27 DEC 2023 · In questa puntata scopriremo una delle parti più nascoste di Palazzo Isimbardi e con un importante ruolo durante la seconda guerra mondiale: la torre delle sirene. Situata nel cortile, ma ben coperta dalle facciate di Palazzo Isimbardi e Palazzo Diotti, la sede della prefettura, la torre venne costruita nel 1939 come centro di comando degli allarmi antiaerei della città e come rifugio per le autorità dell’epoca, presenti nei due palazzi. A volerla fu Benito Mussolini in persona, che la fece costruire in soli 4 mesi.

30 NOV 2023 · La Biblioteca Isimbardi è parte integrante di Palazzo Isimbardi e accoglie ogni giorno studiosi e curiosi che vogliono immergersi nella storia di Milano e dei Comuni del territorio, alla scoperta dei loro beni culturali e ambientali. Ma la sua storia inizia molto tempo prima, le prime notizie riguardanti l’esistenza della biblioteca risalgono al 1775.

8 NOV 2022 · Nel Ducato di Milano, lungo la strada per Monforte, sorgeva nella Parrocchia di San Babila la dimora di cui parla il Marchese Gerolamo Parravicino nel suo testamento del 1497, prima fonte storica a cui sono risalite le ricerche su Palazzo Isimbardi. Si trattava allora di una non vasta ma elegante dimora di campagna, situata fuori dalle mura in una zona che veniva considerata il giardino di Milano, il Viridarium, da cui il nome di via Vivaio. La casa venne rimaneggiata nel corso dei secoli secondo i gusti dei proprietari che vi succedettero: prima il patriziato locale, quindi l'alta borghesia, fino all'acquisizione da parte della Provincia di Milano negli Anni '30 del XX Secolo.

2 NOV 2022 · Nel Ducato di Milano, lungo la strada per Monforte, sorgeva nella Parrocchia di San Babila la dimora di cui parla il Marchese Gerolamo Parravicino nel suo testamento del 1497, prima fonte storica a cui sono risalite le ricerche su Palazzo Isimbardi. Si trattava allora di una non vasta ma elegante dimora di campagna, situata fuori dalle mura in una zona che veniva considerata il giardino di Milano, il Viridarium, da cui il nome di via Vivaio. La casa venne rimaneggiata nel corso dei secoli secondo i gusti dei proprietari che vi succedettero: prima il patriziato locale, quindi l'alta borghesia, fino all'acquisizione da parte della Provincia di Milano negli Anni '30 del XX Secolo.