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Parliamo di....

  • Il corpo delle donne e la sua rappresentazione mediatica

    14 MAR 2024 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in occasione della Giornata internazionale della donna 2024 presenta un intervento della prof.ssa Roberta Sassatelli, professoressa ordinaria di Sociologia presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, dal titolo Il corpo delle donne e la sua rappresentazione mediatica. L’intervento parte dalla considerazione che fin dall’antichità greco-romana, quello femminile è stato immaginato come la variante particolare, tipicamente subordinata e accessoria, del corpo umano per eccellenza, come il suo «altro da». Gli studi di genere hanno mostrato che il corpo e la sua rappresentazione sono stati uno dei luoghi fondamentali dell’oppressione delle donne.Il corpo femminile è stato a lungo oggettivato nella rappresentazione mediatica: le donne sono state definite dal loro guardare se stesse essere guardate e sono spesso state rappresentate come il polo passivo di una dicotomia che le vedeva oppose agli uomini come polo attivo e dominante. Un’analisi delle pubblicità dagli anni Sessanta del Novecento ad oggi ci mostra come si sono andati mescolando i codici di genere: oggi le immagini pubblicitarie affiancano a codici di genere tradizionali nuove modalità di rappresentazione del femminile che strizzano l’occhio a sensibilità post-femministe e arrivano a proporre ibridazioni tra i codici maschili e femminili, accogliendo tensioni verso il superamento dei binarismi.Nel così detto femvertising il discorso sull’empowerment, l’autonomia e la scelta è dominante, ma altrettanto lo è l’individualizzazione e il trionfo del consumo che spesso dimenticano le condizioni strutturali della diseguaglianza di genere.     Alcuni riferimenti utili: - Berger, J. (2009) Questione di sguardi, Milano, Il saggiatore - Bordo, S. (1997) Il peso del corpo, Milano, Feltrinelli - Bourdieu, P. (1998) Il dominio maschile, Milano, Feltrinelli. Butler, J. (1996) Corpi che contano, Milano, Feltrinelli - Kohrs, K. e Gill, R. (2021) Confident Appearing: Revisiting Gender Advertisements in Contemporary Culture, in Angouri, J. et als. (a cura di) The Routledge Handbook of Gender, Language and Sexuality, London, Routledge - Gill, R. (2016) Post-Feminism? New Feminist visibilities in post-feminist times, in “Feminist Media Studies”, 16, 4, pp. 610-30 - Goffman, E. (2010) La ritualizzazione della femminilità, in “Studi Culturali”, 7, 1, pp. 50-70 - Goffman, E. (2015) Rappresentazioni di genere, Milano, Mimesis - Lazar, M. M. (2014) Recuperating feminism, reclaiming femininity: hybrid postfeminist Identity in consumer advertisements in “Gender & Language”, 8, 2, pp. 205-224 - Lorber, J. (2022) Oltre il gender, Bologna, il Mulino - Mulvey, L. (1989) Visual and Other Pleasures, Basingstoke, Palgrave - Sassatelli, R. e Ghigi, R. (2024) Body and Gender, Cambridge, Polity  
    16m 58s
  • Rovine ebraiche e terre contaminate

    14 MAR 2024 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in occasione della Giornata della Memoria – 27 gennaio 2024 presenta un intervento della prof.ssa Antonella Salomoni, docente di storia contemporanea presso l’Università di Bologna, dal titolo Rovine ebraiche e terre contaminate. La riflessione ci accompagna, attraverso ricostruzione storica, versi poetici e immagini iconografiche, tra le rovine ebraiche dell’Europa orientale. Il secondo conflitto mondiale lascia infatti un paesaggio di rovine in tutta Europa, ma nelle regioni dell’Europa orientale si “inciampa” a ogni passo in rovine ebraiche: fosse comuni, sinagoghe incendiate, cimiteri devastati, villaggi o quartieri urbani completamente cancellati. Soldati e civili, all’indomani della liberazione, hanno dovuto affrontare il trauma che genera la visione di luoghi con resti umani dispersi per ogni dove. La consapevolezza che la profanazione dei corpi non abbia fine emerge chiaramente dalle tante corrispondenze e dai molti racconti. Migliaia di salme giacciono in spazi privi di recinzione e lasciati al pascolo di bestiame; i siti degli eccidi, per quanto ben noti, sono privi d’indicazione e consegnati all’incuria. Si percepisce un diffuso atteggiamento di disprezzo per le vittime che demoralizza gli abitanti che cercano di rientrare nelle loro residenze e i combattenti in visita nei paesi d’origine. Le citazioni e le letture presenti nell’intervento sono tratte da: - Vasilij Grossmann, Ucraina senza ebrei, Adelphi, 2023; - David Dragunskij, 4 dicembre 1945, in Il Comitato antifascista ebraico in URSS, 1941-1948, a cura di Shimon Redlich, Moskva, Meždunarodnye Otnošenija, 1996, p. 108 e in Antonella Salomoni, L’Unione Sovietica e la shoah, Il Mulino, 2007, p. 200; - Il’ja L’vovič Sel’vinskij, Io l’ho visto!, in «Krasnaja Zvezda», 27 febbraio 1942, p. 3; - Edith Bruck, Tempi, La Nave di Teseo, 2021, p. 18.
    14m 45s
  • Showar. Figure e immagini della guerra

    17 FEB 2023 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna presenta il ciclo di 3 incontri dal titolo Un anno di guerra in Ucraina. Il terzo appuntamento del 16 febbraio 2023 ha riguardato il tema "Showar. Figure e immagini della guerra" e sono intervenuti Cristina Demaria, Anna Maria Lorusso e Marco Santoro, tutti e tre docenti presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna Più info su https://www.iger.org/2023/01/16/un-anno-di-guerra-in-ucraina/
    1h 37m 20s
  • L’Ucraina e Putin

    10 FEB 2023 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna presenta il ciclo di 3 incontri dal titolo Un anno di guerra in Ucraina. Il secondo appuntamento del 9 febbraio 2023 ha riguardato il tema "L'Ucraina e Putin" e sono intervenuti Paolo Capuzzo (Università di Bologna e Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), Andrea Graziosi (Università di Napoli Federico II) e Antonella Salomoni (Università della Calabria e Università di Bologna) Più info su https://www.iger.org/2023/01/16/un-anno-di-guerra-in-ucraina/
    1h 41m 56s
  • Gorbačëv e il collasso sovietico. Uno sguardo retrospettivo dalla crisi attuale

    2 FEB 2023 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna presenta il ciclo di 3 incontri dal titolo Un anno di guerra in Ucraina. Il primo appuntamento del 1° febbraio 2023 ha riguardato il tema "Gorbačëv e il collasso sovietico. Uno sguardo retrospettivo dalla crisi attuale" e sono intervenuti Paolo Capuzzo (Università di Bologna e Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna), Silvio Pons (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Adriano Roccucci (Università Roma Tre) Più info su https://www.iger.org/2023/01/16/un-anno-di-guerra-in-ucraina/
    1h 25m 18s
  • Convergenze, genealogie ed eccedenze. Riflessioni sulle proteste in Iran

    22 JAN 2023 · La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha organizzato l’incontro "Convergenze, genealogie ed eccedenze. Riflessioni sulle proteste in Iran" venerdì 20 gennaio 2023 presso la Sala Farnese (Palazzo D’Accursio), Piazza Maggiore, 6 – Bologna. Sono intervenute: Paola Rivetti | Dublin City University Francesca Biancani | Università di Bologna Riflettendo sui tre assi tematici della composizione sociale, della convergenza e della genealogia, analizzeremo le proteste in Iran chiedendoci in quale contesto socio-politico si siano formate, abbiano acquisito senso e quale futuro politico stiano tracciando. A tre mesi dall’uccisione di Jina Mahsa Amini e dallo scoppio delle proteste, cercheremo di capire le potenzialità e i punti deboli di questo movimento che, tra molte difficoltà e confrontandosi con una feroce repressione, si sta sviluppando in senso rivoluzionario, seppur con molte fragilità. Paola Rivetti è professoressa associata presso la Dublin City University. Tra le altre pubblicazioni, è autrice di Political participation in Iran from Khatami to the Green Movement (2020). È Associate editor della rivista Iranian Studies e fa parte del comitato redazionale della rivista Partecipazione e conflitto. È la presidentessa dell’Irish Network of Middle East and North African Studies (Inmenas) ed è consigliera della British Society for Middle Eastern Studies. Francesca Biancani è professoressa associata di Storia e istituzioni dell’Asia presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’ Università di Bologna. E’ una storica del Medio Oriente moderno e contemporaneo specializzata in storia dell’ Egitto coloniale e semicoloniale (1882-1952) con uno speciale interesse per temi di modernità, genere, sessualità, lavoro e migrazioni. Illustrazioni di Majid Bita (2022) Più info su www.iger.org
    1h 26m 30s
  • Tradurre la storia. Un dialogo su lingue, vita e letteratura a partire da Beppe Fenoglio

    24 NOV 2022 · 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙧𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖. 𝙐𝙣 𝙙𝙞𝙖𝙡𝙤𝙜𝙤 𝙨𝙪 𝙡𝙞𝙣𝙜𝙪𝙚, 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙚 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙙𝙖 𝘽𝙚𝙥𝙥𝙚 𝙁𝙚𝙣𝙤𝙜𝙡𝙞𝙤. Incontro organizzato dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna del 23 novembre 2022 presso la Sala Tassinari a Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore, Bologna). Sono intervenuti: Flavio Santi | Università dell’Insubria Martina Mengoni | Università di Ferrara Rita Monticelli | Università di Bologna Matteo Cavalleri | Fondazione Gramsci Emilia-Romagna In occasione del centenario della nascita di Beppe Fenoglio – traduttore di Eliot, Coleridge e Lee Masters e autore che ha spesso utilizzato l’inglese per liberare l’italiano dalle incrostazioni retoriche, per riappropriarsi della propria lingua a partire dall’alterità di un’altra – un dialogo interdisciplinare sul valore politico ed epistemologico della traduzione, intesa come capacità di muoversi tra le lingue e atto fondamentale nella gestione e comprensione della complessità e contraddittorietà sia della contingenza storica sia delle identità culturali. Si è dato ovviamente risalto alla riflessione gramsciana sul tema, a quella sviluppatasi nel mondo dei cultural studies e alla figura di Heinz Riedt, interprete e partigiano tedesco durante la Resistenza italiana e, successivamente, traduttore di Se questo è un uomo di Levi e di Una questione privata di Fenoglio (oltre che di Collodi, Calvino, Gadda, Pirandello e Rodari). Visita www.iger.org
    1h 29m 58s

Gli incontri pubblici della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna da ascoltare e riascoltare... - La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus è un istituto di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenza, di conservazione di...

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Gli incontri pubblici della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna da ascoltare e riascoltare...

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La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus è un istituto di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenza, di conservazione di patrimoni documentari del Novecento, di servizio di biblioteca aperto a tutti i cittadini.
Nasce a Bologna come associazione culturale per promuovere ed approfondire gli studi sulla società contemporanea nei suoi aspetti politici, istituzionali e culturali a metà degli anni Sessanta.
Diviene Fondazione nel 2006.
Nel tempo rafforza la vocazione di istituto di conservazione di fonti per la ricerca storica contemporanea, di servizio pubblico di biblioteca, di luogo di dialogo tra saperi diversi per favorire una lettura articolata delle questioni del nostro tempo.

Alcune attività principali:
conservazione, catalogazione e valorizzazione della documentazione di Archivio e Biblioteca; attività seminariali e di ricerca; conferenze aperte alla città e all’opinione pubblica; pubblicazione di studi e ricerche, attività di formazione e aggiornamento.

Visita www.iger.org e scopri le attività, gli incontri e la Biblioteca della Fondazione!

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