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La Storia riletta da Mauro Lanzi

  • La caduta del nazismo - Parte V

    28 APR 2024 · Nella primavera del’45 l’offensiva degli alleati sul fronte occidentale rischiava di arrestarsi davanti ad un ostacolo praticamente insuperabile, se non a costo di gravi perdite, il fiume Reno, di cui i tedeschi in ritirata avevano fatto saltare tutti i ponti. In forma inattesa, e sorprendente anche per loro, gli americani si trovarono di fronte, a Remagen, ad un ponte ancora intatto, il ponte Ludendorff; per la conquista e la difesa di questo ponte gli americani scrissero pagine di autentico eroismo, ma ne valse la pena; il passaggio a Remagen aprì agli americani le porte della Germania.
    17m 36s
  • La caduta del nazismo - Parte IV

    13 APR 2024 · La distruzione di Dresda, ad opera di bombardieri inglesi ed americani nel Febbraio ’45, fu uno dei più inutili e tragici misfatti compiuti dagli Alleati nel corso dell’ultima guerra mondiale. Dresda era città d’arte, nota come la ”Firenze sull’Elba”, non rivestiva alcun interesse strategico o militare, niente giustificava il massiccio bombardamento cui fu sottoposta e, quindi, la sua totale distruzione. Tremende anche le conseguenze in termini di perdite umane; la città era divenuta nei mesi tra fine ’44 e inizio ‘45 un centro di raccolta dei disperati in fuga dalla Prussia Orientale per sottrarsi alle violenze sovietiche; nella tempesta di fuoco generata dalle bombe incendiarie inglesi e americane, per quei disgraziati, non ci fu scampo; si è parlato di oltre 250.000 morti, nessuno conosce il numero esatto di quelle povere vittime.
    11m 39s
  • La caduta del nazismo - Parte III

    31 MAR 2024 · L’offensiva sulle Ardenne, voluta da Hitler nella speranza di respingere  gli Alleati o addirittura di ributtarli in mare, era stata condotta con un ampio impiego di divisioni distolte dal fronte russo; l’offensiva era fallita, come visto, ma le conseguenze peggiori si verificarono a nord, dove i russi travolsero senza eccessive difficoltà le difese tedesche sguarnite, costringendo i nemici ad attestarsi sul fiume Oder. La precipitosa ritirata della Wehrmacht lasciò scoperto il fianco orientale di regioni tedesche da secoli, la Prussia Orientale e la Pomerania; qui si consumò una tragedia di dimensioni bibliche, tra stupri, massacri, vani tentativi di fuga: milioni di tedeschi furono costretti ad abbandonare le loro case, la loro terra in una operazione di pulizia etnica condotta dai russi con ferocia e sadismo senza precedenti.
    20m 26s
  • La caduta del nazismo - Parte II

    22 MAR 2024 · Dopo lo sbarco in Normandia è come se gli Alleati fossero stati sorpresi dalla portata stessa del loro successo; non avevano piani operativi per la prosecuzione del conflitto alle frontiere tedesche, soprattutto non avevano comandanti capaci di sfruttare in modo adeguato le opportunità, che in quel fatidico settembre si presentavano loro, per la disparità delle forze in campo. Così, sia pure con forze esigue, i tedeschi riuscirono ad arginare l’avanzata, prima degli inglesi ad Arnhem, poi degli americani sul Reno. Ma una sorpresa ancora più amara attendeva gli americani nel dicembre di quell’anno; sfruttando il vantaggio della posizione centrale, Hitler trasferì nel massimo segreto venti divisioni dal fronte russo sul fronte occidentale, scatenando un attacco devastante contro gli avamposti americani: l’obiettivo dichiarato di Hitler era un’altra Dunkerque, voleva ributtare gli alleati in mare. Se il progetto fallì, fu dovuto anche all’eroica resistenza di un piccolo caposaldo, Bastogne.
    36m 25s
  • La caduta del nazismo - Parte I

    17 MAR 2024 · La prossima ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia (6 Giugno 1944) ha suggerito questa ricostruzione degli eventi che portarono alla caduta del nazismo. Dopo lo sbarco, malgrado la trionfale e, in forma inattesa, rapidissima, liberazione del suolo francese, la guerra non era affatto conclusa; la tenacia dei difensori tedeschi e gli errori dell’Alto Comando Alleato furono la causa di mesi e mesi di durissimi scontri che coprirono di sofferenze e di sangue ogni palmo di terra, ogni kilometro di avanzata, fino alla caduta di Berlino ed alla fine del nazismo. A quei tragici eventi, anche in parte poco conosciuti, è dedicato questo ricordo, cominciando dalla battaglia per il ponte di Arnhem.
    27m 57s
  • La Rivoluzione Americana - Parte IX

    26 FEB 2024 · La battaglia di Gettysburg segnò la svolta decisiva della guerra, malgrado un’ostinata resistenza i Confederati non potevano più nutrire alcuna speranza, la resa fu siglata il 9 Aprile 1865; contemporaneamente Lincoln otteneva un altro successo, forse anche più significativo, l’abolizione della schiavitù, con il XIII Emendamento della Costituzione. Lincoln non poté godersi il trionfo, né avviare i piani di ripresa che aveva in mente; il 14 Aprile 1865 Lincoln fu assassinato da un fanatico sudista.
    19m 39s
  • La Rivoluzione Americana - Parte VIII

    12 FEB 2024 · Gli Stati Uniti d’America erano nati portando in seno alcune gravi criticità, innanzitutto lo schiavismo, una contraddizione palese con gli ideali proclamati nella Dichiarazione d’Indipendenza e ribaditi nella costituzione, ma anche il crescente divario tra le economie del Nord e del Sud del paese. Questi elementi portarono al deflagrare, nel 1861, del conflitto più sanguinoso di tutta la storia americana, la Guerra Civile, altrimenti detta Guerra di secessione.
    30m 19s
  • La Rivoluzione Americana - Parte VII

    20 JAN 2024 · Nei primi anni della nuova Repubblica americana, nel periodo che va dal 1776 ai primi decenni del 1800, viene forgiato uno dei simboli, uno degli elementi identitari della nazione, per il quale gli Stati Uniti sono noti ovunque, il dollaro americano. Il dollaro è un “oggetto” che noi tutti abbiamo avuto tra le mani, ma pochi ne conoscono le origini ed il significato dei caratteri che compaiono sulle banconote.
    14m 53s
  • La Rivoluzione Americana - Parte VI

    7 JAN 2024 · Per quanto essenziale ai fini del raggiungimento dell’indipendenza, il successo militare nella guerra con la Gran Bretagna non generò, ipso facto, una nazione e, soprattutto, non esaurì la carica rivoluzionaria accesa dal confronto e dalla controversia con il governo inglese. Questa carica rivoluzionaria trovò espressione, innanzitutto, nelle strutture politiche che le 13 colonie decisero di darsi; occorre sottolineare, ancora una volta, l’originalità della Rivoluzione Americana e della nazione che ne nacque rispetto all’Europa. Tutte le altre democrazie occidentali, ovvero i regimi parlamentari che le hanno precedute, hanno avuto origine da un processo di contestazione dell’ordine preesistente, al termine del quale si manteneva comunque in vita l’istituto politico che già esisteva, cioè la monarchia, con le regole ed i limiti imposti da una Costituzione. Niente di simile è quanto accadde negli Stati Uniti, dove la democrazia era nata spontaneamente ancora prima che esistesse una carta costituzionale, dove il diritto di voto era considerato una prerogativa naturale del cittadino, dove l’uguaglianza era un concetto fondamentale nella società; tutto ciò era incompatibile con un istituto monarchico, gli Stati Uniti quindi furono la prima Repubblica democratica dei tempi moderni.
    39m 17s
  • La Rivoluzione Americana - Parte IV

    23 DEC 2023 · L’applicazione di nuove imposte da parte del governo inglese aveva esacerbato i rapporti tra la madre patria e le colonie; ormai non si trattava più di una pura questione di merito, l’entità delle nuove tasse, ma di principio, cioè l’autorità del Parlamento inglese, in cui le colonie non erano rappresentate, a legiferare sulle stesse, soprattutto in materia fiscale. Questione di principio e, quindi, questione politica, su cui non era più possibile mediare; l’idea d’indipendenza prende gradualmente piede tra i coloni, fino a concretizzarsi nella “Dichiarazione d’Indipendenza” del 4 Luglio 1776. La dichiarazione apre le porte alla guerra, nella quale gli inglesi apparivano largamente favoriti per l’entità e la qualità delle truppe che potevano dispiegare; la natura del territorio ed, in seguito, anche l’aiuto francese produssero invece un risultato che forse nessuno aspettava, la vittoria delle colonie (1783).
    34m 25s

"Non siamo noi a creare la storia, ma è la storia a creare noi" (Martin Luther King ). Perché proporre una rilettura della storia? Perché la storia è il più...

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"Non siamo noi a creare la storia, ma è la storia a creare noi" (Martin Luther King ).

Perché proporre una rilettura della storia? Perché la storia è il più bel romanzo che sia mai stato scritto; se rivista, partecipata nel modo giusto, ci può coinvolgere ed appassionare, può persino insegnarci qualcosa.

Va riletta però in un modo diverso, più aderente allo spirito che la anima; troveremo allora situazioni, personaggi, episodi vicini, in forma inattesa, alla nostra realtà. Faremo domande ed avremo risposte o ci nasceranno nuovi dubbi, troveremo forse qualche scintilla di verità.
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Author Mauro Lanzi
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