14 FEB 2024 · È intrigante questo romanzo d’esordio della sudcoreana Mirinae Lee. Sebbene la scrittura non possieda qualità particolari (l’originale è in inglese), la costruzione è ingegnosa e sa sfruttare bene l’effetto sorpresa. E di sorprese ce ne sono molte, in questo racconto che ripercorre decenni di storia della Corea attraverso le vicende di Mook Miran - ma nulla ci garantisce che sia il suo vero nome. L’occasione per narrare l’incredibile vita di questa donna esile e scaltra, ormai quasi centenaria, si presenta quando un’impiegata della casa di riposo in cui è ospitata ha l’idea di coinvolgere gli anziani nella stesura del loro necrologio. Grazie a questo espediente, ciascuno può rileggere la propria esistenza e mettere in luce ciò che considera degno di essere ricordato, sperando di sottrarsi all’oblio. Per aiutarli a organizzare il racconto del loro passato, i pazienti vengono invitati a scegliere tre parole che ne identifichino i tratti significativi. Tutti si adattano volentieri, ma non la lucidissima e vivace Mook, per la quale tre parole non sono sufficienti. A lei ne servono sette, una per ognuna delle sette vite che ha vissuto e delle sette identità che ha assunto: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante, madre.
Buon ascolto e a presto da Francesca!