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Napoli e racconti

  • Correre...senza posa

    10 APR 2024 · La Fede a Napoli è na’ cosa seria! Tante le feste e i riti religiosi legati agli innumerevoli Santi e Madonne di cui è piena la città e la provincia. Tra le feste più caratteristiche e suggestive per i napoletani vi è sicuramente il Culto della Madonna dell’Arco in Sant' Anastasia, comune della provincia alle falde del Vesuvio. Qui ogni anno il Lunedi in Albis si riversano centinaia di migliaia di fedeli in pellegrinaggio per omaggiare la Madonna, considerata icona di miracoli e liberatrice dai mali. Particolare è la Cerimonia del Fujenti all’ingesso del Santuario, i riti che si svolgono preparati da mesi durante la questua per reperire le offerte per il Santuario in giro per i paesi circostanti. Un Rito che si conclude CORRENDO: FUJENDO appunto! Verso l’altare incontro la Madonna, lasciandosi andare alle emozioni più sfrenate come per liberarsi, manifestando furentemente le angosce, le paure e mali dell’animo.  
    10m 49s
  • La Passione

    10 MAR 2024 · I riti della Pasqua Napoletana si fondono con quelli cattolici e, si tramandano da generazioni. Un rituale lungo quaranta giorni di attesa e penitenza. A Napoli però la Pasqua ha il significato di festeggiare l’arrivo della primavera! Un tempo infatti la Domenica di Pasqua si sfoggiavano i nuovi abiti cuciti per l’occasione da abili e sapienti sarte, uomini e donne in abiti eleganti, appunto nuovi (come simbolo di rinnovamento e rinascita) sfilavano per le strade. Il Giovedì Santo poi con lo STRUSCIO A TOLEDO, il Venerdì Santo giorno di lutto e Via Crucis, si restava in silenzio fino alla mezzanotte del Sabato Santo quando al suono delle campane si esclamava “SI E’SCIOLTA LA GLORIA” e si benediceva il fuoco e l’acqua che servirà per benedire poi la tavola di Pasqua. Oggi la Pasqua Napoletana non è cambiata molto, resistono per fortuna le tradizioni culinarie, le Vie Crucis, la visita ai Sepolcri, il Lunedi in Albis, in un continuo custodire e tramandare le antiche tradizioni della città.
    11m 35s
  • Canta!!!

    10 FEB 2024 · A Napoli le tradizioni e le feste popolari sono davvero tante! E tutte ricche di Riti suggestivi e particolari, rituali che seguono un ciclo continuo legato anche ai mesi e ai cambiamenti climatici. Febbraio mese considerato di purificazione in questo periodo a Napoli tante le festività che annunciano la bella stagione, tra cui l’antica festa di S. Biagio. Santo protettore dei cantanti e non solo a cui è legata una particolare ritualità. Secondo una leggenda alla sua morte durante la fuga da Sebaste alla volta di Roma( a causa delle persecuzioni), la nave che trasportava una parte delle sue reliquie si inbattè in una spaventosa tempesta che costrinse la nave stessa ad attraccare nelle acque di Maratea presso l’isolotto di Santojanni, i profughi pensarono allora che fosse la sua sede definitiva, diventando cosi il primo Santo Patrono di Maratea a cui è dedicato un Santuario diventato poi Basilica, e che custodisce una parte delle reliquie del Santo.
    10m 9s
  • 'O fuoco

    10 JAN 2024 · La fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo a Napoli e non solo si festeggia SPARANDO i fuochi! Fuochi d’artificio, scintille colorate, rumorose e festanti come atto beneaugurante, propiziatorio e purificatore dagli spiriti cattivi. I fuochi d’artificio si diffusero nel tardo Medioevo, ma è durante il Rinascimento che quest’arte fiorisce. Durante il Regno Borbonico si diffusero per festeggiare eventi, ed è in questo periodo che i Maestri Pirotecnici Napoletani si perfezionarono diventando abili Artisti non solo nella creazione di spettacoli visivi bellissimi, ma anche nella composizione chimica. Questa tradizione avrebbe origine nelle Celebrazioni chiamate SATURNALIA, dove si festeggiava il solstizio d’inverno, erano celebrazioni famose per il loro spirito di inversione dei ruoli, abbondanza, atmosfere mistiche-esoteriche e scambi di doni. A Napoli Santo per eccellenza legato ai fuochi celebrato con l’inizio del nuovo anno è S. Antuono Abate a cui è legata un’antica e suggestiva festa ricca di particolari riti.
    10m 17s
  • La Natività

    1 DEC 2023 · La Sacra Famiglia costituisce il nucleo principale e fondamentale del Presepe: al centro il Bambino, di lato Maria e dietro Giuseppe. Un Uomo, una Donna e un Bambino raffigurati in un luogo di riparo umile come la mangiatoia. La Natività è raccolta in un piccolo spazio ma allo stesso tempo infinito che crea e rende eterna la scena. Gesù come detto nasce in una mangiatoia o in una stalla sempre però in un luogo povero e umile, dove parte integrante è rappresentata dalla presenza della Stella Cometa rivolta verso chi guarda la scena, come simbolo di apertura nei confronti di ogni persona proprio come Gesù che accoglie ogni individuo, il Bue e l’Asinello completano la scena simbolo delle origini povere di Gesù Cristo, immancabili infine la grande schiera di Angeli che fanno da corona alla grotta, insomma la Sacra Famiglia racchiude il senso della Famiglia che accoglie e protegge, immagine eterna che con la modernità si trasforma ma cerca di mantenere sempre i suoi principi fondamentali tra cui insegnare, tramandare e diffondere Amore.
    7m 29s
  • Anime dall'aldilà

    1 NOV 2023 · A Napoli le festività hanno il sapore dell’antico che si mescola al pagano, ricorrenza particolare è quella festeggiata a fine ottobre inizio novembre, in Campania infatti, rimane la credenza che nella notte tra il primo e il due novembre le anime dei defunti tornino nei luoghi dove hanno vissuto, ecco perché si lasciava spesso sulla tavola della cucina un bicchiere d’acqua, di vino, un pezzo di pane per far rifocillare il defunto tornato a casa e, dove resterà fino all’Epifania. Lo stesso periodo di Natale risente della presenza dei defunti estinti, se si pensi che le figure di Babbo Natale e la Befana non sono altro che simboli dei cari estinti venuti a portarci doni. Tradizione partenopea vuole che dopo l’Epifania si toglievano dalla grotta i personaggi della Natività e si sostituivano con le figure delle anime purganti, messe precedentemente su un ponte a simboleggiare il collegamento con l’aldilà, il presepe veniva poi tolto dalle case il 2 febbraio giorno della Candelora, essendo l’anticipo della primavera. A Napoli il legame tra vivi e morti è vivo e sempre presente, si parla con i morti, danno i numeri da giocare al lotto, hanno desiderio “fame e sete” di… restare tra i vivi e si tramanda attraverso storie e riti che si svolgono ancora in città nonostante la Chiesa abbia fatto di tutto per eliminarne il culto e il ricordo, attraverso il culto delle “Anime pezzentelle” … … …
    20m 9s
  • Leggende popolari

    1 OCT 2023 · Napoli è spesso definita “la città velata” proprio perché è ricca di storie e leggende millenarie. Un pozzo senza fondo dal quale attingere senza mai placare la sete di conoscenza. Città ricca di segreti, storie di fantasmi, spiriti benevoli o maligni che alimentano da sempre le credenze popolari. Si narra che la città stessa, secondo una leggenda sia nata dal Mito della Sirena Parthenope (come abbiamo raccontato nell’episodio “Napoli Seducente”). La conformazione stessa della città con i suoi millenari strati hanno portato alla creazione di luoghi oscuri, cunicoli, ipogei, pozzi, catacombe dove alcune figure restano impigliate e con esse le loro storie che si tramandano da secoli diventando leggende popolari. Tra le molte leggende narrate e presenti vi sono quelle legate alla casa (per i napoletani considerato molto di più che un semplice luogo di ristoro o riparo!) e in essa sono presenti figure misteriose tra cui LA BELLA ‘MBRIANA, ‘O MUNACIELLO E… LA JANARA che a seconda dei casi possono essere buone o …cattive … dipende dal messaggio che vogliono trasmettere per il comportamento assunto dagli abitanti della casa. Attenti quindi a quello che fate o dite gli spiriti a Napoli ci osservano!!!
    11m 19s
  • L'Androgino

    10 SEP 2023 · Uno dei personaggi che rientra di diritto nella tradizione popolare napoletana è senza dubbio quella del Femminiello, la sua figura è viva e presente nella cultura cittadina da secoli, rappresenta un elemento di unicità della grande apertura sociale, culturale e mentale del popolo partenopeo che ha saputo dare spazio e libertà di espressione a tutto tondo. Figura quasi sacra avvolta da mistero e intrisa di ritualità antiche che risalgono ai tempi dei Greci. Considerati veri e propri portafortuna i femminielli sono strettamente legati con il tradizionale gioco della tombola e protagonisti principali di un pellegrinaggio conosciuto come “La juta dei femminielli”, che si svolge il 2 febbraio a Montevergine e, per devozione alla Madonna anche il 12 settembre. I femminielli oggi sono uomini anziani e giovani che portano la loro cultura nella comunità LGBTQ+, vogliono trasmettere la consapevolezza del femminiello del passato e la libertà di poter esprimere se stessi senza limitazioni e restrizioni (possibilmente senza doverla necessariamente spiegare o peggio ancora etichettare), vivendo in comunione con gli eterosessuali (anziani, bambini, donne e uomini) con RISPETTO! questa caratteristica ha portato Napoli ad essere avanti secoli verso i diritti umani e l’accettazione di ogni identità di genere e …sessuale.
    15m 55s
  • Leggende Mitologiche

    12 AUG 2023 · Napoli è una delle città più identificative del pianeta, alle prese però con problematiche sociali, economiche e violenze varie rischia di perdere tradizioni, memorie, leggende che per secoli hanno contraddistinto un popolo. Napoli è un patrimonio infinito di aneddoti, modi di vivere e apertura verso gli altri, venti secoli che regalano storie fantastiche… Città tra l’altro costruita in onore (oltre che per la Sirena Parthenope), di Apollo (Dio del Sole), analizzando la pianta della città infatti i numerosi ed intricati vicoli formano una stella a sedici punte (stella che rappresenta il Dio Apollo). Città legata fortemente anche alle divinità di Castore e Polluce, figli di Zeus e Leda, insieme a Diana e Cerere erano infatti le altre divinità venerate nell’antica Neapolis. E poi… Dionisio, Bacco per i latini! Molte sono anche le leggende presenti, raccontate e legate a svariati Miti, Napoli ne è davvero ricca sarebbe impossibile raccontarle ora tutte, ma… suggestiva è sicuramente la leggenda del Lago d’Averno, la Sibilla Cumana e… sapevate che a Napoli esisteva un Drago spaventoso?
    14m 23s
  • Sciò sciò Ciucciuè

    15 JUL 2023 · Non si può parlare di Napoli senza parlare di malocchio e...jettatura! Napoli infatti da sempre vive una forte contraddizione,da una parte la fede Cattolica presente e radicata che si scontra con i riti legati ad ogni forma di superstizione. Cicerone la definiva uno " stratagemma degli uomini" per cercare continue approvazioni da parte degli Dei, ed ancora oggi i riti legati al malocchio e jettatura danno "conforto" e sono capaci di dare l'illusione di mantenere il controllo sulle forze negative che ci circondano. Già nel '700 si credeva al malocchio! Quando alla corte di Re Ferdinando IV si presenta a far visita al Sovrano l'archeologo Andrea De Jorio, conosciuto come il più terribile dei jettatori! La sua fama crebbe ancora di più quando il giovane Re morì prematuramente poco dopo la sua visita!!! Molte le credenze popolari che, attribuiscono ad alcune donne anziane il potere di sciogliere il malocchio attraverso il rito dell'olio e recitando la famosa formula "AGLIE, FRAVAGLIE E FATTURA CA NU QUAGLIE, 'UOCCHIE, MALUOCCHIE E FRUTTICIELL RIND' ALL'UOCCHIE,CORNA,BICORNA E LA SFORTUNA NUN RITORNA, SCIO' SCIO' CIUCCIUE' ".Tanti gli amuleti che proteggono dalle forze maligne come il curniciello, tradizione che risale al 3500 a.C. ma... non tutti gli amuleti hanno influenze positive! Addirittura il caffè essendo di colore nero, anticamente era considerato il nettare del diavolo per i suoi effetti "eccitanti", si pensasse fosse la bevanda ideale per somministare filtri e veleni atti al malocchio, solo successivamente il professore Nicola Valletta, convinse il popolo napoletano di quanto il caffè fosse solo una bevanda genuina e una valida scusa per creare momenti di incontro e convivialità.
    15m 22s

La narrazione di arti, tradizioni e racconti attraverso i "racconti" di Mariarosaria Pellino voce del duo Sòria, un duo che scrive e reinterpreta la musica classica Napoletana con ritmi e...

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La narrazione di arti, tradizioni e racconti attraverso i "racconti" di Mariarosaria Pellino voce del duo Sòria, un duo che scrive e reinterpreta la musica classica Napoletana con ritmi e melodie contaminati da suoni mediterranei e latini. In questo podcast conoscerete a fondo i luoghi, i volti, le storie dell'affascinante e misterioso mondo partenopeo.
L'illustrazione grafica è di Ida Barbara Vangone
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