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Podcast del Giornale della Musica curato da Paolo Scarnecchia dedicato al mondo della musica antica.
Early Music Stories
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8 SEP 2024 · La giovane Europa musicale protagonista della International Young Artist’s Presentation 2024
Nel programma del festival di musica antica di Anversa da diversi anni si svolge, in un’unica giornata, una rassegna dedicata alle nuove generazioni di musicisti che vogliono far conoscere il proprio lavoro e allo stesso tempo migliorare la loro capacità di comunicare con il pubblico. Si tratta della International Young Artist’s Presentation (IYAP) che pur facendo parte del festival, prescinde dal suo tema generale e spesso comprende programmi di concerto che possono arrivare a lambire il XX secolo, purché vengano rispettate le linee guida della prassi musicale storicamente informata.
La rassegna è organizzata da https://www.musica.be/en/ in collaborazione con https://amuz.be/en/che è l’ente organizzatore del festival Laus Polyphoniae, e prevede un lavoro preparatorio durante il quale un comitato di selezione esamina le candidature delle numerose domande pervenute scegliendo fra queste le proposte di sei ensemble. Il comitato è composto da rappresentanti delle due istituzioni e da due istruttori che sono i musicisti esperti e qualificati che seguono poi i gruppi per tre giorni aiutandoli a mettere a punto le proprie perfomance presentate nella giornata dedicata alla IYAP. Una volta terminate le rispettive esecuzioni gli ensemble si confrontano con una serie di autorevoli professionisti del settore per ricevere un feedback fatto di eventuali critiche, ma soprattutto di consigli e incoraggiamenti per la loro carriera.
La qualità dei gruppi sembra crescere di anno in anno, anche a detta dei due coaches Raquel Andueza e Peter Van Heyghen, e nei programmi presentati dai sei ensemble di questa edizione si trova una sintesi dell’Europa musicale, perché oltre al classicismo proposto da Coloquio 6 e Olympe Ensemble, si sono ascoltate musiche del periodo barocco proposte da Concussio Chordis con il titolo Une soirée à Versailles e dal Fluctus Ensemble che nel titolo del concerto ha citato il primo verso di una chanson di Boismortier En vous aimant, ma anche musiche tardo rinascimentali con i Broken colours di pseudonym e medievali con gli Entrebescant che nel concerto El Cantar del Destierro hanno declamato alcuni versi del poema epico El Cantar del mio Cid.
In questo podcast diviso in tre parti si possono ascoltare le interviste ai quattro gruppi di musica antica nelle quali sono inseriti anche alcuni esempi musicali registrati durante le prove generali, o nel caso del duo di viola da gamba e violoncello subito dopo il concerto. Nella seconda parte sono presenti anche alcune considerazioni dei due coaches che hanno fatto da specchio ai sei ensemble, per aiutarli a riflettere su come poter migliorare la presentazione delle proprie proposte musicali.
Paolo Scarnecchia
8 SEP 2024 · La giovane Europa musicale protagonista della International Young Artist’s Presentation 2024
Nel programma del festival di musica antica di Anversa da diversi anni si svolge, in un’unica giornata, una rassegna dedicata alle nuove generazioni di musicisti che vogliono far conoscere il proprio lavoro e allo stesso tempo migliorare la loro capacità di comunicare con il pubblico. Si tratta della International Young Artist’s Presentation (IYAP) che pur facendo parte del festival, prescinde dal suo tema generale e spesso comprende programmi di concerto che possono arrivare a lambire il XX secolo, purché vengano rispettate le linee guida della prassi musicale storicamente informata.
La rassegna è organizzata da https://www.musica.be/en/ in collaborazione con https://amuz.be/en/ che è l’ente organizzatore del festival Laus Polyphoniae, e prevede un lavoro preparatorio durante il quale un comitato di selezione esamina le candidature delle numerose domande pervenute scegliendo fra queste le proposte di sei ensemble.
Il comitato è composto da rappresentanti delle due istituzioni e da due istruttori che sono i musicisti esperti e qualificati che seguono poi i gruppi per tre giorni aiutandoli a mettere a punto le proprie perfomance presentate nella giornata dedicata alla IYAP. Una volta terminate le rispettive esecuzioni gli ensemble si confrontano con una serie di autorevoli professionisti del settore per ricevere un feedback fatto di eventuali critiche, ma soprattutto di consigli e incoraggiamenti per la loro carriera.
La qualità dei gruppi sembra crescere di anno in anno, anche a detta dei due coaches Raquel Andueza e Peter Van Heyghen, e nei programmi presentati dai sei ensemble di questa edizione si trova una sintesi dell’Europa musicale, perché oltre al classicismo proposto da Coloquio 6 e Olympe Ensemble, si sono ascoltate musiche del periodo barocco proposte da Concussio Chordis con il titolo Une soirée à Versailles e dal Fluctus Ensemble che nel titolo del concerto ha citato il primo verso di una chanson di Boismortier En vous aimant, ma anche musiche tardo rinascimentali con i Broken colours di pseudonym e medievali con gli Entrebescant che nel concerto El Cantar del Destierro hanno declamato alcuni versi del poema epico El Cantar del mio Cid.
In questo podcast diviso in tre parti si possono ascoltare le interviste ai quattro gruppi di musica antica nelle quali sono inseriti anche alcuni esempi musicali registrati durante le prove generali, o nel caso del duo di viola da gamba e violoncello subito dopo il concerto. Nella seconda parte sono presenti anche alcune considerazioni dei due coaches che hanno fatto da specchio ai sei ensemble, per aiutarli a riflettere su come poter migliorare la presentazione delle proprie proposte musicali.
Paolo Scarnecchia
8 SEP 2024 · La giovane Europa musicale protagonista della International Young Artist’s Presentation 2024
Nel programma del festival di musica antica di Anversa da diversi anni si svolge, in un’unica giornata, una rassegna dedicata alle nuove generazioni di musicisti che vogliono far conoscere il proprio lavoro e allo stesso tempo migliorare la loro capacità di comunicare con il pubblico. Si tratta della International Young Artist’s Presentation (IYAP) che pur facendo parte del festival, prescinde dal suo tema generale e spesso comprende programmi di concerto che possono arrivare a lambire il XX secolo, purché vengano rispettate le linee guida della prassi musicale storicamente informata.
La rassegna è organizzata da https://www.musica.be/en/ in collaborazione con https://amuz.be/en/ che è l’ente organizzatore del festival Laus Polyphoniae, e prevede un lavoro preparatorio durante il quale un comitato di selezione esamina le candidature delle numerose domande pervenute scegliendo fra queste le proposte di sei ensemble. Il comitato è composto da rappresentanti delle due istituzioni e da due istruttori che sono i musicisti esperti e qualificati che seguono poi i gruppi per tre giorni aiutandoli a mettere a punto le proprie perfomance presentate nella giornata dedicata alla IYAP. Una volta terminate le rispettive esecuzioni gli ensemble si confrontano con una serie di autorevoli professionisti del settore per ricevere un feedback fatto di eventuali critiche, ma soprattutto di consigli e incoraggiamenti per la loro carriera.
La qualità dei gruppi sembra crescere di anno in anno, anche a detta dei due coaches Raquel Andueza e Peter Van Heyghen, e nei programmi presentati dai sei ensemble di questa edizione si trova una sintesi dell’Europa musicale, perché oltre al classicismo proposto da Coloquio 6 e Olympe Ensemble, si sono ascoltate musiche del periodo barocco proposte da Concussio Chordis con il titolo Une soirée à Versailles e dal Fluctus Ensemble che nel titolo del concerto ha citato il primo verso di una chanson di Boismortier En vous aimant, ma anche musiche tardo rinascimentali con i Broken colours di pseudonym e medievali con gli Entrebescant che nel concerto El Cantar del Destierro hanno declamato alcuni versi del poema epico El Cantar del mio Cid.
In questo podcast diviso in tre parti si possono ascoltare le interviste ai quattro gruppi di musica antica nelle quali sono inseriti anche alcuni esempi musicali registrati durante le prove generali, o nel caso del duo di viola da gamba e violoncello subito dopo il concerto. Nella seconda parte sono presenti anche alcune considerazioni dei due coaches che hanno fatto da specchio ai sei ensemble, per aiutarli a riflettere su come poter migliorare la presentazione delle proprie proposte musicali.
Paolo Scarnecchia
3 SEP 2024 · Laudar vollio per amore
Nel prendere in esame i diversi aspetti del patrimonio poetico e musicale laudistico il festival DeMusicAssisi diretto da Massimiliano Dragoni e Luca Piccioni ha riunito nel suo programma diversi gruppi musicali e alcuni studiosi presentando una alternanza di concerti e di conferenze, e invitando anche alcuni liutai a mettere in mostra la propria produzione strumentale.
L’idea deriva dal fatto che i due coordinatori del festival di musica medievale oltre che essere musicisti e ricercatori, sono anche costruttori di strumenti musicali e dirigono l’Accademia d’arti antiche Resonars nella quale durante l’anno si tengono numerosi corsi musicali.
Assisi sembra il luogo ideale per fare e ascoltare musica medievale, non soltanto per il suo patrimonio artistico e architettonico, ma anche per la competenza e la passione diffusa fra gli abitanti di ogni età nei confronti della musica antica, favorita certamente dalla coinvolgente e celebre festa del Calendimaggio.
Lo ha dimostrato una originale e curiosa iniziativa serale che si è svolta nella Sala delle Volte, che si trova a ridosso della Piazza del Comune, intitolata Decantare. Dj set “medieval music”. Per oltre un’ora e mezza un pubblico composto anche da famiglie con bambini è rimasto seduto sulle panche ad ascoltare esempi musicali prevalentemente tratti da incisioni discografiche e appartenenti a periodi differenti, diffusi attraverso altoparlanti e gestiti alla consolle da DJ CAP e commentati dai docenti dell’Accademia Resonars che in modo informale e colloquiale hanno sottolineato, tra le altre cose, l’importanza e la bellezza per esempio della musica di Machaut e Josquin.
Questo curioso esperimento ha confermato la vocazione musicale di Assisi che riguardo l’arte sonora, e forse non solo, sembra vivere contemporaneamente nel presente e allo stesso tempo nel passato.
In questo podcast nel quale si è cercato di riassumere parte delle discussioni e delle attività di divulgazione storica, senza tacere le problematiche e le diversità dei punti di vista, si ascoltano le voci di una parte dei protagonisti della manifestazione che si è conclusa il 20 agosto con una conferenza con esempi musicali cantati di Patrizia Bovi, e un concerto nel quale i due fondatori dell’Ensemble Calixtinus hanno suonato insieme al duo di musicisti persiani Roots Revival, per evocare la dimensione mistica francescana e quella del sufismo di Attar.
Nella prima parte del podcast sono presenti interviste a Massimiliano Dragoni e Luca Piccioni, e a Francis Biggi e Enrico Correggia con esempi musicali dell’Ensemble Orientis Partibus, La Reverdie, Ensemble Calixtinus & Roots Revival.
La seconda parte contiene interviste ad Antonio Montefusco e Patrizia Bovi con esempi musicali di Calixtinus & Roots Revival e della cantante dell’ensemble Micrologus che quest’anno festeggia quaranta anni di attività artistica. Paolo Scarnecchia
3 SEP 2024 · Laudar vollio per amore
Nel prendere in esame i diversi aspetti del patrimonio poetico e musicale laudistico il festival DeMusicAssisi diretto da Massimiliano Dragoni e Luca Piccioni ha riunito nel suo programma diversi gruppi musicali e alcuni studiosi presentando una alternanza di concerti e di conferenze, e invitando anche alcuni liutai a mettere in mostra la propria produzione strumentale.
L’idea deriva dal fatto che i due coordinatori del festival di musica medievale oltre che essere musicisti e ricercatori, sono anche costruttori di strumenti musicali e dirigono l’Accademia d’arti antiche Resonars nella quale durante l’anno si tengono numerosi corsi musicali.
Assisi sembra il luogo ideale per fare e ascoltare musica medievale, non soltanto per il suo patrimonio artistico e architettonico, ma anche per la competenza e la passione diffusa fra gli abitanti di ogni età nei confronti della musica antica, favorita certamente dalla coinvolgente e celebre festa del Calendimaggio.
Lo ha dimostrato una originale e curiosa iniziativa serale che si è svolta nella Sala delle Volte, che si trova a ridosso della Piazza del Comune, intitolata Decantare. Dj set “medieval music”. Per oltre un’ora e mezza un pubblico composto anche da famiglie con bambini è rimasto seduto sulle panche ad ascoltare esempi musicali prevalentemente tratti da incisioni discografiche e appartenenti a periodi differenti, diffusi attraverso altoparlanti e gestiti alla consolle da DJ CAP e commentati dai docenti dell’Accademia Resonars che in modo informale e colloquiale hanno sottolineato, tra le altre cose, l’importanza e la bellezza per esempio della musica di Machaut e Josquin.
Questo curioso esperimento ha confermato la vocazione musicale di Assisi che riguardo l’arte sonora, e forse non solo, sembra vivere contemporaneamente nel presente e allo stesso tempo nel passato.
In questo podcast nel quale si è cercato di riassumere parte delle discussioni e delle attività di divulgazione storica, senza tacere le problematiche e le diversità dei punti di vista, si ascoltano le voci di una parte dei protagonisti della manifestazione che si è conclusa il 20 agosto con una conferenza con esempi musicali cantati di Patrizia Bovi, e un concerto nel quale i due fondatori dell’Ensemble Calixtinus hanno suonato insieme al duo di musicisti persiani Roots Revival, per evocare la dimensione mistica francescana e quella del sufismo di Attar.
Nella prima parte del podcast sono presenti interviste a Massimiliano Dragoni e Luca Piccioni, e a Francis Biggi e Enrico Correggia con esempi musicali dell’Ensemble Orientis Partibus, La Reverdie, Ensemble Calixtinus & Roots Revival.
La seconda parte contiene interviste ad Antonio Montefusco e Patrizia Bovi con esempi musicali di Calixtinus & Roots Revival e della cantante dell’ensemble Micrologus che quest’anno festeggia quaranta anni di attività artistica. Paolo Scarnecchia
30 AUG 2024 · Le laude “profumate” di Santa Caterina da Bologna
Nella serata centrale del festival DeMusicAssisi, l’ensemble La Reverdie ha presentato un concerto dedicato alle laude scritte da Santa Caterina da Bologna. L’affascinante figura della clarissa fondatrice del monastero del Corpus Domini di Bologna, è stata evocata anche attraverso la lettura di passaggi del suo trattato, costituito da due lettere, nel quale si descrive l’itinerario di ascesi spirituale in tre giornate attraverso dodici giardini, che sono le tappe di un cammino di acquisizione delle cui virtù associate a fiori e frutti che ne rappresentano i simboli profumati.
Le laude della mistica del XV secolo sono prive di notazione musicale, ma come il resto del copioso repertorio di componimenti poetici devozionali tardo medievali, erano concepite anche per essere intonate. Livia e Claudia Caffagni hanno compiuto una ricerca consultando numerosi manoscritti per avvicinarsi il più possibile alle fonti melodiche compatibili con i suoi versi, e forse in parte utilizzate come modello dalla santa che giovanissima era stata educata alla corte di Ferrara in qualità di damigella di compagnia di Margherita d’Este.
Livia Caffagni ha studiato a lungo i documenti che riguardano la vita di Caterina e in questa conversazione nella quale interviene anche sua sorella Claudia, racconta gli aspetti più interessanti della storia della santa e della ricerca delle fonti musicali utilizzate per questo progetto artistico, la più importante delle quali è un codice appartenuto a un convento francescano conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia.
Paolo Scarnecchia
27 AUG 2024 · Il canto gregoriano nella Seraphica Civitas
L’ensemble vocale More Antiquo diretto da Giovanni Conti ha partecipato al festival DeMusicAssisi intonando canti gregoriani sia nella forma di un concerto serale indipendente dalla celebrazione liturgica, che nella mattina seguente durante il rito della messa domenicale, in tutti e due i casi nella Chiesa della Abbazia di San Pietro.
Il canto liturgico che è alla base della cultura musicale europea e che rappresenta un importante patrimonio storico è risuonato con particolare intensità nella dimensione medievale della città di Assisi, sia con l’atmosfera di raccoglimento creata durante il concerto intitolato Salve Mater, dedicato a canti mariani, che successivamente tra le diverse parti della messa facendo rivivere la dimensione di profondità spirituale che la tradizione del canto gregoriano riesce a trasmettere amplificando i testi sacri.
Nella conversazione collettiva presente in questo podcast il direttore e i cantori di More Antiquo, provenienti da luoghi ed esperienze diverse, riflettono sulla storia e sulla funzione del canto gregoriano e sulle sue caratteristiche evidenziando l’essenza del suo carattere trascendentale.
Paolo Scarnecchia
24 AUG 2024 · I canti dei predicatori itineranti inglesi del XIII secolo
Le prime parole del monito iniziale del concerto dell’ensemble Rumorum, “La gioia mondana non dura a lungo”, risuonano nella volta del Palazzo del Monte Frumentario dove si svolgono i concerti del festival DeMusicAssisi. Provengono da un repertorio di canti poco conosciuti, che sono contenuti nei manoscritti di raccolte miscellanee, e che sono stati raccolti e studiati dalla fondatrice del gruppo musicale, Grace Newcombe.
Si tratta di canzoni che nel Medioevo erano intonate dai predicatori itineranti per attirare l’attenzione della gente e ricordare la vanità del mondo e la fugacità della vita umana. I loto testi oscillano fra toni apocalittici e toni di omelia e in alcuni casi sono parafrasi di liriche cortesi piegate a fini morali ed escatologici, come si percepisce anche della stile musicale affine a quello di trovatori e sopratutto trovieri.
Uno degli aspetti più interessanti di questo repertorio consiste nella sua varietà linguistica. Una parte di canti infatti è in Middle English, l’inglese medio del periodo che va dall’XI al XV secolo, mentre l’altra è in anglo-normanno, o francese insulare, appannaggio dei ceti nobiliari e dei sovrani e delle loro corti fino al XIV secolo.
Il programma del concerto è stato diviso in tre parti, la prima dedicata ai canti di natura morale, la seconda a quelli di devozione mariana e la terza a canti secolari, e in questa intervista Newcombe illustra le caratteristiche principali di questo repertorio anche attraverso alcuni esempi musicali registrati nello storico palazzo del centro di Assisi. Paolo Scarnecchia
20 AUG 2024 · Venite a laudare, per amore cantare
La seconda edizione del festival DeMusicAssisi è stata inaugurata il 15 agosto da un concerto dell’Ensemble Orientis Partibus, fondato nella città umbra all’inizio degli anni Novanta, con un programma dedicato alle laude, che quest’anno rappresentano il tema centrale della manifestazione dedicata alla musica medievale.
Attraverso l’alternanza di una selezione di canti in volgare contenuti nel Laudario di Cortona e canti in latino presenti nel Laudario di Bobbio, questo concerto ha dato avvio al percorso di riflessione sul genere poetico musicale devozionale che ha avuto una grande importanza nel periodo medievale e anche oltre. Le laude in volgare venivano intonate da confraternite di laici, mentre quelle in latino erano cantate in chiesa da “clerici” durante le celebrazioni delle più importanti festività del calendario religioso.
Nell’intervista Vladimiro Vagnetti descrive i rispettivi ambiti nei quali i due generi di lauda venivano eseguiti, sottolineando come sul piano musicale non esistano differenze sostanziali che riguardano prevalentemente la lingua nella quale il sentimento della devozione ha alimentato la sua espressione poetica.
Paolo Scarnecchia
11 AUG 2024 · La scoperta di una nuova fonte musicale dell’Ars Nova italiana
Chi ha voluto consolidare un registro di riscossione di canoni del XV secolo utilizzando i fogli smembrati e dissezionati di un manoscritto musicale del secolo precedente deve aver pensato che non avesse più valore e fosse oramai obsoleto. D’altronde era una pratica piuttosto comune in tutta Europa, e in fondo non si coltivava la musica del passato come facciamo noi dal secolo scorso, ma la sua scoperta grazie a una segnalazione di Giacomo Baroffio fatta a Francesco Zimei, ha permesso a quest’ultimo di identificarlo e lo ha spinto a impegnarsi per convincere le autorità responsabili della sua tutela a permettere un restauro che consentisse di ricostruire quella che è apparsa come una fonte finora sconosciuta di composizioni dell’Ars Nova. Si tratta del manoscritto San Gaudenzo III dell’Archivio di Stato di Rimini che finora era considerato soltanto un documento contabile di canoni (non cantabili perché non musicali), ma che nascondeva tra le pieghe dei suoi fascicoli ritagli delle pagine del codice musicale scorporate e utilizzate per rinforzarlo.
L’annuncio ufficiale del restauro è stato dato il 21 giugno durante una conferenza presso l’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro, l’istituzione che sta lavorando al recupero dei supporti musicali che Zimei, docente dell’Università di Trento, ricostituirà virtualmente con la sua equipe al fine di poter pubblicare un facsimile partendo dalle striscioline recuperate. Lo studio del codice potrebbe forse rivelare qualche sorpresa se per caso tra le varie concordanze spuntasse qualche ballata o madrigale trecentesco che non conoscevamo e che potrebbe essere legato agli ambienti della corte malatestiana, come si potrebbe pensare dato il luogo di conservazione del manoscritto. In questa intervista il musicologo racconta le fasi di questa sua scoperta, spiegando l’importanza del ritrovamento e della presenza, tra i fascicoli del manoscritto, dei rinforzi membranacei provenienti dallo smembramento del codice musicale.
Gli esempi musicali presenti nel podcast sono eseguiti dagli ensemble Le Miroir de Musique (versione strumentale) e La Morra (versione vocale) ma non provengono da questa nuova fonte che è ancora in fase di restauro. Paolo Scarnecchia
Podcast del Giornale della Musica curato da Paolo Scarnecchia dedicato al mondo della musica antica.
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