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Libri, incontri e progetti

  • 1h 29m 41s
  • 2h 6s
  • Proletkult

    7 MAR 2019 · Che le proprie storie si mescolino alla realtà fino al punto di prendere vita: non è questo il sogno segreto di ogni narratore? «Bogdanov immaginò di estrarre la rivoltella e sparargli al cuore. Poi avrebbe legato l'ancora al cadavere, l'avrebbe rovesciato in mare e dietro al corpo avrebbe gettato la pistola. Le storie di Leonid Voloch sarebbero andate perdute per sempre in fondo al golfo. Il suo viaggio sul pianeta socialista sarebbe morto con lui. Un racconto filosofico. Un romanzo di scienza e di fantasia che nessuno avrebbe mai letto» Mosca, 1927. È ciò che accade ad Aleksandr Bogdanov, scrittore di fantascienza, ma anche rivoluzionario, scienziato e filosofo. Mentre fervono i preparativi per celebrare il decennale della Rivoluzione d'Ottobre e si avvicina la resa dei conti tra Stalin e i suoi oppositori, l'autore del celebre Stella Rossa riceve la visita di un personaggio che sembra uscito direttamente dalle pagine del suo romanzo. È l'occasione per ripercorrere le tappe di un'esistenza vissuta sull'orlo del baratro, tra insurrezioni, esilio e guerre, inseguendo lo spettro di un vecchio compagno perduto lungo la strada. Una ricerca che scuoterà a fondo le convinzioni di una vita. Wu Ming è un collettivo di scrittori attivo dalla fine del xx secolo. Nell'ultimo anno del Novecento, col nome «Luther Blissett», i futuri Wu Ming pubblicarono il romanzo Q (Einaudi Stile Libero). A partire dal 2000, col nuovo nome hanno firmato romanzi storici (54, Manituana, Altai, L'Armata dei Sonnambuli e Proletkult), raccolte di racconti (Anatra all'arancia meccanica e L'invisibile ovunque) e saggi, oltre ai libri per bambini del ciclo di Cantalamappa (pubblicato da Electa). Ciascun membro di Wu Ming si è dedicato anche a opere «soliste». Nel corso degli anni, intorno al collettivo si è andata formando una «costellazione» di progetti, un «collettivo di collettivi» chiamato Wu Ming Foundation. Il blog di Wu Ming si chiama Giap (www.wumingfoundation.com/giap).
    1h 29m 55s
  • 1h 32m 32s
  • Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace con Tiziana Barillà

    5 DEC 2018 · Primavera 2016, la prestigiosa rivista americana Fortune, come di consueto, pubblica la lista dei 50 World Greatest Leaders , gli uomini e le donne più influenti al mondo. Insieme a Papa Bergoglio, Angela Merkel, Aung San Suu Kyi, Obama e Bono Vox, al quarantesimo posto, c’è lui, Mimmo Lucano. Il sindaco di un piccolissimo comune calabrese, Riace. È l’unico italiano nella lista. Gli Stati Uniti ci costringono a una sveglia improvvisa. All’estremo sud d’Italia, ai piedi dell’Aspromonte, in piena Locride, c’è il sindaco migliore del mondo. Lui la chiama “l’utopia della normalità”. Iniziata nel 1998 con il primo sbarco di curdi a Riace, da quando è sindaco, il suo comune ha ospitato più di 6.000 immigrati che hanno ripopolato la sua piccola cittadina. Un quarto dei suoi concittadini non sono nati in Calabria: arrivano dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, hanno rischiato la vita attraversando il Mediterraneo e a Riace hanno trovato una casa. C’è chi fa da traduttore, chi si prende cura delle piante del centro storico, chi fa la raccolta differenziata con un carretto trainato da un asino e chi si prende cura della pulizia della spiaggia di Riace marina. Un modello, quello di Riace, che è stato esportato in altri comuni della Locride e che in un momento storico dove si alzano muri e si ripristinano frontiere, sembra non solo essere una speranza di un futuro migliore, ma una reale alternativa economica. Attraverso incontri, viaggi e la condivisione di un’appartenenza territoriale e ideologica, Tiziana Barillà ci consegna un ritratto approfondito ed esclusivo con il sindaco migliore del mondo, un uomo schivo, che non ama le luci della ribalta ma che si racconta liberamente in questo libro. Ospite a Barrio Campagnola l'autrice, Tiziana Barillà. Tiziana Barillà è giornalista professionista, reggina, libertaria. Scrive di politica, migranti, lavoro, diritti umani e musica. A lungo redattrice del settimanale Left e tra i fondatori della rivista Il Salto. Nell'aprile 2016 ho pubblicato Don Quijote de la Realidad. Ernesto Che Guevara e il guevarismo (edizione Bookabook); nell'ottobre 2017, "Mimì Capatosta. Domenico Lucano e il modello Riace" (Fandango Libri); nell'agosto 2018 Utopia de la normalidad. Riace, el modelo de acogida de Domenico Lucano (Icaria editorial). «Le case erano vuote e l’economia locale era paralizzata. Con un gruppo di amici, compagni di molte attività politiche e sociali, abbiamo fondato l’associazione “Città Futura” e formato una giunta per trasformare Riace nella città dell’accoglienza. Sognavamo una cittadina basata sugli stessi valori della cultura locale, incontaminata dal capitalismo e dal consumismo. Una cultura dell’ospitalità, che trova sempre il modo e lo spazio per accogliere dei forestieri.» Mimmo Lucano «La vera utopia non è la caduta del muro, ma quello che è stato realizzato in Calabria, a Riace. È un’esperienza locale che però ha una valenza globale. È un insegnamento rivolto al mondo» Wim Wenders «Mimmo Lucano ha capito una cosa fondamentale: è solo accogliendo i migranti che molti paesi del sud Italia, ormai spopolati, potranno sopravvivere. Non è buonismo, ma una teoria economica valida e ormai realizzata.» Roberto Saviano
    1h 30m 51s
  • Libere tutte con Giorgia Serughetti

    21 NOV 2018 · "Libere tutte" è un saggio di Cecilia d'Elia e Giorgia Serughetti, edito da minimum fax. Dalla Polonia agli Stati Uniti di Trump, la libertà di scelta sull’aborto è sotto attacco. In tutto il pianeta la violenza di genere fa le sue vittime, portando le donne di nuovo nelle piazze. Su temi vivi e controversi che riguardano i corpi femminili – la prostituzione, la gestazione per altri, l’uso del velo islamico – si diffonde la tentazione di risposte repressive e punitive. Il femminismo del Novecento ha prodotto un cambiamento irreversibile, ma nel nuovo millennio le lotte delle donne non sono finite. La libertà femminile vive nel mondo, ma si scontra con resistenze e paternalismi di ogni sorta. Come riconoscere, difendere e promuovere l’autodeterminazione in un tempo in cui l’avanzata di forze conservatrici e integraliste mira a controllare la sessualità delle donne e la riproduzione, mentre il mercato cerca di trarne profitto? C’è ancora bisogno di femminismo. Questa parola, che alcuni hanno archiviato troppo presto, ritrova oggi il suo significato di battaglia per la libertà. Per tutte le donne. E per tutti gli uomini che vogliono camminare con loro. "Il femminismo non è la religione delle donne, non vuole metterle su un piedistallo né considerarle soggetti deboli da tutelare. Femminismo vuol dire libertà, qui ed ora: la necessità e insieme la possibilità unica e rivoluzionaria di cambiare il mondo a partire dai nostri desideri".
    1h 28m 16s
  • A SINISTRA DELLA NAZIONE Il rapporto tra socialismo e autodeterminazione in Europa

    24 OCT 2018 · SINISTRA DELLA NAZIONE Il rapporto tra socialismo e autodeterminazione in Europa Incontro con Paolo Perri e Adriano Cirulli Presentazione del libro “Nazionalismo Socialismo e Conflitti Sociali nell’Europa del XX Secolo”, a cura di Paolo Perri, Francesca Zantedeschi e Andrea Geniola, Aracne, 2018. Lo spettro dei nazionalismi si aggira per l’Europa. Oggi più che mai abbiamo bisogno di strumenti con cui combattere il razzismo e le nuove forme di sciovinismo che dilagano attorno a noi. Contro la logica che pretende di trasformare ogni potenziale forma di conflitto in uno scontro di civiltà, dobbiamo trovare il modo di rimettere al centro del dibattito pubblico i temi della giustizia sociale e della solidarietà tra i popoli. Ma dobbiamo anche restare lucidi e riconoscere che la nazione non è soltanto un feticcio delle destre. Al contrario, in situazioni e casi specifici, il nazionalismo ha mostrato un grande capacità di combinarsi anche con il pensiero socialista e le rivendicazioni dei movimenti sociali più radicali. Ancora oggi, il rapporto tra il nazionalismo politico e le diverse correnti ideologiche della sinistra socialista e socialdemocratica rappresenta uno degli aspetti più controversi dello studio della nazione e dei nazionalismi. Ma è anche un tema su cui si tende a fare molta confusione. In questo incontro proveremo a fare chiarezza sull’argomento, intraprendendo un lungo viaggio dall’Irlanda sino al Caucaso, passando per i Paesi Baschi e per i Balcani per giungere finalmente a noi e alle sfide che, in un’Europa che continua pericolosamente a ruotare attorno all’interesse dei singoli stati, attendono la sinistra.
    1h 38m 14s
  • "108 metri. The new working class hero" con Alberto Prunetti

    9 OCT 2018 · Non sono ancora passati sei mesi dalla pubblicazione di 108 metri e la Edizioni Laterza è già arrivata alla terza ristampa. Dopo Amianto e Piccola controstoria popolare ecco tornare a Bergamo Alberto Prunetti a presentare l'ultima sua meravigliosa fatica.
    1h 17m 2s
  • Lotta di classe, mormorò lo spettro

    12 SEP 2018 · Immigrazione e lotta di classe: il pensiero di Marx manipolato dalla destra xenofoba. Una serata dedicata a fare chiarezza, soprattutto a sinistra, dialogando con Mauro Vanetti, che ha scritto un importante contributo in due puntate su Giap, il blog di Wu Ming.
    1h 29m 36s
  • La lettera sovversiva con Vanessa Roghi

    3 APR 2018 · Vanessa Roghi presenta il suo nuovo libro, "La lettera sovversiva: da don Milani a De Mauro, il potere delle parole", edito da Laterza. È il maggio 1967 quando esce, per una piccola casa editrice fiorentina, un libro dal titolo "Lettera a una professoressa". L'hanno scritto don Lorenzo Milani e gli alunni della scuola di Barbiana, una canonica del Mugello a pochi chilometri da Firenze. Il libro viene subito accolto dai linguisti come un manuale di pedagogia democratica, dai professori come un prontuario per una scuola alternativa, dagli studenti come il libretto rosso per la rivoluzione. "Lettera a una professoressa" è stato un autentico livre de chevet di una generazione, vademecum di ogni insegnante democratico per lunghi, lunghissimi anni. Visto, ancora oggi, come anello centrale se non vero e proprio punto di partenza di ogni riflessione sulla necessità di riformare la scuola. Ma anche come inizio della crisi della scuola. Un libro-manifesto, suo malgrado. Ma com'è stato possibile che l'esperimento pedagogico di una scuoletta di montagna e la pubblicazione di poche pagine siano diventati la scintilla di una rivoluzione? Perché ancora oggi questa "Lettera" mobilita il ricordo, innesca passioni, divide e fa litigare? Perché si è fissato nella memoria collettiva come un punto di passaggio epocale non solo quando si parla di scuola ma anche di giovani, generazioni, movimenti? Vanessa Roghi è una storica. Insegna all’università di Roma La Sapienza, fa documentari di storia per RaiTre. Di sè dice: "Sono una storica del tempo presente. Faccio ricerca sugli intellettuali e la loro storia: ho scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Mi piace pensare che l’immaginario storico possa avere un posto nel dibattito storiografico, faccio di tutto per portarcelo. Insegno alla Sapienza Visualità e storia. Faccio documentari di storia per Rai tre. Faccio parte della SIS Società italiana delle storiche, Iamhist International Association for Media and History."
    1h 2m 2s
Un luogo aperto e solidale, sottratto alle logiche del profitto e libero da discriminazioni e pregiudizi di genere, etnia o religione.
Ci trovi in via Ferruccio dell'Orto, 20 Bergamo
Information
Author Barrio Campagnola
Categories News
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