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La parola di Radio Vigiova

  • 2m 21s
  • 2m 41s
  • 2m 31s
  • PIANTALA: la parola di Radio Vigiova

    4 APR 2014 · PIANTALA La leggenda vuole che Caino sia stato il primo contadino. Già a partire da questo fatto uno potrebbe nutrire qualche dubbio su una cosa apparentemente innocua come l'agricoltura. apparentemente innocua come l'agricoltura. E invece La leggenda vuole che nel Paleolitico - per avere un'idea del Paleolitico pensate tipo ai pellerossa: ai Mohicani, a Tex oppure Pocahontas - ecco, nel Paleolitico dicevamo ci si sposava a tredic'anni si diveniva nonni a ventisei e si moriva a trentatrè un mondo senza soldi - al massimo due piume in più sul capo un mondo senza guerre - al massimo due scaramucce fra tribù rivali un mondo senza scuola - al massimo due leggende da falò e poi a letto un mondo senza lavoro - al massimo due ore di caccia allo gnù e poi a casa che poi avranno avuto altri problemi ma vuoi mettere? che poi avranno avuto altri problemi ma vuoi mettere? E invece La leggenda vuole che arrivò l'età Neolitica insieme con la rivoluzione agricola - la madre di tutte le rivoluzioni, altro che sessantottini, nazisti, marxisti e giacobini - nella rivoluzione agricola, dicevamo l'uomo con l'aratro disse: "produco più di quel che mangio, e quello che non mangio poi lo vendo, e quello che non vendo lo risemino e la mia tribù s'ingrossa e s'arricchisce s'ingrossa e s'arricchisce e i nostri vicini di tribù le prendono perdono le guerre e allora i maschi, le femmine e pure i loro figli saranno miei schiavi nascerà il mercato che diventerà città e poi l'impero nascerà la scuola la polizia la religione nascono le leggi e la scrittura nascono i soldi nascono i ricchi e i poveri nasce la tristezza l'avidità ed il possesso l'indivualismo e l'insuccesso nasceranno i galeoni oltreoceanici, la tratta degli schiavi, il MacDonald ed il MacBook, i Black Block, le black box, i lupi di Wall Street dove i maschi danno il peggio ed il Bling Ring dove il peggio lo danno le femmine l'Hydra, la Spectre, i Cobra i krull, i rettiliani, gli evroniani Michael Moore le armi la paura e tutto per colpa dell'agricoltura Ma come diavolo è successo? E poi lo chiamano progresso e poi lo chiamano progresso E invece...
    2m 49s
  • Incanto: la parola di Radio Vigiova

    27 MAR 2014 · Un giorno il re di Rodi chiamò il suo architetto "ci sono gli invasori, voglio essere protetto!" Allora il suo architetto non seppe cosa fare si mise dentro il letto, decise di sognare. E sognò nel futuro: statua di libertà. E sognò un uomo ricco, di nome Tony Stark. Rimescolò i due sogni e proclamò al suo re: "ho già fatto due sogni, non me ne servon tre. Per essere protetto ci serve un uomo grosso con la faccia di bronzo e un grattacielo addosso! Ma con il fuoco in mano il cielo indicherà: la miglior protezione? prometter libertà! ...la luce si vedrà per miglia e poi per miglia..." Fu sera e fu mattina: la prima meraviglia. Il re di Alicarnasso aveva un nome strano: Mausolo si chiamava e giuro ch'era un nano. Era davvero triste e non trovava moglie, e prese sua sorella per tutte le sue voglie. La storia ok ricorda un po' il Trono di Spade ma a volte l'improbabile ti giuro che accade: la sorella in lui vide lei piccola, sè stessa amando lui amò lei e gli fece una promessa: "il nome tuo sia muro eterno a ogni famiglia"... Fu sera e fu mattina: seconda meraviglia. Il re Nabucodonosor viveva a Babilonia con Nietszche ripetè che "tutto è una fandonia". La moglie Semiramide però un giorno gli disse: "Se non mi dai dei rami in fior, divento triste". A questo lui credette, diede ali alle radici, e terra fra le nuvole del cielo alle pendici un parco che volava per battito di ciglia... Fu sera e fu mattina: la terza meraviglia. L'autostoppista inter galattico sa che fra sette meraviglie i fari sono tre: non solo il faro d'Alessandria ed il Colosso non come questi due il terzo mai s'è mosso. Quattro pareti isoscele coperte di metallo: oro bianco oro rosso oro rosa oro giallo. Un enorme mistico lampione tetraedrico (è il molto geroglifico bidone dell'organico): arriva sulla luna luce su lui riflessa i ladri la spogliarono, è mummia di se stessa, per gli alieni il Sahara è pista per la biglie... Fu sera e fu mattina: son quattro meraviglie. Videogiocava il re di Olimpia con i trucchi lo sapevano i sudditi, lo sapevano tutti. Lo sapevan gli dei, a solo guardar giù non eran dei di Asgard, di Atlantide o di Mù. E Diana disse a Giove: "Gestisci tu 'sto caso è indegno che chi bari sia re sotto il tuo naso" E Giove disse a Diana: "Gli appaio sull'Xbox all'ultimo livello, mentre combatte il boss". Il fulmine distrusse l'antenna e la tv non vinse mai più facile: si divertì di più. Loda la penitenza, fa far la statua a Fidja... Fu sera e fu mattina: la quinta meravija. Il bel re d'Alessandria aveva fatto un viaggio lo scoglio l'affondò, fece dolce naufragio perse la vista e visse, ma non poteva leggere così altri gli leggevano, ma doveva correggere: Omero, Cicerone, Gozzano e Topolino, ogni sceneggiatura di Paolo Sorrentino, l'opera di Borges e anche l'Akallabeth il ricettario di Maria di Nazaret Etty Hillesum e le tavole di Toppi ogni canzone inedita di Vasco e Jovanotti della Commedia il testo dell'Alighieri autografa di Will Shakespeare un'opera sicuramente apocrifa tutti i file di whazzapp che abbia mai scritto Skrillex e mille mille libri ed altri mille e mille. Voleva un'insegna il re bibliotecario: ci pensò per un mese, poi fece fare un faro. Che non potè vedere, che ancora oggi regge perchè i bei libri illuminano anche chi non li legge. Nessuno scoglio ruppe mai più nessuna chiglia... Fu sera e fu mattina: la sesta meraviglia. San Paolo gli Efesini li conosceva bene avea vissuto almeno due anni a loro insieme. Quattrocento anni prima, proprio in centro città il tempio fu incendiato di una divinità. L'incendiario incendiò per esser ricordato e Diana era distratta da Alex Magno neonato. San Paolo ingionocchiato sul quel bruciato suolo pensava che il suo Dio ai condottier non solo dava attenzion. Pregava, su quei sassi distrutti che Iddio si distraeva quando nascono tutti. A Dio Diana è nipote, è dei suoi figli figlia. Fu sera e fu mattina: ultima meraviglia. Penelope, Francesca, Laura, Sara, Beatrice, Angelica, Ginevra Weasley e Berenice, Felicita, Galàdriel, Teti, Tisbe, la Mosca, la Bonnie, santa Chiara, Naima e la Tosca, Biancaneve, Morgana, Nike dei Samotraci, la prima che pensò: "allora, non mi baci?" Mirandolina, Gea, Rabbit Jessica, Erato, Cleopatra ed Emma Watson, Ester, Giglio tigrato. Eleonora Rigby, Andromaca, mia nonna e Lady D. Belle, Bella, Bellatrix e anche Mercoledì: la Monaca di Monza, Maria, Lucia Mondella coppia x cromosomica: è senza fine bella. Hai dentro l'infinito e sento le conchiglie... Fu sera e fu mattina, meraviglia delle meraviglie. Matteo De Benedittis - Radio Vigiova
    5m 25s
  • 1m 58s
  • Tabù: la parola di Radio Vigiova

    13 MAR 2014 · TABU' C'è un simpatico gioco da tavolo che si chiama Tabù. Tabù consiste sostanzialmente nello stare attenti a non dire certe parole se no esce una pernacchia da uno scoreggiometro. La vita, diciamo, è un po' così: devi stare attento a non dire certe parole se no esce una pernacchia da uno scoreggiometro. Facciamo qualche esempio di parole che va di moda non dire Steve Jobs all'inferno ed in paradiso Hilter è tabù il successo è la più grande maledizione che esiste è tabù l'ora di religione diventa obbligatoria è tabù non confessionale: tipo un'ora di storia è tabù si viveva meglio nell'era paleolitica è tabù liquerizie dentro una scatolina piccola è tabù il finale di Harry Potter non funziona è tabù l'obbligo scolastico è un disastro per la scuola è tabù usare lo scratch nei canti della messa è tabù essere italiani è la cosa più figa della terra è tabù le gestione di pompei agli svedesi è tabù se fossimo più poveri non avremmo gli albanesi è tabù la mia data di nascita è tabù, la mia cartella clinica è tabù, il mio contatto di facebook è tabù, mi chiedi dove abito? è tabù ogni mio recapito è tabù se vado a messa ogni domenica è tabù se sono maschio o femmina è tabù, se sono gay o lesbica è tabù Un breve stage nello Stige lo auguriamo a chi inventò la legge che non serve a niente, la legge sulla privacy (se escludiamo l'entropia e il fastidio) il primo presidente dei garanti: Stefano Rodotà
    2m 13s
  • 1m 57s
  • Rabbia: la parola di Radio Vigiova

    21 FEB 2014 · La rabbia è un argomento che mi fa incazzare perchè io non vorrei mai essere arrabbiato in verità è che sono pigro e per arrabbiarsi una fatica si fa... non so come faccia Wolverine boh, mangerà molta carne rossa, troppi gin troppi caffè te l'ho detto mille volte che che la rabbia è un argomento che mi fa incazzare tesoro quando fai così non ti sopporto che mi rimproveri per come tengo il coltello per come chiudo il cassetto dell'armadio con dentro le maglie che le hai stirate tu e mai che ti dica un grazie mai una gioia e guarda come hai lasciato la cucina ma proprio non vedi le cose come tutti i maschi lo dicevano le mie amiche dei loro mariti non pensavo che anche tu sì ochei la banalità è una cosa che mi fa incazzare per arrabbiarsi bene ci vorrebbe fantasia troppa fantasia come il discorso di Leonida ai Trecento come Russell Crowe che urla col suo esercito e poi coi barbari ci vanno giù di legna scatenate l'inferno che abbiamo gli Spartani a cena e mo' sono cazzi Zidane s'è suicidato: non c'entra Materazzi solo il lieto fine giustifica i mezzi a volte mi arrabbio quando mi fanno gli scherzi che permaloso – con te non si può scherzarci sì, ok: sono io il permaloso o loro dei bastardi? vai avanti ancora un altro po'? divento mannaro, metalupo, licantropo Ragazzi con le braghe come in Gagnam Style è moda dell'oriente, l'ha lanciata Psy che sta per psicopatico, davvero non lo sai? Pazienza se perdo la pazienza, non sarò certo il primo come in Jack Frusciante quando muore Martino mi devo sfogare scrivo “ciao” alla lavagna come le ragazze in classe passeggio un po' in campagna per rompere l'impasse rilascio energia come la zolla tettonica l'effetto che mi fanno Fabrifibra ed i Subsonica passami il pallone guarda mi hai rotto il maglione si litiga per i programmi della televisione ecco se m'arrabbio peggiora la situazione ma prima delle cose vengono le persone Matteo De Benedittis - Radio Vigiova
    2m 32s
  • Vento: la parola di Radio Vigiova

    12 FEB 2014 · Il vento a me fa venire mal di testa ma nonostante questo se dalle parti di Lucca, fra il monte Cimone ed il Ventasso, oppure fra Lerici Levanto Chiavari o Rapallo. Si andasse con molte ruspe oppure con una sola ruspa ma enorme una super-ruspa e si aprisse una sorta di valle artificiale un megaspiffero, una gigafessura per intenderci per incanalare le brezze del Mar Ligure e spazzare via la nebbia della val padana chissà potrei anche sopportare il mal di testa mi dicono poi che la brezza del Mar Ligure sa di sapone di Marsiglia e del profumo dei limoni di Montale delle pinete còrse e anche del profumo di seadas (un piatto sardo con il formaggio e il miele). Estendendo questa idea sempre con la stessa super-ruspa guidata questa volta poniamo da Magneto potremmo anche abbassare le meseta della Spagna le Alpi occidentali e qualche Pireneo così che arrivino le grandi turbolenze dell'Atlantico così che un turbo spiri dalle colonne d'Ercole così che la brezza del mar Ligure acquisisca una potenza devastante e nel tornado insieme con la nebbia e con lo smog con Dorothy e con il suo cagnolino Toto chissà che non finisca anche la 'ndrangheta che fa affari con le aziende del nord est e del nord ovest le nanoparticelle velenose i pensieri dei suicidi dei depressi dei meteropatici tutti i chissenefrega e i celhoduro le automobili a benzina e la gente che vuole aver ragione tutti i “te l'avevo detto!” e i “guarda cos'hai fatto!” in una mega apocalisse ventilata che si porti via anche questo mal di testa se non è troppo di disturbo grazie. Matteo De Benedittis - Radio Vigiova
    2m 4s
Information
Author Radio Vigiova
Categories Society & Culture
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