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E il mondo? Chiedilo alla geografia!

  • Il nuovo Contratto Sociale del Nord-Est della Siria - Rojava (13feb2024)

    13 FEB 2024 · Si tratta della registrazione della mia presentazione e descrizione del nuovo Contratto Sociale approvato il 12 dicembre 2023 nella Amministrazione Autonoma del Nord Est della Sira, nota anche come Rojava (ovest in curdo). La mia descrizione con i miei commenti è stata fatta il 25 gennaio 2024 presso l'Ateneo Libertario della FAI di Milano. Nei quasi 46 minuti dell'intervento ho descritto non solo i contentuti degli articoli più significativi, ma ho cercato anche di sottolineare l'originalità del Contratto Sociale e degli aspetti più innovativi, non solo per tutta l'area del Medio Oriente, ma anche rispetto alle costituzioni (come la nostra) degli stati di democrazia rappresentativa parlamentare. E' un intervento non accademico, ma con approccio colloquiale.
    45m 53s
  • Dopo Hamas a Gaza - che fare (19nov2023)

    19 NOV 2023 · Qualche politico ha già posto la questione del cosiddetto “dopo Hamas” a Gaza, ma le soluzioni proposte sono ancora generiche e soprattutto teoriche, dall’alto e incuranti di quello che sta avvenendo sul terreno. In questo breve podcast di 13 minuti delineo quella che potrebbe essere una soluzione pragmatica che tiene conto del contesto, delle condizioni concrete e anche delle reciproche percezioni degli attori statuali che sono interessati e coinvolti nelle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente e dell’irrisolta questione palestinese.
    13m 1s
  • Israele etnocratico e palestinesi senza politica. Uno stallo problematico (3feb2023)

    3 FEB 2023 · A partire dai recenti fatti di sangue a Jenin e in Israele cerco di delineare il contesto in cui avvengono tali fatti e come sia proprio il contesto a provocarli. Governi di Israele, Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e i differenti soggetti delle due comunità sono in una situazione di stallo politico che però vede nella pratica quotidiana uno squilibrio di potere e di comportamenti tollerati o proibiti che fomenta frustrazione e rabbia dalla parte palestinese, mentre dalla parte israeliana il senso di poter continuare ad andare avanti così indefinitamente. Il tutto in un quadro concettuale, politico e mediatico che fa riferimento allo stato, alla nazione e, purtroppo, all'ancor più ambiguo concetto di stato-nazione. Nel delineare il contesto faccio esempi concreti delle pratiche quotidiane nei territori occupati (West Bank, Cisgiordania) per evidenziare quanto e come questi siano sfavorevoli alla costruzione di un rapporto positivo tra le due comunità, in un quadro di crescente nazionalismo etnico in Israele, di mancanza di capacità politica dell'ANP e di un sostanziale disinteresse geopolitico mondiale fino a quando non avvengono fatti e/o scontri sanguinosi.
    19m 45s
  • Raccontare i curdi e il Rojava come si deve (27dic2022)

    27 DEC 2022 · Si tratta del solo audio di un power point commentato (pubblicato su youtube) che fornisce informazioni sulla questione curda e sulle pratiche politiche e socio-economiche che si cerca di praticare nel nord-est della Siria in quello che si autodefinisce AANES (Amministrazione Autonoma del Nord Est della Siria) e che in curdo è chiamato Rojava, cioè occidente. Cerco anche di inquadrare tale esperienza nel contesto di conflitto armato nell'area a partire dalle rivolte del 2011 contro il regime di Bashar Assad, la crescita e la sconfitta di daesh (stato islamico) da parte dei curdi siriani, e dell'espansionismo neo ottomano della Turchia di Erdohan. Fornisco informazioni sul funzionamento di AANES-Rojava vista la totale assenza da TV, e giornali di notizie che non siano generiche, superficiali, imprecise e relative solo al Kurdistan iracheno perché, è la mia tesi, è solo quello che media e commentatori sono in grado di comprendere in quanto si tratta di un quasi stato-nazione. L'unico concetto che il mainstream mediatico è in grado di "capire" in Occidente e non solo. E' pubblicato su Spreaker, Anchor, Spotify il solo audio; su Youtube il video con audio e diapositive.
    28m 14s
  • La narrazione sbagliata sui curdi (introduzione)(24dic2022)

    24 DEC 2022 · Le dinamiche politiche geopolitiche relative ai curdi o non vengono raccontate o sono raccontate occasionalmente e malamente. La questione curda di oggi, nelle sue diverse declinazioni in Turchia, in Iran, in Iraq e soprattutto in Siria, andrebbe raccontata e spiegata bene, con particolari precisi e con continuità, ma per fare questo bisognerebbe informarsi anche da fonti diverse da quelle solite, generiche e tutte appiattite sulla visione dei curdi che unitariamente vogliono il loro stato-nazione. Non è più così da tempo: dall’attacco all’Iraq del 2003 del presidente Usa G.W.Bush, non autorizzato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e dal 2005 circa quando il leader curdo Őcalan, incarcerato in Turchia dal 1999, ha lanciato la proposta socio-politica del Confederalismo Democratico, adottata maggioritariamente dai militanti sul terreno e messa in pratica in Siria dal Rojava-AANES (Amministrazione Autonoma del Nord-Est della Siria). Seguirà a breve una mia presentazione del contesto geopolitico e delle dinamiche del Rojava su Youtube.
    5m 19s
  • L'Ucraina in stallo. Cessate il fuoco possibile e cosa rema contro. (6nov2022)

    6 NOV 2022 · Partendo dalla notizia data in 8 brevi righe dell'accordo tra Etiopia e Tigray dopo 2 anni di guerra, nel podcast delineo quelle che sono le "regole" per cui si arriva ad accordi di armistizio o di sospensione dello scontro così come si sono verificate in passato e si verificano oggi. Sulla base di quei comportamenti, dovuti alla rigidità del concetto di "integrità territoriale", e della situazione di fatto sul terreno al momento indico perché la situazione in Ucraina è in un sostanziale stallo e perché non c'è la volontà di attivare un cessate il fuoco. L'Italia nel maggio del 2022 aveva fatto una proposta in 4 punti per iniziare a confrontarsi per negoziare, ma non c'è stato esito perché le gabbie mentali degli attuali, pochi leader che gestiscono effettivamente la cosiddetta "comunità internazionale" e le pratiche abitudinarie consolidate sono più favorevoli alle tensioni e alla guerra piuttosto che alla pace.
    13m 50s
  • I confini eterni degli stati sono fonte di conflitti (9set2022)

    9 SEP 2022 · Nel podcast espongo alcuni concetti geopolitici che criticano la concezione dei confini come rigidi e sostanzialmente indiscutibili perché così garantiscono la stabilità e la pace. Al contrario sono la maggiore fonte di dinamiche conflittuali e l'attacco militare russo all'Ucraina ne è il più recente e maggior esempio. Le parole simboliche di "integrità territoriale, sovranità, indipendenza", essendo strettamente dipendenti e interconnesse allo stato-nazione sono in realtà dei punti di partenza pregiudiziali che ostacolano qualsiasi negoziazione geopolitica e rendono più difficile attivare processi pacifici di soluzione delle crisi. IL tutto in un quadro geopolitico mondiale che vede il costante confronto tra le tre grandi potenze, Usa, Russia e Cina, e di alcuni dei loro alleati che si sentono "protetti" e agiscono perseguendo i propri fini nazionalistici, infrangendo, come i grandi, accordi e trattati da loro stessi sottoscritti (vedi il caso della Turchia con la Siria e contro i curdi). Ci sono soluzioni pacifiche per risolvere le dinamiche di confronto tra gruppi umani che si sentono diversi dai vicini pur essendo nello stesso stato; il modello Sud Tirolo - Alto Adige è uno di quelli più funzionante e da più lungo tempo. Ma i nazionalisti e le propagande nazionaliste tengono ancora oggi in ostaggio "ideologico" parte di gruppi umani e quasi tutti i leader degli stati.
    23m 40s
  • Perché non si negozia in Ucraina (24giu2022)

    24 JUN 2022 · Nel podcast delineo i motivi che, secondo me, non consentono di negoziare una tregua e nemmeno un accordo finale al momento in Ucraina. I motivi sono principalmente due: 1) la gabbia mentale dello stato-nazione e dei confini fissi e intoccabili, 2) l'idea della "guerra giusta" che spinge le parti a volere la vittoria e eventualmente negoziare da una posizione di forza. Cerco anche di essere brutalmente chiaro circa il possibile destino di Crimea, Donbass e Ucraina del sud, indicando però anche cosa si sarebbe potuto fare prima e dopo il 2014 e quale modello esistente avrebbe potuto essere seguito. Sottolineo anche la distanza tra le nobili parole dei leader e i principi dichiarati, rispetto alle pratiche ripetute che ho visto dispiegarsi in molte dinamiche geopolitiche mondiali. Concludo con un suggerimento bibliografico sulla guerra.
    16m 52s
  • Crimea, Donbass e i confini eterni dello stato-nazione (6 maggio 2022)

    6 MAY 2022 · Nel podcast affermo che la difficoltà, forse l'impossibilità di negoziazione sulla questione Crimea, Donbass e simili dipende da una gabbia mentale dei leader e di quasi tutti noi rappresentata dalla concezione di confini rigidi, intoccabili degli stati-nazione. Finché non si pensa ai confini non come eterni, ma funzionali, cioè che favoriscano la relazione transconfinaria invece che muro di separazione, la negoziazione circa lo stato amministrativo di un territorio confinario risulta impossibile. E questo spinge i più forti militarmente o i più prepotenti ad usare la forza per far durare nel tempo il fatto compiuto. E queste pratiche si inseriscono nel mai scomparso confronto tra grandi potenze (Usa, Russia e Cina) che cercano sempre di espandere la propria sfera di influenza di stati-nazione "clienti". Nel podcast faccio anche un breve confronto tra la diversa concezione dello spazio e dei confini negli imperi di prima del 1918 e quella degli stati-nazione comparsi in seguito al loro disfacimento. La negoziazione è possibile se c'è la volontà, che però dipende anche dai quadri concettuali presenti nelle menti dei "negoziatori".
    15m 49s
  • Afghanistan 3 - Diritti e confronto culturale con i nuovi talebani (2021-09-05)

    5 SEP 2021 · Nel mio terzo commento sulla dinamica afgana sottolineo ancora l'importanza di osservare le dinamiche quotidiane e le manifestazioni dell'isola culturale afgana per cercare di capire se e quanto in talebani di oggi sono in parte diversi da 20 anni fa (che è la mia tesi) e se e come possano gestire un Afghanistan che non è più quello del loro primo emirato. Per aiutare a capire il contesto culturale islamico fondamentalista riprendo e leggo versetti coranici e detti e fatti relativi a Maometto per evidenziare come siano da usare i "loro" riferimenti culturali religiosi e le loro contraddizioni per cercare di influire dall'esterno e ottenere il massimo possibile del rispetto dei diritti umani come noi li concepiamo. Senza troppe aspettative, ma anche senza pessimismo a priori.
    37m 23s

Analisi e commenti sui fatti geopolitici di attualità (dinamiche, crisi, fatti, eventi, ecc.). L'analisi e il commento prendono spunto dalle informazioni e dai commenti comparsi sui quotidiani in relazione a...

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Analisi e commenti sui fatti geopolitici di attualità (dinamiche, crisi, fatti, eventi, ecc.).
L'analisi e il commento prendono spunto dalle informazioni e dai commenti comparsi sui quotidiani in relazione a dinamiche geopolitiche: nel mondo in generale, in specifiche aree geografiche, su particolari stati, entro gli stati.
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