzione. Ci chiediamo quali accidenti siano gli interlocutori degli della sua attenzione, e dell'attenzione dei circuiti televisivi anche. Il dottor Gulisano, uno dei medici che guariscono il Covid a casa avrebbe dovuto essere presente da Floris su La 7 martedì 20, dato che il ricorso approvato dal Tar sta spingendo tutti verso l'idea di curare a casa. La troupe per riprenderlo era già a casa sua, quando tutto è stato annullato. Qualche malalingua ha ipotizzato che forse già serpeggiava la notizia che il ricorso dell'Orwelliano ministro della Salute sarebbe stato accettato, come in effetti è successo due giorni dopo. È un'affermazione grave che lascia ombre sull'imparzialità degli organi decisionali della nazione e che noi ricusiamo assolutamente. La riportiamo per puro dovere di cronaca. Mentre ci domandano dove trovare i dati che ci spieghino quanti morti hanno avuto Svizzera e Austria per la loro temeraria imprudenza di lasciare aperti gli impianti di risalita, siamo di nuovo immersi in tachipirina e vigile attesa. Ma noi non molliamo. Noi continueremo la nostra battaglia. Noi che abbiamo curato continueremo a curare. Noi siamo medici e continueremo essere medici. Ippocrateorg, terapia domiciliare, Amici, Citro, Gulisano, io e innumerevoli altri continuiamo a curare. E ad aspettare il momento in cui Ippocrate tornerà a essere Ippocrate. Che i medici tornino a curare. Che gli ordini dei medici tornino a proteggere il diritto dei medici di curare e il diritto dei pazienti a essere curati. Che i ministri della salute tornino a proteggerla. Nel suo ridicolo libro Come guariremo, c'è l'affermazione che la "pandemia" è una magnifica occasione per attuare i "valori del socialismo": più miseria per tutti e tutti di proprietà dello stato, ma non c'è solo questo. I cosiddetti vaccini Covid sono tutte terapie sperimentali. possono essere somministrati solo se non esistono cure alternative. Due più due fa...? Quattro!
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  • Intervista a Silvana De Mari: un popolo chiuso in casa impazzisce... ed è quello che vogliono

    15 DEC 2020 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6403 INTERVISTA A SILVANA DE MARI: UN POPOLO CHIUSO IN CASA IMPAZZISCE... ED E' QUELLO CHE VOGLIONO di Paolo Gulisano Silvana De Mari è un personaggio ben noto. Scrittrice di grande successo, negli ultimi anni è diventata anche una importante testimone della fede attraverso i suoi articoli e il suo blog. Ma prima di tutto Silvana De Mari è un medico, chirurgo endoscopista, ed è anche una psicoterapeuta della scuola cognitivista. Di fronte alla crescente evidenza di un diffuso e dilagante disagio psichico causato dalle modalità di gestione dell'epidemia da Covid, la Bussola l'ha intervistata proprio in questa sua veste. Dottoressa De Mari, sembra che ci sia una pandemia nascosta, e di cui non parla nessuno: una pandemia di disturbi psichici. Ce lo può confermare? Purtroppo sì. L'essere umano è stato creato per vivere al sole, per vivere una vita dove ci sia stabilità, sia permesso il lavoro, dove lui possa essere padrone dei propri movimenti e, entro certi limiti, del proprio destino grazie ad alcune sicurezze immutabili: famiglia, religione, suola, lavoro, sanità. Questo che cosa c'entra con i disturbi psichici? Uno studio coreano dimostra che il virus si contagia all'interno, non all'esterno. Camminare all'aria aperta permette la formazione di vitamina D e di serotonina. Traduco in parole povere: chi non cammina all'aria aperta un numero sufficiente di ore, ha un crollo del sistema immunitario e un crollo della psiche. Se verificate il foglietto illustrativo della quasi totalità degli antidepressivi troverete indicato che il loro meccanismo d'azione consiste nell'aumentare il tasso di serotonina. Quindi, uscire di casa è salutare? La prima regola per un depresso è: alzati e cammina. La prima regola per creare un depresso è: stai chiuso in casa. Le endorfine si formano durante lo sforzo massimale, la corsa, oppure nella preghiera. Vietare o deridere la religione, con l'ometto politico che spiega l'orario della messa di Natale secondo la bizzarra teoria di un virus notturno, ma non serale oppure il minuscolo comico che spiega che Dio si può pregare anche in bagno, sono un'aggressione non solo alla religione, ma anche alla nostra storia. Nella corsa a chi ha fatto peggio però, ci sono le gerarchie cattoliche, le chiese sono state chiuse prima di bar. Sta delineando un quadro piuttosto fosco... Il secondo gravissimo danno infatti è l'insicurezza. Nei loro imperdibili libri i neuropsichiatri David Servain Schreber e Seligman riportano gli esiti di esperimenti analoghi fatti rispettivamente con cani e topi, consistenti in scariche elettriche imprevedibili. Nel suo libro anticancro e il dottor Servain Schreber riporta come nei topi di laboratorio sottoposti a scosse elettriche imprevedibili, cioè a un tipo di stress stranamente simile a quello a cui si sottopongono i DPCM di Conte, avessero un crollo del sistema immunitario, mediato evidentemente dai picchi di cortisolo, e di conseguenza su di loro il cancro ha attecchito con più facilità. Quindi? I cani impazzivano: picchiavano la testa contro le sbarre delle gabbie, si mangiavano la coda. Nulla di tutto questo invece dove le scosse elettriche erano prevedibili. Dove si dà un senso a quello che sta succedendo, la nostra psiche è in grado di reagire perfettamente. Alla depressione da mancanza di sole e movimento e la imprevedibilità di divieti che distruggono ogni gesto della vita umana, si aggiungono poi problemi specifici: il proprio bar che fallisce, il proprio negozio di scarpe che, mentre è pieno della collezione primaverile, deve restare chiuso. Tutto questo su persone già in equilibrio. E per chi è già in disequilibrio? Una tragedia ancora maggiore sulle persone. Una persona affetta da schizofrenia riesce a compensarsi nel momento in cui è circondata da un ambiente stabile sereno. Discorso analogo per le persone affette da autismo. Per queste persone quello successo è stata una catastrofe. Che cosa pensa della quarantena forzata dei bambini e degli adolescenti che sono ancora in DaD (didattica a distanza)? La perdita della socialità e della scuola ha anche effetti cognitivi: i bambini hanno dimenticato le tabelline, altri addirittura come si scrive. I bambini vivono immersi in un mondo di morte con bollettini di morte. Qualcuno può veramente pensare che tutto questo non scatenerà nei bambini disturbi fobici che sarà difficilissimo curare? A questo si aggiungono i sensi di colpa. Una maestra ha sgridato un bambino che aveva prestato la gomma a un compagno dicendogli di essere responsabile dell'eventuale morte di un nonno. Una nazione che fa un'attenzione infinita perché non si possa creare nemmeno una vaga sfumatura di colpa in una donna che abortito, ha serenamente accusato i giovani di essere gli assassini dei propri genitori o dei propri nonni per aver fatto cose banalmente umane: andare a correre o entrare in un bar alla sera. Da mesi milioni di persone vivono sotto una pressione psicologica pesantissima, bombardati da messaggi mediatici terrorizzanti. Che effetto può avere tutto questo sulla salute? Si chiama PNEI, psico neuro endocrino immunologia la nuova branca della medicina che esplora i rapporti tra sistema immunologico, sistema endocrino, mente e cervello. La situazione creata dalla pandemia si può riassumere così dal punto di vista biochimico: cortisolo altissimo, adrenalina alta, serotonina bassissima, endorfine bassissime. Possiamo quindi renderci conto che avremo un aumento a picco di cancro, malattie vascolari e malattie degenerative. Tutto questo andrà ad aggiungersi all'impennata di morti dovuta alla sospensione dell'attività diagnostica e terapeutica. Le autorità sanitarie e politiche non sembrano tenere conto di questi aspetti. Eppure, avere una popolazione di depressi e di ansiosi dovrebbe costituire una seria preoccupazione. Dipende da cosa si deve ottenere. Se si vuole ottenere un popolo forte che difenda la sua vita, le sue tradizioni, i suoi figli e i suoi confini queste regole sono sbagliate. Se quello che si vuole ottenere è un popolo allo sbando, annegato in una denatalità sempre più grave, che non sia in grado di costruire un futuro, che quindi, schiacciato tra la paura del virus e la colpa di non essere riuscito a creare una società dove il virus non potesse circolare, permetta di essere "resettato", allora il comportamento è quello ideale. L'Italia è quella che ha fatto peggio, più morti e più vita, scuola, religione ed economia distrutte, ma è evidente che c'è una regia comune, quindi è il caso che noi volgiamo il nostro sguardo verso Davos, ridente cittadina della Svizzera tedesca dove una volta l'anno si riuniscono le 2000 persone più ricche nel mondo: il Foro monetario. Che cosa c'entra l'economia? Il Foro monetario ha dichiarato ufficialmente che la pandemia è una occasione per distruggere la società attuale, resettarla, e formarne una nuova, completamente digitalizzata. Nel loro libro Covid 19 the Great Reset, spiegano come senza la pandemia non sarebbe stato possibile. Ci saranno milioni di disoccupati e centinaia di migliaia di piccole imprese che falliranno, ma poi, gloriosamente, il sole della quarta rivoluzione industriale illuminerà il mondo. Le malattie si fermano potenziando il sistema immunitario e curandole. Per il Covid 19 si è creato il folle progetto di bloccare la circolazione del virus. I vari colori giallo arancione rosso servono a creare speranza, a colpevolizzare la vittima. Tutta una parte del popolo italiano, quella che vive, sopravvive e paga le tasse mediante gli sport invernali è stata condannata a morte insieme a hotel e ristoratori. La situazione sanitaria non c'entra nulla, non è meno sotto controllo degli anni precedenti. Come si può affrontare questa "psicodemia"? Con che mezzi? Uno solo, con l'arma della verità. Ma non sarà facile. Rischiamo carcere, multe atroci e Tso. Ma abbiamo dalla nostra San Michele Arcangelo. Potremmo farcela. Nota di BastaBugie: Riccardo Cascioli nell'articolo seguente dal titolo "Lockdown, così siamo diventati polli di allevamento" parla della situazione in Italia. Stiamo assistendo a un crescendo di dispotismo che ci fa tutti consegnare la nostra libertà nelle mani dello Stato. Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 15 dicembre 2020: Ma cosa si aspettavano? Chiudono intere regioni per un mese, riaprono una finestra di dieci giorni per preparare le feste di Natale già annunciando una chiusura più dura, e poi si scandalizzano se appena aperta quella finestra la gente esce e va al ristorante o a fare shopping. E ora, dopo aver vomitato il loro disprezzo per il popolo, si apprestano a varare un lockdown ancora più duro per il periodo di Natale. E ovviamente a scaricare sui cittadini le responsabilità di una eventuale recrudescenza della pandemia da Covid-19. Ancora peggio: hanno inventato un meccanismo perverso come il cashback, ovvero la possibilità di avere rimborsato un 10% delle spese effettuate nei negozi (non valgono quelle online); danno pochi giorni per gli acquisti e poi ti trattano come un delinquente se provi ad andare a fare le spese che loro stessi ti hanno spinto a fare. Così come accaduto per il bonus vacanze offerto in estate, salvo poi accusare della cosiddetta "seconda ondata" di ottobre quanti sono andati in vacanza. A completare il quadro sta il fatto che oltretutto maggioranza di governo e opposizione sembrano andare a braccetto in questo teatrino dell'assurdo. Se differenze ci sono si tratta solo di «timide e modeste variazioni», come direbbe Giorgio Gaber. Quindi si va avanti, a colpi di Dpcm: con anticipazioni contrastanti che durano giorni e poi, una volta firmati, ancora giorni di discussioni e altre anticipazioni su come verranno modificati. Una follia ormai diventata la no
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  • Il ragazzo senza pene*** (2010) - Money, il pedofilo che ha inventato l'identita' di genere

    13 OCT 2020 · TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=454 MONEY, IL PEDOFILO CHE HA INVENTATO L'IDENTITA' DI GENERE... E ROVINATO MOLTE PERSONE di Silvana De Mari L'altro gigante cui dobbiamo la nostra idea di sessualità, essendo il primo l'entomologo stupratore Kinsey, è il pedofilo Money, che ha distrutto un bambino e la sua famiglia, che ha fatto castrare un bambino sano, ha abusato di lui e del fratello ancora bambini, li ha spinti entrambi al suicidio. Memorizzate questo nome, non è difficile, basta pensare a denaro, perché Money è presentato come un eroe del pensiero e della libertà umana sui testi attualmente usati in molte facoltà di sociologia, antropologia, psicologia e pedagogia, o forse tutte. John William Money (1921-2006) è stato uno psicologo e sessuologo neozelandese, specializzato nella ricerca nell'ambito dell'identità di genere, in effetti l'ambito dell'identità di genere lo ha inventato lui, quindi, forse specializzato è un termine riduttivo. Money era il sessuologo, o meglio un fuckologists, per usare il suo memorabile termine, che ha rivoluzionato la sessuologia, rivoluzionandone anche i termini, insieme a Kinsey ne è il padre fondatore. Ne ha rifondato anche il linguaggio, come è ovvio che sia, perché dove non esistono le parole, non possono esistere i concetti. I concetti assurdi non hanno parole che li indichino, quindi chiunque stravolga la realtà deve creare un linguaggio: quello che Orwell definisce neolingua. I termini "orientamento sessuale", "identità di genere", e da quando questi termini esistono si è creata un'ideologia che li giustifica, "parafilia" (termine neutro che sostituisce "perversione") sono i più noti. [...] Sempre suo è fuckology, la scienza dello scopare, per indicare la sessuologia, termine che purtroppo non ha avuto successo ed è un peccato: la sessuologia non ha mai studiato il sesso, che è il più grande dono di Dio, crescete e moltiplicatevi, grazie al quale la vita nasce e dalla passione nasce la tenerezza. La cosiddetta sessuologia è fuckology, come affermato dal suo stesso fondatore, osannato come un eroe del pensiero in tutte le facoltà di sessuologia del mondo. [...] Money vivacchiò in ambiente accademico, giocherellando con le sue strampalate idee, che il concetto di "sesso" si riferisca esclusivamente alle caratteristiche biologiche che differenziano gli uomini e le donne, mentre il "genere" si riferisce a una costruzione sociale slegata dal sesso. La bizzarra teoria secondo la quale che l'identità di una persona non si basa sul sesso biologico, ma sugli influssi dell'ambiente in cui cresce, compare già nel saggio di Simone de Beauvoir "Il Secondo Sesso", con l'affermazione che "non si nasce femmina, lo si diventa", e degli studi antropologici di Margaret Mead. L'ESPERIMENTO DEL CAMBIO DI SESSO E LE SUE INNOCENTI VITTIME Finalmente per lui e purtroppo per Bruce e Brain, ebbe l'occasione della sua vita. Il 22 agosto 1965 nacquero a Winnipeg, in Canada i gemelli Bruce e Brian Reimer. Erano identici e avevano entrambi la fimosi, un restringimento del prepuzio del pene. Per risolvere il problema i genitori diedero il consenso all'intervento di circoncisione. Un intervento semplice, ma per un incidente all'elettrobisturi il pene di Bruce subì un'ustione di quarto grado e dovette essere amputato. L'episodio fu riportato sui giornali e così anche Money ne venne a sapere . Salì su un aereo e si precipitò. I genitore erano disperati e le persone disperate sono dannatamente manipolabili. La soluzione era: non fare nulla. Quando il ragazzo fosse stato adulto, sarebbe stato un uomo con un pene cortissimo, forse allungabile con la chirurgia plastica. Sarebbe comunque stato un uomo, un uomo sano, con ossa e muscoli sani e, sia pure con qualche aiuto, in grado di riprodursi. Money propose ai genitori di castrare Bruce, amputare i suoi testicoli sani e "trasformarlo in femmina", secondo l'idea delirante che una donna sia un eunuco. Noi siamo donne, il nostro corpo è in grado di accogliere una creatura vivente tra le viscere, la nostra mente è strutturata su questo. Bruce era l'occasione che aspettava, un maschio privo di pene da trasformare in femmina. Ron e Janet, i genitori di Bruce, ne furono affascinati e diedero la loro piena collaborazione. Una squadra di chirurghi e anestesisti, cui va la mia più totale disistima, violando l'ordine cardine della medicina che è Non Nuocere, accettò di eseguire il delirante intervento che ha privato vestendo Bruce con abiti da femmina, lasciandogli crescere i capelli e trattandolo in tutto e per tutto come una bambina. È stato un esperimento. Un esperimento, un esperimento su un corpo vero, identità di genere, femmine si diventa sono parole, sillabe, quello che ha sanguinato è stato i corpo di Bruce, quello che si è insterilito è stato il suo scheletro, quello che ha deragliato sotto l'impulso di ormoni sbagliati, estroprogestinici femminili somministrati a dose da cavallo, è stato i cervello vero di un bambino vero, massacrato perché potessero essere dimostrate teorie folli. Il 3 luglio 1967 Bruce fu castrato e divenne Brenda. Nonostante l'impegno di Ron e Janet, le cose non andavano come sperato. Brenda rifiutava le bambole, faceva a botte con i compagni di scuola e orinava in piedi. A scuola manifestava comportamenti violenti e fu bocciata. Intanto il dottor Money presentava il caso come la prova definitiva che non si nasce maschi e femmine ma lo si diventa. Chi espresse riserve sul caso, come il dottor Diamond, fu ignorato. La metodica di John Money per il cambio di sesso si estese negli altri ospedali. MASCHI E FEMMINE NON SONO INTERCAMBIABILI Brenda e Brian dovevano sottoporsi periodicamente a sedute in cui ai bambini di 6 anni venivano mostrate immagini di sesso ed erano obbligati a mimare atti sessuali. I genitori dovevano girare nudi per casa e frequentare campi nudisti. Janet tentò il suicidio e Ron divenne un alcolizzato. Brenda, a 11 anni iniziò a sviluppare tendenze suicide. Il dottor Money affermò che Brenda stava attraversando felicemente l'infanzia come una vera femmina. Scrisse un libro inventando magnificenza. Il suo libro "Uomo, donna, ragazzo, ragazza" (1972), è diventato un testo universitario e ha contribuito a fondare quella che si chiama chirurgia di riassegnazione sessuale per individui transgender, ampolloso termine con cui si indica la castrazione accompagnata da una dolorosissima chirurgia seguita da una convalescenza infinita per l'intervento necessario a creare l'aspetto del sesso opposto. Se una persona non accetta in proprio corpo, non ne accetta il sesso, va curata la mente. I medici e gli assistenti sociali si resero conto che qualcosa non andava, ma la fama del dottor Money era troppo vasta. Nel 1980 Ron rivelò a Brenda la verità e questo la sollevò perché si rese conto di non essere pazza come aveva creduto fino a quel momento. Brenda decise di chiamarsi Davide e di tornare ad essere maschio, si sottopose a cure ormonali ed alla ricostruzione chirurgica del pene, ma non aveva l'erezione e tentò altre due volte il suicidio. In seguito ad un altro intervento chirurgico riuscì ad avere il suo primo rapporto sessuale. Conobbe Jane, una ragazza madre di due figli e la sposò. Il dottor Diamond, dopo aver incontrato David scrisse un articolo in cui raccontava come fosse andato a finire il caso dei due gemelli che il dottor Money continuava a rappresentare come un successo e grazie al quale continuava a ricevere cospicui finanziamenti, anche pubblici. Maschi e femmine non sono intercambiabili. Un maschio resta un maschio anche se castrato e immerso nella menzogna. Ci vollero due anni per trovare qualcuno che lo pubblicasse. La fama del dottor Money iniziò a tramontare. Un'indagine su cinquanta transessuali curati nella clinica Johns Hopkins dimostrò che nessuno ne aveva tratto beneficio. La clinica fu chiusa nonostante le proteste delle femministe. Della famiglia di David, solo il padre riuscì a riprendersi dopo un passato da alcolista, la madre di David continuò a soffrire di depressione, il fratello si suicidò nel 2002, David fu devastato dalla morte del fratello, il 4 maggio 2004 si sparò alla testa con un fucile, in un parcheggio deserto. POI LA POLITICA SCOPRÌ LE PERSONE TRANS Ogni persona trans costituisce un fiume di denaro, certo, tra chirurghi e endocrinologi, la transessualità è diventata un discorso politico. Tra i numerosi diritti c'è quello di farsi castrare a spese della comunità. Nessuno si illuda, però, non è solo una questione di denaro. È un delirio di onnipotenza e un odio feroce contro la creazione. Dopo aver banalizzato e desacralizzato la sessualità, ridotto a strofinio, Kinsey, la sessuologia ha distrutto il sesso, rendendo la castrazione una festa della libertà e della volontà (Money) Money come Kinsey era un euforico sostenitore del sesso con bambini e della sessualizzazione precoce. Se i bambini saranno iniziati precocemente alla sessualità, eight too late, a 8 anni è già tardi, il mondo perderà aggressività e sarà migliore, è la tesi del fuckologists. Dopo l'approvazione del ddl Zan Scalfarotto questo articolo potrebbe essere punito con una detenzione fino a quattro anni. Il fatto che dica la verità è irrilevante. In nome di Bruce, del suo dolore, della sua vita annientata, combattete per Bruce: se sui vostri testi è scritto che il suo dolore e la distruzione della sua virilità e della sua vita è stato un magnifico esperimento riuscito, alzatevi e protestate. La speranza è una delle virtù teologali, come carità e fede. Ci ricorda Sant'Agostino che la speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle. Nota di BastaBugie: http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=188 https://www.amazon.it/Brenda-David-r
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La scrittrice fantasy di fama internazionale e medico chirurgo, Silvana De Mari, spiega con chiarezza e ironia i rischi a cui ci espone la mentalità contemporanea sempre più incamminata verso...

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La scrittrice fantasy di fama internazionale e medico chirurgo, Silvana De Mari, spiega con chiarezza e ironia i rischi a cui ci espone la mentalità contemporanea sempre più incamminata verso il baratro
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