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L'Anestesista

  • Visita dall'Anestesista. Come prepararsi al meglio

    30 SEP 2023 · Quello dell'anestesista è un atto medico distinto dall'intervento chirurgico al quale l'anestesia è finalizzata, ed è un atto per il quale va chiesto preventivamente il consenso del paziente. Il consenso a sua volta deve essere informato, ovvero il paziente ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute, e di essere informato in maniera completa ed aggiornata, in maniera comprensibile, dei trattamenti anestesiologici proposti. Questo si può fare grazie alla visita anestesiologica, la visita in cui l'anestesista, medico specializzato in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, viene a conoscere lo stato di salute del paziente, i farmaci che il paziente eventualmente assume, se ha allergie, problemi alla coagulazione, problemi personali con pregresse anestesie o una storia di famigliari che hanno avuto problemi con l'anestesia. All'anestesista interessano soprattutto il capo e il collo, la schiena, lo stato di salute del cuore e dei polmoni. È interessato a sapere se il paziente di notte russa o fa apnee. Queste e molte altre informazioni importanti possono emergere dal colloquio clinico e dalla documentazione che il paziente porta alla visita anestesiologica. Perciò si raccomanda di portare con se la propria documentazione sanitaria, per metterla a disposizione dell'anestesista.
    6m 33s
  • Soft Drug in Anestesia. Dal Remifentanil al Remimazolam

    21 SEP 2023 · Una soft drug è un agente terapeutico attivo progettato per subire una disattivazione metabolica prevedibile dopo aver esercitato l'effetto terapeutico desiderato. Quindi dopo aver portato a termine la propria azione terapeutica, una soft drug va incontro ad una prevedibile inattivazionne catalizzata da enzimi, in particolare Esterasi non specifiche del plasma e dei tessuti. Le Esterasi nei mammiferi catalizzano efficacemente l'idrolisi di varie sostanze chimiche contenenti gruppi funzionali come esteri di acidi carbossilici, ammidi e tioesteri, ai rispettivi acidi liberi. Poiché le esterasi sono ubiquitarie nei mammiferi e ampiamente espresse nei tessuti, rappresentano una fonte di inattivazione più affidabile rispetto agli enzimi che sono espressi in organi come il fegato e i renI, enzimi che nei pazienti critici, con funzionalità epatica e renale gravemente compromessa non funzionano in maniera ottimale. Il termine soft drug è stato introdotto alla fine degli anni '70, da allora numerosi centri di ricerca accademici e aziende farmaceutiche si sono impegnate nella progettazione di farmaci con strutture molecolari contenenti legami esterici. Soft drug ad uso anestesiologico già approvate per l’uso clinico sono il remifentanil, l'esmololo, la clevidipina e il remimazolam. Poi ci sono Soft drugs "accidentali", farmaci che sono, di fatto, soft drugs anche se non sono stati intenzionalmente progettati come tali. Soft drug accidentali interessanti per un anestesista sono la succinilcolina, l'etomidato e gli anestetici locali del gruppo degli esteri come la procaina. Il metilfenidato, utile in psichiatria per la cura dell'ADHD, Deficit dell'attenzione e iperattività, è un'altra soft drug accidentale.
    9m 38s
  • Discrepanza vertebro-segmentale del midollo spinale

    21 SEP 2023 · A 2 anni di età, il midollo termina a L1-L2 come nell'adulto. Mentre nelle prime fasi dello sviluppo intrauterino fino al terzo mese, il midollo spinale occupa interamente la cavità della colonna vertebrale, il canale rachideo. Dal terzo mese la lunghezza del canale rachideo inizia a superare quella del midollo spinale. Come conseguenza i punti di uscita dei nervi toracici, lombari e sacrali dalle rispettive vertebre si trovano spostati più in basso rispetto al punto di origine dal midollo, e le radici dei nervi che escono da forami intervertebrali situati sotto l’estremità inferiore del midollo, mentre si trovano ancora nel canale rachideo, vanno a formare la cosiddetta cauda equina. Alla nascita il midollo spinale termina approssimativamente a livello della terza vertebra lombare e il sacco durale si estende fino a S3-S4. La quantità di liquor per peso corporeo è maggiore nei neonati e nei bambini (4 mL/kg) rispetto agli adulti (2 mL/kg) e il liquor è localizzato principalmente nel canale rachideo. Inoltre, il midollo spinale dei neonati non è ancora mielinizzato, il che significa che è possibile utilizzare efficacemente concentrazioni inferiori di anestetici locali.
    1m 21s
  • Paura dell'Anestesia, come fare a superarla. Ve lo spiega un'anestesista...con @ValerioRosso

    21 SEP 2023 · La paura dell'anestesia è davvero molto frequente e porta alcune persone ad essere traumatizzate nel corso di un intervento chirurgico. Spesso la paura dell'intervento chirurgico è inferiore a quella di subire un'anestesia, strano vero? Come fare a superare la paura dell'anestesia? Sono la Dr.ssa Mary Lù Ruberto, anestesista e rianimatore, e in questo video vi spiego una ad una le più frequenti paure che tormentano le persone i giorni precedenti un intervento chirurgico. Questa forma d'ansia, che si trasforma alle volte in una vera e propria fobia, può causare angoscia acuta prima o durante la procedura, e in alcuni casi può persino impedire il completamento della procedura stessa. Come sempre il consiglio migliore e questo: parlate in maniera diretta e trasparente con il vostro anestesista, comunicando le vostre paure e i vostri dubbi; vedrete che sarete compresi ed ascoltati. #anestesia
    33m 38s
  • Ossitocina nel terzo stadio del travaglio

    21 SEP 2023 · Una determinazione del 28 settembre 2021 dell’AIFA ha inserito l’Ossitocina nell'elenco dei farmaci erogati a totale carico del Servizio sanitario nazionale con l’indicazione profilassi dell'emorragia postpartum. L'uso profilattico dell’ossitocina per minimizzare la perdita di sangue e ridurre il rischio di emorragia post-partum è parte della cosiddetta gestione “attiva” del terzo stadio. L’ossitocina è indicata nel terzo stadio del travaglio, il terzo stadio si riferisce all’intervallo di tempo compreso tra la nascita del neonato e l'espulsione della placenta. La determinazione del 2021 riporta che la dose di ossitocina raccomandata per il Parto vaginale è di 10 UI intramuscolo dopo il disimpegno della spalla anteriore o immediatamente dopo l’espulsione del feto Per il parto con taglio cesareo la dose raccomandata dalla determinazione del 2021 è di 3-5 UI in bolo endovenoso lento (per lento si intende non meno di 1-2 minuti, non meno di 5 minuti in donne con fattori di rischio cardiovascolare.
    5m 50s
  • Anestesia Generale, Sonno e Coma

    21 SEP 2023 · L’anestesia è fondamentale per eseguire in modo sicuro e umano la maggior parte delle procedure chirurgiche e molte procedure terapeutiche o diagnostiche. L'anestesia generale è uno stato neurofisiologico farmacoindotto in cui il paziente è reso incosciente, insensibile al dolore, amnestico e immobile, tutto questo prestando particolare cura al mantenimento entro limiti fisiologici dei suoi parametri vitali ventilatori, emodinamici e termici. Ma la componente più affascinante e misteriosa dell’anestesia generale è sicuramente la prima, quella comportamentale: lo stato di incoscienza. la coscienza richiede sia l’arousal che la cognizione L'arousal è responsabile della nostra vigilanza e attenzione verso l'ambiente circostante, mentre la cognizione permette la nostra capacità di elaborare e interpretare le informazioni provenienti dall'ambiente e di creare una rappresentazione mentale del mondo esterno e interno. Dal punto di vista neurologico l'anestesia generale è un alterazione dell’arousal e della cognizione assimilabile al coma. Il paziente in coma non mantiene lo stato di veglia o di arousal ne spontaneamente ne utilizzando stimoli sonori, tattili o dolorifici. Quando bisogna stabilire che un paziente è in coma devono essere soddisfatti tutta una serie di criteri: 1. Assenza di obbedienza ai comandi, il paziente non esegue ordini nuppure semplici 2. Assenza di un eloquio comprensibile o di gesti riconoscibili, 3. Assenza di movimenti volontari (nel coma possono verificarsi movimenti riflessi come quelli delle posture decerebrate o il decorticate, la tripla flessione e altri… 4. Assenza di inseguimento visivo, di saccadi e fissazione visiva, di apertura o chiusura degli occhi a comando Il coma ha connotati fortemente negativi, e per rassicurare i pazienti non è infrequente paragonare l’anestesia generale al sonno. In termini comportamentali, il sonno è associato a immobilità e quiescenza comportamentale, alla chiusura degli occhi, all'aumento delle soglie sensoriali, alla diminuzione del tono muscolare. Ma l’anestesia non è il sonno. L'anestesia funziona in gran parte modulando la delicata biochimica di diverse regioni del cervello in modo da interrompere il modo in cui normalmente queste comunicano tra loro, consentendo agli anestesisti di abbassare efficacemente, o addirittura di silenziare, il volume dei segnali cerebrali in entrata o in uscita. Più di un decennio è stato dedicato alla caratterizzazione del modo in cui i diversi tipi di anestetici, tra cui propofol, sevoflurano, ketamina, dexmedetomidina e oppioidi agiscono sulle diverse aree del cervello. E molto di questo sforzo di ricerca è stato guidato da un’anestesista chiamato Emery Brown.
    11m 50s
  • Monitoraggio neuromuscolare e Antagonismo del blocco neuromuscolare. Linee guida ASA 2023

    21 SEP 2023 · Quest’anno, 2023, sono uscite le Linee guida dell’American Society of Anesthesiologists sul monitoraggio del blocco neuromuscolare e sull’antagonismo degli agenti bloccanti neuromuscolari. Le Practice Guidelines for Monitoring and Antagonism of Neuromuscular Blockade. A Report by the American Society of Anesthesiologists Task Force on Neuromuscular Blockade. In breve, si raccomanda di utilizzare un monitoraggio neuromuscolare quantitativo a livello del nervo ulnare e del muscolo adduttore lungo del pollice e di confermare il recupero di un rapporto train of four maggiore o uguale al 90%, prima dell'estubazione. Il Sugammadex è consigliato in caso di blocco neuromuscolare profondo, moderato e superficiale prodotto dal rocuronio o dal vecuronio, bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti amminosteroidei. La neostigmina è un'alternativa ragionevole in caso di blocco minimo, definito come valori di rapporto train of four compresi tra il 40 e il 90%. I farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti benzilisochinolinici (cisatracurio e atracurio) possono essere antagonizzati solo con un inibitore dell'acetilcolinesterasi, come la neostigmina, mentre il sugammadex è inefficace. La revisione sistematica non ha identificato studi clinici sull'antagonismo del pancuronio da parte del sugammadex. Pertanto, non sono state elaborate raccomandazioni. Il sugammadex ha una minore affinità per il pancuronio e possono essere necessarie dosi più elevate. La succinilcolina, l'unico agente bloccante neuromuscolare depolarizzante in uso clinico, viene rapidamente metabolizzata nel flusso sanguigno dalle pseudocolinesterasi e non ha un antidoto. In assenza di un farmaco antagonista, il blocco della succinilcolina deve risolversi spontaneamente. I pazienti con un adeguato recupero spontaneo e un rapporto train of four maggiore o uguale a 0,9 verificato con monitoraggio quantitativo non necessitano di antagonismo farmacologico. La reversione completa del blocco neuromuscolare migliora la sicurezza dei pazienti curarizzati; il monitoraggio quantitativo del blocco dovrebbe avvenire a livello dei distretti neuromuscolari con tempi di recupero più lunghi, come il nervo ulnare e il muscolo adduttore lungo del pollice.
    8m 48s
  • Anestesia e Cinema

    25 JUN 2023 · In questo video parlo di due film Il Verdetto e Tredici vite e di una serie DopeSick. È un pretesto per parlare di anestesia, in particolare: del digiuno preoperatorio e del rapporto tra stanchezza e rischio di errore medico ne il Verdetto, della sedazione procedurale con ketamina intramuscolo in Tredici vite, e di tolleranza agli oppiodi e dell’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti in Dopesick. Ne il verdetto un avvocato disilluso e alcolizzato si ritrova per le mani una causa di malasanità in cui è coinvolto un famoso anestesista. Nonostante tutti si aspettino che accetti di patteggiare e di non andare a processo, alla vista della propria cliente, ridotta a un vegetale e attaccata ad un ventilatore meccanico, un istinto di rinascita umana e professionale lo spingono ad affrontare il processo. In Tredici vite si narra dell’incredibile operazione di soccorso di dodici giocatori di una squadra di calcio giovanile e del loro allenatore, intrappolati in una grotta tailandese, allagata dall’improvviso arrivo dalle piogge monsoniche. In Dopesick, Dichiarazione di dipendenza, un dottore della Virginia prescrive un nuovo farmaco, l’OxyContin, ai propri pazienti senza rendersi subito conto degli effetti distruttivi che il farmaco avrà sulla sua comunità. Eccovi l'indice di questo contenuto su "Cinema e Anestesia": 00:00 Introduzione 00:29 Digiuno preoperatorio 01:23 Il Verdetto/The Verdict 02:43 Anestesia e rischio di errore medico 03:44 Tredici vite/Thirteen lives 06:36 Ketamina IM per la sedazione procedurale 07:25 Dopesick-Dichiarazione di Dipendenza 08:45 Definizione FDA di tolleranza agli oppioidi 11:56 Marketing farmaceutico dell'Oxycontin e lo psichiatra Arthur Sackler
    12m 55s
  • DSA, Density Spectral Array e monitoraggio della profondità dell'anestesia

    25 JUN 2023 · In questo video parlo dell’analisi spettrale dell’elettroencefalogramma in anestesia. Ovvero dei density spectral array e del monitoraggio della profondità dell’anestesia. L'analisi spettrale e i density spectral array sono parte integrante di molta della tecnologia e dei monitor come il BIS della Medtronic e il SedLine della Masimo. Il segnale elettroencefalografico EEG è un segnale riferito al dominio del tempo. Il dominio del tempo possiamo vederlo come una sorta di “registrazione” di ciò che accade ad un parametro, l'attività elettrica cerebrale nel caso dell'anestesia, con lo scorrere del tempo. Per il monitoraggio della profondità dell’anestesia serve trasformare questo segnale in un altro segnale, più vantaggioso del segnale originale. Serve passare dall’analisi temporale (che è ampiezza vs. tempo) all’Analisi spettrale o analisi in frequenza (che è ampiezza vs. frequenza).
    6m 10s
  • Anestesia e protocolli ERAS®

    25 JUN 2023 · ERAS® è l'acronimo di Enhanced Recovery After Surgery (Recupero ottimizzato dopo l'intervento chirurgico) e si riferisce al coinvolgimento attivo del paziente chirurgico in un percorso di assistenza perioperatorio multidisciplinare e multiprofessionale, volto a promuovere il migliore e il più precoce recupero possibile da interventi di chirurgia maggiore. ERAS rappresenta un cambiamento di paradigma nell'assistenza perioperatoria in vari modi. L’assistenza perioperatoria tradizionale consiste in una variegata realtà di prassi e protocolli locali. C'era e c'è ancora una grande discrepanza tra le prassi effettive e ciò che è già noto essere la best practice, sulla base della letteratura. I primi fautori dell’ERAS hanno riesaminato le prassi tradizionali, sostituendole, quando necessario, con le migliori pratiche basate sull'evidenza. Hanno esteso il campo di applicazione dell’approccio ERAS a tutte le tappe del percorso del paziente attraverso il processo chirurgico e anestesiologico. E hanno fornito una guida a tutte le persone coinvolte nel percorso, dal paziente al team amministrativo, infermieristico, chirurgico e anestesiologico, aiutandole a lavorare in maniera coordinata e focalizzata ad ottenere dal paziente la migliore performance perioperatoria. Il primo banco di prova della filosofia ERAS sono state le linee guida sulla chirurgia e anestesia colorettale, pubblicate nel 2005. Le successive linee guida del 2012 hanno suddiviso la materia in chirurgia colica e in chirurgia rettale, successivamente le due modalità chirurgiche sono state riunite nell'ultima linea guida pubblicata nel 2018. Attualmente le linee guida spaziano dalla chirurgia colo-rettale elettiva, alla chirurgia bariatrica, alla protesica ortopedica, fino al parto cesareo, a sottointendere che non c'è branca della chirurgia che non possa giovarsi dell’approccio ERAS®. Una parte fondamentale del protocollo ERAS è sicuramente legata alla tecnica chirurgica. L’ERAS privilegia le tecniche chirurgiche mininvasive, laparoscopiche, robotiche. Dal punto di vista anestesiologico se si segue il protocollo ERAS bisogna applicare tutta una serie di attenzioni, un oculata scelta dei monitoraggi e dei farmaci intraoperatori e per la gestione del dolore e della nausea post-operatori, il tutto volto a promuovere il migliore e il più precoce recupero possibile dall'intervento chirurgico.
    6m 2s
Il podcast della Dr.ssa Maria Luisa Ruberto: informazioni ed aggiornamenti sul mondo dell'anestesia, rianimazione ed algologia.
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