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Petali nella burrasca - Il cantautore Roberto Frugone si racconta

  • 11. Nessuna scorciatoia per la libertà: "A tæra a l'è bassa", vivere è fatica

    18 APR 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3JSNeNy Nell'undicesimo episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con l'amico regista teatrale Federico Luciani, abbiamo presentato "A tæra à l’é bassa" (La terrà e bassa), una mia canzone in dialetto genovese composta nel 2007 e di prossima pubblicazione all'interno del mio nuovo album. I versi e la musica del pezzo ci hanno portato a parlare di lingua, terra, libertà e lavoro. Gli ascoltatori del podcast potranno ascoltare, al termine della puntata, la versione del brano registrata a Chiavari il 12 luglio 2018 da Fulvio Fusaro, nell'esecuzione dal vivo dalla Roberto Frugone Band durante lo spettacolo "Liguritudine – Viaggio in Liguria, all'origine di un'idea di bellezza". Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 11 - "Non è un campo o un paese, né soldi né carte, ma quelli che la conoscono la chiamano «Libertà!»" - Squadernare ricordi e pensieri attraverso la scrittura - "La terra è bassa": fatica e libertà di vivere - Peripezie editoriali di un'inedito - Liguritudine, tra montagna e mare - La mia ricerca linguistica in dialetto genovese - Alla larga dalla retorica campanilista - La forza spontanea e senza maschera dell'espressione dialettale - Fatica, libertà, lavoro - Contadini e marinai - Terra e libertà - Parole che cambiano a seconda della sponda del mare da cui le pronunci - Fuoco che piove e falci che rotolano - Una ballata tra blues e folk - La dimensione personale del ritmo: il "frugonomo" - "A tæra à l’é bassa" [versione live Roberto Frugone Band, Chiavari 2018.07.12] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/nessuna-scorciatoia-per-la-liberta-a-taera-a-le-bassa-vivere-e-fatica/
    34m 25s
  • 10. "Ciane zerbie": la scoperta del dialetto per cantare la terra, il mare e le mie radici di provincia

    27 MAR 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3iFXk9v "Vorriæ poi vive pe sempre pe poi sempre vei Vorrei poter vivere per sempre per poter sempre vedere l’oiva ch’a nasce e l’uga ch’à moe into vin l’olivo che nasce e l’uva che muore nel vino tutte e ciañe zerbie e i tacchi ancon  da sappâ tutti i campi incolti e i solchi ancora da arare a mæ vitta ch’à passa ma a no se ne veu andâ. la mia vita che passa ma non se ne vuole andare". Ciane zerbie (musica e parole di Roberto Frugone) Nel decimo episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con l'amico regista teatrale Federico Luciani, abbiamo presentato "Ciane zerbie" (campi incolti), la mia prima canzone in dialetto genovese, composta nel 1997 e pubblicata nel 1999 all'interno dell'album "Un giorno sulla terra". Gli ascoltatori del podcast potranno ascoltare, al termine della puntata, la versione del brano registrata a Chiavari il 12 luglio 2018 da Fulvio Fusaro, nell'esecuzione dal vivo dalla Roberto Frugone Band durante lo spettacolo "Liguritudine – Viaggio in Liguria, all'origine di un'idea di bellezza". Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 10 - "Vorrei poter vivere per sempre per poter sempre vedere l’olivo che nasce e l’uva che muore nel vino" - Il genovese, la lingua che mi ha permesso di "cantare la terra" - Un'identità instabile al di là della tradizione e del folklore - Ricerca e sperimentazione attorno alle radici - La cultura meticcia, contadina e marinara, di Casarza Ligure - Guardando il mondo attraverso gli occhi di un vecchio - Una canzone d'amore, alla fine - Tutta l'inquietudine del vivere in provincia - La mia vita che passa ma non se ne vuole andare - Il repertorio in dialetto e lo spettacolo "Liguritudine" - "Ciane zerbie" [versione live Roberto Frugone Band, Chiavari 2018.07.12] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/ciane-zerbie-la-scoperta-del-dialetto-genovese-per-cantare-la-terra-il-mare-e-le-mie-radici-in-provincia/
    26m 29s
  • 9. Diario di bordo dell'album "Un giorno sulla terra"

    13 MAR 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3tKxEha "È quasi sera. La sera di un altro giorno passato sulla terra. Dormiremo qui in provincia, stanotte. Perché siamo solo di passaggio. Un tenue color pastello confonde ed altera le tinte originali delle cose, qui attorno, e la pelle, per via della polvere sollevata dal vento sulle strade, si è abbronzata in un modo tutto suo." Diario di bordo dell'album "Un giorno sulla terra" (parole di Roberto Frugone) Nel nono episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con l'amico regista teatrale Federico Luciani, abbiamo presentato il mio secondo album "Un giorno sulla terra", pubblicato nel 1999. Il dialogo ci ha condotto anche stavolta ad approfondire diversi temi: l'idea di fondo attorno a cui si è sviluppato l'album, cioè tutto ciò che, in qualche modo, una persona può sperimentare in un solo giorno di vita, simbolo e riassunto di un’intera esistenza; l'immagine, nella sua ambivalenza, fortemente evocativa del crepuscolo; il bello di ritrovarsi insieme a scambiarsi vita ed esperienze cantando attorno a un fuoco; l'anima rock e il gruppo multicolore di musicisti grazie a cui è stato possibile realizzare questo disco. Infine abbiamo concluso con l'aneddoto comico sull'affermazione di mio padre in seguito al primo ascolto di "Un giorno sulla terra" e (brano che gli ascoltatori del podcast troveranno al termine della puntata) con "Diario di bordo", il testo introduttivo dell'album letto da Federico. Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 9 - "È quasi sera. La sera di un altro giorno passato sulla terra" - La sfida del secondo album - Star Trek, nel mio piccolo - Cosa vuol dire il titolo "Un giorno sulla terra" - Ogni giorno come se fosse l'ultimo - La forza evocativa del crepuscolo - Cantando ancora attorno a un fuoco - Le mie canzoni cantate dagli altri - I "Totem", la band di "Un giorno sulla terra" - «È un disco: un disco normale!» - Diario di bordo dell'album "Un giorno sulla terra" ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/diario-di-bordo-dellalbum-un-giorno-sulla-terra/
    27m 59s
  • 8. "Notturno per voce sola": può una canzone diventare un'indagine sull'io, l'altro e l'amore?

    27 FEB 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3BYV5an "Ma per chi credi che scriva?! Un palco è solo una scusa per venirti vicino, dove un alibi non arriva e la tua anima si riposa". Notturno per voce sola (musica e parole di Roberto Frugone) Nell'ottavo episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con Federico Luciani (autore, attore e regista teatrale), abbiamo presentato "Notturno per voce sola", una canzone pubblicata in "Appunti di viaggio", il mio album di debutto come solista cantautore (1996). La conversazione ci ha condotto anche stavolta ad approfondire diversi temi (forse è proprio questo il bello della canzone d'autore e dello strumento podcast): l'omaggio a Chopin e alla figura dell'artista romantico in dialogo e dissidio con sé stesso racchiusa nello stesso titolo, le infinite declinazioni della dimensione forse più umana di tutte, quella dell'amore, e una ricorrente riflessione sull'arte per l'arte e sulla forza dirompente del dialogo autentico. Gli ascoltatori del podcast troveranno, al termine della puntata, la versione originale del brano, incisa a Lavagna da Enrico Pianigiani. Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 8 - "Ma per chi credi che scriva?! Un palco è solo una scusa per venirti vicino..." - Da una canzone un'indagine sull'io, l'altro e l'amore, come in un notturno di Chopin - "Tu passi, infilzi e te ne vai": attraversati dall'amore - Falene, lune e lampadine - Il piano umano e quello del palcoscenico - L'arte per l'arte - La forza dirompente del dialogo autentico - "Notturno per voce sola" [versione album studio “Appunti di viaggio”1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/notturno-per-voce-sola-puo-una-canzone-diventare-unindagine-sullio-laltro-e-lamore/
    15m 40s
  • 7. "Voyager", il cercatore di umani frammenti di stelle

    19 FEB 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3H2d6Wa "Mi sento argilla ostinatamente ribelle al fatto che è di terra la mia anima e questa pelle, Ma anche qui, a un miliardo di chilometri, tra un miliardo di lenticchie nel blu, la mia stella resti tu". Voyager - il cercatore di stelle (musica e parole di Roberto Frugone) Nel settimo episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con Federico Luciani (autore, attore e regista teatrale), abbiamo parlato di "Voyager - il cercatore di stelle", una mia canzone pubblicata in "Appunti di viaggio", il mio album di debutto solista di cantautore (1996). Il dialogo, proprio come il soggetto di questo brano - ispirato alla storia della sonda spaziale statunitense lanciata nello spazio nel 1977 per l'esplorazione del sistema solare esterno - ci ha condotto lontano, ad approfondire in particolare su alcuni spunti sollevati dal pezzo, come la ricerca del divino e la potenza espressiva e sociale della musica. Gli ascoltatori del podcast troveranno, al termine della puntata, la versione originale del brano, incisa da Enrico Pianigiani e arrangiata con il contributo del violinista Paolo Banchero. Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 7 - "Mi sento argilla ostinatamente ribelle" - Una canzone sugli "interminati spazi" - Alla ricerca di punti luminosi - Maiuscole e minuscole - La potenza espressiva e sociale della musica - L'arte non è messaggistica - L'arca, l'argilla e le lenticchie - "Curami col tuo balsamo" - Stupore e nostalgia - "Voyager - il cercatore di stelle" [versione album studio “Appunti di viaggio”1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/voyager-il-cercatore-di-umani-frammenti-di-stelle/
    25m
  • 6. "Bucaneve": quando trovi la tua voce puoi sciogliere il ghiaccio

    12 FEB 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3GFB6Op "Bucaneve, scusa Bucaneve, se sono fatto così: non ho giardini, né aiuole, né rose ma un campo bianco e lì tu d’istinto cerchi il sole, mi gridi dentro senza far rumore, nella mia fredda conchiglia di ghiaccio un granello di sabbia è diventato perla". Bucaneve (musica e parole di Roberto Frugone) Nel sesto episodio del podcast Petali nella burrasca, conversando con Federico Luciani (autore, attore e regista teatrale), abbiamo raccontato i contenuti e l'ispirazione di "Bucaneve", una mia canzone composta nel 1995 e pubblicata all'interno di "Appunti di viaggio", il mio album di debutto solista di cantautore (1996). Il dialogo ci ha portato stavolta a parlare, nella stessa puntata, di botanica, di Robinson Crusoe, dell'importanza di trovare il proprio baricentro vocale, il proprio corpo-voce, e di quanto siano importanti i riff e gli ostinati nella composizione musicale. Gli ascoltatori del podcast troveranno, al termine della puntata, la versione originale del brano, incisa da Enrico Pianigiani e arrangiata con il contributo del chitarrista Carlo Faraci. Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 6 - "Bucaneve, scusa Bucaneve, se sono fatto così" - Una canzone proteiforme - Riferimenti biblici ed esperimenti linguistici - Il fascino per la botanica - L'amore lascia il segno, buca il ghiaccio e fa rinascere - La natura come metafora - "La vita da Robinson non fa per me" - La transizione dal folk al rock e la presa di coscienza del corpo-voce - Ricercare la mia tecnica compositiva tra ostinati e riff - "Bucaneve" [versione album studio “Appunti di viaggio”1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/bucaneve-quando-trovi-la-tua-voce-puoi-sciogliere-il-ghiaccio/
    20m 11s
  • 5. “I fiori del re”, o dell'importanza di uno sguardo adolescente sul mondo

    5 FEB 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3GoA9dr "Nell’indifferenza ho visto crescere la speranza, un frutto raro come i tuoi occhi grandi quasi come i tuoi grandi sogni, appunti di viaggio che ho con me, perché questo, in fondo, è il mio mestiere: contemplare i fiori del mio re". I fiori del re, musica e parole di Roberto Frugone) Nel quinto episodio di "Petali nella burrasca", ho conversato con l’autore, attore e regista teatrale Federico Luciani, portando in superficie i contenuti e l’ispirazione di "I fiori del re", una mia canzone composta nell’estate del 1996 e pubblicata nell’autunno dello stesso anno all’interno di "Appunti di viaggio", il mio album di debutto. La versione originale del brano, incisa da Enrico Pianigiani e arrangiata con il contributo del chitarrista Carlo Faraci, è quella che gli ascoltatori del podcast troveranno al termine della puntata. Buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 5 - "Nell’indifferenza ho visto crescere la speranza" - Senza perder mai di vista lo sguardo - Grandi occhi per grandi sogni - A tu per tu con il Narciso interiore - "I miei sospiri li nascondo" - La nostra parte adolescente: un tesoro da custodire - L'importanza dello sguardo - Il sound eclettico di "Appunti di viaggio" - "I fiori del re" [versione album studio "Appunti di viaggio"1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/i-fiori-del-re-o-dellimportanza-di-uno-sguardo-adolescente-sul-mondo-puntata-5-del-podcast-petali-nella-burrasca/
    19m 57s
  • 4. Vivere “Controvento”

    29 JAN 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/35zjuXP Nel quarto episodio del podcast "Petali nella burrasca", conversando con l’autore, attore e regista teatrale Federico Luciani, abbiamo presentato "Controvento", una mia canzone scritta nel 1994 e pubblicata nell’album "Appunti di viaggio" del 1996. La versione originale del brano, incisa da Enrico Pianigiani e arrangiata con il contributo del fisarmonicista Paolo Banchero, è quella che gli ascoltatori del podcast potranno sentire al termine della puntata. Grazie della vostra attenzione e buon ascolto a tutti! INDICE DELLA PUNTATA 4 - “Chi siamo? Da dove veniamo? E dove andiamo?” - La costruzione di un concept album - Introspezione e impegno: il manifesto di "Controvento" - “Tra questa gente che ride del mio pianto” - Comprensione e riconoscimento - Vivere "Controvento" - Controvento [versione album studio “Appunti di viaggio”1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/vivere-controvento-puntata-4-del-podcast-petali-nella-burrasca/
    21m 2s
  • 3. “Tra la rugiada e il sole”: anche il diamante più duro è fatto di polvere

    22 JAN 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3KcPIrO Nel terzo episodio del podcast Petali nella burrasca, conversando con l'autore, attore e regista teatrale Federico Luciani, abbiamo presentato "Tra la rugiada e il sole," un'altra delle mie prime canzoni, composta tra il 1991 e il 1994 e pubblicata nell'album Appunti di viaggio del 1996. La versione originale del brano, incisa da Enrico Pianigiani e arrangiata con il contributo del fisarmonicista Paolo Banchero e del chitarrista e cantante Carlo Faraci, è quella che gli ascoltatori del podcast potranno sentire al termine della puntata. Grazie della vostra attenzione e buon ascolto! INDICE DELLA PUNTATA 3 - "Venne l’inverno e un vento che porta tutto via..." - A sedici anni raccontare la morte, in una canzone - Quali di domande di fronte alla vita e alla morte? - La ferrovia e il tunnel - Scoprire il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada - Un testo aperto alle interpretazioni - La dedica: un onore e un impegno - Ricerca musicale e poetica - Il fascino dell'armonia funzionale - "Tra la rugiada e il sole" [versione album studio "Appunti di viaggio"1996] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/tra-la-rugiada-e-il-sole-anche-il-diamante-piu-duro-e-fatto-di-polvere-puntata-3-del-podcast-petali-nella-burrasca/
    21m 25s
  • 2. “Metropolis”, i vent'anni, l'incertezza del futuro e la mia scelta artigiana

    14 JAN 2022 · SCOPRI E ASCOLTA IL MIO PODCAST ▶️ https://bit.ly/3KcPIrO Nella seconda puntata del percorso del podcast "Petali nella burrasca - Il cantautore Roberto Frugone si racconta", conversando con l'autore, attore e regista teatrale Federico Luciani, ho presentato "Metropolis", una delle mie prime canzoni, un brano che amo molto per i motivi che scoprirete ascoltando il podcast o leggendo il testo trascritto di seguito, un pezzo che, infatti, dal 1994 continuo a proporre durante i miei concerti. Ed è estratta proprio da un concerto tenuto a Chiavari (nella caratteristica Piazzetta dei pescatori) nell'estate del 2010 con una particolare formazione della Roberto Frugone Band (Gianteo Bordero - basso elettrico, Roberto Frugone - chitarra acustica, Maurizio Ghirlanda - chitarra elettrica, Luca Laurino - batteria) la versione live del brano con cui mi piace omaggiare gli ascoltatori del podcast: la potrete ascoltare al termine della puntata. Grazie ancora e buon ascolto a tutti! INDICE DELLA PUNTATA 2 - Io non sono il saggio che conosce la meta, ma un giullare in viaggio, e tu una cometa - Metropolis, genesi di una delle mie canzoni manifesto - Una riflessione sui vent’anni e l’incertezza del futuro - Immagini della città, tra formiche e popoli che tornano a casa - Un giullare in viaggio - La città, meta sospirata del viandante - Cantautore della provincia - Cantore delle piccole cose - Cantautore, ovvero artigiano di canzoni - Un caratteristico arrangiamento chitarristico fingerpicking - Roberto Frugone Band – Metropolis [dal vivo a Chiavari, estate 2010] ALTRI CONTENUTI, VIDEO E TESTO COMPLETO DEL PODCAST SU ► https://www.robertofrugone.it/metropolis-i-ventanni-lincertezza-del-futuro-e-la-mia-scelta-artigiana-puntata-2-del-podcast-petali-nella-burrasca/
    22m 20s

Come nasce una canzone? Viene prima il testo o la musica? Ci deve essere correlazione tra loro? Cosa si intende per concept album? Cos'è un cantautore? In questo podcast cercheremo...

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Come nasce una canzone? Viene prima il testo o la musica? Ci deve essere correlazione tra loro? Cosa si intende per concept album? Cos'è un cantautore?

In questo podcast cercheremo di dare risposta a queste e molte altre domande attraverso l'esperienza di Roberto Frugone, artista che a venticinque anni dal suo primo album (1996), proporrà uno speciale sguardo sulla sua produzione musicale dialogando con l'autore, attore e regista teatrale Federico Luciani.

Faremo un viaggio nel mondo della musica, ma soprattutto parleremo di vita, perché è da lì che ogni canzone di Roberto trova la sua scintilla e il suo motore.
Scopriremo il cantautore come un artigiano, un cercatore di bellezza, le canzoni come pezzi unici. Andremo alla ricerca di qualcosa di effimero e prezioso che si nasconde nel marasma del nostro tempo.

APPROFONDIMENTI SU
https://www.robertofrugone.it/podcast/
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