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Ema PesciolinoRosso - il podcast

  • 1m 39s
  • 7m 12s
  • Il silenzio, Gianpietro Ghidini

    30 APR 2020 · Il silenzio ha infinite sfaccettature. Il silenzio che tranquillizza Il silenzio che nasconde Il silenzio che minaccia Il silenzio inoffensivo Il silenzio vuoto Il silenzio che salva Il silenzio che uccide Il silenzio creativo Il silenzio stupido e codardo il silenzio del guerriero, Il silenzio della pallottola pronta a sparare Il silenzio di un vulcano spento Il silenzio del ladro che ruba Le cose più preziose Mentre i loro padroni dormono, in silenzio, sonni profondi. Tutto nasce dal silenzio...la musica...una stella... La pianta che germoglia Il feto nel grembo materno L'amore di uno sguardo, un pensiero che tace per non disturbare Le pubbliche dichiarazioni Di questo mondo così insicuro Il silenzio è nobile, educato, elegante, difficilmente patetico, Meditativo e Sofferente ma degno Nostalgico Rassegnante Curativo È come il profumo di un fiore che arriva al cervello conquistandolo con delicatezza. Il silenzio è come il DNA Non ne esistono due uguali Il mio ama il tuo Il tuo, tacito, il mio Si rispettano e si comprendono reciprocamente Consapevoli che basterebbe solo una parola Per trasformare i veleni di certi silenzi nella medicina dei nostri sentimenti.
    1m 52s
  • Vuoto a riempire, Gianpietro Ghidini

    29 APR 2020 · Siamo bicchieri vuoti che hanno sete di essere riempiti d’amore. Spesso però cerchiamo di riempiere il nostro vuoto con altre cose. Se non riceviamo amore e i successi non arrivano allora ci mettiamo alcol, droghe, pornografia, gioco d’azzardo, ecc. Qualcosa dobbiamo mettere in quel bicchiere, perché se resta vuoto arriva la noia e la tristezza e stiamo male. Ma attenzione a un passaggio. Il malessere non arriva solo quando il bicchiere è vuoto, ma anche quando è troppo pieno. Quando siamo ‘pieni di noi’: del nostro successo, dei nostri beni, della nostra sicurezza, del nostro essere ‘giusti’, corriamo un rischio: quello dell’illusione di essere perfetti. In quel momento la perfezione ci porta a diventare giudici degli altri facendo sentire gli altri sbagliati. Rischiamo di generare solo giudizi e non amore nei confronti di chi riteniamo sbagliato. A quel punto non riceviamo più amore da chi è intorno a noi, ma frustrazione, che potrà essere l’inizio di momenti di depressione e perdizione. Amare non significa giudicare, ma spronare e tendere la mano senza obbligare. Stare a fianco e non sopra. Solo così il nostro troppo pieno potrà avere un senso. Gianpietro
    2m 3s
  • L’immane lavoro

    30 JUL 2019 · Un bambino ferito travestito da adulto è una bomba ad orologeria. Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.
    3m 53s
  • 25m 47s
  • Papà Gianpietro si sta perdendo mentre va ad Acri (Cs)

    23 DEC 2017 · Mentre la radio annuncia il nostro imminente arrivo nella scuola di Acri, il navigatore ci ha portato si una strada sterrata distrutta dai temporali, che alcuni signori stavano riparando... a malapena abbiamo superato la strada e siamo arrivati puntuali!
    3m 34s
  • Il Messaggio Di Papà Gianpietro ai Ragazzi

    23 DEC 2017 · Il messaggio di Buon Natale ai ragazzi della scuola di Onigo (Tv)
    3m 30s
  • Una madre che combatte per il figlio che si è perso

    28 AUG 2017 · Una storia che dovete leggere e condividere. Una madre che combatte per il figlio. 'HO passato notti a convincere mio figlio che non esistevano animali che camminavano sul soffitto, o persone che avevano puntini arancioni in faccia, o rumori e voci inesistenti' Ciao Giampietro vorrei scrivere questa lettera a mano come si faceva una volta..ma questo è il mio unico mezzo per condividere con te la mia esperienza di mamma,che ha dovuto e sta attraversando un periodo difficile della vita di un figlio.. Sono Paola e mio figlio si chiama Emanuele...ha 21anni adesso li compie a Novembre... dall'età della prima superiore ha iniziato a fare uso di cannabis e frequentare persone purtroppo per lui sbagliate. Alle elementari Ema aveva il sostegno per piccole difficoltà psicomotorie anche se all'apparenza era normalissimo come gli altri faceva più fatica nell'apprendimento, ci arrivava ma con più fatica. Queste difficoltà col tempo sono svanite, ma i compagni lo avevano etichettato e indovina, lo prendevano in giro. La sua scarsa autostima ha avuto terreno x crescere in lui e quando è arrivato il tempo delle superiori si è voluto staccare dalle vecchie amicizie pensando di andare a circondarsi di persone diverse, e infatti erano diverse"peggiori".. A 14/16 anni aveva amici (se così possiamo definirli) che lo hanno praticamente deriso,trattato come un'oggetto, gli facevano fare cose per prendersi gioco di lui, lo minacciavano se non dava soldi o non dava la bici e lo hanno portato al punto che x sentirsi uguale a loro e accettato faceva qualsiasi cosa. Avevo trovato video che lo minacciavano di picchiarlo se non gli dava la bici. Così è iniziato tutto, Ema poi voleva andare alle feste, a ballare con loro in discoteche che oltretutto sono famose per l'uso di droghe e chiuse x un ragazzo morto. Qui iniziava il calvario, uso di ogni genere di sostanze, non se n'è fatta mancare nessuna. E come tu ben saprai se il soggetto è debole e ha già nel suo trascorso e nel DNA delle difficoltà,la sua psiche ha iniziato a trasformarsi..non era più il mio Ema, in lui aveva preso il sopravvento una bestia. Aggressivo con me, fino a mettermi le mani addosso, voleva sempre soldi, è arrivato a vendere le sue cose, la play station, la fotocamera digitale nuova,poi ha iniziato a vendersi la bici, il telefono (puntualmente diceva che lo aveva perso)...bugie, bugie...non c'erano più ne regole, né rispetto... era diventato un altro... casa mia mentre ero al lavoro era un covo di persone che venivano a fare gli affari loro... beh la distruzione mentale che ne è conseguita era prevedibile, e anche la crescista psicologica.. purtroppo lo sviluppo adolescenziale si era fermato, la sua mente stava rimuovendo tutto quello che aveva imparato a scuola nel corso degli anni. La scuola l'ha abbandonata, anche xké è stato espulso in 2istituti ,andava a scuola strafatto e fumava canne tutto il giorno.. Molti non sanno che la cannabis oltre a danneggiare il cervello e i centri nervosi, porta a varie patologie come ben tu saprai e la depressione, la paranoia ormai avevano preso il sopravvento. Ormai era arrivato alla completa dipendenza, era arrivato al punto di andare a rubare, con i suoi "amici", vendere l'oro, rubare bici, e purtroppo a malincuore devo dirlo anche a vendersi... fumando a dismisura la marijuana, non abbassava mai i livelli degli effetti delle altre droghe che aveva assunto, alcune non le aveva più riprese ma i danni ormai c'erano con i loro strascichi pesanti, come LSD e i cartoni come li chiamano loro. HO passato notti a convincere mio figlio che non esistevano animali che camminavano sul soffitto, o persone che avevano puntini arancioni in faccia, o rumori e voci inesistenti. Ho provato a rinchiuderlo in casa per anche 2mesi ma era dura, diventava violento,e pericoloso.. Poi a 17anni Ema inizia la palestra, conosce un paio di ragazzi diciamo tranquilli, perlomeno non abusavano di nulla se non qualche canna ogni tanto, ed erano sempre super impegnati in varie attività... Per Ema diventano un esempio e si stacca definitivamente dalle vecchie pseudo amicizie, per fortuna... ma purtroppo la vita che aveva fatto fino a qualche mese prima era sempre lì, dentro di lui, come un campanello acceso, come una bomba che doveva esplodere..infatti il capodanno di 3anni fa, con le mance dei nonni si compra la famosa super skunk, una marijuana allucinogena e la fuma, portando così a galla ogni strascico di varie droghe e anche della stessa marijuana, che ha effetti potenti.. Da li è iniziato il calvario, psicosi dovuta da sostanze, allucinazioni, tentato suicidio, attacchi di depressione e ansia acuti, insomma un delirio per me... Visite, pronto soccorso, medicine per iniziare a tranquillizzarlo, fino al ricovero a [...], dove il cervello di Ema si è spento in un reset generale...sembrava un ameba, sguardo fisso, memoria scomparsa, pianti disperati e paura di morire...da li la cura e la riabilitazione cognitiva.. Poi la sua ripresa è stata lenta, faceva il day hospital 2volte la settimana con gruppi e attività, con ragazzi che avevano gli stessi trascorsi.. Abbiamo tagliato ogni contatto con le sue vecchie conoscenze, cambiato numero.... era solo! nessuno era venuto comunque a cercarlo se non per riscuotere vecchi debiti... Uscito dall'Ospedale è iniziata la sua vita fatta di solitudine con me e i nonni, zii, amiche mie, che proviamo in qualsiasi modo a ridargli un senso di vita vera... Io ho messo a repentaglio tutta la mia vita, divorziata, avevo un compagno che se l'è filata a gambe... Poi con la cura farmacologica antipsicotica Ema si è piano piano ripreso, la sua mente ha iniziato a riprendere la sua attività normale, ci sono voluti 2anni....fino alla ripresa di attività e anche un corso di pizzaiolo... Adesso andava tutto bene, cercava lavoro, andava a fare stage e piccole esperienze lavorative, purtroppo finite sempre male, per la sua lentezza, e un po'di mancanza di concentrazione, unici strascichi rimasti... Ma si sa al giorno d'oggi già non c'è lavoro e se ti presenti un po' lento, non hanno ne tempo, ne pazienza di aspettare che tu imparari e ti velocizzi... Ora infatti sta passando un periodo di abbattimento, che mi spaventa, perché ha iniziato a bere qualche birra, e coi farmaci che prenderà a vita non vanno bene.. oltretutto rischia una ricaduta di psicosi...e la ripresa non potrebbe essere positiva.. Cmq chiudo dicendo che forse io sono fortunata ad averlo ancora con me, anche se è come se il mio Ema fosse andato via, e al suo posto mi ritrovo con un bambino cresciuto, che non ha più vita sociale, ne amici, nulla....a questa età pensavo di ritrovarmi con un figlio che studiava o lavorava, con amici, fidanzata..ecc.. Invece mi ritrovo con un figlio che sta ricominciando a crescere o non crescerà mai più, solo e triste...e ancora oggi nonostante il mio percorso psicologico di aiuto, mi domando dove ho sbagliato e mi faccio i miei sensi di colpa.. Vorrei tanto vederlo sorridere, con amiche, amici, sani e sinceri, mi basterebbe questo....e vederlo attivo a fare qualcosa...ma la vita sua ormai è segnata.... E vorrei che tutti i giovani capissero che anche da una sola canna di marijuana, tutto il peggio può arrivare.... Paola... (Un'altra madre ha scritto un grande libro con il quale racconta come ha salvato il proprio figlio dalla droga. Ha consentito a noi del Pesciolinorosso di venderlo lasciando a noi i proventi. Lo trovi a questo link: http://bit.ly/soffiaelasciami)
    8m 32s
  • La vera libertà è nella nostra mente.

    5 AUG 2017 · Platone aveva già previsto 2400 anni fa che avremmo vissuto vite non nostre...
    5m 26s

Una community di migliaia di persone dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, la famiglia, la scuola e il rapporto tra genitori...

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Una community di migliaia di persone dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, la famiglia, la scuola e il rapporto tra genitori e figli.
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