23 APR 2020 · [Di Giovanni Barbato] La mattina del 6 giugno 1944 sulla USS Chase vennero serviti per colazione pasticcini caldi, salsicce, uova e caffè. Lo sciabordio del mare avvolto nell’ultimo buio prima dell’alba faceva da contorno all’umore di quei giovani soldati che di lì a poco sarebbero andati incontro a un destino ormai certo. Fra di loro c’era un uomo con un impermeabile Burberry’s piegato sul braccio, delle macchine fotografiche al collo, un’espressione assorta e al contempo determinata. Pensava a scattare le migliori immagini di quel giorno, passato poi alla storia come D-Day. Il nome di quel fotografo era Endre Erno Friedmann, conosciuto da tutti come Robert Capa, e probabilmente in quel momento sapeva già che le sue fotografie di quella mattina di inizio estate sarebbero state le migliori. Ma di certo ignorava il fatto che sarebbero state non soltanto le uniche, ma anche che ne sarebbero sopravvissute soltanto 11.