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Carceri - Bisogna vederle... (Piero Calamandrei) a cura di Rita Bernardini

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18 MAR 2025 · Nella settimana in cui si tiene la convocazione straordinaria della Camera dei Deputati sul dramma delle carceri italiane, abbiamo conversato con l'avvocato Giuseppe Rossodivita. Rossodivita è uno storico legale del leader radicale Marco Pennella e oggi membro del Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino. Durante l'intervista, abbiamo discusso di una delle cause principali del sovraffollamento carcerario: la custodia cautelare in carcere. Attualmente, oltre 15.000 persone sono detenute nei nostri penitenziari in regime di custodia cautelare, anche se secondo la Costituzione sono presunte innocenti. Il Ministro della Giustizia Nordio ha proposto di "salvaguardare" questi detenuti trasferendoli in caserme dismesse o in "carceri montabili".
18 FEB 2025 · Affettività e colloqui intimi in carcere: il DAP ha tentato di sospendere l'ordinanza del 10 febbraio scorso, che autorizzava un detenuto di Parma ad avere incontri intimi con la moglie. Tuttavia, il magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia ha confermato l'autorizzazione e ha respinto l'istanza del DAP. Ne parliamo con l'Avv. Pina Di Credico, legale del detenuto, che ha ottenuto l'ordinanza. La Direzione del carcere di Parma è obbligata ad organizzarsi per garantire questo diritto, riconosciuto più di un anno fa dalla sentenza della Corte Costituzionale n.10/2024.
12 FEB 2025 · Quando si dice la “tigna” unita ad una eccellente professionalità! Vi ricordate la sentenza della Corte Costituzionale di più di un anno fa che dichiarò illegittimo il divieto di colloqui intimi in carcere tra i detenuti e le persone a loro legate da una relazione affettiva? Da allora l’Amministrazione penitenziaria nulla ha fatto (se non il solito inutile tavolo tecnico) per attrezzare gli istituti al fine poter ospitare questo tipo di colloqui senza il controllo a vista della Polizia penitenziaria. Ebbene, il 10 febbraio 2025, l’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, ha pienamente accolto il reclamo di un detenuto della Carcere di Parma, difeso dall’Avv. Pina Di Credico, avverso la negazione del diritto all’affettività da parte della direzione del carcere. La casa di Reclusione di Parma dovrà ora provvedere entro 60 giorni. Abbiamo conversato con l’avv. Di Credico su Radio Leopolda. Ora si apre anche in Italia la strada per l’esercizio effettivo di un diritto riconosciuto in tutta Europa.
7 FEB 2025 · Meditazione in carcere? Sembra impossibile, ma… Ne parliamo con Cristina Franchini, una donna straordinaria che ad un certo punto della sua vita ha mollato il suo confortevole lavoro in banca per occuparsi di progetti sociali ispirati al metodo educativo ideato da Daniel Lumera “My life design”. L’esperienza della meditazione è stata portata nella sezione femminile della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo. Cristina racconta il significato di questo laboratorio e di quello intitolato “Liberi dentro”, operativo in molti istituti nelle sezioni maschili per educare alla gentilezza, al perdono, alla consapevolezza, alla gestione dei conflitti. Ultima informazione per chi sia interessato a fare con "Cristina e gli altri" volontariato in carcere: scrivere una mail a volontari@mylifedesign.org
30 JAN 2025 · Questa settimana, il gradito ospite della trasmissione è Daniel Lumera, biologo naturalista, scrittore e fondatore della Scuola Internazionale del Perdono e del Movimento Internazionale della Gentilezza. Lumera è anche promotore di progetti nelle carceri, nelle scuole e negli ospedali. Durante l'intervista, Lumera riflette sulle angosce del nostro tempo e sostiene che per comprenderlo appieno sia necessario osservare ciò che avviene nelle carceri. Secondo lui, "Non sappiamo più ascoltare gli altri perché siamo diventati estranei a noi stessi."
19 JAN 2025 · La sanità in carcere NON sta bene. La conferma di un fatto che chi visita gli istituti penitenziari sa benissimo, arriva da un esperto, il Dott. Antonio Maria Pagano, Presidente della SIMSPe (Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria) e Dirigente Sanitario nel carcere di Salerno. Oltre all’impietosa fotografia della situazione, il Dott. Pagano indica le soluzioni, ci dice ciò che non è stato fatto da quando la medicina penitenziaria è passata al Servizio Sanitario Nazionale (1° aprile 2008) e ciò che andrebbe fatto per assicurare la salute di coloro che sono privati della libertà. In questi 16 anni ogni Regione ha marciato per conto suo con enormi disparità di trattamento tra regione e regione e, in una stessa regione, tra ASL e ASL. E’ mancato un modello organizzativo, una progettualità nazionale che è necessario recuperare urgentemente.
9 JAN 2025 · Questa settimana parliamo con una persona che il carcere l’ha vissuto per essere stato detenuto circa sei mesi nella casa circondariale di Uta a Cagliari. E’ un giovane uomo, omosessuale, che soffre di disturbi psichici, molto simpatico, che nella vita libera frequenta i mercatini per vendere e acquistare oggetti di antiquariato. Un giovane uomo che un bel giorno del marzo 2018 viene portato dai carabinieri in Istituto dopo aver passato un anno e tre mesi ai domiciliari. Huber, questo è il suo nome di fantasia, ci racconta il momento dell’arresto e come ha vissuto la detenzione. Un’esperienza, per lui che ha un grande senso di umanità, tutto sommato positiva per le amicizie che in quel luogo è riuscito a stringere. Certo, una carcerazione che nulla a che fare con ciò che prevede il nostro ordinamento ai fini della funzione risocializzante della pena, ma è positivo che lui ce l’abbia fatta nonostante tutto anche in considerazione del fatto che, quando è entrato in carcere, è stato subito segnalato dal medico come persona da tenere sotto osservazione per il rischio suicidario.
7 DEC 2024 · Marco Pannella ha ripetuto fino agli ultimi suoi giorni che il malfunzionamento della “giustizia” (e della sua appendice carceraria) è la più grande questione sociale del nostro Paese. Oggi, vogliamo spiegare questa affermazione con un esempio, quello del Molise che appare paradigmatico di ciò che è avvenuto e avviene a livello nazionale nel settore dell’amministrazione della giustizia. Lo facciamo con Vinicio D’Ambrosio presentando il suo ultimo libro “IL SISTEMA MOLISE” edito da “Scripta manent”. Dirigente sindacale della Coldiretti prima e della Confcooperative Molise poi, Vinicio D’Ambrosio è giornalista e saggista.
1 DEC 2024 · L’interlocutore di questa settimana è Raffaele Barbato che ha passato trent’anni nell’Amministrazione come agente di Polizia penitenziaria e da sei anni è entrato nelle funzioni centrali civili. Da sempre si dedica in particolar modo agli “internati”, cioè quelle persone che, pur avendo scontato interamente la loro pena, continuano a stare in carcere perché giudicati pericolosi socialmente. Per legge dovrebbero essere destinati o ad una casa-lavoro o ad una colonia agricola per lavorare e reinserirsi nella società; nella realtà spesso sono persone detenute in carcere che vivono sovente un disagio mentale o comunque comportamentale. La legge che prevede l’internamento è una legge che l’Italia si porta dietro dal fascismo (Codice Rocco). In Italia sono circa 300. La scommessa – vinta- che ha impegnato Raffaele Barbato è stata quella di prendersi cura di alcuni di loro, mettendo su (con l’aiuto dell’Amministrazione) una tenuta agricola dove gli internati possano svolgere un lavoro vero retribuito e trarre un grande vantaggio psicologico dal contatto con la natura.
14 NOV 2024 · “Quando la pietra scolpisce la mente” è un libro che parla dell’architettura delle comunità confinate e, quindi, anche del carcere (Editore ALPES). Ne parliamo con uno dei due autori, Domenico Alessandro De Rossi, architetto e urbanista. L’altro co-autore è Alfredo Di Risio, psicologo e psicoterapeuta. De Rossi ci racconta questa opera di conoscenza partendo dalla realtà penitenziaria italiana che, al momento della nostra conversazione, registra ben 87 suicidi avvenuti nel corso del 2024 (80 persone detenute e 7 agenti di polizia penitenziaria), un sovraffollamento in crescita (62.110 detenuti in 46.000 posti disponibili), un esercito di marginalità sociale che può contare su un personale decisamente carente negli organici, personale che dovrebbe prendersi cura, ai fini del previsto reinserimento, di ogni singola persona detenuta, così come previsto dalle norme vigenti.
Carceri - Bisogna vederle... (Piero Calamandrei) a cura di Rita Bernardini
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