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Sapori di Viaggio

  • 10. Sapori di Viaggio, speciale Ferragosto tra eventi ed enogastronomia

    11 AUG 2020 · Un giro “insolito” alla scoperta di cosa fare nel lungo weekend dell’Assunta, i cibi ed i vini da assaggiare in diverse regioni d’Italia Oggi Sapori di Viaggio è una puntata diversa dal solito: prendendo spunto dalla rete abbiamo raccolto una serie di eventi che proponiamo di seguito, accompagnati da idee su cibi e vini da assaggiare nelle diverse regioni. Il racconto di un’Italia che scopre le proprie ricchezze paesaggistiche, archeologiche, artistiche, naturalistiche e, ovviamente, enogastronomiche.
    34m 27s
  • 09. Nella Val Sarentino in Alto Adige con Sapori di Viaggio

    2 AUG 2020 · Nella nona puntata, Gregor Wenter, titolare di Bad Shorgau e Daniel Verdorfelr, sommelier e conoscitore esperto di vini che gestisce la sala del Ristorante Alpes e de LaFuGa del Bad Schörgau, sono ospiti di Fosca Tortorelli e Raffaele Perrotta Famosa per i suoi boschi e per il pino mugo, dalle proprietà uniche e peculiari, la Val Sarentino si trova a nord di Bolzano, una valle che si snoda e si estende per circa 50 km fino al Passo Pennes a 2.211 di altitudine. Sarentino è un comune attraversato dal fiume Talvera, conta diverse frazioni e, pur essendo scarsamente abitato, ha una superficie che lo rende il comune più grande dell’Alto Adige. Una valle che fino ad oggi ha mantenuto ben salde le sue tradizioni, con i suoi mulini in pietra, con ben 450 masi e le sue tante realtà artigianali; un piccolo paradiso con più di 600 km di sentieri segnalati che, passando attraverso i terreni dei contadini, vanno dalle quote più basse fino ai 2700 metri. La vita agricola è uno dei tratti dominanti di questa Valle, come ne dà esempio il maso Rohrerhaus a Sarentino, un maso molto antico con una stube originaria del 1500, oggi trasformato in Museo Contadino. Un luogo che non vuole essere solo un museo, ma meta di incontro così come lo era una volta. Un altro piccolo gioiello da non perdere è la chiesetta gotica sul Monte San Giovanni - situato nella Gola Sarentina - un imponente sperone di roccia sul quale si erge questa deliziosa opera architettonica dedicata a San Giovanni Battista. Da menzionare il lago di Valdurna, incastonato tra le Alpi Sarentine, dove si trova la chiesa di S.Nicola e il piccolo e curato cimitero che la circonda, con le croci in ferro battuto. Affascinanti e misteriose le Stoanerne Mandlen, si tratta di figure avvolte nella leggenda, fatte di pietre arenarie impilate le une sulle altre; come narra la leggenda, questi misteriosi personaggi furono silenziosi testimoni di riti e adunanze di streghe. Dal punto di vista gastronomico sono diverse le preparazioni proprie di questi luoghi, dal tradizionale Striezel, una pagnotta di grano duro fritto e successivamente farcito con speck, o ancora gli gnocchetti sarentinsi, simili agli spätzle, tradizionalmente accompagnati da cavolo cappuccio bianco. Tra gli eventi e le feste tradizionali c’è il rito del Klöckeln, che si svolge nei giovedì sera che precedono il Natale, una festa che risale all’antico mito germanico del solstizio d’inverno. Anche questo viaggio ci ha permesso di scoprire un luogo ricco di storia e cultura, tutto da vivere.
    23m 10s
  • 34m 33s
  • 26m 57s
  • 06. Sapori di Viaggio in Campania, alla scoperta del Vallo di Diano

    12 JUL 2020 · Nella sesta puntata Pietro D'Elia Fondatore della realtà I Segreti di Diano e Daniel Esposito Titolare di Lilo - Libero Locale di Sala Consilina, sono ospiti di Fosca Tortorelli e Raffaele Perrotta Siamo nella Provincia di Salerno, il territorio del Vallo di Diano è un vasto altopiano, cerniera di tre regioni (Campania, Calabria e Basilicata), inserito fra i monti della Maddalena che ne delimitano ad est il confine con la provincia di Potenza, e ad ovest con il gruppo montuoso del Cilento, con il Cervati e gli Alburni. Un lembo di Campania che si dimostra un vero e proprio crocevia di contaminazioni, per cultura, storicità e geografia; territorio originariamente di tradizioni contadine, il Vallo di Diano ha visto nel tempo la nascita di molteplici imprese sia legate all’agricoltura che al settore manifatturiero. Luoghi di incomparabile storia e bellezza, come la Certosa di San Lorenzo a Padula, dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, fondata agli inizi del Trecento dai Sanseverino, le splendide Grotte di Pertosa, un complesso speleologico di elevato interesse scientifico; il centro storico di Teggiano di origine Medievale, la Valle delle Orchidee di Sassano, il Battistero di San Giovanni in Fonte, la catena degli Alburni, solo per citarne alcune. Tanti quindi gli itinerari da scoprire, come il Sentiero Frassati di Sala Consilina, che è il primo sentiero dedicato in Italia al beato Pier Giorgio Frassati, o ancora la Via Silente, ovvero un sentiero che in poco meno di 600 km, suddivisi in 15 tappe, attraversa l’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Chi arriva in questo territorio non può perdere i tanti particolari prodotti gastronomici, dal cacioricotta del Cilento alla salsiccia e soppressata del Vallo di Diano, entrambi presidio Slow Food, il Broccolo salese, la trota salmonata, lo Sciuscillone di Teggiano, quest’ultimo molto versatile e unico. Questo particolare peperone può essere utilizzato fresco o essiccato, che reso croccate, “crusco”, dà origine a semplici preparazioni di cultura contadina e di pastori. Non si può non parlare di vino, queste zone danno vita a varietà uniche, come l’Aglianicone, vitigno a bacca nera solitamente coltivato in vigneti multivarietali, per il quale alcune aziende vitivinicole dell’area Cilento, Vallo di Diano e Alburni, stanno dimostrando un rinnovato interesse. Da maggio ad agosto sono molte le manifestazioni di interesse, giusto per citarne qualcuna, ricordiamo la Festa della Principessa Costanza, “Arti Mestieri e usanze”, manifestazione che si svolge a Sala Consilina, e i tanti eventi di impronta religiosa, quali il culto il Micaelico e la festa per San Michele Arcangelo.
    22m 35s
  • 05. In Veneto alla scoperta di Asolo e dei Colli Asolani con Sapori di Viaggio

    5 JUL 2020 · Il viaggio di questa settimana di Sapori di Viaggio ci porta alla scoperta di un altro dei luoghi belli di cui è ricca l’Italia. Siamo in Veneto, nella provincia di Treviso, nei Colli Asolani e ad Asolo, la “Città dai mille orizzonti”, come venne descritta da Giosuè Carducci per la bellezza e varietà del paesaggio circostante Paesaggi unici, arricchiti da alcune delle tante Ville Venete ancora esistenti, da esplorare e conoscere, ex-città vescovile, tra le più conosciute del Veneto, ha ricoperto un ruolo di primo piano fin dal paleolitico, abitata da Romani, Veneti e Reti. Testimonianza evidente dal punto di vista geologico e paleontologico è data dal ritrovamento di uno scheletro di Mammuth all’interno del Torrente Muson. La sua ricchezza e splendore artistico lo deve in gran parte a Caterina Cornaro, regina di Cipro in esilio, con al seguito una ricca corte di artisti e poeti. Tanti quindi gli spunti di diverso genere da quelli di impronta culturale, passando per le peculiarità enogastronomiche, fino agli eventi di natura sportiva e naturalistica. Maggiore rilievo è dato dal Massiccio del Grappa, cuore pulsante per il parapendio, oltre ai diversi percorsi legati alla prima guerra Mondiale. Tantissimi i percorsi ciclabili, come l’anello del Grappa, con servizi e-bike che consentono di percorrere tutta la pedemontana. Tra le bellezze culturali, imperdibile ad Asolo Villa Freya, che al suo interno ospita il teatro romano come testimonianza della presenza di questo popolo in queste zone. Sul fronte religioso ai piedi della piazza centrale spicca la Cattedrale, le cui origini risalgono al 969 d.C., edificio poi rielaborato nel 1700, al cui interno è appeso un dipinto della Maria SS. Assunta con il volto di Caterina Cornaro con alle spalle i Colli Asolani e sotto la Basilica di Sant’Eustachio. Tra le varie celebrità che soggiornano ad Asolo, figura anche la grande e rivoluzionaria attrice Eleonora Duse, che dal 1924 riposa nel cimitero di Sant’Anna, sotto una semplice pietra bianca rivolta verso il Grappa, come suo desiderio e volontà: sulla facciata del palazzo una lapide con dedica di Gabriele D’Annunzio, del quale fu la Musa. In questo contesto storico culturale geografico, non mancano poi le peculiarità enogastronomiche, le prime testimonianze dei vini di Asolo risalgono alla metà del 1300, quando la zona dei Colli Asolani, sotto il dominio veneziano, venne identificata come importante zona enoica premiando l’opera dei monaci benedettini che nel Medioevo nei loro monasteri crearono delle vere e proprie scuole di enologia e di agricoltura. I Colli Asolani comprendono circa 1500 ettari distribuiti nelle zone collinari davanti alle Prealpi bellunesi, connotate da terreni argillosi di origine marina, che danno vita a vini con strutture sapide davvero interessanti. Non solo Glera, che sicuramente è la varietà dominante, ma anche Manzoni Bianco, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, clone ideato dal prof. Luigi Manzoni, della Scuola Enologica di Conegliano. Varietà trevigiana poco produttiva, ma dal valore qualitativo molto alto; nata dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco, dalla cui vinificazione si ottiene un vino caratterizzato da struttura e acidità e dotato di una interessante sapidità, oltre a una peculiare carica aromatica. Ideale in inverno con una tipica pasta e fagioli o con un pezzetto di Morlacco de Grappa, formaggio versatile caratterizzato da salinità e mineralità, rientra tra i presidi Slow Food ed è ottenuto dal latte di vacca burlina. Peculiarità gastronomiche sono poi le friabili meringhe, le sfoglie e ancora la torta di Bisi di Borso del Grappa, ideata da Pierino Biaggioni, fondatore, nel '71 dell'omonima pasticceria storica di Borso del Grappa custode della ricetta originale della torta di piselli col "Biso di Borso", oggi prodotto Igp e Deco. Non mancano eventi singolari, come il Palio degli asini a Romano D'Ezzelino, il Palio di Cento Orizzonti, caratteristica competizione tra gli scorci del centro storico di Asolo e ai piedi della collina che si svolge a giugno. Infine natura e gastronomia trovano felice unione nella festa del formaggio di Campocroce (in territorio di Borso del Grappa- Treviso), che solitamente si svolge a ferragosto, organizzata dai produttori del latte da A.Pro.La.V. l’Associazione Produttori Latte del Veneto.
    24m 15s
  • 04. Nel paese delle maschere con Sapori di Viaggio: a Mamoiada in Sardegna

    28 JUN 2020 · Il viaggio di questa settimana di Sapori di Viaggio ci porta in Sardegna, a Mamoiada, un paesino di 2.500 persone, situato nel mezzo della Barbagia. Mamoiada è una realtà “fuori scala”, dove nel periodo definito “Carrasecare” (il Carnevale in Sardegna), si dimenticano tutte le preoccupazioni quotidiane, sostituite dal divertimento e dalla compagnia. Un periodo di sconvolgimento della routine, di sospensione dai ritmi frenetici e dalla quotidianità. Retaggio di riti ancestrali, caratterizzato dai Mamuthones e dagli Issohadores, maschere tipiche di Mamoiada, la cui origine controversa, sembra risalire da un lato ai ritmi Dionisici e dall’altro ai riti pagani legati alla terra e all’agricoltura. Tante le sue tradizioni, le cui origini affondano in tempi molto antichi, luoghi magici e densi di storia. Da non perdere il circuito museale MaMu che comprende il Museo delle Maschere Mediterranee, Il MaTer e il Museo della Cultura e del lavoro; con la visita al Museo entrerete anche virtualmente nel racconto e nella storia di questo piccolo borgo barbaricino. Non va poi trascurato il paesaggio, dove le vigne ad alberello di cannonau danno un vino unico e generoso. Il terreno povero e di matrice granitica, l’altitudine sui 700 metri, il sole, il vento contribuiscono a regalare un prodotto unico; concentrazione, struttura e grado alcolico si contrappongono a complessità, freschezza e bevibilità. Non mancano poi le bellezze archeologiche, come Sa Perda Pintà, il menhir istoriato con cerchi concentrici e coppelle, unico nel suo genere, la stele più grande d’Europa, che si trova in una casa privata che da due anni è stata trasformata in un bed and breakfast. Un paese che vive molto i tradizionali momenti di festa; si inizia il 16 gennaio con la celebrazione di S. Antonio Abate, con l’accensione di grandi fuochi votivi, e si prosegue il 17 con l’uscita dei Mamutones che danno una sorta di benedizione. Non mancano poi le tradizioni gastronomiche, “Caffè de mendula”, il caffè alle mandorle tostate, il formaggio arrosto, le polpette di pecora e di asino, la pecora in umido e il sanguinaccio, fatto con sangue di pecora messo a bollire all’interno dello stomaco degli animali e condito con il timo selvatico. Da segnalare a tal proposito il Sas Tappas, un percorso enogastronomico tra vecchi sapori: pane, vino, formaggi e delizie proprie di questi luoghi, che si svolge a inizio novembre. Non da ultimo la festa di San Sebastiano, che ha luogo tra maggio e luglio, le tante feste legate ai santi e alla religione, e non da ultimo il MaMuMask, il festival Internazionale delle Maschere, che si svolge la seconda settimana di giugno con i tanti laboratori e la sfilata delle maschere conclusiva.
    22m 5s
  • 03. Sapori di Viaggio ci porta in Calabria, nell’area del Cirotano

    21 JUN 2020 · Il viaggio di questa settimana di Sapori di Viaggio ci porta in Calabria, sulla costa ionica, tra le città di Cirò e Strongoli, nella provincia di Crotone. Siamo al centro del territorio crotonese, in un’area piuttosto produttiva a livello agricolo e dotata della vegetazione tipica Mediterranea. Un territorio ricco di viti, uliveti e colture cerealicole; area di storiche origini, colonizzata dai greci - come del resto l’intera Calabria - e nei secoli, investita della laboriosa impronta romana. Probabilmente tra le province calabresi, quella di Crotone offre il miglior connubio tra bellezze naturalistiche, storia millenaria e tradizioni, circondata per tutta la sua estensione dalle limpide acque del mar Ionio e avvolta dai boschi dei suoi parchi, fino a toccare le alture della Sila. Da non perdere dunque le bellezze storico artistiche delle cittadine di Strongoli e di Cirò, le ampie spiagge di Torre Melissa e soprattutto di Cirò Marina, assaporando le tradizionali preparazioni del luogo, dalla sardella calabrese, conosciuta anche come caviale dei poveri o rosamarina (una salsa a base di bianchetti e peperoncino piccante), al fresco ed estivo piatto di peperoni e patate. Non va dimenticato il nobile vitigno gaglioppo, nella sua fresca versione in rosa, ma anche nella sua elegante tinta rosso tenue, dando vita a vini di grande fascino e identità. Molti anche gli autoctoni a bacca bianca, dal Pecorello, al Mantonico, dal Guardavalle, alla Guarnaccia Bianca, allo Zibibbo di Pizzo Calabro, storicamente vinificato secco. Le epigrafi di Magno Megonio, esposte nel Duomo di Strongoli e le escursioni via bike nell’entroterra, da Rocca di Neto a Cirò, con percorsi che coinvolgono anche le aziende vitivincole, il Kaulonia Tarantella Festival e il Roccella Jazz completano il viaggio. Un itinerario quindi fatto di gusto, ritmi, cultura e di tante iniziative tutte da vivere.
    28m 52s
  • 02. In Veneto, alla scoperta dei Colli Berici con Sapori di Viaggio

    14 JUN 2020 · Il viaggio di questa settimana di Sapori di Viaggio ci porta sui Colli Berici, le colline carsiche in provincia di Vicenza. Una natura ancora un po’ selvaggia, dove eremi e grotte sono raggiungibili attraverso sentieri percorsi in bici o facendo trekking. Appassionati delle arrampicate possono scalare le pareti delle colline. Ma non solo, tanta arte ed architettura per un territorio ricco di ville, come Villa Almerico Capra detta La Rotonda (nell’immagine in basso), progettata dall’architetto del 500 Andrea Palladio, o ancora Villa Pisani Bonetti. Un itinerario fatto di gusto, a partire dal vino Tai Rosso, passando per il risotto con tartufo nero dei Colli Berici, al broccolo fiolaro, fino ad un dolce dal sapore e dal nome davvero particolare: la Putana. Infine, ci sono gli eventi come le sagre che caratterizzano il territorio soprattutto d’estate e Gustus.
    32m 47s
  • 01. Sapori di Viaggio va in Lazio, nella Sabina

    7 JUN 2020 · La rivista Eroi del Gusto si rinnova ancora con Sapori di Viaggio, una rubrica condotta da Fosca Tortorelli e Raffaele Perrotta. Un percorso alla scoperta dei territori italiani attraverso la voce di chi vive quei luoghi, tra monumenti, paesaggi, cibo, vino ed eventi. Nella prima puntata abbiamo ospite Donatella Livigni, musicista ricercatrice in antropologia, pedagogia della musica e del suono, formatrice, ci porta in regione Lazio, nella zona della Sabina. Ascoltate la puntata per scoprire posti spesso insoliti, recuperati dai comuni, come la via di San Francesco e i suoi santuari: l’Eremo di Greccio, il convento di Fonte Colombo e l’abbazia di Santa Maria di Farfa. Un lungo sentiero dall’Umbria all’entroterra del Lazio. E, ancora, appuntamenti da non perdere come il Fara Music Festival, ARTEr.i.e. – Rassegna d’Ipotesi Espressive e, ancora, Calici sotto le stelle.
    26m 43s

Un viaggio alla scoperta dei territori italiani, preferendo quelli “più insoliti”, attraverso la voce di chi vive quei luoghi in una contaminazione tra i luoghi, il cibo e il vino...

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Un viaggio alla scoperta dei territori italiani, preferendo quelli “più insoliti”, attraverso la voce di chi vive quei luoghi in una contaminazione tra i luoghi, il cibo e il vino e le curiosità che caratterizzano ogni comune della penisola.
Ogni appuntamento farà tappa in una Regione, passando in rassegna le peculiarità del posto e come e quando pianificare un possibile viaggio, parlando del cibo e del vino che lo caratterizza, segnalando gli eventi più rilevanti durante l’anno e le curiosità più significative.
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Author Eiraionos
Categories Places & Travel
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